4. I movimenti femministi dopo la fondazione del Partito Comunista
4.2 I movimenti femminili nella rivoluzione democratica
4.2.2 Il movimento femminile nelle campagne
L‘entrata dei comunisti nel Kuomintang nel 1923 ha dato l‘avvio alla formazione di un fronte unico nazionale antimperialista e antifeudale. Le forze rivoluzionarie avevano la possibilità di passare alla lotta decisiva, con l‘obiettivo di sconfiggere i ―signori della guerra‖ e unificare la Cina in un unico stato indipendente. Il Fronte ha assicurato al movimento nazionalista il sostegno dell‘Unione Sovietica, mentre il Pcc poteva usufruire della rete e delle strutture già consolidate dal Kuomintang. Tuttavia, l‘unità è durata fino al 1927, quando Jiang Jieshi, capo del Kuomintang, preoccupato per la crescente diffusione di idee comuniste tra la classe operaia e il ceto medio urbano, ha lanciato contro il proletariato e il Pcc una violenta offensiva che si è conclusa con un orrendo massacro a Shanghai, e con campagne di repressione su tutto il territorio da parte dell‘esercito nazionalista. Xiang Jingyu è anche stata uccisa nel massacro. Liquidato nelle fabbriche e nelle città, il gruppo superstite del Pcc si è insediato nelle aree rurali delle province meridionali, ponendosi alla testa delle lotte contadine e creando le ―basi rosse‖, embrioni di uno stato contrapposto a quello del Kuomintang, che nel 1928 dominava su larga parte del territorio cinese.
Nel 1927, con l‘entrata dei membri del Pcc nelle zone rurali, i contadini, sotto la guida del Pcc, sono diventati la forza principale nella lotta antifeudale. Cosa ha avuto a che fare la lotta contro la classe dei proprietari terrieri con il movimento delle donne? Nella primavera del 1927, il nostro grande Presidente Mao Zedong ha dato la spiegazione corretta:
L‘autorità politica dei proprietari fondiari è la spina dorsale di tutti gli altri sistemi di autorità. Solo con la sua rovina, l‘autorità di clan, l‘autorità religiosa e l‘autorità del marito iniziano a vacillare .... Per quanto riguarda l‘autorità del marito, questa è sempre più debole tra i contadini poveri, perché, per la necessità economica, le donne devono lavorare di più delle donne della classe più ricca e quindi hanno un maggiore potere decisionale in questioni familiari. Con il crescente fallimento dell‘economia rurale negli ultimi anni, la base del dominio degli uomini sulle donne è già stata indebolita. Con l‘ascesa del movimento contadino, le donne in molti luoghi hanno cominciato ad organizzare delle
associazioni di donne rurali, l‘opportunità di alzare la testa è giunta, e l‘autorità del marito è sempre più traballante. In una parola, l‘intero sistema feudale patriarcale e l‘ideologia vecchia stavano barcollando con la crescita della potenza dei contadini.90
Il Movimento del Quattro Maggio è il primo movimento femminile in Cina che ha contestato la stratificazione di genere della società cinese in modo aperto e sistematico. Questo movimento, però, ha influenzato solo un piccolo numero di donne urbane e di elite.91 La stragrande maggioranza delle donne che vivevano nelle campagne non hanno preso coscienza della loro situazione e non hanno colto l‘opportunità per la loro emancipazione. Solo dal 1927 le donne rurali hanno inziato a partecipare su larga scala al movimento femminile.
Le donne nella campagna della provincia di Shanxi hanno buttato via il panno per fasciare i piedi e abbattuto il grandi templi buddisti insieme agli uomini. Queste donne hanno organizzato associazioni anti fasciatura dei piedi, incoraggiando le contadine a tagliarsi i capelli, buttare via il panno e ricevere lezioni d‘alfabetizzazione, e hanno chiuso le casa di tolleranza e i palazzi di castità che controllava la vita delle vedove. Col cambiamento del centro rivoluzionario dalle città alle zone rurali, le donne nelle campagne sono diventate una forza intrascurabile. Le contadine cinesi hanno mostrato dedizione e coraggio combattendo, compiendo atti di sabotaggio, andando di villaggio in villaggio per trovare cibo, individuare i nemici e soprattutto convincere i contadini ad unirsi a Mao Zedong. In questo frangente, le basi rivoluzionarie rurali hanno organizzato corsi d‘istruzione gratuita per le contadine delle zone liberate. Quest‘ultime lavoravano la terra, rifornendo di viveri l‘esercito e le città sotto il suo controllo, aiutavano a trasportare il materiale bellico e in cambio ricevevano lezioni d‘alfabetizzazione ed i primi rudimenti di storia, filosofia e marxismo. Nel 1928, Mao Zedong ha elaborato una legge agricola,
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SOONG CHINGLING, La Liberazione delle Donne in Cina, Peking Review, Feb. 11, 1972, pp. 6-7.
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prescrivendo che la terra debba essere distribuita ugualmente agli uomini e donne senza distinzione di sesso ed agli vecchi e giovani senza distinzione d‘età. L‘anno successivo Mao ha sostenuto che ―le donne rappresentavano una forza decisiva per la vittoria o la sconfitta della rivoluzione‖. Successivamente, nella base di Jiangxi, in qualità di presidente della neonata Repubblica Sovietica Cinese, Mao ha lanciato un piano d‘interventi nei confronti delle donne, che prevedeva la libertà di matrimonio e di divorzio e l‘abolizione della distinzione fra figli legittimi e illegittimi.
Nella Costituzione della Repubblica Sovietica Cinese che è stata pubblicata nel 1931, è previsto che ―ognuno è uguale davanti alla legge sovietica indipendentemente dal sesso, razza e religione‖ e ―il regime sovietico cinese garantisce di effettuare la soluzione per attuare la liberazione delle donne‖. Così, la maggior parte delle donne sono uscite da casa ed entrate nel campo politico, economico, militare, culturale ed educativo per partecipare all‘attività politiao e alla gestione sociale.92
Nel 1932, le rappresentanti femminili nelle zone rivoluzionarie sono state il 25% di tutti i rappresentanti nel Congresso delle elezioni sovietiche, in alcune provincie sono arrivate perfino al 60%.93