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NUOVA SPEDIZIONE DI MISSIONARII

Nel documento LETTEREDEI MISSIONARI SALESIANI (pagine 23-28)

NELLA REPUBBLICA ARGENTINA E NELLA PATAGONIA

B e n e m e r i t o S i g n o r e ,

Iddio pietoso, ricco in m iserico rd ia, si de­

gnò d i ben ed ire il pensiero di u n a M issione n e l l a R epubblica A rg e n tin a e nello spazio di pochi m esi i M issionarii S alesian i p o te­

rono fondare un Collegio a M onte-V ideo, a t­

tiv are u n ricovero per ragazzi a b b an d o n ati, ria p rire la C hiesa d e tta M a d re di M is e ri­

c o rd ia , in iziare scuole ed O ratorii festivi in B u enos-A yres pei num erosi Ita lia n i colà di­

m o ra n ti.

Si ultim ò e già si ap rì u n Collegio a S. N ic o la s de lo s A rboyos, dove h an n o già raccolto o ltre a cento venti g io v an etti, di cu i p arecch i ap p a rte n e n ti a fam iglie vissute n e lle trib ù selvaggie A n n essa al Collegio

h an n o pu re a p e rta u n a p u b b lica C hiesa, dove g li a d u lti intervengono ad asco ltare la p aro la di Dio, u d ire la S an ta M essa, a c c o ­ sta rs i ai S an ti S acram en ti d ella C onfessione e C om unione. C oll’ap e rtu ra di queste case è tra c c ia ta la via p er p ro g red ire tr a i s e l­

vaggi; il S. P a d re si degnò di b en ed ire e com m endare la p ia im presa. O ra tr a tta s i di effettuare un novello is titu to n e lla c ittà di Dolores, a ltro a Car men ultim o paese della R epubblica A rg en tin a tr a l ' A tlantico e la P atag o n ia. Da le tte re ricevute in questo m o­

m ento dai M issionarii ci viene d ata la g ra n ­ de consolazione che in tre p a rti i selvaggi dim andono M issionarii che vadano tr a loro ad ann u n ziare il regno d e ’ cieli. A ltre case, a ltri ricoveri dello stesso g en ere sono p ro ­ g ettati n e lla R epubblica del Ch il i. Colà ci è offerto di ap rire in Santiago, che n ’è la c a p ita le , u n R icovero p er le m oltitudini di fanciulli a b b a n d o n a ti, che vivono senza istru zio n e, affatto privi di mezzi p er cono­

scere Dio C reatore; un collegio a Valpareaiso, seconda c ittà di quella R eppubblica; un pic­

colo sem inario n ella c ittà di Concezione u l­

tim a D iocesi al su d e confinante coi sel­

vaggi della P atagonia.

A perte queste case, attiv ati q u esti rico ­ veri, si assicu ra la m o ralità e la religione fra g l'in d ig en i, si può d are u n a educazione scientifica e c ristia n a ai fan ciu lli di ogni classe, e in tan to si coltivano quelle voca­

zioni ecclesiastich e, che per avventura si m anifestassero tra gli allievi. In q u esta g u i­

sa si sp era di p re p a ra re dei m issio n arii pei P am pas e pei P atag o n i, q u in d i i selvaggi di­

venterebbero evangelizzatori dei m edesim i selvaggi senza pericolo di ved ere rin n o v a ti i m assacri dei tem pi a n d a ti. Il progetto di fo rm are dei m issio n arii indigeni, p are sia quello benedetto dal S ignore, poiché vi sono già dieci giovani g ran d icelli indigeni i q u ali fecero ric h ie sta e vennero am m essi tr a i M is­

sionarii. Vivo desiderio di costoro si è di farsi ecclesiastici e a n d a r a p red icare il V angelo tr a i selvaggi.

Ma i S alesiani inviati, e che già si tro v a ­ no sul cam po evangelico d a lla D ivina P ro v ­ videnza asseg n ato , sono insufficienti al g ra ­ ve lavoro che h an n o tr a m ano e a quello che ognor più esteso loro si p re s e n ta .

Ed affinchè no n abbiano a soccom bere sotto il peso delle fatiche èin dispensabile che sia­

no p ro n tam en te m andati in aiuto non m eno

d i v e n ti n o v e lli c o o p e ra to ri. T ale appunto è il num ero che di là si dom anda e che si s ta p rep aran d o , tu tti c o n ten ti di affrontare ogni so rta di pericolo, per re c a rsi presso a i loro C onfratelli e lavorare seco loro per g u ad ag n are anim e a Dio. Ma come 1’ anno scorso ho dovuto rico rrere a lla c a rità dei fe­

d eli per fare la prim a spedizione, così deb­

bo fare p resen tem en te. Avvi bisogno di prov­

vedere lib ri, corredo personale, arred i sacri, su p p ellettili di scuola, di casa, di viaggi per quelli che stan n o per p artire . È p u r m e­

s tie ri di provvedere m olti oggetti rich iesti da coloro, che già tro v an si al luogo delle m issioni. G iacché in quei rem oti paesi si m an ca di t utto . L a spesa della novella m is­

sione n on è m in o re di se s s a n ta s e i m ila f r a n c h i. P e r ra g g ra n e lla re q u esta som m a io n on ho altra via che ric o rre re alla pietà dei buoni catto lici e specialm ente a V. S.

B enem erita.

M entre i Salesiani offrono volentieri la loro vita per salvare anim e, dal luogo delle lo ro M issioni si volgono a lla c a rità di V. S.

supplicandola di venir loro in soccorso colla su a beneficenza. F accia quello che può, e c i voglia eziandio racco m an d are a lle p e

r-sone caritatevoli con cui avesse p a rtic o la re relazione. Ogni offerta anche piccola può m an d arsi al so tto scritto con quel mezzo che to rn e rà più comodo al B enem erito O blatore.

L ’am oroso n o stro Divin S a lv a to re , che m ori in C roce p er la com une salvezza be­

n ed ica e com pensi larg am en te tu tti i n o stri B enefattori. I M issionarii poi dal canto loro ta n to quelli che già sono in A m erica, quan to quelli che si p rep aran o a p a rtire , assicu ­ ran o quotidiane preghiere pei loro b en efat­

to ri, ed io a nom e di tu tti professando la più viva e profonda g ra titu d in e ho l ’alto o- nore di poterm i segnare.

Di V. S B enem erita.

Obbl. Servitore Sacerd. Gi o v a n n i Bo s c o.

V i s t o , s e n e p e r m e t t e l a s t a m p a . T o r i n o 4 o t t o b r e 1 8 7 6 .

Z a p p a t a Vic. Gen.

I N D I C E

Nel documento LETTEREDEI MISSIONARI SALESIANI (pagine 23-28)

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