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Calendario Scolastico Regione Campania 2020/2021

NUOVA VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA DELL’INFANZIA

L’attività di valutazione nella scuola dell’Infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita del bambino, evitando di classificarne e valutarne le prestazioni poiché è orientata ad esplorare ed incoraggiare lo sviluppo di tutte le sue potenzialità. È l’osservazione, nelle sue diverse modalità lo strumento fondamentale per conoscere il bambino e accompagnarlo nel suo percorso di crescita. Negli incontri individuali con le famiglie viene socializzato un profilo complessivo del bambino tenendo presente gli obiettivi generali: sviluppo dell’Identità, dell’Autonomia, delle Competenze e della Cittadinanza anche in relazione ai vari campi di esperienza. Alla fine dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia, per i bambini di 5 anni, per favorire il passaggio delle informazioni, viene predisposto un documento di passaggio preparato assieme alle insegnanti della scuola primaria, basato sugli obiettivi espliciti del curricolo.

SCUOLA PRIMARIA

La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono affidate ai docenti responsabili delle attività educative e didattiche. Gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva e alla prima classe di scuola secondaria di primo grado anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. I docenti, in sede di scrutinio finale presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, possono, con decisione assunta all’unanimità, non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative, per le alunne e gli alunni che si avvalgono di tali insegnamenti, viene riportata su una nota separata del documento di valutazione ed espressa mediante un giudizio sintetico riferito all'interesse manifestato e ai livelli di apprendimento conseguiti. Al termine della scuola primaria sarà rilasciata la certificazione delle competenze, con riferimento alle competenze chiave europee.

NUOVA VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA

In conformità a quanto previsto dall’Ordinanza Ministeriale n.172 del 4 dicembre 2020 e Linee guida, a partire dall’anno scolastico 2020/2021, nella scuola primaria la valutazione periodica e finale degli apprendimenti è espressa, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali, compreso l’insegnamento di educazione civica, attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione. Secondo quanto previsto dalle nuove disposizioni, il giudizio descrittivo di ogni studente sarà riferito a quattro differenti livelli di apprendimento:

• Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente, sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.

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• Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note, utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.

• Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.

• In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.

I livelli di apprendimento saranno riferiti agli esiti raggiunti da ogni alunno in relazione agli obiettivi di ciascuna disciplina. Nell’elaborare il giudizio descrittivo si terrà conto del percorso fatto e della sua evoluzione.

I livelli sono definiti sulla base di dimensioni che caratterizzano l'apprendimento e che permettono di formulare un giudizio descrittivo. I livelli si definiscono in base ad almeno quattro dimensioni:

a) l’autonomia dell’alunno nel mostrare la manifestazione di apprendimento descritto in uno specifico obiettivo. L’attività dell’alunno si considera completamente autonoma quando non è riscontrabile alcun intervento diretto del docente;

b) la tipologia della situazione (nota o non nota) entro la quale l’alunno mostra di aver raggiunto l’obiettivo. Una situazione (o attività, compito) nota può essere quella che è già stata presentata dal docente come esempio o riproposta più volte in forme simili per lo svolgimento di esercizi o compiti di tipo esecutivo. Al contrario, una situazione non nota si presenta all’allievo come nuova, introdotta per la prima volta in quella forma e senza specifiche indicazioni rispetto al tipo di procedura da seguire;

c) le risorse mobilitate per portare a termine il compito. L’alunno usa risorse appositamente predisposte dal docente per accompagnare il processo di apprendimento o, in alternativa, ricorre a risorse reperite spontaneamente nel contesto di apprendimento o precedentemente acquisite in contesti informali e formali;

d) la continuità nella manifestazione dell'apprendimento. Vi è continuità quando un apprendimento è messo in atto più volte o tutte le volte in cui è necessario oppure atteso.

In alternativa, non vi è continuità quando l’apprendimento si manifesta solo sporadicamente o mai.

La valutazione in itinere, in coerenza con i criteri e le modalità di valutazione definiti nel Piano triennale dell’Offerta Formativa, resta espressa nelle forme che il docente ritiene opportune e che restituiscano all’alunno, in modo pienamente comprensibile, il livello di padronanza dei contenuti verificati.

La valutazione degli alunni con disabilità certificata sarà correlata agli obiettivi individuati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI), mentre la valutazione degli alunni

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con disturbi specifici dell’apprendimento terrà conto del Piano Didattico Personalizzato (PDP).

GRIGLIA DI CONVERSIONE VOTO/GIUDIZIO - PERCENTUALIZZAZIONE E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

Percentuali Prove

Oggettive

Voti

Livello Valutazione

95% -100% 10 AVANZATO Ampie, autonome e

sicure

85% - 94% 9 Complete e

Autonome

75% - 84% 8 INTERMEDIO

Quasi del tutto

complete e autonome

65% - 74% 7 Abbastanza complete

e acquisite in modo sostanziale

55% - 64% 6 BASE Essenziali

45% - 54% 5 IN VIA DI

PRIMA

ACQUISIZIONE

Parziali

0% - 44% <5 Molto limitate e

incomplete

Per maggiore chiarezza si propone un esempio di come applicare la percentualizzazione dei punteggi.

Ipotizzando che il punteggio totale della prova di verifica sia 50 e che il punteggio ottenuto dall’alunno sia 40, 50 corrisponde al 100%, mentre 40 è il punteggio da percentualizzare attraverso la seguente formula: punti/ punteggio totale x 100.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA

52 OBIETTIVI OGGETTO DI

VALUTAZIONE DEL PERIODO DIDATTICO

Definizione del livello LIVELLO

RAGGIUNTO

Sviluppo di comportamenti improntati al rispetto.

L’alunno ha interiorizzato il valore di norme e regole.

Assume comportamenti corretti nel pieno autocontrollo e nella piena consapevolezza.

È propositivo nella scelta di regole in contesti nuovi.

Ha cura di sé, degli ambienti e dei materiali propri e altrui.

AVANZATO

Disponibilità alla cittadinanza attiva.

Individua un obiettivo comune e cerca di perseguirlo con gli altri.

Assume responsabilmente impegni e compiti e li porta a termine in modo esaustivo.

L’alunno è attivo e propositivo in ogni contesto di vita scolastica.

Gestione dei conflitti. È sempre disponibile e aperto al confronto con gli adulti e i compagni. Gestisce in modo positivo la conflittualità. Favorisce la risoluzione di problemi e svolge il ruolo di mediatore.

Consapevolezza di sé. L’alunno ha acquisito piena consapevolezza di sé e si riconosce come componente del gruppo classe. È consapevole dei bisogni e delle esigenze degli altri. Dà e ottiene fiducia.

Sviluppo di comportamenti improntati al rispetto.

L’alunno riconosce le regole di convivenza e generalmente le rispetta nei diversi contesti.

Ha generalmente cura di sé, degli ambienti e dei materiali.

L’alunno partecipa ai momenti di vita scolastica ma non sempre dimostra interesse a perseguire un obiettivo comune.

L’alunno porta a termine impegni e compiti con l’aiuto di adulti e/o dei pari rispettando le indicazioni ricevute.

Partecipa alle esperienze proposte secondo i propri interessi e capacità.

Gestione dei conflitti. È generalmente disponibile al confronto con gli altri. In caso di necessità chiede il supporto dell’adulto per gestire in modo positivo la conflittualità.

Consapevolezza di sé. L’alunno non sempre ha fiducia nelle proprie capacità, fatica ad individuare il proprio ruolo nel gruppo classe.

Sviluppo di comportamenti improntati al rispetto.

L’alunno, sollecitato, rispetta le regole del gruppo classe.

Non ha sempre cura di sé, degli ambienti e dei materiali.

BASE

Disponibilità alla cittadinanza attiva.

L’alunno si sente parte del gruppo classe ma non sempre è motivato a partecipare e a perseguire un obiettivo comune.

Aiutato dagli adulti porta a termine gli impegni e i compiti.

Sollecitato partecipa alle esperienze proposte secondo i propri interessi e capacità.

Gestione dei conflitti. Solo se supportato dall’adulto, accetta i punti di vista diversi dal proprio. Fatica a gestire in modo positivo la conflittualità.

Consapevolezza di sé. L’alunno dimostra scarsa fiducia in sé e raramente apporta contributi al gruppo classe.

Sviluppo di comportamenti improntati al rispetto.

L’alunno, anche se sollecitato dall’adulto, non riesce a rispettare le regole.

Incontra difficoltà nell’adeguare il suo comportamento al contesto.

Non ha cura di sé, degli ambienti e dei materiali propri e altrui.

L’alunno non dimostra interesse a partecipare ad esperienze e progetti comuni; non si sente parte del gruppo classe.

Nonostante l’aiuto degli adulti non porta a termine gli impegni e i compiti.

Non partecipa alle esperienze proposte.

Gestione dei conflitti. Nonostante il supporto dell’adulto, fatica ad accettare punti di vista diversi dal proprio.

Tende a prevaricare i compagni e non sempre riesce a gestire in modo positivo la conflittualità.

Consapevolezza di sé. L’alunno dimostra scarsa fiducia in sé ed è elemento di disturbo per la classe.

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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e del comportamento degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite, nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva vengono adottate per scrutinio dai docenti della classe. Allo scrutinio intermedio e finale, la valutazione viene registrata sulla scheda individuale di valutazione. La scheda viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo. La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni è effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e integrata con la descrizione dei processi formativi (in termini di progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito.

L’eventuale decisione di non ammissione alla classe successiva o all'esame è assunta a maggioranza da parte dei componenti del consiglio di classe, in uno scrutinio presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato. Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite. La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative, per le alunne e gli alunni che si avvalgono di tali insegnamenti, viene riportata su una nota separata dal documento di valutazione ed espressa mediante un giudizio sintetico riferito all'interesse manifestato e ai livelli di apprendimento conseguiti.

L’ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Il primo ciclo di istruzione, di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89, si conclude con un esame di Stato, il cui superamento costituisce titolo di accesso alla scuola secondaria di secondo grado o al sistema dell'istruzione e formazione professionale regionale. In sede di scrutinio finale le alunne e gli alunni frequentanti le classi terze di scuola secondaria di primo grado in istituzioni scolastiche statali o paritarie sono ammessi all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione in presenza dei seguenti requisiti:

a) aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall'ordinamento della scuola secondaria di primo grado, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;

b) non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all' esame di Stato prevista dall'articolo 4, commi 6 e 9bis, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249;

c) aver partecipato alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall'Invalsi. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza, con adeguata motivazione, la non ammissione dell'alunna o dell'alunno all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo. In sede di scrutinio finale il consiglio di classe attribuisce alle alunne e agli alunni ammessi all'esame di Stato, sulla base del percorso scolastico triennale, un voto di ammissione espresso in decimi. Il voto di ammissione concorre alla determinazione del voto finale d'esame. La prova d'esame consiste in tre prove scritte

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(italiano, matematica e lingue straniere) e in un colloquio pluridisciplinare. Il voto finale deriverà dalla media fra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio. Potrà essere assegnata la lode. L’Istituto adotta i modelli Ministeriali di Certificazione delle Competenze al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado (D.M. 742 del 03/10/2017). Nella certificazione delle competenze della scuola secondaria sarà presente una sezione a cura dell’Invalsi con la descrizione dei livelli conseguiti nelle Prove nazionali.

Le prove INVALSI

L’INVALSI è l’Ente di ricerca, gestore del Sistema nazionale di valutazione, che si occupa, secondo la normativa vigente, della valutazione del sistema scolastico; in particolare effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze ed abilità degli studenti.

Nella scuola primaria le prove Invalsi vengono somministrate agli alunni della seconda e quinta classe nel mese di maggio in date stabilite a livello nazionale. Sono finalizzate ad accertare le competenze in lingua italiana, matematica e lingua inglese (solo per gli alunni delle classi quinte).

Nella secondaria di primo grado le prove si sostengono durante la classe terza, ma non fanno più parte dell’Esame di Stato nell’ottica di una maggiore coerenza con l’obiettivo finale delle prove, ovvero fotografare il livello di competenza delle ragazze e dei ragazzi per sostenere il miglioramento del sistema scolastico. Le prove Invalsi si svolgono al computer e nel mese di aprile. Le prove sono di Italiano, Matematica e Lingua Inglese1.

La partecipazione è il requisito per l’accesso all’Esame, ma non incide sul voto finale. La descrizione dei livelli conseguiti nelle Prove Nazionali è presente in una sezione all’interno della certificazione delle competenze della scuola secondaria.

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

Documenti correlati