L’ECONOMISTA
GAZ Z ET T A S ET T I MANAL E
SC IE N ZA ECONOMICA, F IN A N Z A , COM M ERCIO,BANCHI, F E R R O V IE , IN TERESSI P R IV A T I
Direttore : M . J . de Johannis
Anno L - uol. Liu Firenze Roma 19 agosto 25 nouemore 1923
{r o m a^ - Via Gregoriana, 56N. dal 2572 al 2586
S O M M A R IO
PARTE ECONOMICA.
Il disastro monetario germanico e gli interessi italiani. -
Gin o Bo r g a t t a.
La Capitanata. — Pa r t e I . - Capitanata e Puglia. - Pa r t e
IL ■ Capitanata e tipo nazionale. - Pa r t e III. - Il bi
lancio demografico-economico. - Giu l i o Cu r a t o.
Il mercato delle merci in Italia nel giugno 1923. - Numeri indici dei prezzi nel commercio all'ingrosso. - Ric c a r d o Ba c h i.
Il mercato delle merci in Italia nel luglio e nell’ agosto 1923 Numeri indici dei prezzi nel commercio all’ingrosso.
-Ric c a r d o Ba c h i. a
Il mercato delle merci in Italia nel settembre 1923. - Nu meri indici dei prezzi nel commercio gli’ingrosso. Il mercato finanziario in Italia nel giugno 1923. - Numeri
indici delle quotazióni di Borsa dei titoli di Stato e delle Azioni. - Ric c a r d o Ba c h i.
Il mercato finanziario in Italia nel luglio e nell’ agosto 1923. - Numeri indici delle quotazioni di borsa dei titoli di Stato e delle Azioni.
Il mercato finanziario in Italia nel settembre 1923. - Nu meri indici delle quotazioni di borsa dei tìtoli di Stato e
delle azioni. ■ Ri c c a r d o Ba c h i. RIVISTA DEL COMMERCIO.
Il Commercio estero del Canadà.
RIVISTA DEL MERCATO E DEI VALORI. Rassegna settimanale. - Gu s t a v o De s l e x. P A R T E ECONOMICA
II disastro monetario germanico e gli interessi italiani
Il disperato tentativo che la Germania sta fa cendo per migliorare un poco, con la contrazione di un prestito in oro, la sua situazione monetaria, rende interessante un breve esame delle variazio ni che in questa situazione ha recato il periodo iniziatosi con l’occupazione della Ruhr. La conse guenza diretta ed essenziale appare l ’aumento della circolazione cartacea, fonte a sua volta di profonde alterazioni in tutta la vita economica privata. La circolazione aumenta perchè, di fron te allo squilibrio fra le pubbliche entrate e spese interne, alle più vaste necessità di sussidi, inden nità, spese create dall’ occupazione francese, agli acquisti sul mercato interno dei prodotti da con segnare in conto indennità, non rimane al Gover no che il progressivo ricorso al torchio. L ’incre mento della circolazione germanica dall’inizio dell’ occupazione a fine giugno (di oltre il 1350 %) supera l ’incremento che vi si era verificato attra verso tutto l ’ anno 1922 ; ed in cifre assolute ap pare 15 volte l ’incremento della circolazione ban caria verificatosi dal 31 dicembre 1913 al 31 di cembre 1922 ! In miliardi dì marchi :
Circolaz. Reichsbank 2,59 5,04 21,1 1,280 5.517,9 8.563,7 17.291 31 dicembre 1913 31 dicembre 1914 31 dicembre 1918 31 dicembre 1922 31 marzo 1923 31 maggio 1923 30 giugno 1923
Nel solo giugno scorso la circolazione è più che raddoppiata. Contemporaneamente, al giu gno scorso la circolazione delle Darlehnskassen saliva a 12.300 miliardi. Il più visibile termome tro della situazione monetaria è il cambio. Esso non ci dice tutto lo sconvolgimento dei rapporti economici fra i gruppi interni, ma il cadere della capacità d ’acquisto della moneta nazionale di fronte alla capacità d ’acquisto delle altre monete. A fine dicembre 1922 il cambio della sterlina da va 34.210 marchi ; a fine febbraio era giunta a 110.000 ; nella seconda metà di giugno toccava 550.000 ; il 1° agosto minava a 5.012.500 marchi ! La lira italiana valeva a Berlino 371 marchi a fine dicembre 1922 ; ne vale oggi quasi 50.000. Questi pochi mesi hanno portato una mina supe riore a quella complessivamente determinata dal la guerra dalla disfatta, dalla rivoluzione, dai primi faticosi anni del dopo guerra. L ’inflazione è completata dal debito fluttuante del Reich, il cui aumento è, si può dire, parallelo a quello del la circolazione. Il totale del debito fluttuante era ancora di 214,2 miliardi di marchi al 30 giugno 1921 e di 311,5 al 30 giugno 1922 : a fine dicem bre era già a 1822 miliardi ; al 31 marzo ad 8274 miliardi; al 20 giugno a 16.984 miliardi.
Ma nulla può dare un’idea impressionante del le fatali ripercussioni del disastro monetario quanto l’andamento del livello dei prezzi pei prin cipali gruppi. A fine giugno scorso la media dei prezzi rappresentava 15 mila volte quella del lu glio 1914. Ma le diversità di andamento si accen tuano coll’accentuarsi dell’inflazione: l ’indice della « Frankfurter Zeitung » dà :
Indice materie
Totale Tessili cuoi minerali
Luglio 1914 ì ì ì Gennaio 1920 20 26 27 Gennaio 1922 42 58 52 Gennaio 1923 2,054 3,206 2,622 Aprile 1923 6,427 14,066 7,822 Giugno 1923 14,639 27,640 17,577
158 L ’ECONOMISTA 19 agosto-25 novemb. 1923 N. dal 2572 al 2586 varie sono a 10.924. La modesta esperienza fatta
in Italia dei disturbi, delle diseguaglianze di mo- più lenti a seguire il deprezzamento monetario, dei possessori di titoli pubblici nazionali, de le classi prive di patrimonio extra-personale. La leggenda della meditata politica di sistematico
peggioramento è ormai sfatata ; e così pure quel
la della inondazione con le merci germaniche dei mercati a moneta migliore per effetto della sva lutazione. Il commercio estero della Germania segna invece negli ultimi mesi un forte peggiora mento delle esportazioni ed un incremento delle importa-zioni (in milioni d i quintali) :
Importaz. Esportaz.
Totale 1922 458,8 215,6
Gennaio-febbraio 37,8 37,7
Ottobre-dicembre 144,3 48,4
Gennaio-febbr. 1928 78,9 „ 24
Nei primi mesi del 1922 le quantità importate ed esportate approssimativamente s’ eguagliano ; nei primi mesi del 1923 le esportazioni vengono a rappresentare menod i un terzo delle importa zioni.
Questo processo did isgregazione non può non interessare vivamente l’Italia ; e le recenti sue di chiarazioni sul problema delle riparazioni e de biti rispecchiano evidentemente la preoccupazio ne ch’ esso desta. Sotto diversi aspetti, che si pos- vimenti, dei turbamenti nei rapporti fra i gruppi sociali, determinati da un deprezzamento della moneta verso le merci che, anche nel momento peggiore (1920) non ha superato la media del- 1’800-900 % del livello prebellico, ci consente di valutare grosso modo quali debbano essere state le conseguenze, anche politiche e sociali, del paz zesco intensificarsi del fallimento monetario ger manico dopo l’occupazione della Ruhr. Per quan to automatici processi reattivi tendano a neutra lizzare questi effetti {in primis il far variare prez zi e salari sulla base del cambio delle monete straniere pili stabili), tali metodi non possono che operare grossolanamente e disegualmente. Le diverse variazioni dell’indice dèi prezzi dei vari gruppi in questo periodo più recente ne sono la migliore dimostrazione. L ’ adattamento dei valori interni espressi in moneta deprezzata non può che verificarsi in misura tanto più varia quanto più intenso è il deprezzamento. Mentre negli altri mercati una relativa stabilizzazione da due anni a questa parte ha consentito un progressivo pe requarsi, almeno nelle grandi linee, dei rapporti economici tra i diversi gruppi sociali, questi fe nomeni monetari hanno in Germania continuato ad alterare la posizione rispettiva delle diverse classi di redditi, peggiorando quella dei redditi sonor iassumere nei seguenti :
I — Anzitutto, come creditrice delle « in dennità » che sono dovute e necessarie all’Italia, come alla Francia : il peggioramento non neces sario dell’economia germanica rappresenta dimi nuzione della futura, oltreché attuale capacità germanica di pagare o contrarre prestiti per pa gare le riparazioni.
Quali siano quelle da*.noi avute (in natura) dall’ottobre 1919 ai primi mesid i quest’anno, possono brecemente calcolarsi. Il gruppo più
im-Tótale Media mensile (000 tonn.) 3S 111 230,4 206,6 177 1919 114 1920 1330,4 1921 2765,2 1922 2480 1923 (trimestre) 532
L ’occupazione della Ruhr fa cadere le conse gne a 184.568 tonnellate in gennaio, 93.974 in febbraio, risalite, solo per le energiche rimostran ze del Governo, a 53.370 in marzo. S’ aggiungo no le materie coloranti (l’ cc Unione colori » che ne tiene la gestione ha finora versato allo Stato 106,6 milioni di lire), i prodotti farmaceutici (la Farma cia centrale di Torino, che ne tiene la gstione, hai ncassato 13,4 milioni), il legname, la cui for nitura in corso per 250.000 m. c. si calcola con una resa di 25 milioni ; il bestiame, utilizzato per 70 milioni in riparazioni ai nostri danneggiati dal
la guerra. ^
II. — Come mercato legato da intense rela zioni commerciali col mercato germanico : sia come mercato importatore della Germania per le intense variazioni dei prezzi delle merci impor tabili, come esportatore per la notevole impor tanza che il mercato germanico è venuti} nuova mente a presentare. Nel 1922 il nostro commer cio estero si è distribuito (milioni lire) :
Stati Uniti Inghilterra Francia Germania Svizzera Importazione 4395 2020,5 1152,7 1258 330 Esportazioni 1016,4 1120 1364,9 969 1215,7 Il movimento con la Germania, a parte le ri parazioni, rappresentò il 9,1 % del totale nostro commercio. Nel 1923 la situazione è peggiorata, diminuendo tanto lei mportazioni come le espor tazioni versò la Germania.
III. — Infine l’ attuale situazione della Ger mania interessa l’Italia anche come debitrice verso gli Stati Uniti e l’Inghilterra, in quanto la sostituzione degli obblighi germanici può ri durre il nostro debito estero. Il nostro avvicina mento al punto di vista inglese trova la sua maggiore spiegazioni in questo processo econo mico, il cui ritmo negli ultimi otto mesi è in dubbiamente e direttamente legato all’occupa zione francese.
Gino Borgatta.
LA C A P IT A N A T A Parte I - Capitanata e Puglia
So m m a r i o: Problema regionale e metodo statistico. Valore e
19 agosto 25 novemb. 1923 N dal 2572al 2586 L’ECONOMISTA 159 te va (e potrà, qualora lo si giudicasse' non. inde
gno) applicarsi ad altri casi e darci un quadro più vero della vita nazionale.
Certo il metodo va molto sviluppato e miglio rato: qui seme dà un cenno, più che una tratta zione completa.
Il metodo consiste nel prendere i risultati del le più comuni indagini statistiche nella loro e- spressione percentuale e quindi funzionale (in rap porto di altri elementi)-e quindi comparabili ed usarli come indici della- costituzione sociale. Ho preso circa 100 indici (98), che possono classifi carsi in due grandi gruppi: gruppo di indici de mografici in sènso lato e gruppo di indici econo mici (numero 54 e 44). Il primo a sua volta si scinde in due -sottogruppi: quello veramente de mografico, o di demografia .tisiologia, e quello di demografia, spirituale, se così può dirsi (numeri 86 e 18). D i questi ,sotto-gruppi il primo si divide a ■sua volta in 3 più piccoli gruppi di indici : po polazione (n 11), suo movimento (n. 18), sesso e -stato -civile (n. 7).
La popolazione comprende la -superfiéie ed il numero degli abitanti, tutti e due i -dati in cifre assolute, come anche il numero dei comuni fi comprende poi la popolazione relativa, ragglom e- ramento e la- tendenza ad agglomerarsi, l ’abitua le è la sua tendenza, gli assenti all’estero (e la loro tendenza), i nati fuori. Sono un gruppo che indica la vita demografica nelle sue basi statiche : la terra nella ¡sua estensione, la popolazione' in essa, il loro rappòrto- : poi la ripartizione di quel la popolazione su quel territorio (numero dei -co muni, fenomeno dell’aggiomeramento) e la sua adesione al esso (fenomeno dell’abitudine, dell’as senza e degli stranieri). Veramente i due ultimi indici misurano, frammentariamente, l ’osmosi so ciale. Risultano dunque da questa prima indagi ne le basi, la- forma e la forza della popolazione. Questi elementi si manifestano concretamente nel movimento della, popolazione, che io segnalo con ben 18 indici : la risultante totale (aumento o diminuzione nel primo ventennio dalla costitu zione del Regno e nel primo- -decennio del secolo) gli elementi di questa risultante, e -cioè la nuzia lità, la notabilità,' la mortalità (e la loro differen za), . l ’emigrateione (in Europa, altrove, in totale). Infine la mortalità è analizzata nel tempo (2 perio di e loro differenza) e nelle cause più notevoli : malaria (e tendenza nei ventennio), tubercolosi, alcoolismo. ¡suicidio. E ’ una larga sintomatologia del movimento totale nel suo fattore principale (nuzialità, nella sua forma positiva (natalità) e negativa (mortalità).
Di quesiti indici la nuzialità andrebbe più esattamente con il seguente gruppo di indici, che comprende,il sesso e lo -stato civile della popola zione. Il rapporto fra i due -sessi e la costituzione della popolazione secondo il matrimonio (non an cora fatto, vivente, passato) rispecchiano tutta la vita familiare.
Così della popolazione vediamo le basi terri toriali (numero complessivo, rapporto al territo-- rió ed agglomeramento), l’adesione ad esso (abi tuali, fiati fuori ed emigranti), lo sviluppo e la- composizione familiare.
Il secondo sotto-gruppo del primo gruppo di indici comprende la vita spirituale (ben altri 18 indici), suddivisa in vita- religiosa (atei,
prote-stanti ed israeliti), vita intellettuale (analfobeti- -smo o loro tendenza) e vita morale in 9 indici. Quest’ultima è indicatane! fenomeni penali (rea ti speciali, reati in generale e loro tendenza) e -ci vili (procedimenti e loro tendenza). Gli ultimi 8 indici danno la manifestazione della vita politi ca pote-nlziale (elettori e loro tendenza) e re-ale (votanti).
Queste manifestazioni spirituali aggiunte a -quelle familiari ed a quelle di adesione alla ter
ra è ripartizione su di essa ci -danno una adegua ta- immagine della vita demografica della pro vincia.
Segue la costituzióne, economica, manifestata in 44 indici. Ed in primo luogo gli indici ^i de mografia economica od occupazione professionale in generale ed in ispecie nella -classe agricola, che è la fondamentale. Sono 8 e 7 indici di alto interesse, che indicano la base della vita economi ca. Questa, prevalentemente agraria, si basa sul le varie culture, indicate da ben cinque indici, ohe ci danno la completa ripartizione del territorio^ pelle sue culture.
\ Il reddito ci è indicato, in mancanza di altri dati, dal gettito delle 3 fondamentali imposte di rette: la circolazione dalla lunghezza delle vie e dalle- tasse sugli affari; la distribuzione-dal nu mero dei proprietari in rapporto agli abitanti ed al territorio in diverse epoche (e quindi nella loro tendenza^ ; il consumo dal gettito dei monopoli (consumo necessario il ¡sale, di lusso tabacco e lot to). Il risparmio è indicato dai depositi (e loro tendenza) in senso positivo e dalle ipoteche (e loro tendenza) in senso negativo
Infine la finanza è manifestata dai contri buti allo Stato (contributo meno -speso in provin cia), alla provincia, al comune.
Così la ricchezza è segnalata nei vari momen ti della sua vita : produzione, che nasce dalla oc cupazione della popolazione e dalla cultura del , territorio e si manifesta nei redditi ¡soggetti ad imposta, circolazione tra luoghi e negli scambi, distribuzione fra le persone e tra i fondi, consu mo necessario e voluttuario, risparmio ed indebi tamento, contributo agli enti pubblici.
Cosi -si ha, nelle linee fondamentali e più sin tomatiche, un quadro completo della provincia- studiata e delle altre: dagli elementi-base della sua vita, territorio e popolazione, si è saliti all’at taccamento della popolazione al territorio, all’at- taceamento alla fam iglia, a quello alla religio ne dominante, alla istruzione, alla delinquenza e litigiosità, alla vita politica ; si è vi-sto poi la vita economica, di que-sta popolazione. E;’ un quadro completo ed ha ih merito di basarsi su elementi attuali e non passati, su elementi attendibili non fosse altroché per la loro estensione, segnalando fenomeni di massa e non individuali, di fondarsi su elementi diversi.
Ma questi elementi, che dovrebbero svilup parsi ancora di più e comprendere altri dati già rilevati dalle molte statistiche speciali, perchè -so lo moltissimi dati possono indicarci la estrema
L’ECONOMISTA 19 agosto-25 novemb. 1923 N. dal 2572 al 2586 160
dei pensatori (1), quanto piuttosto in rapporto fra loro, in quanto sono forze che si nautralizzano; co s ila natalità contro, la mortalità e la emigrazione, i vari stati civili tra loro, la delinquenza che è elemento negativo indiscutibilmente. In secondo luogo alcuni indici possono dipendere da'altri o più esattamente vi sono interferenze ir a essi: così fra ricchezza e popolazione, fra consumi di lusso e ricchezza ; in terzo luogo è indiscutibile' che al cuni indici hanno un valore simiologico maggio re, di altri: ‘così la tendenza della popolazione ad aumentare o diminuire a paragone della sua ten denza a votare, che può ©aspre fenomeno passeg gero; a paragone della quota di debiti comunali per abitanti, che può variare per una deliberazio ne del consiglio comunale del capoluogo (per quan to debiti ed imposte possono benissimo indurre ad emigrare, se non pure limitare la natalità). Dunque non può stabilirsi una graduatoria esat ta nè misurarsi la differenza, che però c’è e si sen te ; come non può dirsi quale veramente di questi eleménti determina gli altri, e piuttosto è da parla re di interdipendenza. Tutto ciò sarà esplicato nei risultati dell’indagine generale, quando, parago nata la mia provincia alle finitime ed alla media nazionale, vorrò tentare di conoscerla in sè stessa, nella sua figura ©conomico->sòjciale.
Per ora giova esporre gli indici di ognuna del le provincie finitime, per veder© se la Capitanata va a sè ó deve unirsi ed a chi.(2).
Indici. — Capitanata, Camipobasso, Benevento, A vellino,' Potenza, Bari, Lecce.
§ 1. Popolazione e territorio.
superficie (km8) 6,951 4,383 2,123 8,018 9,987 5,305 6,852 popolazione (000 emessi) 467 350 255 397 474 892 772 » relativa 67' 80 121 131 47 168 113
•
Superficie e popolazione sono gli elementi costi tutivi di ogni sbeietà. Per la prima la Capitanata si assimila a Bari più che a tutte le altre. Per la seconda invece à Potenza e forse un poco ad Avel lino. Il rapporto della popolazione alla superficie, detta popolazione relativa, l ’avvicina a Campo basso.
numero dei comuni 54 135 73 128 125 53 133 agglomerati % 94 88 73 76 89 93 90 tendenza agglomerati (8) 1,0 0,5 3,6 1,1 2.3 1,5 1 abituali ° / 0 97,5 99,0 99,1 98,4 97,7 99 0 99 tendenza abituali (4) — 0,3 - 0 , 2 - 0,3 + 0,6 + 0 , 7 + 0,3 + 0,1 all’estero nel 1911 2,9 9,7 6,1 6,7 3,2 6,7 6,7 tendenza + 2,2 + 4,3 + 2,9 + 3,0 + 2,2 + 3,0 + 3,0 nati fuori 9 5 5 5 6 3 5
za fanno lo stesso. Infine pei nati fuori provincia ista a sè molto distante da tutte.
Dunque per questo gruppo di .8 indici, in 3 si avvicina a Bari, in 3 a Potenza, in 1 ad Avellino
(ma anche a Bàri) ed in' 1 sta a sè
§. 2. Movimento della popolazione.
°/(;o nel 1861-81 a ll’ anno + 0,3 + 4,0 + 3,5 + 5,8 + 5,6 + 12,8 + 1 2 , 0 » » 1911 11 » + 9,5 - 4 , 5 - 0 , 7 - 1 , 4 — 3,3 + 7,5 + 8,9 nuzialità nel 1911 7,34 7,73 6,89 7,38 7,99 8,14 8,1 natalità » 35,6 30,9 31,0 32,0 25,6 36,8 36,9 mortali à » 23,7 25,1 21.3 22,0 25,4 25,8 22,3 eccedenza » 11,9 5,8 9,7 10,0 11,2 11,0 14,6 emigrati nel 1906-910 a) in Europa 45 137 34 16 94 290 180 altrove 1619 3298 2749 3129 2904 1646 254 c) totale 1664 3435 2783 3145 2998 1936 434 mortalità nel 1972-5 37 38 33 35 37 32 30 » » 1906-10 24 22 19 21 24 23 22 * differenziale - 13 — 16 - 1 4 - 1 4 - 1 3 - 9 - 8 morti di malaria ’87’ 92 200 159 150 99 200 52 136 » 1905-9 72 30 23 19 73 14 50 differenza — 28 -- 1 2 9 -- 1 2 7 - 8 0 - 2 7 — 38 — 86 tubercolosi 145 126 91 107 106 150 161 alcoolismo 0,7 1,1 0,7 0,8 0,9 0.4 0,3 suicidi o 4,5 5,8 3,1 2,8 4,3 5,6 3,3 In questo gruppo di ben 18 indici vediamo la Capitanata avvicinarsi a Bari per 6 (aumento di popolazione nel 1861-81 e nel 1901-11, natalità nel 1911, emigrati all’estero ed emigrati in totale, morti per tubercolosi) ; a Campobasso per. 1 ; a Be nevento per 1; ad Avellino per 1; ed a Potenza per 8 (eccedenza di nati -sai morti, mortalità nel 72 e nel 1906 e quindi differenza, morti di mala ria nei due eporiodi e quindi differenza, suicidi); ina, poiché vi sono due differenze, i veri indici si riducono a 6, come per Bari
§ 3. Sesso e stato civile (%)
maschi 49 46 47 47 47 49 50 celibi 35 26 28 30 30 35 38 nubili 29 24 29 29 25 31 32 "coniugati 61 68 66 64 65 61 58 coniugate 57 63 60 60 60 58 56 vedovi 4 6 6 6 5 5 4 vedove 14 13 11 11 15 12 12
Di questi 7 indici in ben 5 la Capitanata sì avvicina a Bari, qi poco se ne allontana pel nume ro delle nubili e delle vedove.
Pel numero dei Comuni si assimila a B ari; c o -) •sì per l ’agglomerazione; per la tendenza all’agglo-
ineramerito pure si avvicina a Bari, ma più ad Avellino. Pel numero degli abitanti a Potenza; ma per la loro tendenza anche a Bari ed a Bene-. •vento. Pel numero dei residenti all’estero si avvi
cina specialmente a Potenza e per la loro tenden
ti) Quando un indice è buono? e quando cattivo? il consum o del chinino indica m aggiore diffusione d i , m alaria, o m aggiore prevenzione di e ssa ?'il co n sum o in generale indica m aggióre ricchezza o m a g giore dissipazione dii poveri? il gettito delle imposte indica m igliore accertam ento o m aggiore ricchezza?
(2) Questo lavoro è fatto sui dati del 1911, appe n a pubblicati i dati del cleinsimiento 1921, gioverà ag giornarlo per vedere le modificazioni della costitu zione sociale delle provincie nel decennio bellico.
(3) Differenza fra agglom erati nel 1901 e nel 1911. (4) Differenza fra, abituali nel 1901 e nel 1911.
4. Vita spirituale. atei °/„00 468 15 18 33 103 196 39 protestanti » 70 16 4 ,5 21,5 56 103 14 sraeliti (') 3 1 1 1 3 3 1,5 ianalfabeti (a) al 1872 84,1 85,1 ■86,7 85,2 88,0 83,7 85,8 » (a) al 1911 56,5 59,3 62,2 62.6 65,3 59,5 61,0 » (* 2 3 4)differenza 27,6 25,8 24,5 22,6 22,7 24,2 24,8 omicidi al 1905-9 13 13 8 18 16 12,5 8 furti » » 527 518 393 492 591 529 516 contro il costume 1905 9 28 33 3 4 ' 40 38 37 43 totale reati » 2964 3001 2627 3476 2S04 2478 2724 » 1911 2954 3u71 2698 3479 2780 2639 2829 » differenza — 11 + 7 0 + 7 0 + 3 - 2 4 + 1 6 1 + 1 0 4 procedimenti civili 1905-9 122 70 57 70 75 80 78 » » 1911 127 74 61 77 68 75 68 » differenza + 5 + 4 - M + 7 - 7 - 5 — 10 elettori ammin. al 1911 7,5 11,1 11,2 10,9 8,8 7 8 8,9 * » 1914 21,2 27,1 27,6 28,0 27,7 21,7 25,6 votanti al 1913 66 52 63 63 51 73
Dei 18 indici di vita spirituale, possiamo fare 4 sottogruppi: vita religiosa, istruzione, reati e processi, vita politica. Tre dati costituiscono il
19 agosto 25 novemb. 1923 N. dal 2572 al 2586 L ’ECONOMISTA 161
mo sottogruppo ed in due (primo ed ultimo) la Capitanata va con Bari, nel secondo va più con Potenza. Tre altri dati costituiscono il ¡secondo sot togruppo e per il primo la mia provincia va con B ari: quasi anche per il secondo e pel terzo (dif ferenza e cioè tendenza del fenomeno) (veramente va con Campo-basso). Ben 9 indici di.vita giudizia ria sono riportati : 6 penale e 3 civile; dei primi solo in 1 coindice con Bari ; se no va con Beneven to per 4 e con Avellino e Potenza per l’altro ; dei secondi va con Bari, con Avellino e con Benevento. In fine pei 3 indici di vita politica va -con Bari in due e nell’altro con Benevento ed Avellino.
§ 5. Demografia economica od occupazione.
agricoltori 38 57 56 53 50 29 43 industriali 12 8 9 11 ro 15 15 commercianti 3 2 2 2 2 3 3 professionisti e impiegati 4 3 2
3
3 5 4 proprietari 23
2 3 4 3 3 casalinghi 35 22 23 21 26 38 26 studenti 5 4 4 5 5 6 4 vari 1 1 2 . 2 — 1 2 Totale 100 100 100 100 100 100 100 Anche in questi dati troviamo la Capitanata coincidere con Bari cinquelino ed una con Potenza.
volte; -due -con
Avel-proprietari conduttori 8 41 26 17 16 8 8 fittavoli 4 8 15
9
9 7 4 mezzadri 1 3 3 7 3 1 2 obbligati 4 2 4 1 5 3 3 giornalieri 74 44 51 61 61 79 76 pastori 5 2 1 1 5 2 4 diversi 4 — — 4 1 — 3agr coltori 10o 100 100 100 100 100 100 Ed anche di questi 7 dati, che riguardano la composizione della maggior parte della popola zione, ben 4, più della metà, avvicinano là Capi tanata a Bari, mentre gli altri 3 R avvicinano a Benevento, Avellino e Potenza.
§ 6. Econohnia. a) produzione. improduttivo ( % totale) 5 5 7 4 5 3 3 bosco prodntt. 7 15 8 21 21 — 3 pascolo ,, 32 13 16 9 30 20 8 semina „ 54 67 75 69 45 48 60 vigneto ,, ,, 7 5 1 1 4 81 29
Di questi 5 dati solo uno coincide con Bari, due con Campo-basso, uno con Bene-vento ed uno con Potenza.
Imposta terreni per abit. 3 2 S 4 3 2 7
„ fabbricati ,, 3 2 1 2 1 3 2
„ R . M . „ . 3 2 2 2 2 3 3
Anche in questi 3 dati, per due coincidono Capitanata e Bari, mentre per l ’altro la Capita nata va con Benevento e Potenza.
b) circolazione.
vie ordinarie per km. 2 ° / 0 24 33 47 45 23 50 56 ,, ,, abitante °/io)o 36 41 39 35 49 30 50 tasse sugli affari ,, 5,67 5,15 4,51 4,96 4,32 6,46 5,13 Di questi 3 dati uno riunisce la capitanata a Potenza, uno ad Avellino ed uno a Campo basso.
c) distribuzione (numeri di proprietari). di imm li per °/o al>it. 1901 12 21 18 15 19 13 14
„ „ „ 1911 10 21 18 17 17 12 13 ,, „ diff.za — 2 — — + 2 - 2 — 1 — 1 ,, terreni per km1 2 1901 5,3 14,5 18,8 18,6 7,3 15,7 11,3 „ „ „ 1911 5,4 14,9 18 2 16,8 7,8 15,8 10,8 ,, „ diff.za + 0 ,1 + 0,4 — 0,6 — 1,8 + 0 ,5 + 0,1 - 0,5
In questi 6 indici 3 accomunano la Capita nata e Ba-ri e 3 la Capitanata e Potenza.
d)consumo e rispàrmio.
sale per abitante 1911-2 2,80 3,20 3,16 2,55 2,85 2,80 2,69 tabacco >» *7 7,38 4,87 4,50 4,03 4,62 8,44 8,05 lotto , , , , 2,53 1,01 2,87 2,33 0,57 2,79 2,95 depositi „ 3112-1911 28 80 60 73 96 59 55 ,, ,, 1913 33 91 64 84 103 65 70 „ ,, differenza + 5 + 11 + 4 + U + 7 + 6 + 15 ipoteche ,, 31-121910 130 54 70 62 99 113 105 dal 1903 al 1910 + 3 + 5 - 7 — 10 — 16 — 2 — 11 Anche di questi 8 indici ben 5 avvicinano la Capitanata a B arim 3 di poco l ’avvicinano più ad altre provincie che ad essa ; uno a Benevento e due sono dubbii.
e)-finanza
statale (’ ) 19 14 7 12 10 17 14
provinciale (2) 4,65 3.15 3,43 3,77 3,97 3,36 3,60 comunale (3 4) 21,12 19,71 30,31 14,78 16,18 21,53 14,75 „ debiti (*) 26 18 25 20 16 21 17
Di questi ultimi 4 indici due avvicinano la Ca pitanata a Bari, uno a Potenza- ed uno a Bene- vento.
E di tutti i 98 indici ben 46 avvicinano la Capitanata a Bari, mentre solo 23 ravvicinano a Potenza, 9 a Benevento, 8 ad Avellino e Cam- poba-sso, essendo gli altri tali che la distaccano da tutte le province finitime o dubbii.
Tralasciando le cifre minori, il dubbio non può sorgere nemmeno per Potenza, da -cui la mia provincia è meno dissimile per popolazione as soluta, per abituali, residenza a-ll’estero, ecce denza nati-morti, tre natalità, tre.malarie, vedo ve, reati,' suicidi, israeliti, studenti, pastori, ter reno improduttivo, pascolo, imposta terreni per abitanti, vie, ' proprietari in due periodi, finan za provinciale.
Per quanto alcuno di questi indici, s-pecial- mente demografico, sia importante, pure il nu mero totale di essi è tanto minore di quello che avvicinano la mia provincia- alla consorella pu gliese, che deve concludersi dovere la Capita nata congiungersi a Bari piuttosto che ad altra provincia finitima.
Se la Capitanata confina con ben 5 provin ce e può quindi porsi (e noi l ’abbiaimo risoluto) il problema della congiunzione con l’una o con l’altra, Bari e Lecce, oltre che -con la Capita nata e fra- loro, non confinano che con P o tenza, con cui hanno 7 e 9 indici di coincidenza
(quattro altri -sono comuni a tutte tre queste ul time) ; non. vi è quindi da dubitare.
Lecce invece ha ben 23 indici che ravvicin a no a Bari e Foggia-, oltre 24 che ravvicinano solo a Bari.
(1) Statale è il contributo medio per abitante al bilancio dello Stato-, se-ctoudlo i calcoli del Nlitti (v. G. Curato : il contributo- delle provincie a l‘ bilancio del lo Stato, in giorn ale di M atem atica finanziaria, giu gno 19S2) ed è passivo per tutte lie provincie in esame.
(2) P rovinciale è la som m a delle s-p-ese- effettive della provincia- al 1915, divisa per gli abitanti.
(3) Comunale è la somm a delle s-pese effettive dei com uni al 1912, divisa per gli abitanti.
162 L’ECONOMISTA 19 agosto-25 novemb. 1923 N. dal 2572 al 2586
Perciò Lecce lascia Potenza, con cui ha 13 indi ci concomitanti, e va con Bari, che ne ha 47 su 98. Così, e più, fa Bari verso Potenza (11 indi ci simili) e Lecce (47) e la Capitanata (46). Le 3 provincie pugliesi , hanno 46-47 indici che le avvicinano a due (Bari e Capitanata, Bari o Lecce) ; ma indici comuni a tutte 3 sono solo 23 su 98, cioè meno di un quarto. Perciò è più esat to dire le tre Puglie che la Puglia, è più rispon dente il consorzio delle provincie che la regio ne. Ed io accennai alla necessità del consorzio sin dal 1905 (Corriere delle Puglie, 12 gennaio). Questa è la conclusione, a cui si arriva seguen do questo metodo statistico, collettivo, analitico. Ma esso va completato e controllato con quello sintetico (storico e politico), che coglie in un ge sto, in un uomo il tipo sociale di un paese. Altri, i più, seguono questo metodo e vengono a con-' clusioni opposte (v. Armando Pierotti, Storici e Storielle di Puglia) Bari, Laterza, che parla di
una e non di tre Pùglie (1). Di fatto, però, P og gia tende più a Napoli che a Bari.
In tale consorzio le tre province porterebbero 3 indici uguali (commercianti, conduttori diret ti di fondi, contributi por R. M.), Bari e Lecce 6 (abituali, residenti aH’estero e loro tendenza, nuzialità, industriali e proprietarii), Capitanata e Bari 4 (coniugati, israeliti, tendenza del nu mero dei proprietari qli terreno, consumo del sale).
Lecce porterebbe 34 indici più elevati e cioè : natalità, eccedenza di nascite su morti, diminu zione di m!alaria, tubercolosi, numero dei ma schi, dei celibi, delle nubili, degli analfabeti nei due periodi, dei reati contro il costume,, degli elettori nei due periodi, dei votanti, degli agricoltori e della popolazione non discriminata per occupazione, dei mezzadri; estensione del ter reno seminato, delle vie per km. e per abitanti ; del numero di proprietarii di immobili nei due periodi; del lotto, dei depositi nel secondo pe riodo e della tendenza di questi.
Bari 28 e cioè : popolazione assoluta e rela tiva, numero dei comuni, tendenza ad agglome rarsi e ad abituarsi, aumento di popolazione nel primb periodo, nuzialità, emigrazione nei 3 dati, suicidii, coniugati, vedove, protestanti; nu mero dei/ furti, diminuzione di reati, popolazio ne professionista, casalinga, studentesca, agri coltori, fittavoli, giornalieri: estensione dèi vi gneti, tasse su affari, proprietari di terreni nei due periodi : quantità di tabacco consumato, di depositi fatti, della finanza comunale Foggia 33 e cioè: superficie, agglomerati, nati fuo
ri, aumento ultimo della popolazione, natalità nei 3 dati, malaria nei due periodi, alcoolismo, numero delle vedove, degli atei; diminuzione de gli analfabeti ; numero degli omicidii, dei reati nei due periodi, di processi civili (3 dati), dei contadini obbligati, dei pastori, dei diversi: e- sfensione del terreno improduttivo, del bosco e, del pascolo; quantità dell’imposta sui terreni e di quella sui fabbricati; diminuzione• dei prò- prietarii di immobili; quantità di ipoteche e
lo-■ (1) « Unità etnica non esiste » F. Ma,ratea nel • Foglietto del 1 aprile 1980. E la commissione paria.-
mleintare di inchiesta, sulle condizioni dei contadini del mezzogiorno, dice «Puglie » ed a pag. 3 dici© « la Capitanata, ha una costituzione fisica completamente diversa.
___
...
ro aumento, finanza statale, provinciale e. debiti comunali.
Ber quanto la varietà degli indici e la loro frammentarietà non permetta un giudizio sin tetico. puro può dirsi che,Lecce porta popolazio ne forte (natalità ed eccedenza, scapoli, anal fabeta, politica, agricola, a piccola proprietà. Bari popolazione numerosa, emigrante, profes sionista, casalinga; giornaliera; più coltivatrice di vigne e più ricca (tasse affari, consumi, dis positi). Foggia, infine, purtroppo, porta parecchi indici non buoni : mortalità e sue cause, agglo merazione, contadini obbligati, terreno impro duttivo e a cultura estensiva, debiti, processi e reati: ma ha anche elementi buoni, come super ficie. aumenti di popolazione, diminuzione di ’ analfabetismo e di litigiostà; infine Foggia paga allo -Stato più delle consorèlle, che pure sono' più ricche.
Dunque la Capitanata ha una possibilità di sviluppo demografico,- economico e finanziario: può frenare la mortalità; può trasformare le cul ture, attenuando la agglomerazione e. svincolan do i contadini obbligati può riscattarsi dal gra ve contributo allo Stato., Bari, che ha popolazio ne esuberante e ricchezza, potrebbe esercitare la funzione integratrice della regione. Lecce in fine, che ha popolazione foptè, vivace, democra-v fica (piccola proprietà), ma analfabeta, può com
pensare le consorelle degli elementi mancanti. Bari ha eccesso di professionisti • © casalinghi, Lecce di agricoltori, Foggia un giusto èquili- brio; insieme possono armonizzarsi e formare una unione, in cui ognuna porti ed abbia qual che cosa, oltre a meglio tutelare gli interessi comuni a tutte di fronte alle altre regioni nel l ’armonia maggiore della nazione.
Ma del programma, del consorzio è prematu ro parlare: vedremo piuttosto, appena pubblica ti i risultati dell’ultimo censimento, quali modi- _ ficazioni ha portato nella compagine studiata . il periodo 1911-1921, che può chiamarsi il pe riodo bèllico.
Parte II. = Capitanata e tipo nazionale
So m m a r io: Paragone fra la provincia, la media nazionale ed
i tuoi estremi - Indici demografici economie finanziane. La Capitaneria e lo Stato.
Col metodo del lavoro precedente (1) paragono la mia provincia alla media nazionale per segna lare di quanto essa si distacca da quella ed in . quali caratteri.
Tutto ciò che è detto nell’indagine precedente riguardo al metodo vale anche per questa e quindi non starò a ripeterlo.
Perchè l ’indagine sia completa lio voluto, dopo la cifra che riguarda la Capitanata (prima ci fra) e quella nazionale (seconda), riportare le cifro estreme col nome delle provincie in cui si trovano. Cosi per ogni dato, che è poi un indice, si ha il paragone dèlia mia provincia alla nazio ne ed agli estremi di essa.
§
1
. :— Popolazione e territorio.Superficie k m .- 495 415 Cagliari 1341 — Livorno 0.34 Popolazione (000 omessi) 467 502 Milano 1727 — Livorno 130
» relativa 67 i 21 Napoli 1492 — Sassari 31 » agglomerata 94 71,5 Palermo 95 — Reggio Qalabr. 30 Tendenza agglomerata 1,0 — 0,3 — — 1
19 agosto-25 novemb. 1923 N. dal 2572 a] 2586 L’ ECONOMISTA
Popolazione abituale 97,5 98 Teramo 99,2 - Novara 94,8 Tendenza abituale - 0 , 3 — 0,3 — — A l l ’estero 2,9 3,2 Belluno 16 — Livorno 0 2 Tendenza all’estero + 2 ,2 4-1.8 — —
Nati fuori 9 • 10 Livorno 27 — Bari e Reggio C . 3 Tendenza nati fuori + 9 4 -6 ,6 Milano -f-19 — Messina — 5 —
Campobasso —4,6
La Capitanata ha una superficie estesissima (sulla media nazionale), ma ancora lontanissima dagli estremi, una popolazione assoluta non mol to inferiore alla media e più lontana dal massi mo che dal minimo di essa ; una relativa che e quasi la metà della inedia, ma più del doppio del minimo, sebbene lontanissima dal massimo.
L ’agglomeramento è moltissimo, quasi uguale al massimo nazionale, e la tendenza è ad accen tuarsi notevolmente, mentre la nazione tende leg germente a disccntrarsi.
La popolazione abituale è di poco inferiore al la media, ma lontanissima dal minimo ; la sua tendenza segue quella nazionale.
A ll’ estero, vi sono poco meno capitanati della media nazionale, ma assai più del minimo ; essi hanno tendenza ad aumentare più di quello che non faccia la nazione.
Così pure i nati fuori : sono un poco meno del la media, per quanto lontanissimi d a l‘ m inim o; ma hanno grande tendenza ad aumentare (seb bene assai minore del massimo), considerato spe cialmente che provincie non lontane da essa han no notevole diminuzione (Messina ha la causa ec cezionale del terremoto).
Così essa è estesissima,' spopolata, agglomera ti ssiina ed agglomerantesi; normalmente abituale ed abituantesi; poco all’estero, ma con tendenza ad aumentare; ha pochi stranieri, ma anche essi aumentanti.
La demografìa statica è povera (spopolamento ed agglomeramento) ; ma tende a Svilupparsi nel la osinosi, anche essa povera però.
§ 2. —- Movimento della popolazione.
°/oo all’anno nel 1871-81 4-10,38 4-6,19 — —
» » » 1901-11 -f-9‘5* -1-6,6 M ilano-j-19 - Campobasso — 4,6 * * differenza - 0 8 8 4-0,41 — —
Nuzialità al 1911 7,34 7,50 Grosseto 8,97 — Genova 6,53 Natalità » 35,6 81,5 Bergamo 42 — P . Maurizio 22 Mortalità » 23,7 21,4 Napoli 28 — Ravenna 17
Eccedenza * 11,9 10,1 _ —
Emigrati nel 1906 -10;
a) in Europa 45 755 Belluno 7195 — Avellino 16 6) altrove 1619 1154 Cosenza 3739 — Siena 58
c) totale 1664 1909 — —
Mortalità nel 1872-5 37 30,5 Campobasso 38 — Ravenna 25 » 1906-10 24 20,6 Bergamo 26,9 — Novara,
Gros-seto e Trapani Î679 * differenza - 1 3 - 9 , 9 — — ■ Malaria nel 1887-92 200 58 Cagliari 352
» 1905 9 72 14 » 103
» differenza - 2 8 - 4 4 » - 2 4 9
Tubercolosi 145 169 Livorno 267 -— Benevento 91 Alcoolismo 0.7 ' 2,7 Macerata 7,0 — Girgenti 0,3 Suicidio 4,5 7,9 Livorno 17 —■ Avellino 2,3
Tanto l’aumento del decennio immediatamen te seguente la costituzióne del Regno che quello del decennio prebellico superarono la. media nazio nale (per quanto sia quest’ultimo assai lontano dal massimo) : ma dall’uno a ll’altro decennio il ritmo di aumento nella nazione accelera e nella provincia diminuisce.
La mortalità è poco inferiore alla media, ma lontana dal minimo; mortalità e quindi eccedenza superano la media, pur tenendosi lontano dai massimi.
Gli emigranti in Europa sono pochissimi (quasi il minimo), altrove molti (ma non il mas
simo); in totale meno della media. La mortalità è fortissima, quasi massima, alla costituzione del Regno e 30 anni dopo, ma la diminuzione è assai più forte di quella nazionale e. dal 1906-10 al 1911 nella, provincia diminuisce (se-Cagliari ha più malaria di noi, ha pure molto maggior dimi nuzione), Non trascurabile è la tubercolosi, sebbe ne parecchio sotto la media ; pochissimo l’alcooli- 'smo e poco il suicidio.
Così la Capitanata cresce più della nazione, ma il ritmo diminuisce: il movimento.intrinseco è celere, l’estrinseco non forte ed all’estero; la morta
lità è forte, ma diminuente ed è specialmente per malaria.
§ 3- — Sesso e stato civile (% ). Maschi 49 49 Grosseto e Siena 52 — Cosenza 45 Celibi 35 38 Sassari 45 — Campobasso 26 Nubili 29 32 Sondrio e Torino 39 — Campobasso 24 Coniugati 61 56 Campobasso 68 — Sassari, Cuneo, Torino,
Genova 48-9.
Coniugate 57 55 Campobasso 63 — Torino 47 Vedovi . 4 6 Bergamo 8 — Sicilia 3-4
Vedove 14 13 Pottnza 16 — Belluno 15 — Aquila, Avellino, Benevento 11 — Teramo 10.
Normale è il rapporto fra i sessi : pochi i ce-libi e le nubili pochissime, mentre molti i coniu gati e le. coniugate ; pochissimi vecchi e un poco più della media le vecchie. La fam iglia è salda :
§
4
. — Vita spiritualeA tei "Irò 468 252 Ravenna e R . Calabria 1400 - Catanzaro 13
Protestanti 70 85 Torino 161 — Bari 103 — Tre viso e Benevento 4
Israeliti (1) 3 2,5 Grosseto 10 — Bergamo 0,4 Analfabeti (2) al 1872 84,1 78,8 Torino 34 — Caltanissetta 90
» 1911 56,5 38,0 Cosenza 70 — Torino 8 » diminuzione 27,6 40,8 — _
Omicidi al 1905 9 13 10 Caltanissetta 38 — Cremona 1 Furti » 527 411 Sassari 973 — Cuneo 185 Malcostume al 1905-9 28 25 Catania 74 — Piacenza 6 Reati al 1905 9 2984 2530 Roma 8532 — Cuneo 1047
» 1911 2954 2709 Macerata 1076 — Livorno 8317 » differenza - 1 1 + 1 7 9 — —
Processi civili al 1905 9 122 48 Cagliari 220 — Ravenna 10 • » 1911 127,5 46,8 » 202 — » 11 » > differenza 4 -5 ,5 — 1,2 » 18 — » 4-1 Elettori am. al 1911 7,5 11,3 P . Maurizio 23,5 — Catania 6,3
» 1914 21,2 26,7 » 33,1 — Bari 21,7 » aumento 4*13,7 + 1 5 ,4 » 4-9,6
Votanti al 1913 66 60 Ferrara 5 — Belluno 45 Molti atei, protestanti e israeliti (ma non il massimo) ; moltissimi analfabeti e con poca ten denza a diminuire. Molti (mia «non moltissimi) omicidi, furti, malcostumi e reati in generale, ma diminuenti, mentre la nazione li aumenta. Molti processi civili ed aumentati, mentre quella li di minuisce. Pochi elettori al 1911, il minimo al 1914, con poca tendenza ad aumentare; ma molti votanti.
Così la popolazione è poco cattolica, molto a- nalfabeta; ha molti reati e processi; pochi elet tori e molti votanti.
§
5
. — Demografia economica od occupazione (%)Agricoltori 38 34 Basilicata 49 — Liguria 21 Industriali 12 19 Lombardia 28 — Abbruzzi 10 Commercianti 3 3 Liguria 5 — Umbria e Basilicata 2 Professionisti ed impiegati 4 5 Lazio 11 — Abbruzzi 3 Proprietari conduttori 8 19 Piemonte 43 — Emilia 5 Fittavoli 4 8 Veneto 19 — Umbria 1 Mezzadri 1 17 Marche 58 — Puglie 1,5 Obbligati 4 4 Lombardia 11 — Marche 1 Giornalieri 74 46 Puglie 76 — Toscana e Marche 25 Pastori 5 3 Sardegna 21 — Piemonte 1
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e. i nostri agricoltori sono ,Specialmente giornalieri (quasi il massimo nazionale) e anche pastori, es sendo medii gli obbligati e deficienti tutte le altre posizioni, minimi i mezzadri ed anche i condut tori diretti.
§ 6 . — E c o n o m i a . d ) C o n s u m o e r i s p a r m i o ( p e r a b i t a n t e) :
P rnrtii zin n a • Sale al 1911-2 2,80 2,92 Parma 3,95 — Ravenna 2,14
Tabacco » 7,38 8,78 Livorno 20 — Avellino 4,03 Improduttivo (0/ o totale) 5 8 Sondrio 34 — Sassari 2 Lotto » 2,53 3,15 Napoli 21 — Sondrio 0,27 Bosco ( % produttivo) 7 18 Genova 53 — Bari 0 Depositi al 31-12-1911 28 125 Como 277 — Sassari 40 Pascolo » 32 28 Bellnno 69 — Porli 5 * » 1913 33 132 Còrno 296 — Sassari 44 — Tre
Semina » 54 49 Cremona 89 - - Sondrio 4 viso 29
Vigneto » 7 ’ 5 Bari 31 — Arezzo 0,1 » differenza + 5 + 7 Como + 1 9 — Sassari + 4 Imposta terreni per abitante 3 2 Cuneo 5 — Livorno 0,6 Ipoteche al 31-12-Ì 910 130 111 Roma 260 — Sondrio 35
* fabbricati » 3 3 Roma 10 — Milano 8 — Reggio » dal 1903-1910 + 3 + 1 6 Venezia + 1 1 8 — Sassari — 20 Calabria 0,17
» R . M . 3 7 Roma 17 — Milano 25 — Tera- P o c h i i c o n s u m i n e c e s s a r i e d i l u s s o ; p o c h i s s i -mo 1,61.
Il terreno è in piccola parte improduttivo e bo schivo, mentre abbondano pascolo, semina e v i gna. Molta è l ’impasta terreni, normale quella dei fabbricati, poca la R. M. Cultura media, ma poca ricchezza mobile.
b) Circolazione :
Vie ordinarie per k m .2 » abitante (%ooo) Tasse sn affari per » ’* Di immobili al 1901 (1) 12 * » (1) 10 » differpnza (1) — 2 24 52 Ravenna 143 — Sassari 16 36 43 Ravenna 100 — Napoli 9 5,67 8,31 Roma 23,13 — Sassari 3,99 13 Sondrio 36 — Milano e Venezia 4 11 » 31 — Bologna 3 - 2 * - 5 (1) Per 100 abitanti. Di terreni al 1901 (1) » 1911 (1) » differenza (1) 5.3 — 11 P. Maurizio 32 — Siena 2,5 5.4 —11,5 P. Maurizio 33 — Siena 2,9 + 0 ,1 + -0,5 P. Maurizio +-1 — Siena - f 0,4 E cosi la distribuzione,' che si mantiene tale; ciò specialmente pei terreni.
mi i depositi ; molte le ipoteche, ma aumentate mol to meno della media nazionale..
e) Finanza (per abitanti):
Statalo (2) 19 — Novara 17 — Cremona 23 Provinciale (3) 4,65 5,72 Parma 14,21 — Udine 2,97 Comunale (4) 21,12 27,40 Roma 67,15 — Siracusa 13,37 Debiti (5) 26 48 Roma 203 — Treviso 11.
' Grave è il contributo allo Stato; poco sviluppa ta tutta la- finanza locale.
(1) Per km .2
(2) Contributo medio al bilancio dello Stato; ed è passivo. (3) Spese effettive al 1915.
(4) Spese effettive al 1912. (5) Debiti comunali al 1911.
Contributi di guerra.
A N N O F IN A N Z IA R IO
Capitanata (migliaia) Italia (milioni) 1915-6 1916-7 1917-8 Totali 1915-6 1916-7 1917-8 Totali
A L T R E P R O V IN C IE (milioni)
Su esenzioni. 53 147 122 322 6 18 9 33 Milano 521 — Belluno 9
Su non combattenti . 1 1 5 15 20 Torino 3000 — Napoli 819 — Si
racusa 0,411 Totali (sull» persone) 53 148 122 323 6 23 24 53
Su redditi 106 401 779 1286 16 62 109 187 Roma 44000 — Genova 15000 — Aquila 24
Su affitti. 49 230 279 8 24 32 Roma 4000 Milano 3600 — Reg
gio Calabria 11 Totali (persone e proprietà) 159 598 1131 1888 22 93 157 272
Su pagamenti. 32 127 134 293 31 151 164 346 Roma 41000 — Torino 36000 — Benevento 12
Su amministratori — — — — — 3 4 7 Milano 1436— Pesaro, Avellino 0
Su extra profitti . 22 794 816 100 404 504 Milano 91000 —- Roma 71000 — Reggio Calabria 55
Totale generale 191 747 2059 2997 53 347 729 1129 Torino 11800 — Roma 107000 A persona. 0,41 1,60 4,41 6,42 1,56 10,21 21,44 33,2 L Torino 97,20 — Roma 82,18
A conoscere il contributo della Capitanata ah , l’Italia può giovare anche questo specchietto, seb
bene i dati isd riferiscano ad un periodo posteriore, che io mi riserbo di studiare quando saranno pub blicati i dati di questo periodo.
Ho disposto anche questo contributo con un certo criterió, perchè in statistica i numeri par
lano, solo so noi-sappiamo bene disporli ed inter pretarli.
Vengono prim a i due tributi di carattere per sonale (persone esonerate dal servizio militare .0 mandate a non combattere) ; poi quelli attinenti alla proprietà (redditi ed affitti), infine quelli at tinenti al profitto. Sono queste le tre forme di par
tecipazione ai guadagni di guerra : 0 non facen dola o vedendo aumentare i propri redditi 0 i pro fitti.
La mia provincia pagava, nei 3 anni studiati, somme considerevoli per esenzioni, ma sempre me no del contributo medio nazionale (0,58 e 0,98 ; Mi lano 0,30).: minimo invece era il contributo dei non combattenti e questo era massimo a Torino (3 milioni dei 5 nazionali).
Sui redditi pagava a persona circa L. 3 e l ’I talia 5-6 e Roma 36; sugli affitti circa 0,65 e L. 1 e L. 3.
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e pagavano specialmente Milano e Torino (insie me quasi un quinto del totale). Nullo era il no stro contributo sugli amministratori,'come Pesa ro, Avellino, ecc., mentre Milano pagava molto.
Infine per estraprofitti noi pagavamo quasi un quarto del totale e cioè quasi L. 1,50 per abitante, l ’Italia pagava quasi una metà e cioè circa 15
(10 volte noi).
In. totale ogni Italiano pagava L. 33,21 ; ogni torinese 97,20, ogni romano 82,18 ed ogni capita nato 6,12. Ora tutte queste forme di pagamento implicano non far la guerra. La Capitanata ave va esenti, ma meno che altri; non aveva non combattenti, perchè, questi erano mandati nelle of ficine, specialmente torinesi. Ma pagava poco su
reddithi e su affitti, pochissimo su pagamenti, niente su amministratori e pochissimo su ostro ■profitti, in totale pagavano 1/5 di quanto pagava- vano gli italiani ed 1/15 dei torinési: dunque la Capitanata ha ben fatto la guerra.
Così", paragonata alla media nazionale italia na, la Capitanata appare estesissima, spopolata, agglomeratissima, normalmente abituale e ad osmosi normale, ma accenti'antesi; cioè la sta tica della popolazione è povera, ma tendente a svilupparsi. La provincia appare crescente (ma con ritmo attenuantesi) per movimento intrinseco ■celere (specialmente mortalità per malaria). A p pare, quindi, saldamente familiare, poco cattoli ca, ma analfabeta, corriva a reati, processi civili, votazione; è agricola, con molti giornalieri ed an che pastori, con semina e vigna, col molta impo sta terreni e poca Ricchezza Mobile, con poca circolazione e poca distribuzione, specie di terre ni, con poco consumo, sia necessario che di lusso, pochissimi depositi, molte (sebbene diminuenti) ipoteche, con forte contributo allo Stato e con fi nanza locale poco sviluppata. In guerra ebbe po chi esentati e pochissimi non combattenti ; pagò pochissime imposte su i guadagni di congiuntura.
Guardando i cartogrammi dell’Italia in rap presentazione degli elementi sopra indicati, la Ca pitanata, va con le province vicine per quasi tut ti; va invece col nord d’Italia per, gli atei, la ten denza delle ipoteche, e per gli altri dati'sta a sé (nati fuori, processi).
La demografìa è povera, ma può svilupparsi; la famiglia salda può correggere Fanali ebetismo e rirrequietetzza (reati, processi, votanti) ; la pro
duzione può intensificarsi ancora più e m igliorar si correggendo la distribuzione (troppi giornalieri e pochi proprietari, specie di terreno), sviluppan
do la ricchezza mobile, la circolazione e’ quindi il consumò, specialmente quello necessario, ed il r i sparmio (già le ipoteche diminuiscono), liberan dosi dal tributo allo Stato (o riducendo le impóste o aumentando le spese di Stato in essa) e svilup pando la finanza locale.
Essa dunque chiede allo Stato:, facilitazioni al discentramento della popolazione, prevenzione e cura della malaria, scuole., vie, credito, esònero di imposta. Essa porta natalità, fam iglia salda, lavoro, sacrificio per la guerra. Dunque alla Pa tria chiede poco e dà molto. 1
(1) 2 % in più di bambini, 1 °/0 in più di adulti e 3 ° / 0 in meno dei vecchi, a paragone della media nazionale.
Parte
111
=11
bilancio demografico=economico Il patrimonio provinciale. Al 1911-12 successioni n. 1719 per: i milioni 7,7 di immobili » 2,9 di mobili » 10,6 di attivo » 1,0 di passività » 9,6 di nettòA l 1915-6 successioni n. 1587 più donazioni n. 285 — 1. 872 trapassi milioni 8,6 più donazioni milioni 1 ,5 -1 0 ,1 totale attivo . ’ I „ 1,3 „ „ „ 1,3 passivo „ 9,9. „ „ „ 1 ,5 -1 1 ,4 lordo ,, 4,6 „ „ „ 0 ,4 - 5,0 terreni „ 3,2 „ „ „ 0 ,5 - 3,7 case „ 2,1 „ „ ,, 0 ,6 - 2,7 mobili I cinque milioni di terreno, moltiplicati per 35 ed aumentati di ,1/4 (v. dopo) danno 219, che rendono, (v. sopra) 139; le case 175, che rendono 15 e là R, M. 131-, che rende 50, cioè il 62, il 9 ed il 38 % ; ma il primo è reddito lordo comples sivo di agricoltura, e il terzo è indice della gran de produttività del poco capitale e della presenza di altri fattori non capitalizzabili.
Nel ■secondo anno, per cui abbiamo dati più analitici, notiamo che le donazioni sono 1/7 d e l. totale trasmesso, con passivo trascurabile. Ogni ■successione trasmette in Inedia L. 5.419 ed ogni donazione L. 5.263 (nelle monografie borghesi i patrimoni sono Q maggiori di L. 10 mila o minóri di 45. I terreni .sono 1/2 del totale successioni, 1/3 delle donazioni e 1/2 delle trasmissioni dotali; i fabbricati meno di 1/3, 1/3 e 1/3 ; la ricchezza mobile più di 1/5, più di 1/3 e meno di 1/4, cioè prevalgono »successioni, immobili, anzi terreni.
I proprietari di immobili erano 49 mila (di cui 19 donne); infatti 13 mila possedevano solo terreni, 12 solo fabbricati e 24 terreni e fabbri cati insieme.
,1 10 milioni (circa) trasmessi, moltiplicati per 35, intervallo devolutivo generalmente am messo, e annientati del coefficiente di correzione del 26 %, .danno 438 milioni, non molto lontano ■dallo 500 calcolate dal Linisi (nella relazione riportata sul foglietto del 10 giugno 1916) come patrimonio provinciale dopo la cattiva raccolta. Il Linisi aggiungeva 24 milioni di capitale di depositati 1 milione alla Cassa di Risparmio del Banco di Napoli e 13 a quelle postali.
Reddito soggetto ad imposte.
1 terreni rendevano 135 milioni, da cui, de tratta. la semenza in 10 milioni,, residuano 125, di cui 74 salari, .20 profitti e 31 rendite: le case 15 'che, meno 4 per manutenzione, restano 11, la R. M- 50 di cui 1/2 profitti e il resto salari.
Così che alla imposta sui terreni sarebbero sottoposti solo 31 m ilioni : a quella sui fabbri cati 11 ed alla R. M. 45 di profitti: queste im poste rendono milioni 1,2 e 1,3 e 1,6 cioè il 4, il 12 e il 4 %.
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privati Collettivi Totale Imponibile Impo
sta A 1 articoli — L. — + 1 per L. 2.000 = 1 per L. 2.000 A2 » 8991 » 1.300 000 -f 430 )) )) 1.300.000 = 9.421 » » 2.600.000 B » 5.596 » 2.400.000 + 51 » » 300.000 = 5.647 » > 2.700.000 G 1.532 » 600 000 + 73 » » 200.000 ì= 1.605 » » 800 000 D » 239 » 40.000 + 82 » » 600.000 = 321 > » 640.000 R M. » 16.358 » 4.340.000 + 637 » » 2.400.000 = 16 995 » )) 6.742 000 1592.000 terreni . case . . 1.254.000 totale . . 4 068.000
•Così i fabbricati hanno un numero di articoli di ruolo di quasi la metà di quelli dei terreni ; la li. M. 1/5 dei terreni e 1/3 dei fabbricati, men tre le imposte danno reddito quasi uguale. Nella E. M. prevalgono per numero gli enti privati, per contributo i collettivi, in proporzione,, Di es sa massima parte dell’imponibile è data dai pro fitti (B) e interessi privati (A-2) ; lontanamente vengono ¡salari e stipendi, essendo minimi g l’in teressi privati.
U contributo della 'provincia al bilancio dello ¡Stato. A. Entrate. anno 1894-8 (1) 1898-9 (2) 1909-10 terreni R97 1,95 1.42 fabbricati U 4 1,17 1,26 immobili . 3,l i 3,12 2,68 ruoli R. M. 1,31 1,33 1,60 ritenute 0,15 0,16 - - (3) Dirette 4,57 4,(31 4,28 affari 2,25. 2,32 2,67 produzione 0,82 <3,93 6,95 fabbricazione 0.14 0,20. dazio 0,67 0,71 — (3) sale 1,10 1,14 1 tabacco 2,12 2,27 4 lotto 0 J 6 0,86 1 poste 0,38 0.50 - (3) telegrafi 0,13 0,05 - ( 3 )
(1) Media annuale secondo Nitti.
(2) Mio calcolo sul Foglietto giornale di Lucerà, nel 1903-4
(3) Mancano i dati.
scuole 0.0(1 0,0(3 — (1 )
entrate 12,18 12,72
B. Spese.
non discriminate dal il Nitti.
tesoro e debito 1,63 1,55 (2) finanze varie 1,48 2,50 giustizia 0,43 0,DO istruzione 0,28 0,55 interni 0,52 0,85 lavori 0,36 0,50 poste - 0,50 0,85 guerra 0,50 0,68 marina 0,02 0,54 agricoltura 0,10 0.15 spese 4,11 5,42 8,72
Poco va aumentando l'entrata che la Capita nata posta al bilancio dello Stato; l ’imposta terre ni anzi diminuisce; quella fattività aumenta di poco, un p ò'p iù la E . M. e così gli''affari.
Anche le altre entrate seguono questa tenden za (meno i telefoni, che diminuiscono).
Il tabacco ha fortissimo aumento; (fino a più che raddoppiarsi) un poco, meno il lotto.
Le spese aumentano assai di più e ¡specialmen— te aumentano (dal secondo al terzo periodo) quelle per finanze e varie, interni, poste e marina.
La differenza va da 12-4 = 8, a 13-5 = 8, a 13-9 = 7.
Il gran gettito è dei tabacchi 44; su 13) ; vengo no poi gli affari; poi le dirette e le altre privative, la gran spesa è delle finanze e varie ; poi tesoro ; e poi interno e poste.
(1) Mancano i dati. (2) Consuntivo. FIN A N ZE PUBBLICH E
Partite Provinciali + Comunali = Locali -|- statali = Pubbliche A. Entrate Rendite 31,2 + 1.222,4 = 1.253,6 + — = 1.253,6 Proventi 4,1 + 187<4 = 191,5 -f- — = 191,5 Imposte e sovrimposte 1.326,0 + 2.048,0 — 3.374,0 + 3.116,8 = 6 490,8 Tasse di diritti 0,3 + 38,2 = 38,5 + 9.973,8 = 9.982,3 Dazio + 1,427,8 = 1.427,8 + 909,4 — 2.337,2 Esercizio + 63,4 = 63,4 + — 63,4 Vetture + 30,3 = 30,3 + = 30,3 Focatico + 176,8 = 166,9 + 176,8 bestiame + 166,9 = 176,8 + = 166,9 Ordinarie 1.361 6 + 5.361,2 = 6.722,8 + 14 000 - 20.722,8 Straordinarie 7,0 + 327,9 = 334,9 + (2) = 334,9 Entrate effettive 1.368,6 + 5.689,1 = 7.057,7 + 14 000,0 = 21.057,7 (1) Al 1898-9.