Il 30 gennaio 2017 la Giunta del Comune di Venezia ha approvato la convenzione per la lottizzazione dell’area di Ca’ Marcello – via nei pressi della stazione di Mestre – nella quale confluiscono 70 milioni di euro di finanziamento, tutti da parte di gruppi stranieri.
I 27.000 metri quadri dell’area acquistata dal colosso austriaco Mtk, sono stati usati per realizzare un parcheggio multipiano pubblico, che gestirà il comune, e un secondo privato. Inoltre, ci saranno due autosylos: uno con destinazione privata, l'altro in gestione all'Amministrazione.
Sono stati in seguito realizzati interventi di riqualificazione quali: una piazza libera non recintata, zone pedonali, aree verdi e l’accesso diretto al binario uno della stazione:50 infatti, il gruppo Ferrovie ha
consegnato a Mkt il sedime esistente fra la stazione e la proprietà.
Un ristorante è stato costruito in 500 metri quadri, mentre in 200 metri quadri ci saranno un bar- gelateria e una panetteria. 50 metri quadri saranno poi trasformati in uffici.
Dulcis in fundo, in gran parte dello spazio sorgono quattro imponenti nuovi hotel, tutti di gruppi stranieri di prossima apertura.
Grazie ad una planimetria del gruppo Mtk, è possibile avere un’anteprima su come apparirà la “cittadella alberghiera”.
Con 11 piani e 9.300 metri quadri, l’hotel Leonardo, che sarà un quattro stelle superiore, del gruppo israeliano Fattal avrà a disposizione 250 camere e 500 posti letto. Il gruppo, già possiede 120 hotel in oltre 50 città.
Ci sarà poi l’hotel della catena Wombat’s con 8 piani per 5.970 metri quadri e 112 camere che vantano 504 posti letto. Esso diverrà un ostello per giovani, come già il limitrofo AO austriaco, il quale sta invece lavorando per implementare i posti letto da 1.000 a 2.000.
49 Comune di Venezia, Annuario del turismo 2017
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Live Comune di Venezia, Approvata oggi la convenzione per la lottizzazione di Ca’ Marcello. De Martin: una grossa
A proposito di AO, il gruppo d’oltralpe era in trattativa per l’acquisto dell’ex Palazzo delle Poste proprio accanto alla stazione di Mestre, sempre nei pressi della cittadella alberghiera. L’intento della catena sarebbe di costruire un altro albergo, ma il progetto va ancora concordato con Ferrovie e Comune di Venezia.51
Ma non è finita qui, perché il gruppo dell’imprenditore Ivan Holler aveva anche intenzione di edificare la nuova stazione di Mestre, progetto poi andato in fumo con l’accordo fra Comune, Ferrovie dello Stato, FS Sistemi Urbani e Rete Ferroviaria italiana per il programma per la “Riqualificazione dell’ambito urbano afferente la stazione ferroviaria di Mestre e la realizzazione di una struttura di collegamento tra Mestre e Marghera”.52
Nel progetto, oltre alla riqualificazione delle aree circostanti e della creazione di un bike park e di un sottopassaggio di collegamento fra la nuova stazione e la fermata del tram, è prevista la demolizione dell’ex Palazzo delle Poste e degli edifici annessi al cui posto verranno costruite due torri utilizzate a scopo ricettivo. Nella Delibera, non si specifica se saranno hotel del gruppo AO, per ora.
Proprio di fronte all’ex Palazzo delle Poste la stessa AO sarebbe in trattativa per l’acquisto del parcheggio Saba la cui proprietà comprende anche un vecchio capannone che il gruppo austriaco vorrebbe demolire per costruire un altro albergo, più piccolo di quelli di Ca’ Marcello.53
Tornando nell’area della “cittadella alberghiera” Stay City porterà il suo apart-hotel con ben 4.970 metri quadri per 80 camere e 320 posti letto, di cui l’80% sarà destinato a camere con un unico letto per viaggiatori single, professionisti e lavoratori.
Ci sarà poi il 7 Days Premium del Plateno Group cinese con 9 piani, 6.100 metri quadri e 208 stanze per 416 posti letto.54
Scopo del gruppo asiatico è creare un ostello che attiri i Millenials cinesi: Plateno Group vanta 16 differenti marchi di hotel unici, 3.700 hotel e negozi in più di 300 città cinesi e, soprattutto, possiede 80 milioni di programmi fedeltà attivi, che corrispondono ad altrettanti clienti tesserati di cui il 72% ha tra i 18 e i 35 anni.55
51 Chiarin Mitia, La Nuova di Venezia e Mestre, Mestre, ecco il ‘muro’ dei nuovi hotel, 5 aprile 2018,
https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/04/05/news/mestre-ecco-il-muro-dei-nuovi-hotel-1.16675175
52 Live Comune di Venezia, Intervento di riqualificazione dell’area della stazione di Mestre, 20 dicembre 2018,
https://live.comune.venezia.it/it/riqualificazione-stazione-mestre-piastra-marghera
53 Chiarin Mitia, La Nuova di Venezia e Mestre, Mestre, ecco il ‘muro’ dei nuovi hotel, 5 aprile 2018,
https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/04/05/news/mestre-ecco-il-muro-dei-nuovi-hotel-1.16675175
54 Chiarin Mitia, La Nuova di Venezia e Mestre, Hotel piazze e negozi: ecco come cambierà l’area di via Ca’ Marcello,
12 luglio 2018, https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/07/11/news/hotel-piazze-e-negozi-ecco-come- cambiera-l-area-di-via-ca-marcello-1.17053811
55 Chiarin Mitia, La Nuova di Venezia e Mestre, Mestre, ecco il ‘muro’ dei nuovi hotel, 5 aprile 2018,
A differenza dell’Hotel Leonardo del gruppo israeliano che punta alle quattro stelle, il gruppo cinese preferisce mantenere i prezzi più accessibili riempendo il vuoto di hotel di fascia media presente nell’area che preferisce focalizzarsi sulla domanda di alberghi di lusso.56
La prossima apertura di questo hotel contribuirà ad accrescere il numero di turisti cinesi a Venezia, essendo esso anche il primo di Plateno Group nel nostro Paese e conoscendo l’influenza che la Serenissima ha sul turismo cinese.
La domanda che sorge spontanea è se la città sarà preparata ad un “assalto” simile, ad un continuo afflusso di giovani cinesi – e non solo – fra le calli e i campi della città, ad un turismo di massa che non farà altro che aumentare durante i mesi estivi.
Non sarà certamente il contributo d’accesso a fermare questi giovani turisti dal recarsi a Venezia, considerato che non saranno toccati da esso pagando la tassa di soggiorno al Comune.
Ci sarebbe bisogno di munirsi di nuovi strumenti che possano garantire il miglior soggiorno possibile al visitatore, ma anche la possibilità di vivere la propria città al residente.
Proprio per questa ragione le associazioni cittadine sono sempre più preoccupate per le sorti di Venezia; sebbene il Comune assicuri che con l’introduzione del contributo d’accesso si riusciranno a gestire i flussi, ancora non c’è stato niente di fatto nei confronti di un altro fenomeno che si espande indisturbato a Venezia: quello di Airbnb.