A livello nazionale, sul periodo 2005-2012 è stato raggiunto il 58% dell'obiettivo complessivo di risparmio energetico previsto al 2016. Il buon risultato, in anticipo sulla tabella di marcia tracciata nel PAEE 2011 deriva dall'ottima performance del settore industriale per il quale l'obiettivo è stato centrato già con quattro anni di anticipo grazie al supporto determinante dei certificati Bianchi e del settore residenziale dove sono stati raggiunti i tre quarti circa dell'obiettivo. Concentrandosi sul meccanismo dei TEE, nella tabella 2.3 sono riportati gli obblighi nazionali di risparmio di energia primaria per i distributori (aggiornati al D.M. 28 dicembre 2012) e i risparmi effettivamente conseguiti fino a fine 2013. A fine 2013, il meccanismo dei Certificati Bianchi ha permesso di conseguire circa 24 tep di risparmio di energia primaria. Nonostante il totale cumulato dei TEE emessi dall'inizio del meccanismo sia ancora in deficit rispetto al numero necessario all'adempimento degli obblighi prefissati, questo sistema incentivante si consolida come uno degli strumenti fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal PAEE 2011 così come definito dalla Strategia Energetica Nazionale che affida ad esso il compito di coprire oltre un terzo del risparmio totale da conseguire entro il 2020.
Tabella 2.3 - TEE emessi rispetto agli obblighi previsti dall'inizio del meccanismo (GME,2014).
Anno di obbligo Obblighi Distributori di energia elettrica [Mtep/anno] Obblighi Distributori di gas [Mtep/anno]
Totale cumulato TEE necessari per l'adempimento [Mtep/anno]
Totale cumulato dei TEE emessi dall'inizio del meccanismo [Mtep] 2005 0,1 0,06 0,16 2006 0,19 0,12 0,47 2007 0,39 0,25 1,11 1,26 2008 1,2 1 3,31 2,6 2009 1,8 1,4 6,51 5,23 2010 2,4 1,9 10,81 8,02 2011 3,1 2,2 16,11 11,44 2012 3,5 2,5 22,11 17,23 2013 3,03 2,48 27,62 23,99 2014 3,71 3,04 34,37 2015 4,26 3,49 42,12 2016 5,23 4,28 51,63
Osservando la ripartizione per tipo dei Titoli cumulati emessi fino ad oggi (Figura 2.5), si osserva che circa l'80% del totale è rappresentato da Titoli di tipo I e II, circa il 18% da Titoli di tipo III, il 3% di Titoli di tipo II-CAR e una percentuale irrisoria da titoli di tipo V ( si ricorda che queste ultime due tipologie sono state introdotte solamente dal 2012).
Fig. 2.5 - Ripartizione dei TEE emessi dall'avvio del meccanismo a fine 2013 (GME, 2014).
I dati statistici evidenziano che l'intervento di semplificazione, riordino e maggiore valorizzazione degli interventi strutturali (mediante l'introduzione del coefficiente di durabilità tau) effettuato con le nuove Linee Guida AEEG 2012 ha avuto impatto in termini quantitativi e qualitativi, agendo in due direzioni: stimolando l'accesso al meccanismo dei TEE di nuovi operatori, e aumentando la partecipazione al meccanismo degli interventi di carattere strutturale. Con questo secondo effetto si intende evidenziare una maggiore capacità dei TEE di contribuire alla copertura dei costi di investimento in tecnologie ad alta efficienza energetica, a parità di costo per il paese. In questo senso si è assistito, proprio da fine 2011, ad una crescita della partecipazione al meccanismo di progetti di efficientamento negli usi sia termici che elettrici nel settore industriale, sia se calcolata in termini di TEE, sia se calcolata in termini di Risparmio Netto Contestuale (sterilizzando dunque il solo effetto di cambiamento nei criteri di contabilizzazione dei risparmi attraverso il citato coefficiente tau). L'effetto positivo di aumento della partecipazione del settore industriale al meccanismo dei Certificati Bianchi volto a interventi di efficientamento strutturale dei processi produttivi emerge anche dal ruolo sempre più importante svolto dal metodo di valutazione dei risparmi a consuntivo: questo metodo, che prevede la definizione di un programma di misura e di un algoritmo di calcolo dei risparmi definito ad
hoc per ogni progetto, si adatta particolarmente bene alle caratteristiche e specificità del settore
industriale i cui interventi sono difficilmente standardizzabili in schede tecniche. Osservando la ripartizione in categorie di interevento dei TEE richiesti nel secondo semestre 2013 mediante PPPM, si nota infatti che circa il 95% afferisce a categorie del settore industriale e in particolare alle categorie IND-FF (53%) e IND-T (33%). Di conseguenza, il fatto che oltre il 90% dei TEE rilasciati nell'anno 2013 abbia previsto proprio una modalità di valutazione a consuntivo è chiaro sintomo del peso del settore industriale nel meccanismo dei Certificati Bianchi.
47% 32% 3% 18% 0% Tipo I Tipo II Tipi II-CAR Tipo III Tipo V
Fig. 2.6 - Ripartizione rispetto alle tre metodologie di valutazione dei TEE emessi dall'avvio del meccanismo al 31 maggio 2012 (AEEG,2012).
La tabella 2.4, che riguarda la ripartizione per categoria di intervento dei TEE emessi dall'avvio del meccanismo ad oggi a favore di progetti valutati con metodo a consuntivo, conferma quanto sopra detto: si nota come negli anni sia andata consolidandosi la quota di risparmi legati ad interventi in ambito industriale, arrivati a coprire oltre il 92% del totale.
31% 66% 3% Consuntivo Standard Analitici
Tabella 2.4 - Ripartizione dei TEE emessi dall'avvio del meccanismo a favore di progetti a consuntivo (AEEG,2012).
Sigla Descrizione
Quota % dei TEE emessi al 31 maggio
2012
IND-T Processi industriali: generazione o recupero di calore per raffreddamento,
essiccazione, cottura, fusione, ecc. 62,1%
IND-GEN Processi industriali: generazione di energia elettrica da recuperi o da fonti rinnovabili
o da cogenerazione 17,3%
IND-FF
Processi industriali: interventi diversi dai precedenti, per l'ottimizzazione energetica dei processi produttivi e dei layout d'impianto finalizzati a conseguire una riduzione oggettiva e duratura dei fabbisogni di energia finale a parità di quantità e qualità della produzione
9,1%
IND-E Processi industriali: sistemi di azionamento efficienti (motori, inverter, ecc.),
automazione e interventi di rifasamento 5,4%
CIV-T Settori residenziale, agricolo e terziario: generazione di calore/freddo per
climatizzazione e produzione di acqua calda 2,8%
IPRIV-NEW Illuminazione privata: nuovi impianti efficienti o riprogettazione completa di impianti esistenti 1,1%
CIV-GEN Settori residenziale, agricolo e terziario: piccoli sistemi di generazione elettrica e
cogenerazione 0,8%
IPRIV-RET Illuminazione privata: applicazione di dispositivi per l'efficientamento di impianti
esistenti (retrofit) 0,7%
IPUB-RET Illuminazione pubblica: applicazione di dispositivi per l'efficientamento di impianti
esistenti (retrofit) 0,5%
CIV-INF Settore residenziale, agricolo e terziario: riduzione dei fabbisogni di energeia con e
per applicazioni ICT 0,2%
CIV-ELET Settori residenziale, agricolo e terziario: elettrodomestici per il lavaggio e la conservazione dei cibi
0,0% CIV-FA Settori residenziale, agricolo e terziario: riduzione dei fabbisogni di acqua calda
CIV-FC Settori residenziale, agricolo e terziario: interventi di edilizia passiva e interventi sull'involucro edilizio finalizzati alla riduzione dei fabbisogni di climatizzazione invernale ed estiva
CIV-FI Settori residenziale, agricolo e terziario: interventi sull'involucro edilizio finalizzati alla riduzione dei fabbisogni di illuminazione artificiale
CIV-ICT Settori residenziale, agricolo e terziario: elettronica di consumo (sistemi di intrattenimento e attrezzature ICT di largo consumo ad alta efficienza) IPUB-NEW Illuminazione pubblica: nuovi impianti efficienti o rifacimento completo degli
esistenti
RETI Interventi di efficientamento delle reti elettriche e del gas naturale TRASP
Sistemi di trasporto: efficientamento energetico dei veicoli
TOTALE 100,0%
Osservando la ripartizione dell'attività di emissione di TEE tra i diversi soggetti coinvolti nel meccanismo si nota anzitutto come sia molto limitato il contributo diretto delle aziende distributrici di gas e energia elettrica. Ciò risulta facilmente spiegabile con la difficoltà da parte di queste aziende nell'avviare un'attività tanto diverse dal loro core-business come la realizzazione di interventi di efficienza energetica. A questo si aggiunge, per i grandi soggetti, la possibilità di incorrere in problemi con l'Antitrust. Il grosso dell'attività di ottenimento di Titoli risulta in mano alle Società di Servizi Energetici, i soggetti dotati di tutti gli strumenti e del know-how necessari all'individuazione, realizzazione, valorizzazione di interventi di efficientamento energetico. Seppur in netta crescita,
risulta ancora limitato il contributo diretto da parte di Società dotate di Energy Manager : queste scontano soprattutto la non raggiunta maturità della figura dell'EM nel tessuto italiano in termini di riconoscimento del ruolo, risorse umane ed economiche messe a disposizione, propensione all'investimento delle singole aziende.
Tabella 2.5 - Livelli di attività dei diversi soggetti titolari di progetti (Fonte: AEEG, 2012).
Tipologia di soggetto Percentuale di TEE emessi rispetto al totale
al 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2011 VARIAZIONE
Distributori elettrici
obbligati 5,8% 6,5% -0,7%
Distributori gas obbligati 5,7% 6,2% -0,5%
Distributori non obbligati 0,4% 0,6% -0,2%
Società di Servizi Energetici 77,8% 81,6% -3,8%
Soggetti con Energy
Manager 10,3% 5,1% +5,2%
TOTALE 100,0% 100,0%
2.7 Efficacia ed efficienza economica dei principali strumenti di incentivazione all'efficienza