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Riprendiamo qui, per approfondirlo, il discorso sul programma EX – IN a cui è stato fatto accenno in precedenza. Si tratta di un progetto di sviluppo e formazione sul valore terapeutico per le persone con alle spalle un‟esperienza psicotica, il quale è stato realizzato in Polonia nell‟anno 2015 nell‟ambito del piano di “Promozione della salute psichica e del sostegno alle persone minacciate da crisi della salute mentale, con esperienza di malattia psichica e di disturbi psicogeriatrici”.32 La denominazione polacca del progetto è “Ekspert przez doświadczenie”, equivalente all‟italiano “Esperto attraverso l‟esperienza”; la sigla correntemente utilizzata è EX – IN, derivante dall‟espressione inglese Experienced – Involvement indicante l‟abilitazione professionale delle persone che hanno fatto esperienza della psicosi giungendo, dopo un percorso più o meno lungo, alla guarigione. Il progetto prevede, per gruppi di venti persone, dieci laboratori della durata di tre giorni condotti da preparatori professionisti basati su un programma EX – IN riconosciuto in Europa scaturito dalla collaborazione di specialisti e centri universitari e clinici di alcuni Paesi europei (Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Paesi Bassi, Slovenia, Svezia e Svizzera). Il progetto pilota, finanziato dall‟Unione Europea, è stato avviato affinché le persone con alle spalle l‟esperienza di disturbi psichici avessero l‟opportunità di riflettere sulle proprie esperienze di sofferenza e, contestualmente, acquisire una conoscenza di base nel campo, anche per quel che riguarda i metodi necessari per dare il proprio contributo sia come operatori in ambito psichiatrico e, nello specifico, come testimoni della guarigione dalla psicosi, sia come preparatori professionisti

32 Denominazione in lingua originale: „Promocja zdrowia psychicznego oraz wsparcia osób zagrożonych kryzysem zdrowia psychicznego, z doświadczeniem choroby psychicznej oraz z zaburzeniami psychogeriatrycznymi”.

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dei futuri esperti attraverso l‟esperienza. I corsi EX – IN vengono attualmente tenuti in più Paesi europei: in Austria, Bulgaria, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia, Svezia, Svizzera. La Fondazione PIOD è partner autorizzato dell‟Organizzazione tedesca FOKUS, coordinatrice del corso EX – IN in Europa e unico organizzatore di tale corso in Polonia. Gli scopi del corso EX – IN li possiamo di seguito così riassumere:

1) preparare le persone aventi in passato l‟esperienza di crisi della salute psichica all‟adempimento del ruolo di educatore e di accompagnatore nel percorso di guarigione di pazienti affetti da disturbi mentali;

2) sostenere lo sviluppo delle conoscenze scientifiche;

3) preparare gli esperti attraverso l‟esperienza alla partecipazione al corso ODA.

In generale, il programma mira ad aumentare l'influenza da parte delle persone che hanno fatto esperienza di disturbi psichici sul sistema di assistenza sanitaria psichiatrica, giungendo ad un miglioramento dei servizi, rendendoli più soddisfacenti e meno discriminatori, e rafforzando nel contempo la conduzione della vita quotidiana di tali persone. A tal proposito, il progetto realizza in questo modo anche l‟obiettivo di attivare professionalmente persone disoccupate che hanno fatto esperienza di disturbi psichici.

Prendere parte al programma di sviluppo e formazione “Ekspert przez doświadczenie” comporta alcuni significativi vantaggi, tra cui in primis quello di alimentare la fiducia rispetto alla possibilità di guarigione dalla psicosi, motivare a partecipare attivamente al processo di guarigione sviluppando una maggiore capacità nell‟affrontare situazioni che minacciano la salute mentale, ottenere una preparazione unica e preziosa per adempiere al ruolo di accompagnatore di altri pazienti durante il loro processo di recupero e, non meno importante, sviluppare competenze professionali da impiegare poi in qualità di esperto attraverso l‟esperienza nei team terapeutici e nei team formativi.

Presentiamo di seguito, più nel dettaglio, chi sono gli esperti attraverso l‟esperienza, quali sono i corsi che li preparano a tale nuova professione e quali metodi di lavoro prevedono. Anzitutto, gli esperti attraverso l‟esperienza si possono definire come dei collaboratori in ambito psichiatrico: dopo aver ricevuto una adeguata formazione, essi prendono parte ai team terapeutici che accompagnano i pazienti nel processo di recupero della salute mentale, offrendo una conoscenza preziosa, in quanto derivante direttamente dall‟esperienza psicotica vissuta; essa diventa un contributo innovativo ed essenziale per il miglioramento dei servizi sanitari psichiatrici e dei servizi sociali, nonché in ambito formativo e nello sviluppo delle conoscenze scientifiche. Il superamento

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della crisi mentale forgia e rafforza gli EX – IN e, nel contempo, costituisce un‟importante fonte di informazione, di supporto e di speranza per le persone con disturbi psichici.

I moduli base del corso EX – IN si concentrano su temi che è bene affrontare fin dagli inizi del percorso di formazione, quali la salute e il buon umore, l‟empowerment (ossia la progressiva conquista della consapevolezza di sé e del controllo sulle proprie scelte, decisioni e azioni, sia nell'ambito delle relazioni personali sia in quello della vita politica e sociale), l‟esperienza e la partecipazione, la guarigione e, infine, il trialogo.33 I moduli avanzati trattano tematiche altrettanto importanti e delicate, come la conoscenza di sé, la procura, la valutazione del processo di recupero, l‟accompagnamento e il supporto, l‟intervento in caso di crisi, la formazione necessaria per diventare preparatori in grado di condurre corsi certificati EX – IN in tutta la Polonia.

Per quanto riguarda i metodi di lavoro, i corsi prevedono conferenze, presentazioni, incontri con ospiti d‟eccezione, discussioni, team riflessivi, giochi di ruolo, psicodrammaturgia, interpretazioni psicologiche di disegni, metodi orientati al fare esperienza, giochi di gruppo, proiezioni di film, esercizi psicologici e attività con il corpo. Tra gli approcci utilizzati vanno ricordati il Dialogo Aperto e quello salutogenico. Relativamente all‟approccio elaborato da Jaakko Seikkula in Finlandia, affiancato dalla psichiatra Birgitta Alakare e dal gruppo di studiosi a loro legato operante presso l‟ospedale Keropudas di Tornio, esso rappresenta una valida soluzione nella delicata fase post ospedaliera, durante la quale le famiglie spesso si ritrovano sole, senza un adeguato sostegno istituzionale e sanitario, costrette ad affrontare difficoltà di diversa natura legate al ritorno alla vita quotidiana; talvolta, esso rappresenta anche un‟alternativa all‟ospedalizzazione del paziente con disturbi mentali, essendo uno degli obiettivi di tale approccio proprio la riduzione del numero dei ricoveri ospedalieri o quanto meno la riduzione della loro durata. Quanto al secondo approccio, al quale ha dato il maggiore contributo il sociologo israelo-americano Aaron Antonovsky nel corso degli anni „70/‟80 del secolo scorso, esso si concentra sui fattori che contribuiscono allo stato di benessere dell‟uomo invece che sui fattori che causano la malattia (approccio patogenico); la composizione stessa della parola salutogenesi, data dall‟unione dei due vocaboli autonomi salute e

genesi, ci informa sul suo significato: si tratta infatti della branca di ricerca che si occupa di studiare

le fonti del benessere fisico, psichico e spirituale, per il quale sono decisivi il comportamento e lo stile di vita del singolo individuo.

33 Dialogo a tre, i cui partecipanti sono i tre principali gruppi di individui che hanno a che fare con i disturbi psichiatrici nell‟ambito del sistema della salute mentale: le persone con grande sofferenza psichica, i loro famigliari e amici, i professionisti sanitari. È un modello che prevede una modalità di comunicazione “tra pari” il cui obiettivo principale è organizzare degli incontri in cui si possa comunicare e discutere apertamente e in modo trasparente dell‟esperienza del disturbo mentale, delle sue conseguenze e del modo in cui affrontare la situazione. Il modello del trialogo è adottato in più Paesi europei: in Finlandia sin dalla fine degli anni ‟80 del secolo scorso, in Austria da metà degli anni ‟90, poi in Germania, Italia, Irlanda e Polonia.

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Il programma EX – IN ha un obiettivo prefissato consistente nella collaborazione con oltre una dozzina di istituzioni nazionali presso cui gli esperti attraverso l‟esperienza svolgeranno un tirocinio, per poi ottenere il ruolo di assistenti nel processo di recupero della salute mentale.

La Fondazione PIOD suppone che nei prossimi anni l‟esperto attraverso l‟esperienza diventerà una vera e propria professione riconosciuta a pieno titolo. L‟operato degli EX – IN, in qualità di assistenti di guarigione, contribuirà a diminuire la stigmatizzazione che subiscono a livello sociale le persone con disturbi mentali e a diffondere buone pratiche nelle istituzioni di salute mentale.