• Non ci sono risultati.

N . delle . voci nel 1923 dicembre 1921 dicembre 1922 giugno 1923 Derrate alimentari vegetali 23 110,2 104,2 98,1 Derrate alimentari animali 13 114,2 103,9 98,2 Prodotti chinici *3 70,2 65,5 65,9 Materie tessili . 33 76,4 75,1 81,0 Minerali e metalli . 18 60,4 59,6 59,5 Materiali da costruzioni . 6 86,8 85.9 80,8 Prodotti vegetali vari 8 113,1 123,1 106,5 Merci industriali varie 13 89,8 90,2 88,6 Indice generale (base 1920 . 107 88,5 85,4 83,2

Riportiamo qui appresso cifre indicanti la variazione percentuale avvenuta fra il maggio e il giugno 1923 secondo queste due serie eli nu-meri indici

media media

aritmet. geometr. Derrate alimentari veget. - — 4,57 — 4,97 Derrate aliment. animali — 2,87 — 3,06

Prodotti chimici — 1,31 — 1,33

Materie tessili + 3,64 + 3,42

Minerali e * metalli — 1,43 — 1,49 Materiali da costruzione. + 0,36 + 0.24 Prodotti vegetali vari — 10,59 — 10,04 Merci industriali varie + 1,16 + 1,08

Indice generale — 1,91 - 2,11

Queste aliquote segnano fra l ’uno e l ’altro me­ se una variabilità nel livello dei prezzi per i vari gruppi di merci alquanto più pronunciata di quel­ la risultante dagli analoghi computi eseguiti dal- l ’ufficio statistica della Camera di Commercio di Milano, rispetto al mercato milanese, come dai dati già pubblicati in questo periodico.

Le aliquote sovra esposte segnano in comples­ so una diminuzione ri. circa il due per cento nel­ l’indice complessivo, spostamento alquanto più pronunciato di quelli constatati negli ultimi mesi, ma tuttavia assai più tenue di quelli che soven­

te si constatavano negli anni precedenti. Il ribas­ so in questo mese si è manifestato assai marcato rispetto alle derrate sia vegetali che di origine animale e rispetto ai prodotti vegetali vari : il ribasso è in parte fenomeno stagionale che accom­ pagna i raccolti, ma è, in parte maggiore, dovuto alla copiosità dei raccolti attuali e alle ulteriori buone prospettive della campagna agraria: Da notarsi il movimento discendente che persiste da vari mesi rispetto ai prezzi dei metalli. Il pro­ gresso più notevole è quello manifestatosi per il gruppo delle materie tessili, principalmente dovu­ to ai cotoni.

Le variazioni dei prezzi attraverso il semestre.

— I grafici che accompagnano il presente articolo mostrano come, in complesso, attraverso il pi-imo trimestre 1923 gli indici abbiano segnato una variabilità non molto pronunciata e una preva­ lente tendenza al ribasso.

Le cifre seguenti indicano la variazione per­ centuale negli indici di gruppo e generali tra il dicembre 1922 e il giugno 1923:

media media

Derrate alimentari vegetali

aritmet. - 5,4

geometr." — 5,7 Derrate alimentari animali - 2,9 5,6

Prodotti chimici - v 0.7 0,9

Materie tessili + a,6 + 7,9

Minerali e metalli - 1,2 0,1

Materiali' da costruzione - 5,1 5,9

Prodotti vegetali vari — 15,1 13,4

Merci industriali varie - 1 , 0 1,7

Indice generale - 1,9 2,6

Sempre richiamando le riserve, molte volte . ripetute, intorno al significato solo approssimati­ vo di questi valori — valori i quali mirano a segnare tendenze piuttosto che a rigorosamente mi­ surare la portata- delle variazioni — notiamo co­ me particolarmente caratteristica la divergenza di andamento nel mutare lungo il semestre del potere d’acquisto della nostra moneta di fronte al­ le merci e alle valute estere : al lieve ribasso nei prezzi delle merci è corrisposto un forte inaspri­ mento nei cambi verso i paesi a moneta apprez­ zata; si deve tenere présente, prò, che negli ultimi mesi in Inghilterra e negli Stati Uniti i numeri indici di prezzi hanno segnato ribassi tàlora più pronunziati di quelli che intanto apparivano dai dati italiani, ad esempio, nel giugno, per l ’Inghil­ terra, l’indice dello « Statist » è disceso da 132,2 a 127,9 e quello dell’« Economist » da 200,5 a 195,5, e nel maggio, per gli Stati Uniti, l ’indice del « Federal Reserve Board » è sceso da 169 a 167. Di questa rivalutazione delle monete estere rispetto alle merci, si deve tenere conto nelle con­ siderazioni intorno ai nostri cambi : notiamo come l ’indice dello « Statist », ad esempio, abbia tocca­ to nel giugno 1923 il punto più basso presentatosi

dopo l ’armistizio, punto segnante un progresso del 50,4 percen to soltanto rispetto alla media dei j .prezzi vigente nell’anno 1913.

L'andamento dei mercati.

Derrate alimentari vegetali. — Per le derrate alimentari di origine vegetale, i neutri dati stati­ stici conchiudono col segnare fra il maggio e il giugno una variazione al ribasso assai imponente, pari a circa il 4,5 per cento, variazione la quale deriva da spostamenti in vario senso avvenuti ri­ spetto a parécchie merci e in manièra particolare

182

da grossi ribassi stagionali nelle quotazioni delle patate e dei limoni. Per i cereali, lungo il mese è ancora dominata in genere quella' calma negli af­ fari segnalata nella precedente rassegna, la qua­ le si presenta abitualmente in coincidenza col pe­ riodo dei raccolti, quando i commercianti seguo­ no generalmente una attitudine riservata in at­ tesa di conoscere i risultati della produzione lo­ cale prima di assumere grandi impegni; sull’an­ damento del mercato nel tempo prossimo avrà influenza la notizia non rassicurante sullo svolgi­ mento della vegetazione in parecchie plaghe de­ gli Stati Uniti, ed anche la notizia sul risultato non buono del raccolto in Francia: questi ele­ menti possono neutralizzare in parte l ’effetto della copiosità del raccolto italiano.

.Sul mercato'nazionale i grani di nuova produ­ zione sono trattati sulla base di lire 103-110, cioè alquanto al di sotto del livello prevalente alla fine di maggio; ma gli affari stipulati non sono nu­ merosi. La tendenza debole prevale rispetto ad alcuni tra i cereali minori, però per il grano tur-' co si manifesta una marcata tendenza al rialzo su rilevante domanda. Qualche cenno di sostegno si ha anche per il riso in relazione alla condizio­ ne alquanto arretrata della vegetazione per i dan­ ni determinati dagli abbassamenti di temperatu­ ra avvenuti verso la metà di giugno.

Rispetto agli ortaggi § ai legumi si rammenta il1 forte ribasso stagionale già segnalato per le pa­ tate. Sul mercato vinicolo continua la scarsità d i. affari e qualche parziale tendenza al ribasso per i vini di qualità media o scadente, dei quali si ha una larga disponibilità mentre per i tipi migliori, ad alta coloritura e gradazione, essendo scarse le rimanenze si presenta una certa tenden­ za al rialzo, sebbene le. notizie sulla fioritura e vegetazione delle viti continuino assai favorevoli, malgrado i non lievi danni delle grandinate.

L ’andamento dèi mercato oleario si mantiene piuttosto calmo con prezzi sostenuti : rispetto alla futura produzione sono segnalati gravi danni per parassiti e condizioni meteoriche avverse : la quo­ tazione del mercato di Roma, adottata nei nosri calcoli segna ribasso da lire 805 a 660 il quintale.

Per il caffè prosegue la scarsità di affari sul mercato internazionale in relazione specialmente alla incertezza intorno alla entità del raccolto te­ stò iniziatosi : gli acquirenti mantengono in genere un contegno riservato, mentre da parte dei deten­ tori brasiliani si nota una corrente di offerte volta .a ridurre le disponibilità, sebbene queste non pos­

sano definirsi troppo cospicuo; nel mercato italia­ no gli affari sono limitati e le quotazioni invaria­ te, nominali, specialmente per effetto degli incerti ed inaspriti cambi.

Continua la tendenza sostenuta per lo zuc­ chero.

Derrate alimentari di origine animale. — Gli indici relativi ai pesci conservati mostrano un considerevole ribasso il quale è essenzialmente do­ vuto al recente sgravio doganale,, poiché sul mer­ cato internazionale i prezzi tendono al rialzo io relazione ai risultati prevalentemente. sfavorevoli della nuova pesca.

Nel mercato dei latticini sono registrati sensi­ bili ribassi, i quali, particolarmente rispetto ai burro, risentono della crisi avvenuta per il latte destinato al diretto .consumo in Milano; anche per i formaggi ‘sia di pasta dura, -che di pasta molle,

l ’andamento del mercato è in generale proseguito alquanto difficile -con limitata domanda

Qualche rialzo sta-gionevole si delinea per le uova, ma in misura molto meno marcata di quan­ to avvenisse negli anni precedenti. Nel mercato dei bestiame bovino, dopo parecchi mesi di ensione, di tendenza prevalentemente sostenuta, si accenna a qualche parziale debolezza per i tipi da macello, in relazione .sopratutto ai provvedimenti adottati dallo Stato per facilitare l ’importazione sia di ani­ mali vivi che di -carni fresche: quest’ultima im ­ portazione già si delinea piuttosto crescente, con favore da parte de-1 consumo; a determinare una certa debolezza nei prezzi con-corre.il ribasso av­ venuto nei foraggi ; per i vitelli da macello, l ’indi­ ce segna un rialzo sensibile che corrisponde a un movimento presentatosi sul mercato negli ultimi giorni del mese ; prosegue calmo e ¡sostenuto il mercato per gli animali da lavoro e da latte. .

Per i suini da macello la tendenza -sostenuta è continuata nella prima parte del mese, dando poi luogo a parziali ribassi connessi con lo'svolgim en­ to stagionale della domanda la parte -della indu­ stria -salumi-era.

Prodotti chimici. — Per parecchie voci di que­ sto gruppo si hanno lievi variazioni al ribasso malgrado l ’inasprimento dei cambi e malgrado ta­ lune circostanze meteoriche svoltesi lungo le ulti­ me settimane, le quali dovrebbero accentuare la domanda. L ’attività del mercato è continuata scar- 'sissima per il solfato di rame, malgrado che le pioggia abbiano in parecchie plaghe determinato una certa diffusione di peronospora : i prezzi han­ no subito qualche falcidia declinando -sino a li­ re 238-230 il quintale.

Per il nitrato di Soda si ha la calma stagiona­ le nel mercato con prezzi alquano inaspriti dai cambi. In ribasso il solfato ammonico -specialmen- e rispetto alla offerta di quello proveniente dalla Germania in conto riparazioni. Stazionaria la cal- ciocianamide in attesa delle offerte per la nuova campagna.

Materie tessili. — L ’indice per questo gruppo segna un complessivo rialzo in ragione di circa il 3,5 per cento. A questa variazione ha contribuito specialmente il movimento ¡sostenuto presentatosi sul mercato cotoniero, in reazione ai movimenti che si erano disordinatamente -svolti lungo il mese di m aggio: il rapporto del Ministero di A gricol­ tura americano, pubblicato ai primi di giugno, segnava una condizione di 71,0 alquanto migliore di quella del corrispondente mese de-ll’anno innan­ zi e provocò liquidazioi ed ordini di vendita i quali influirono ancora in senso ribassista; ma la esi­ guità degli stock e le vicende meteoriche ¡sfavore­ voli sopratutto, lungo gli ultimi giorni del mese di giugno provocarono poi un nuovo movimenta rialzista il quale trovò giustificazione nel rappor- . to governativo di fine giugno registrante una con­

dizione di 69,9; a favorire l ’ascesa -dei prezzi ha contribuito anche qualche parziale risveglio della domanda industriale europea; pertanto le quota­ zioni del Middling americano sono via via salite in Inghilterra da 15,92 alla fine di m aggio a 16,12 alla fine di giugno: sul nostro mercato il costo della merce è ulteriormente aumentato dall’ina­ sprimento del cam bio: la domanda della materia ^prima è però limitatissima in -dipendenza della si­

stematica riduzione di attività industriale. Il prezzo, medio dei filati tra la fine di m aggio e la fine di giugno è -salito da lire 17,18 a 17,98 il kg.

19 agosto 25 enovmb. 1923 N. dal 2572 al 2586 L ’ECONOMISTA

19 agosto 25 novemb. 1923 N. dal 2572 al 2586

Per le lane, sul nostro mercato si ha qualche parziale rialzo rispetto alle provenienze estere, ma il volume degli affari appare piuttosto limitato in relazione alla condizione alquanto difficile deha industria; anche sul increato britannico domina una certa calma la quale si è. manifestata assai sensibile nella quarta serie di aste delle lane co­ loniali determinando ribassi in ragione del B per cento sia sulle mèrinos che sulle incrociate. Una corta fermezza si manifesta isnl mercato nazionale della canapa, malgrado la esistenza di cospicui depositi. Per le sete il mese di giugno è segnalato sempre eia una certa calma connessa con lo svol­ gimento della campagna bacologica : i prezzi han­ no subito qualche falcidia malgrado la esiguità delle rimanenze della vecchia campagna.

I prezzi dei nuovi bozzoli, dopo avere raggiun­ to quotazioni altissime, superiori al livello .cor­ rispondente ai prezzi delle sete, per la consueta concorrenza fra compratori, subirono qualche falcidia in relazione alla entità cospicua del rac­ colto.

Minerali e meta,Ili. — Per questo gruppo tra, la fine di maggio e la fine di giugno si è avuto un nuovo ribasso in ragione di circa l ’l,5 per 100.

Per i carboni si hanno quotazioni alla fine di giugno alquanto superiori a quelle del mese innan­ zi: sul mercato inglese la situazione ha ripreso un andamento normale essendo cessata la sovrabbon­ danza d i disponibilità da parte degli esportatori e così i prezzi hanno potuto raggiungere livelli alquanto più elevati, anche su previsioni, di de­ nuncia del concordato da parte dei minatori del Galles ; anche sul mercato italiano la'situazione è alquanto mutata poiché è cessata per parecchi tipi quella esuberanza di depositi per cui, lungo parecchio tempo, i prezzi si erano mantenuti infe­ riori al costo di nuove importazioni.

Per il mercato metallurgico è continuato l ’an­ damento incerto oscillante, contrassegnato sempre da una scarsa domanda, là quale'scarsità, pro- traendosi oramai da. parecchi mesi, è indice di ral­ lentamento nella attività industriale e contraddice alle prospettive le quali si manifestavano alcuni mesi fa di ripresa nel movimento degli affari. La debolezza nel mercati metallurgico si mostra ac­ centuata sopratutto sul mercato britannico, ove i ribassi sono -stati piuttosto marcati lun gon i mese sia per la ghisa che per il piombo, lo stagno e il rame; la debolezza per il mercato siderurgico è attribuita in Inghilterra alla concorrenza estera e particolarmente alla concorrenza francese faci­ litata dal ribasso dei cambi, si constatano ridu­ zioni dei prezzi rispetto a quasi tutte le voci del gruppo metallurgico. E ’ ulteriormente proseguito il rialzo per l’alluminio, il quale ha raggiuntò alla fine di giugno la quotazione di lire it. 1485,5 contro 1190 del dicembre scorso.

Merci varie. -— Per i materiali da costrizione, l'indice segna una condizione pressoché staziona­ ria, prosegue la tendenza al ribasso nel prezzo dei mattoni, ma anche quella al rialzo nel legname,, Per il gruppo dei prodotti vegetali vari si ha in questo mese un ribasso fortissimo maggiore an­ cora idi quello avvenuto nel maggio, col risolversi specialmente della grave crisi che da mesi durava sul mercato foraggierò

Per le merci industriali varie ancora conside­ rate nei nostri calcoli sono rimaste immutate quasi tutte le singole quotazioni e lo spostamento regi­ strato d a ll’ìndice complessivo è dovuto quasi

uni-183

e affienite al rialzo nella quotazione del mercato dell’alcool denaturato.

Continua in particoiar modo la fiacchezza del mercato delle pelli, sopratutto per il conciato, e le quotazioni permangono invariate con significalo presso che soltanto nominale.

Le variazioni dei prezzi per gruppi economici di merci. — Accanto alle considerazioni delle va­ riazioni nei prezzi, avvenute rispetto alle merci esaminate per gruppi formati secondo 1 indole mer­ ceologica, conviene anche l ’esame per gruppi costi­

tuiti in base all’indole economica delle merci. Per le derrate, complessivamente considerate, l'indice (base 1921, inedia geometrica) tra il mag­ gio e il giugno è .passato da 96,5 a 92,3, con un ribasso dei’ 4,3 per cento, principalmente dovuto ai pesci, ai latticini, ai limoni, all olio, alle patate.

Per le materie prime è continuato ancora il. mo­ vimento di ribasso così che l ’indice è sceso da 105,0 a 102,8 con una nuova diminuzione di oltre il 2 per cento, dovuta prevalentemente ai metalli, ai foraggi e a qualche prodotto chimico parzialmen­ te neutralizzata perciò dai rincari di materie tes­ sili, di carbone, di legname.

Minore ò la diminuzione nel livello dei prezzi per le materie semi-greggie poiché l ’indice è de­ clinato da 93,3 a 92,9 con un ribasso del mezzo per cento, attribuibile essenzialmente ad alcuni prodotti chim ici ed a materiali siderurgici. L ’indi­ ce relativo ai pochi articoli finiti è salito da 90,3 a 91,6, essenzialmente per il rincaro nel prezzo dello .spirito.

Con un altro ordine di raggruppamento ab­ biamo una forte diminuzione in ragione del 2.11- per cento per le merci che .sono prevalentemente prodotte e consumate allo interno, il relativo, in­ dice essendo dichiarato da 95,8 a 93,8 in dipen­ denza sopra tutto dei ribassi avvenuti rispetto a parecchie derrate ed altri prodotti del suolo. Una condizione pressoché stazionaria si ha in comples­ so: attraverso variazioni in diverso senso, rispetto al vasto gruppo delle merci che sono oggetto di larghe im portazioni. dall’estero, poiché l ’indice è passato da 99,1 a 99,2.

Meno significativa è la grossa variazione re­ gistrata per il ristretto gruppo delle merci che alimentano largamente la nostra esportazione, poiché il relativo indice ha subito la discesa da 102,9 a 93,9, discesa questa in prevalenza attri­ buibile al gran ribasso registrato nella quotazione

dei limoni- , '

Riccardo Bachi.

Il mercato delle merci in Italia nel luglio e nell'agosto 1925

Numeri indici dei prezzi nel commercio ali'ingrosso I numeri indici. — Presentiamo qui appresso i numeri indici dei prezzi delle merci nel com­ mercio ali'ingrosso in Italia computati prenden­ do per base (100) la media dei prezzi nell’anno 1920. Tali indici sono calcolati rispetto alle prin­ cipali merci, che dànno luogo a un movimento notevole di affari; le merci studiate a partire dal gennaio 1923 sono 107 e sono considerate nelle quotazioni ufficiali di Genova, Roma, Bologna, e per taluna di esse in base a prezzi legali 0 a

Í84 L’ECONOMISTA 19 agosto 25 novemb. 1923 N. dal 2572 al 2586

prezzi medi di portata generale. Gli indici per gruppi di merci e per la totalità sono formati .se­ condo il procedimento della media aritmetica semplice; i dati seguenti si riferiscono agli ul­ timi mesi. L ’indice generale è presentato anche sulla base del quinquennio 1901-1905, dell an­ no 191B e del luglio 1914, per consentire compa­ razioni varie col livello dei prezlzi anteriori alla guerra.

NUM ERI INDICI MEDI ARITM ETICI N. delle voci dicemb. dicemb.

nel 1923 1921 1922

agosto 1923 Derrate alim. veg. 23 115,3 110,9 99,5 Derrate alim. an. 13 120,6 109,6 110,1 Prodotti chimici 13 73,5 69,3 67,6

Materie tessili 13 79,4 77,9 84,8

Minerali e metalli 18 66,0 64,9 65,4 Materiali da costruz. 6 • 89,1 88,1 85,9 Prodotti vegetali vari 8 113;7 128,8 102,0 Merci industriali varie 13 93,8 94,0 97,2 Indice gen. (base 1920) 107 95,2 92,8 90,9 Indice gen. (base 901-5)- 749,2 730,3 714,9 Indice gen. (base 1913) 594,6 ,579,6 567,4 Ind. gen. (base luglio 1914) .648,1 631,7 618,5

Per la compiutezza della esposizione presen­ tiamo qui appresso anche i numeri indici ana­ loghi (base 1920) computati nella sintesi loro col metodo della media geometrica, metodo che pre­ senta pregi tecnici, che qui non è il caso di ri­ chiamare. Per le proprietà matematicre della me­ dia geometrica, gli indici medi geometrici risul­ tano alquanto inferiori a quelli medi aritmetici.

NUM ERI IN D IC I M EDI GEOMETRICI N . delle voci dicemb.

nel 1923 1921

dicemb. 1922

agosto 1923 Derrate alimi, veg. 23 110,2 104,2 91,8 Derrate alim. am. 13 114,2 103,9 102,3

Prodotti chim ici 13 70,2 66,5 64,7

Materie tessili 13 76,4 75,1 81,3

(Minerali e metalli 18 60,4 59,6 60,6 (Materiali da costruz. 6 86,8 85,9 82,5 Prodotti vegetali vari 8 113.1 123,1 99,2 Merci industriali varie 13 89,8 90,2 92,1 indice gen. (base 1920) 107 . 88,5 85.4 82,6 Queste aliquote segnano nel bimestre una mu­ tazióne relativamente tenue nel livello dei prez­ zi : nel luglio si è avuto un ribasso di circa 1/2% e poi neir.agosto il livello è stato praticamente invariato, considerato nell'insieme. Questo sche­ ma nella dinamica dei prezzi discorda alquanto da quello che appare dagli indici computati dal benemerito ufficio statistico della Camera di Mi­ lano, il quale ufficio ha denunziato un ribasso del 0,11% in luglio e del 2.17% in agosto: la di­ scesa appare alquanto più tardiva nella curva milanese in confronto con la nostra, essenzial­ mente per la diversa cronologia con cui- le fonti cui si attingono i dati segnano gli effetti dell’af- f lui re sui mercati del nuovo raccolto per qualche prodotto del suolo.

Dalle aliquote di variazione appare come nel luglio sia largamente prevalso il movimento di­ scendente sopra tutto rispetto ai prodotti agrari : nell'agosto un considerevole ribasso ancora si è

delineato sulle derrate vegetali ma un forte rin­ caro (in parte stagionale) è avvenuto sulle der­ rate di origine animale ed in misura più tenue l ’ascesa è prevalsa anche rispetto a molte merci di impiego o di origine industriale,

Gli spostamenti nell’aggregato dei prezzi si svolgono pur sempre miti : la variabilità lungo l'anno 1923 è sempre assai meno pronunziata che negli anni precedenti. L ’indice generale per lo agosto (media geom.) segna un ribasso del 3% su quello di fine del 1922.

Sul mercato inglese e sul mercato americano gli. indici per il luglio hanno mostrato la prose­ cuzione e l ’accentuazione di quel movimentò di discesa dei. prezzi che dura oramai da parecchi mesi : per l'agosto al momento ili cui si scrivono queste note non si hanno ancora i numeri indici relativi al mercato americano : per l’inglese il dato dell'« Economist » segna una variazione mi­ nima, presso che trascurabile, diretta all’au­

Documenti correlati