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NUMERI DEGLI ALUNNI

Nel documento Rotta BalcanicaAppello di Caritas (pagine 34-34)

CHE DAL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO FREQUENTERANNO LE CLASSI PRIME DI PRIMARIE E SECONDARIE DI 1° E 2° GRADO

Alunni delle primarie entrano nella loro scuola

Tutti i numeri

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Racchetti-da Vinci con la casa editrice Linee Infinite di Lodi. Da tre anni, infatti, l’istituto scolasti-co cittadino, diretto da Clau-dio Venturelli, collabora con gli editori Simone Draghetti e Luca Riboni, realizzando un progetto editoriale che ha lo

scopo di impegnare gli alunni oltre che come autori, anche in tutti i diversi ruoli previsti dal processo di editing, portando alla pubbli-cazione di un volume di racconti. Il progetto, di cui è referente Da-niela Martinotti, fa parte di un’iniziativa che Linee Infinite porta all’interno delle scuole di diversi gradi: non solo scrittura, didattica e ortodossa, ma libertà di esprimere qualsiasi pensiero, idea, sogno o speranza attraverso l’elaborazione di un racconto di narrativa senza preclusione di genere. Durante l’attività gli alunni sono por-tati a sperimentare non un mero esercizio stilistico ma un’alchimia di emozioni che si fonde tra le pagine degli scritti dove, in qualità di giovani autori, possono sognare e far sognare il lettore attraverso le loro parole. Un metodo semplice e coinvolgente per avvicinare i giovani al mondo della lettura e della scrittura, testimoniando an-cora una volta la grande apertura del liceo cremasco al Territorio e la grande ricchezza nell’offerta formativa. Decamoron 2.0 è il titolo di quest’ultimo volume, risultato del lavoro svolto lo scorso anno dalle attuali classi 4A del classico e 4E del linguistico: “L’anno scorso è stata davvero dura! Questo volume, frutto dell’impegno di alunni improvvisamente relegati dai banchi di scuola dietro lo schermo di un Pc, per l’insorgere dell’inaspettata emergenza sa-nitaria, ha il sapore della collaborazione, dell’unione e della vo-glia di reagire”, ha commentato Martinotti sottolineando il valore anche emotivo che questo libro ha assunto per i ragazzi. Insieme ma divisi, uniti seppure separati. Semplici ragazzi e ragazze che hanno trasformato i loro pensieri in incredibili storie e racconti che trattano i temi più svariati: l’adolescenza, l’amore, la famiglia, l’a-noressia, il mondo criminale, la felicità, la pace e il viaggio. Storie che fanno sognare: storie che riflettono i sogni di chi si è trovato improvvisamente recluso in casa a guardare il mondo da dietro il monitor di un Pc, di chi non potendo uscire ha lasciato volare fuori almeno i propri pensieri. Alla luce di questo nuovo successo, che ha suscitato gradimento sia da parte degli studenti sia della casa editrice, si sta già definendo la quarta edizione.

Sraffa-Marazzi: potenziamento eccellenze, incontri con professionisti

C

on la graduale ripresa della didattica in presenza e tenuto conto della pos-sibilità di svolgere sempre le attività dei laboratori, riprendono anche i progetti di potenziamento delle eccellenze presso le sedi dell’istituto Sraffa. Alla sezione asso-ciata Marazzi prosegue la sperimentazio-ne triennale per operatore digitale delle macchine, che grazie ad un cofinanzia-mento della Camera di Commercio, coin-volge i ragazzi di quarta del percorso di Manutenzione e assistenza tecnica (Mat) per la seconda annualità, con l’obiettivo di formare profili professionali richiesti dalle aziende del territorio. Nei giorni scorsi è partito il progetto sperimentale laborato-riale di potenziamento delle eccellenze per l’indirizzo odontotecnico, che coin-volge le classi terze e quarte e proseguirà il prossimo anno comprendendo l’intero triennio conclusivo.

Si tratta di un’iniziativa sperimentale, proposta alle famiglie come facoltativa ed opzionale, motivata dalla rilevazione dei bisogni formativi degli studenti, costretti lo scorso anno scolastico, ad interrompe-re interrompe-repentinamente le attività laboratoriali causa Covid. Per ovviare a questa situa-zione, la scuola e i professionisti del setto-re, presenti nel Comitato tecnico

scientifi-co d’istituto hanno scientifi-convenuto di definire competenze e programmazione degli in-terventi laboratoriali, in aggiunta a quelli normalmente presenti in orario. Il risulta-to di quesrisulta-to comune impegno progettuale è la previsione di circa 90 ore aggiuntive di attività di laboratorio odontotecnico, che vedrà impegnati gruppi di studenti, a scuola o presso studi professionali, per due pomeriggi la settimana, alla presenza sia dei docenti Christian Buonaiuto, Carlo Cosentini e dell’assistente tecnico Maria Pia Varone, sia dei professionisti esterni che interverranno a scuola e presso i loro

laboratori, al fine di promuovere negli stu-denti lo sviluppo delle competenze pro-fessionalizzanti. Inoltre, le ore di attività laboratoriale aggiuntiva saranno ricono-sciute agli studenti quale attività di alter-nanza scuola lavoro, ed anche e come atti-vità utile a migliorare il credito scolastico. Per la dirigente Roberta Di Paolanto-nio, questo progetto opzionale proposto alle famiglie conferma l’impegno della scuola e l’apertura verso il territorio ed il mondo delle professioni: “Ringraziamo i professionisti che gratuitamente si sono offerti per ospitare i nostri studenti pres-so i loro laboratori, pur in piccoli gruppi e con tutte le misure di sicurezza richieste dal momento, per sostenere la formazione dei nostri ragazzi – afferma la dirigente – non solo attraverso conferenze a tema, ma offrendo anche la grande possibilità di utilizzare presso i loro laboratori, stru-mentazioni digitali all’avanguardia, che non potrebbero essere presenti in istituto”. I professionisti del settore che collabora-no con lo Sraffa assicurando il supporto tecnico e laboratoriale all’iniziativa sono: Barbara Ambrosio, Danilo Carulli, Diego Corrisio, Alberto Ghidelli, Luigi Ogliari, Giorgio Perfetti, Gianluca Rizzetti, Ro-berto Tartamella.

Un momento dell’incontro di potenziamento delle eccellenze per l’indirizzo odontotecnico

I

l 10 febbraio è stato celebrato il Giorno del Ricordo per le vittime delle Foibe e dell’eso-do Istriano-Giuliano-Dalmata. Come per il giorno della Me-moria, le scuole si sono sempre mobilitate per incontrare testi-moni e storici che illustrassero il doloroso passaggio storico che ha comportato massacri anche di civili (la maggioranza) nonché l’esodo di tanti italiani dalle vicine terre ormai

jugo-slave. Una storia raccontata solo di recente, troppo tardi e molto complessa nella sua approfondita comprensione. Nelle immagini si possono vedere il pubblico di giovani studenti e i relatori di uno degli incontri che, ogni anno, per il Giorno del Ricordo il Comitato Provinciale per la Difesa e lo Sviluppo della Democrazia organizza-va presso l’aula magna dell’Università di via Bramante. Ebbene né lo scorso anno né quest’anno è stato possibile realizzare alcuna pro-posta in presenza. Tante però le idee di sensibilizzazione all’inter-no delle scuole, per esempio l’Iis G. Galilei ha suggerito proiezioni di sussidi (Rai Storia e RaiPlay), letture tratte da La foiba grande di

C. Sgorlon e i consigli di classe sono stati invitati a proporre proprie iniziative didattiche per ricordare in modo significativo l’evento.

Giorno del ricordo: mancano

gli incontri, ma non l’attenzione

Nel documento Rotta BalcanicaAppello di Caritas (pagine 34-34)

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