COSTITUITA LA NUOVA UNITÀ TERRITORIALE CON SEDE A PADOVA
Tutto iniziò nel 1908 con i soc-corsi a seguito del terremoto e ma-remoto di Messina, ove i membri italiani del Sovrano Militare Or-dine di Malta accorsero numerosi e prestarono un’intensa opera di soccorso ed assistenza alla popo-lazione duramente colpita dal vio-lento sisma.
I volontari dell’ordine, ben in-quadrati ed organizzati, con nel cuore il motto tuitio fi dei et obse-quim pauperum, per settimane e per mesi, si alternarono ad aiutare gli abitanti della città siciliana sen-za risparmio d’energie.
Sua Maestà Re Vittorio Ema-nuele III ammirato dall’impegno dei cavalieri italiani riconoscen-done la preziosa attività svolta con tanta abnegazione e costanza, volle
concedere, come altissimo rico-noscimento a questi volontari le
“stellette” simbolo dei militari d’I-talia e del Regio Esercito.
Da quel momento in poi si creò in Italia un precedente rimasto tutt’ora unico al mondo per l’Or-dine di Malta, che infatti sotto la guida della sua Associazione na-zionale costituì un corpo militare speciale ausiliario dell’Esercito Ita-liano con compiti prevalentemen-te sanitari, logistici ed assisprevalentemen-tenziali.
Nella lunga storia del Corpo si ricordano tante preziose attività ospedaliere e campali, la brillante condotta della nave-ospedale Re-gina Margherita durante la Guer-ra Italo-Turca, l’impegno sanita-rio durante tuta la Prima Guerra Mondiale e attività ancor più
in-tense durante la Seconda Guerra Mondiale che videro la gestione diretta di treni-ospedale ed infer-merie o ospedali da campo, sia al fronte che nelle retrovie in partico-lare nell’Europa dell’Est.
Le convenzioni tra lo Stato ita-liano e l’ACISMOM si sono suc-cedute e sono state aggiornate nel tempo, ma la sostanza dell’impe-gno non è mai mutata.
Oggi al comando del Corpo Mi-litare a Roma vi è il Generale di Brigata Mario Fine - Cavaliere di Grazia Magistrale ed Uffi ciale del nucleo permanente, direttore capo del personale.
Al Generale Fine, si deve una nuova impostazione organizzativa delle articolazioni territoriali e re-gionali del corpo ed una più stretta collaborazione con i volontari del CISOM, le Forze Armate e le For-ze dell’Ordine.
Nell’ambito di questa recente e dinamica ri-organizzazione sono state costituite delle nuove Uni-tà Territoriali per meglio gestire le risorse umane ed operative dei membri del corpo, che annovera-no nelle loro fi le militi, graduati di truppa, sottouffi ciali ed uffi ciali delle diverse categorie principali:
cavalieri-direttori, commissari lo-gistici, medici, farmacisti, veteri-nari e tecnici.
Un rilevante apporto viene anche fornito dai sottouffi ciali e mare-scialli infermieri professionali che risultano molto utili nelle attività sanitarie svolte dagli uffi ciali medi-ci chiamati ad organizzare con gli uffi ciali commissari posti avanzati di primo soccorso ed ospedali da campo o ancora infermerie imbar-cate sia in Italia che in missioni all’estero.
La nuova distribuzione terri-toriale tende anche a valorizzare maggiormente tutti gli individui arruolati con maggiore attenzione alle realtà locali e con una
corret-ta selezione, per i ruoli di coordinamento, verso quegli Uffi ciali con solidi precedenti e trascorsi militari nelle Forze Armate ed anche già membri dell’Ordine.
Per il Triveneto è stato deciso di costituire l’U-nità Territoriale Nord-Est sotto la responsabilità del confratello N. H. conte Maggiore Giordano Emo Capodilista vice-direttore di unità ospeda-liera - cavaliere d’onore e devozione.
Emo Capodilista, erede di una famiglia con importanti tradizioni militari, è stato allievo del Collegio Navale Morosini di Venezia ed Uffi cia-le della Marina Militare italiana, rompendo una tradizione che vedeva gli uffi ciali del corpo prin-cipalmente provenienti dall’Esercito.
L’Unità Territoriale delle Tre Venezie, si è resa subito attiva con i propri medici e logisti nell’or-ganizzare punti di primo soccorso assieme al CISOM in occasione di grandi eventi religiosi e pellegrinaggi, oltre che attivare delle postazioni per l’effettuazione completa e diretta dei tampo-ni Covid-19 per l’ULSS 4 a San Donà di Piave, per la Prefettura di Padova e per il Provveditorato alle Opere Pubbliche del Veneto, del Friuli Vene-zia Giulia e del Trentino Alto Adige.
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Nonostante il diffi cile periodo della pandemia, l’implementazio-ne delle attività e dell’organizza-zione non si è mai fermata, è stato costituito uno Staff operativo di gestione, sono stati avviati rappor-ti con la Guardia Cosrappor-tiera per eser-citazioni di soccorso a mare, sono stati impiegati e maggiormente va-lorizzati uffi ciali medici che erano precedentemente meno precettati in servizio, incrementando così la funzione di supporto sanitario di-spiegata dal Corpo con un modulo organizzativo di ispirazione mana-geriale in linea con le indicazioni del Comando Generale di Roma.
Ora, oltre al recapito provvisorio di Selvazzano Dentro in provincia di Padova presso il Castello del Mottolo, il Comando delle Forze Operative Terrestri dell’Esercito ha avviato contatti con l’Unità N.E.
per nuove sistemazioni logistiche
presso importanti strutture mili-tari.
Sono stati anche costituiti solidi rapporti con il Comando SETAF della Caserma EDERLE di Vicen-za per una collaborazione sanitaria militare con le truppe NATO e l’Esercito statunitense.
Con costante impegno si sta’
strutturando sempre più un nuo-vo modello di sviluppo territoriale del Corpo Militare ACISMOM anche a Nord-Est, con rinnovato
dinamismo d’ispirazione aziendale ma nel contempo ben radicato nel solco della migliore tradizione me-litense di aiuto organizzato verso il prossimo.
L’Unità Territoriale è ora anche a disposizione del Gran Priorato, delle Delegazioni e delle organiz-zazioni dell’Ordine di Malta per ogni possibile e fattiva cooperazio-ne sul territorio.
Nicola Odoardo Falconi
Il Procuratore del Gran Priorato di Lombardia e Venezia del Sovrano Ordine di Malta Clemente Riva di Sanseverino è stato ricevuto dal Luogotenente di Gran Maestro, Fra’ Marco Luzzago. Nell’in-contro al Palazzo Magistrale il Procurato-re ha descritto le attività svolte dal Gran Priorato nel contrasto alla pandemia di Covid19 e per mitigarne le drammatiche conseguenze economiche. Il Covid ha co-stretto a ripensare diversi progetti, come ad esempio quello per la stimolazione co-gnitiva dei malati di Alzheimer, che viene adesso effettuato a distanza attraverso l’uso di tablet. Fra’ Marco Luzzago ha chiesto al Procuratore di esprimere ai membri e ai volontari del Gran Priorato il proprio plauso e apprezzamento per lo sforzo pro-fuso in un anno così diffi cile.
Al Luogotenente è stato anche descrit-to l’avanzamendescrit-to degli importanti lavori di restauro della sede del Gran Priorato a Venezia.
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