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L’obiettivo finale della politica di investimento del Fondo è quello di perseguire combinazioni rischio-rendimento efficienti in un determinato arco temporale, coerente con quello delle prestazioni da erogare; esse devono consentire di massimizzare le risorse destinate alle prestazioni esponendo gli aderenti a un livello di rischio ritenuto accettabile.

In particolare, il Fondo ha lo scopo di consentire agli aderenti di disporre, all’atto del pensionamento, di prestazioni pensionistiche complementari al sistema obbligatorio. A tale fine esso provvede alla raccolta dei contributi, alla gestione delle risorse nell’esclusivo interesse degli aderenti, e all’erogazione delle prestazioni secondo quanto disposto dalla normativa in materia di previdenza complementare.

Analisi delle caratteristiche socio-demografiche dei potenziali aderenti e loro bisogni previdenziali

I fondi pensione aperti, per loro natura e definizione, non si rivolgono ad una predeterminata categoria di soggetti ma, piuttosto, ad una platea indefinita di potenziali investitori, eterogenea sotto i profili della provenienza, degli obiettivi di investimento, del livello di retribuzione, nonché del tasso di sostituzione atteso. Per le suddette ragioni, con riferimento al Fondo Pensione Aperto Aureo, la SGR ritiene di non poter procedere all’analisi delle caratteristiche socio-demografiche della popolazione di riferimento e dei suoi bisogni previdenziali. Si prevede, comunque, che la SGR mantenga costantemente aggiornate le informazioni sui propri aderenti sulla base di quanto richiesto dalla COVIP per le segnalazioni statistiche.

Definizione delle prestazioni obiettivo

Tenuto conto di quanto descritto al paragrafo precedente, non si è ritenuto di definire le prestazioni obiettivo.

Investimenti ammessi e relativi limiti: le scelte di gestione

La SGR effettua l’investimento delle risorse del Fondo nel rispetto dei limiti e delle condizioni stabiliti dalla normativa vigente e dal Regolamento del Fondo medesimo, assumendo a riferimento l’esclusivo interesse degli aderenti.

La SGR può effettuare l’investimento delle risorse in Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, di seguito denominati “OICR”, purché i loro programmi e i limiti di investimento siano compatibili con quelli dei comparti del Fondo che ne prevedono l’acquisizione. Si

intendono per OICR gli organismi di investimento collettivo rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva 2009/65/CE (cd. "OICVM"), così come previsto dal D.M. 166/2014.

Nell’attuazione delle specifiche politiche di gestione di ciascun Comparto, l’investimento in valori mobiliari di emittenti esteri potrà essere effettuato relativamente a quei titoli quotati in mercati ufficiali o regolamentati, riconosciuti, regolarmente funzionanti ed aperti al pubblico nei seguenti Paesi: Algeria, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Bolivia, Brasile, Bulgaria, Cambogia, Canada, Cile, Colombia, Corea, Danimarca, Egitto, Filippine, Finlandia, Francia, Giappone, Giordania, Gran Bretagna, Grecia, Honduras, Hong Kong, India, Indonesia, Iran, Iraq, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Laos, Lussemburgo, Malesia, Marocco, Messico, Mongolia, Nicaragua, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Pakistan, Perù, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Federale Tedesca, Repubblica Popolare Cinese, Repubblica Slovacca, Romania, Singapore, Siria, Spagna, Sri Lanka, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Taiwan, Tailandia, Tunisia, Turchia, Ungheria, U.S.A., Venezuela, Vietnam, nonché nei Paesi appartenenti all’ex Repubblica Sovietica.

In conformità e nei limiti stabiliti dalla normativa vigente, il Fondo adotta, per ogni comparto, uno stile di gestione di tipo flessibile. In relazione allo stile di gestione adottato non è possibile individuare un parametro di riferimento (benchmark) coerente con i rischi connessi con la politica d’investimento del Fondo. In luogo del benchmark vengono adottate misure di volatilità dei differenti comparti del Fondo coerenti con gli indicatori di rischio sintetico espressi.

Su base annua ed in relazione a ciascun profilo di rischio, corrispondente ad ogni singolo comparto, viene definito un rendimento obiettivo compatibile con la protezione ovvero rivalutazione reale del patrimonio. Successivamente, si procede a stimare il rendimento atteso di equilibrio di ciascuna asset class (che compongono anche i parametri di riferimento dei comparti). Rispetto a tale rendimento atteso di equilibrio, si esprime un orientamento strategico in funzione delle analisi economiche e finanziarie elaborate dal team di gestione. Ad ogni orientamento strategico è associato un rendimento che può quindi essere superiore o inferiore a quello di equilibrio, in considerazione anche della volatilità dell’asset class a cui si riferisce l’orientamento medesimo, ipotizzando una distribuzione normale dei rendimenti. Tale rendimento costituisce l’input principale del processo di ottimizzazione che prevede l’integrazione dei rendimenti attesi di equilibrio con gli orientamenti strategici, tenendo conto dell’incertezza di questi ultimi, determinando così il rendimento medio annuo atteso di ciascuna asset class. L’attività di ottimizzazione di portafoglio ha lo scopo di determinare la frontiera efficiente dalla quale vengono selezionate le strategie di asset allocation, aventi un rendimento medio annuo atteso compatibile con i diversi profili di rischio e gli obiettivi di rendimento ad essi attribuiti.

In riferimento al comparto garantito, tale processo è limitato in termini di elaborazione di strategie di asset allocation, in ragione della possibilità di investire in un’unica asset class, corrispondente ai titoli di stato (o equivalenti) a breve termine; pertanto, il rendimento obiettivo è perseguito attraverso la opportuna selezione dei singoli strumenti finanziari.

Il processo di gestione dei portafogli è integrato da analisi che tengano conto dei fattori di rischio ambientali, sociali e di buona governance; ciò avviene sia nella fase di definizione delle asset class alla base delle allocazioni di portafoglio, che nella selezione degli strumenti che andranno a comporre i portafogli, tramite criteri di esclusione di alcuni settori e/o paesi, ed anche criteri di selezione cosiddetti “best-in-class”, ovvero che mirano a premiare i comportamenti virtuosi fra le società appartenenti a categorie omogenee.

I comparti del Fondo Pensione Aperto Aureo possono essere combinati dagli investitori al fine di realizzare percorsi di life cycle, in modo che la composizione del capitale investito muti gradualmente nel tempo per effetto di riallocazioni automatiche, determinate in funzione della durata residua della fase di accumulo, con l’obiettivo di diminuire il rischio finanziario e la volatilità dell’investimento all’avvicinarsi della scadenza della fase di accumulo.

I comparti

Fondo Pensione Aperto Aureo è costituito da una pluralità di opzioni di investimento (comparti), ciascuna caratterizzata da una propria combinazione di rischio/rendimento:

Aureo Comparto Garantito ESG

Orizzonte temporale: breve/medio periodo (fino a 5 anni) Grado di rischio: Basso

Rendimento medio annuo atteso: -1,04% / +1,07 % Variabilità annua: +0,27%

Livello di Shortfall1: -0,45%

Probabilità di Shortfall2: +0,01%

Aureo Comparto Obbligazionario ESG

Orizzonte temporale: breve/medio periodo (5/8 10 anni) Grado di rischio: medio-basso

Rendimento medio annuo atteso: +0,77% / +1,93%

1 Per “Livello di Shortfall” si intende la perdita massima accettabile dell’investimento nell’orizzonte temporale della gestione.

2 Per “Probabilità di Shortfall” si intende la probabilità che, anche in base all’esperienza passata, il rendimento dell’investimento, nell’orizzonte temporale della gestione, risulti inferiore a un determinato limite.

Variabilità annua: +2,90%

Livello di Shortfall: -4,78%

Probabilità di Shortfall: +2,50%

Aureo Comparto Prudente ESG

Orizzonte temporale: medio/lungo periodo (5/10 anni) Grado di rischio: medio-basso

Rendimento medio annuo atteso: -0,46%/+0,59%

Variabilità annua: +2,62%

Livello di Shortfall: -4,33%

Probabilità di Shortfall: +2,50%

Aureo Comparto Bilanciato ESG

Orizzonte temporale: medio/lungo periodo (10/15 anni) Grado di rischio: medio-alto

Rendimento medio annuo atteso: +2,92% / + 6,17%

Variabilità annua: +8,13%

Livello di Shortfall: -13,41%

Probabilità di Shortfall: +2,50%

Aureo Comparto Azionario ESG

Orizzonte temporale: medio/lungo periodo (15/20 anni) Grado di rischio: alto

Rendimento medio annuo atteso: +4,41% / +9,63%

Variabilità annua: +13,07%

Livello di Shortfall: -21,57%

Probabilità di Shortfall: +4,95%

3. CRITERI DA SEGUIRE NELL’ATTUAZIONE DELLA GESTIONE

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