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Output della metrica qualitativa

La metrica qualitativa

4.1.2 Output della metrica qualitativa

Come detto a inizio capitolo i motivi che si vogliono perseguire col progetto sono i seguenti:

 1: Comprendere quali siano i brevetti più importanti detenuti dall’azienda, sulla base di criteri oggettivi predefiniti

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56 I dati di fatturato e l’intervallo 30% - 50% sono ottenuti, per questioni di riservatezza

moltiplicando per un coefficiente correttivo i valori effettivi. Si vuole mostrare il procedimento con cui si arriva a dare il voto a questo indicatore.

 2: Monitorare le aree tecnologiche maggiormente presidiate e l’utilizzo di tecnologia brevettata sui prodotti

 3: Aggiornare i drivers per la strategia di brevettazione (aree geografiche, ambiti tecnologici)

 4: Aggiornare i criteri per il mantenimento/abbandono di brevetti  5: Comprendere quali possano essere i brevetti idonei per il licensing  6: Comprendere il valore monetario del portafoglio

Dei 6 obiettivi delineati, 5 sono raggiunti utilizzando la metrica qualitativa. Viene di seguito presentata la relazione tra la valutazione qualitativa e il raggiungimento degli obiettivi.

Per conseguire il primo obiettivo abbiamo dato un voto unico ad ogni singolo brevetto facendo una media pesata dei voti delle 5 aree.

Il peso più alto è stato dato al parametro a nostro avviso principale: quello strategico. Seppur con un peso molto basso è stato inserito anche il parametro “globale”, contenente informazioni circa la vita residua del bene e la sua estensione geografica.

I voti delle altre tre aree hanno un peso comunque alto, ma leggermente inferiore a quello dell’indicatore strategico.

Strutturando un’analisi solamente sul voto finale dato al brevetto possiamo capire quale sia la media del voto dei brevetti, quali siano superiori ad essa e quali inferiori. Utilizzando anche i voti delle macroaree per ogni singolo bene possiamo fare analisi più approfondite. E’ possibile capire in quale macroarea sia carente o particolarmente forte un brevetto.

Può risultare importante anche un brevetto che ha complessivamente uno score non troppo elevato, ma che ha alti valori nel campo strategico, in quello legale, tecnico o economico.

Possiamo fare delle indagini per l’intero portafoglio o per le divisioni e confrontare i portafogli detenuti dalle stesse.

E’ possibile inoltre fare per ogni singola macroarea una stratificazione per vedere la distribuzione dei voti:

Figura 4.3: Stratificazione dei voti per macroarea

Per rispondere al secondo obiettivo abbiamo usato lo score finale dato al brevetto.

Abbiamo diviso i beni per area tecnologica e abbiamo analizzato la presenza di diritti nelle diverse aree e i voti degli stessi.

Attraverso questo studio abbiamo una fotografia chiara dei brevetti in ogni singola area e della forza di questi. Nel caso in cui l’azienda sia debole in un’area considerata strategica nasce l’esigenza di investire in Ricerca in quel campo o di acquisire da terze parti dei diritti che ci permettano di presidiare l’area.

Allo stesso modo possiamo risolvere anche il terzo punto.

L’analisi fatta per area tecnologica può essere effettuata per verificare i luoghi in cui l’azienda detenga i diritti.

Possiamo modificare i drivers di brevettazione a seconda dei risultati ottenuti dall’analisi qualitativa e dei bisogni manifestati nel piano strategico del Gruppo.

Example of Rating Stratification by Category

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

Legal Technical Economic Strategic

Il punto 4, relativo all’aggiornamento dei criteri per il mantenimento e l’abbandono dei brevetti, è svolto utilizzando sia il voto globale che i voti delle singole aree.

Brevetti con bassi score sono candidati alla dismissione o alla vendita.

Qualora risultino forti almeno in un campo vi è la possibilità di mantenere comunque il bene, se invece tutti i campi presentano basse valutazioni il bene è abbandonabile.

Per esempio:

Figura 4.4: Grafico che pone in relazione il voto tecnico e legale di più famiglie di brevetti.

I brevetti presenti nel quadrante A sono quelli più importanti, almeno in relazione a queste macroaree, quelli nei quadranti B sono comunque abbastanza forti, poiché aventi alta valutazione in almeno uno dei due campi, quelli nel C sono invece deboli e potenzialmente abbandonabili.

Con grafici del genere possono essere confrontate più famiglie contemporaneamente.

E’ possibile combinare anche altri parametri, per esempio: Economic – Technical; Strategical – Economic, … per analizzare aspetti diversi e avere un’analisi completa.

Quando le aree tecnologiche non sono monitorate in modo adeguato è necessario acquisire nuovi diritti; nel caso in cui il voto sia basso il brevetto è potenzialmente cedibile oppure abbandonabile.

Nel caso in cui il brevetto presenti uno score elevato è bene cercare di proteggere al meglio la soluzione estendendo la protezione tramite depositi in più paesi, continuations o divisionals.

Per riuscire a creare una lista dei brevetti da dare in licenza abbiamo creato un indicatore strutturato come il “Blocking potential” presente nell’area strategica.

Abbiamo ricercato, tra i parametri della metrica qualitativa, quegli indicatori che possono rendere licenziabile un bene. I voti dei parametri individuati sono pesati e, se il brevetto supera un valore di soglia opportunamente individuato, il brevetto è potenzialmente licenziabile.

Vengono poi fatte delle ricerche aggiuntive da parte degli IP analyst per confermare il risultato tratto in automatico dalla metrica qualitativa.

A margine del progetto abbiamo creato anche dei metodi che permettono di confrontare più famiglie di brevetti per volta.

Costruendo dei radar è possibile monitorare più famiglie in relazione ai voti che le stesse hanno nelle macroaree:

0 1 2 3 4 5 LEGA L V A LUE TECHNICA L V A LUE ECONOMIC V A LUE STRA TEGIC V A LUE

GLOBA L INDICA TORS

FA M1 FA M2 FA M3

Figura 4.5: confronto tra i voti ottenuti da 3 famiglie nelle 5 macroaree

Tramite un’analisi come questa si evidenzia che la seconda famiglia è quella che ha una vita residua più lunga ed è la più estesa (alti voti nei parametri globali), è la più utilizzata delle 3 sui prodotti (alto score economico), quella col voto strategico più elevato, nonostante abbia bassi valori legali e tecnici. Una famiglia come la 3 è rimarchevole dal punto di vista tecnico ma ha bassa presunzione di validità.

Questi raffronti possono essere importanti per comprendere i limiti e le debolezze delle diverse famiglie.

E’ possibile confrontare le famiglie anche in relazione ai voti conseguiti in ogni singolo parametro di ogni area:

0 1 2 3 4 5 Patented alternatives Cost of detection Detectability Prosecution history Freedom f rom third parties IP

Grant history

FAM1 FAM2 FAM3

Figura 4.6: confronto tra i voti ottenuti da 3 famiglie nella macroarea Legal

Un’analisi del genere permette un confronto sempre più dettagliato tra le famiglie.

Gli obiettivi che dovevamo perseguire grazie all’analisi qualitativa sono stati raggiunti nel modo presentato. L’unico ancora fuori dall’analisi è quello relativo alla comprensione del valore monetario del portafoglio brevetti; per questo è necessario effettuare la valutazione quantitativa che verrà presentata nel prossimo paragrafo.

Capitolo 5: