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III. Il lavoro alle dipendenze altrui dopo il ritorno all’indipendenza

2. La riforma del diritto del lavoro:

2.1. Il nuovo Codice del lavoro lituano

Dopo aver recuperato l’indipendenza (1990), il legislatore lituano ha scelto di riformare la disciplina del diritto del lavoro gradualmente, promulgando, da prima, leggi che regolavano diversi istituti del diritto del lavoro e, successivamente, con un unico Codice del lavoro.108 Durante questo

108 Tiažkijus V., Darbo teisė. Teorija ir praktika. I tomas (Il diritto del lavoro: teoria e pratica),

periodo, cosiddetto transitorio, di passaggio dal “vecchio” al “nuovo” sistema del diritto del lavoro, si è creata una situazione caotica: i rapporti lavorativi erano disciplinati dalle numerose nuove leggi109 e dal vecchio

Codice delle leggi sul lavoro, il quale non era più adeguato poiché si rifaceva alle antiche logiche massimaliste del precedente regime, aveva numerosi articoli abrogati ed era applicabile solo in quanto compatibile con la Costituzione della Repubblica Lituana110 e con le nuove leggi promulgate. Il

Codice delle leggi sul lavoro di stampo sovietico, nello stesso tempo, era necessario perché “riempiva i buchi” lasciati dal legislatore.

Il nuovo Codice del lavoro è stato approvato dal Parlamento nel giugno 2002 ed è entrato in vigore dall’1 gennaio 2003.111 Il Codice del lavoro,

“preparato in conformità alla normativa comunitaria e tenendo conto delle norme internazionali (le convenzioni dell’OIL ratificate e non ratificate dalla Lituania e le raccomandazioni)”112 è diventato la principale fonte del diritto

del lavoro in Lituania. Tuttavia, nonostante la significativa liberalizzazione dei rapporti giuridici di lavoro, l’intenzione del legislatore di riservarsi un ruolo “speciale” nell’ambito del diritto del lavoro che si manifesta con un’intromissione forte e frequente da parte dello Stato nei rapporti di lavoro lasciando meno spazio all’autonomia collettiva e/o individuale delle parti nel rapporto rimane evidente anche nel nuovo Codice del lavoro.113 La ratio

109 E.g., Legge sul contratto del lavoro (V.Ž. 1991, Nr. 36–973), Legge sulle ferie (V.Ž. 1992,

Nr. 2–18), Legge sulle festività (V.Ž. 2000, Nr. 56–1640), Legge sulla retribuzione (V.Ž. 1991, Nr. 4–104), Legge sugli accordi e contratti collettivi (V.Ž. 1991, Nr. 12-312), Legge sulle controversie individuali del lavoro (V.Ž. 2000, Nr. 56-1640), Legge sulla conciliazione dei conflitti collettivi (V.Ž. 1992 m., Nr. 12-307), Legge sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (V.Ž. 1993, Nr. 55-1064), etc.

110 La Costituzione della Repubblica della Lituana è stata promulgata il 25 ottobre 1992 (V.Ž.

1992, Nr. 33- 1014).

111 V.Ž. 2002, Nr. 64-2569.

112 Socialinės apsaugos ir darbo ministerija/Aiškinamasis raštas/IXP-1268/2001 12 10 (La

nota esplicativa sul Progetto del Codice del lavoro della Repubblica Lituana).

113 Cfr., art. 52, co. 2 del Codice del Lavoro in materia dell’ambito d’applicazione del

contratto collettivo territoriale o di settore prevede che il Ministro della sicurezza sociale e del lavoro sulla richiesta di una delle organizzazioni o associazioni partecipanti al contratto collettivo può estendere l’applicazione del contratto collettivo territoriale o di settore all’intero settore, professione, l’area di servizi o a un certo territorio se ritiene che le clausole di esso sono importanti per il corrispondente settore di produzione o professione. Oppure, art. 99, co. 2, che impone al datore di lavoro l’obbligo di sottoscrivere il contratto di lavoro con il lavoratore secondo la forma esemplare del contratto di lavoro. La forma esemplare del

di questa forte intromissione statale nei rapporti individuali (e collettivi) è la tutela del lavoratore in quanto la parte più debole nel rapporto di lavoro, non “protetto” dal sindacato il cui ruolo, dopo la caduta del regime socialista, è diminuito, e che tuttora non abbia riconquistato il potere sociale e politico che aveva prima.

L’oggetto principale della regolamentazione del Codice del lavoro sono i rapporti aventi quattro principali tratti distintivi114:

1) sono i rapporti attraverso i quali la persona realizza le sue capacità; 2) sono i rapporti di natura sociale – i lavoratori svolgono le loro funzioni insieme agli altri formando così un processo lavorativo, dove il risultato finale non ha una posizione decisiva;

3) subordinazione nell’organizzazione del processo lavorativo – assoggettamento del prestatore di lavoro alle regole di lavoro stabilite dall’organizzatore del processo di lavoro;

4) realizzazione delle capacità proprie ai fini di percepire una retribuzione.

Oltre i rapporti diretti che nascono durante un processo lavorativo tra il lavoratore e il datore di lavoro, il Codice disciplina anche i rapporti che sono strettamente connessi al processo lavorativo (rapporti collettivi, le controversie del lavoro, l’assunzione etc.).

Ai rapporti individuali di lavoro è dedicata la terza, più sostanziosa parte del Codice del lavoro che contiene le norme riguardo all’assunzione del lavoratore, al contratto di lavoro, all’orario di lavoro, al riposo, alla contratto di lavoro è stata approvata dal Governo con la Risoluzione Nr. 115 del 28 gennaio 2003 (V.Ž. 2003, Nr. 11-412). Nonostante il fatto che la forma è solo “esemplare”, l’Ispettorato nazione del Lavoro ritiene che essa sia obbligatoria e continua a pretendere dai datori di lavoro di usare esclusivamente questa forma; v. Tiažkijus V., Darbo teisė. Teorija ir praktika (Il diritto del lavoro: teoria e pratica), op. cit., p. 350.

Oppure ancora, art. 187 prevede che il Governo sulla proposta dal Consiglio trilaterale (composto dai membri dei principali sindacati, delle associazioni dei datori di lavoro e dei rappresentanti del Governo) stabilisce il minimo salariale mensile e il minimo all’ora che può essere variato secondo le categorie, regioni o certi gruppi di lavoratori.

114 In tal senso, v.: Nekrošius I., (a cura di), Lietuvos Respublikos darbo kodekso komentaras (Il

commentario del Codice del lavoro della Repubblica della Lituania), t. 1, Vilnius: Justitia, 2003, pp. 15-19; Tiažkijus V., Darbo teisė. Teorija ir praktika (Il diritto del lavoro: teoria e pratica), op.cit., pp. 40-44.

retribuzione, al potere disciplinare del datore di lavoro, alla responsabilità materiale del lavoratore, alla sicurezza sul lavoro e alla risoluzione delle controversie individuali di lavoro.