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Obiettivi del progetto

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA (pagine 123-129)

6.4. Il Risk Management della mono-fornitura

6.4.5. Obiettivi del progetto

Alla luce di quanto descritto, si è definito un obiettivo aziendale riguardo l’incremento dell’acquistato in multi-fornitura.

Questo è stato definito sul lungo periodo, alla luce di una serie di fattori:

 L’omologa di un fornitore richiede molto tempo e i risultati concreti di accrescimento del multi sourcing si potranno vedere solo nell’orizzonte degli anni.

 Le attività organiche di apertura di nuovi rapporti commerciali cominceranno nell’anno in corso (2019). Considerato il punto precedente, ponendo obiettivi di breve periodo non si sarebbero visti miglioramenti effettivi rispetto all’inizio del progetto.

Entrando nello specifico, il target risulta essere quello di aumentare il multi sourcing di circa il 5% nel 2019 rispetto al 2018, aggiungendo un ulteriore 10% di improvement nel 2020, per arrivare nel 2021 a un totale di miglioramento intorno al 30% rispetto alla situazione iniziale.

Questo, congiunto alle altre attività di risk management implementate, porterà la struttura aziendale a ridurre fortemente la criticità connessa all’importante percentuale di acquisto in single source.

7. CONCLUSIONE

Si è dunque visto come la mono-fornitura vada a impattare in modo importante nella creazione di valore da parte dell’impresa e come sia necessario andare a valutare e gestire il rischio connesso ad essa.

In tale prospettiva sarà di fondamentale importanza il ruolo degli acquisti che, anche mediante tali attività, potranno proiettarsi in un ruolo di assoluta rilevanza strategica per l’azienda.

L’evoluzione verso la concezione di procurement viene anche determinata mediante la gestione delle relazioni con i fornitori e la ricerca della creazione condivisa di valore, elementi che saranno di fondamentale importanza nell’ottica di un efficace gestione del rischio. Per effettuare un risk management efficace si rende infatti necessaria un’attenta mappatura dei rischi derivanti dai rapporti commerciali, la quale può portare successivamente all’implementazione di una serie di azioni in grado di migliorare l’efficienza della supply chain e migliorare i processi aziendali.

Tali rischi saranno di diversa natura e dovranno essere considerati, a seconda del contesto, in modo differente. Sarà per questo che si renderà necessario possedere una forte conoscenza dei processi aziendali e dei loro risvolti all’interno della catena di fornitura. Questo porterà a un miglioramento interno: per poter indagare, valutare e infine gestire efficacemente i rischi correlati a dei rapporti single-source servirà un’approfondita indagine dei propri processi.

Per quanto riguarda infine il risk management, la possibilità di trovare soluzioni efficaci sarà determinata dalla completezza delle analisi a monte. Nel momento in cui queste saranno effettuate in modo esauriente, la possibilità di gestire la quota di criticità, sarà sicuramente maggiore.

Come si è visto, in questa fase sarà molto spesso utile andare a ricercare soluzioni condivise con i fornitori, portando così a un miglioramento dei rapporti commerciali. Ciò, potrà condurre all’accrescimento del vantaggio competitivo generato da un certo tipo di fornitura. Così facendo, la ricerca di fonti alternative di approvvigionamento sarà facilitata dalla riduzione del rischio, il quale potrà essere ulteriormente ridotto tramite rapporti multi-sourcing.

La mono-fornitura dunque, pur rappresentando un rischio per l’azienda, se opportunamente valutata e gestita può diventare motivo di miglioramento.

BIBLIOGRAFIA

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Statistica; D.M. Levine, T.C. Krehbiel, M. L. Berenson; Pearson

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Supply chain risk management: Approcci, tecniche e modelli di gestione: Tesi di Dottorato di Ricerca in Tecnologie e Sistemi di Produzione; R. M. Grisi

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Dispense del corso “Metodi per la finanza aziendale”; L.Trevisan

Convegno: Sustainable Procurement Summit, The Procurement, Milano, 27 Settembre 2018 http://www.datamanager.it/news/procurement/procurement-funzione-sempre-pi-strategica-il-business https://www.protiviti.com/sites/default/files/italy/insights/1_whats_up_on_procurem ent_report_2016.pdf https://www.advanceschool.org/public/images/adnet/Articolo_Vettor_Modello_Kralj ic.pdf https://www.finanzalive.com/ebitda/ https://www.danea.it/blog/analisi-abc/

RINGRAZIAMENTI

Il raggiungimento di questo grande obiettivo da parte mia non sarebbe stato possibile senza l’apporto di molte persone che, in diversi modi, hanno contribuito a rendere il mio percorso Universitario un successo.

In particolare, voglio ringraziare i miei genitori Marina e Albano e i miei zii Lucia ed Egidio per aver sempre creduto in me e avermi sostenuto e voluto bene incondizionatamente.

Ringrazio poi Linda, perché con il suo contributo ho potuto affrontare gli ultimi due anni in modo sereno e felice, sapendo di poter contare su di una persona speciale. Voglio ringraziare poi i miei amici Gb, Marco, Elisabetta, Alessandro e Daniel per tutti i momenti insieme che hanno contribuito a rendermi felice e ad alleggerire le difficoltà incontrate.

All’interno dei ringraziamenti sento poi di dover citare i miei compagni di corso, nonché di avventura. In particolare, devo dire grazie a Giacomo, Nicola, Riccardo, Eugenio e Giovanni.

Altro gruppo che ha contribuito in modo importante è quello dei miei compagni di squadra dell’Argine Basket. Aver delle persone che conosco da sempre con cui praticare lo sport che amo mi ha dato una marcia in più per tutto il corso degli studi. Altre persone a cui devo dire grazie sono Giacomo e Alessandro, anche se negli ultimi tempi li ho visti meno, sono sicuramente due persone importanti nella mia vita. Ringrazio poi Marta, la mia correlatrice, Leonardo e tutti i colleghi del Procurement Department di SIT per avermi dato un enorme contributo a livello di conoscenze e informazioni nella realizzazione della tesi.

Infine, ringrazio il mio relatore, il professor Vinelli, per l’aiuto datomi con i suoi consigli e le sue indicazioni nella realizzazione di questo progetto.

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA (pagine 123-129)