Venendo ora ai più importanti obiettivi che, generalmente, la Danzaterapia persegue e che sono legati ai precedenti livelli, questi corrispondono ad altrettanti compiti che l’operatore si impegna a svolgere e ad altrettanti effetti che potenzialmente si aspira a raggiungere.
78
È chiaro che ogni percorso di Danzaterapia è diverso dall’altro a seconda dell’ambito di intervento, della tipologia di destinatari, dei bisogni manifestati, delle risorse disponibili e della persona stessa del conduttore. Ogni percorso ha le sue caratteristiche, i suoi obiettivi, i suoi strumenti specifici. Tuttavia si può tracciare una linea generale di quelle che sono le finalità più comuni e significative di ogni esperienza di Danzaterapia.
Ogni obiettivo è indicato in un’ottica di miglioramento e realizzazione positiva128.
Capacità motorie
La Danzaterapia potenzia il corpo nelle sue capacità muscolari e articolari, affinando la resistenza, la forza, la coordinazione, la flessibilità, la rapidità, la fluidità. Ne sono coinvolte anche la circolazione del sangue, la respirazione e il peso. Un corpo sano, attivo e ben sviluppato è fondamentale per un movimento pieno, funzionale ed esteso.
Capacità sensoriali
La Danzaterapia stimola i sensi, quali la percezione dello spazio circostante, la sensazione tattile, la capacità all’ascolto, il fluire del respiro, la consapevolezza del proprio stesso movimento. Sentire maggiormente ciò che noi siamo ed abbiamo, e ciò che sta fuori di noi, ci rende più pronti e vigili.
Capacità cognitive
Anche la capacità di immaginare, intuire, riflettere, apprendere e rielaborare è una delle sfere su cui si riscontrano i benefici della Danzaterapia. In questo modo la persona acquisirà una maggiore comprensione e padronanza rispetto a ciò che sta avvenendo, e anche una maggior spinta alla creatività.
Capacità emotive
Danzare aiuta anche a sentire di più le proprie emozioni, a stabilire un contatto consapevole col proprio mondo interiore, con i suoi turbamenti, le sue certezze, i suoi
128 Cfr. Macaluso C., Zerbeloni S., La danzaterapia, Xenia, Milano, 1999, pp. 47-51; Assandri A., La
79
dolori, i suoi desideri, le sue rabbie, le sue gioie e tutti i sentimenti che la danza aiuta ad individuare e a liberare.
Capacità relazionali
La Danzaterapia favorisce l’incontro con nuove persone e con tutto il vissuto che ciascuna di queste porta con sé. Stimolare ogni persona alla conoscenza e all’accoglienza degli altri, sia degli altri partecipanti, sia degli operatori, con sguardo rispettoso ed empatico, senza giudizi e chiusure, è un importante obiettivo che porta alla condivisione e all’integrazione sociale
Capacità espressive e creative
Saper riconoscere le proprie attitudini e le proprie aspirazioni è il primo passo per saperle esprimere. La Danzaterapia aiuta la persona a superare i blocchi fisici e mentali che le impediscono di manifestare la sua vera sostanza e la sua fantasia e, successivamente, a saperle raccontare dando loro forma attraverso il proprio movimento. Le capacità espressive, non verbali, vengono accresciute grazie alla conoscenza e alla sperimentazione del proprio corpo. La Danzaterapia stimola l’espressività e, di conseguenza, la fantasia e la creatività; ciascuno è sollecitato ad immaginare e a creare qualcosa di proprio, facendo uscire parti di sé, mettendosi alla prova come artista.
Riequilibrio dei limiti
Sebbene ciascuno si presenti con delle difficoltà, che possono riguardare vari aspetti del corpo, della motricità, della cognizione o della relazionalità, la Danzaterapia mira a trasformarle in nuove e positive risorse di sviluppo personale. Il superamento dei blocchi parte dal non considerarli tali ma come valide possibilità di crescita. Per esempio, la cecità può non essere un limite se accolta non come un problema ma come una condizione che permetterà di affinare maggiormente altre capacità sensoriali.
Consapevolezza
Per consapevolezza si intende la profonda conoscenza di se stessi, sia del proprio corpo e delle relative caratteristiche e abilità fisico-motorie, sia del proprio Io interno, dei suoi
80
pensieri e sentimenti, sia del contesto relazionale in cui si vive. La Danzaterapia porta la persona più vicina a se stessa, alla comprensione del suo vissuto, delle sue aspirazioni, alla comprensione del mondo esterno e del suo rapporto col mondo.
Scoperta e attivazione di nuove capacità
La Danzaterapia è un cammino di ricerca incessante di sé, degli altri, della vita. Essa conduce alla scoperta di nuovi lati e capacità personali (motorie, creative, espressive) che prima erano nascosti o dormienti e che, grazie alla danza, la persona scopre di possedere. La scoperta comporta poi l’uso attivo di queste nuove risorse che la persona integra con quelle già note e che mette al servizio degli altri.
Accettazione e perdono
Affinché la persona possa a aprirsi a se stessa, al proprio movimento e al danzare collettivo non basta la comprensione, ma è necessaria l’accettazione della propria vita, del proprio modo di essere e del mondo esterno. La Danzaterapia cerca di aiutare ognuno ad accettarsi e ad accettare l’altro per quel che in ogni momento è e può dare, eliminando giudizi e rancori verso se stessi, gli altri, il passato ed ogni ossessione verso ciò che si vorrebbe essere o che si vorrebbe che gli altri fossero. Accettare significa anche perdonare eventuali errori propri e degli altri.
Fiducia ed empatia tra operatore e partecipante
L’operatore si impegna a preparare un ambiente accogliente, familiare e rassicurante affinché ogni partecipante possa sentirsi a suo agio e libero di farsi conoscere. È fondamentale che tra i due si crei fin da subito un rapporto di fiducia reciproca basata sull’ascolto, sulla condivisione, sul rispetto. L’operatore, in particolare, deve saper dare fiducia ponendosi non ad un livello superiore ma allo stesso livello della persona destinataria, pur nella distinzione dei ruoli di conduttore, da un lato, e partecipanti, dall’altro. L’operatore quindi è amichevole, disponibile, paziente e pronto a sostenere qualunque bisogno altrui; egli inoltre sa osservare, ascoltare e percepire i sentimenti, le conquiste e i desideri altrui. L’empatia resta sempre il solo obiettivo per dare fiducia
81
all’altro e per ricevere fiducia dell’altro. Percependo l’altrui mondo interiore, l’operatore infatti lo comprende e si fida delle sue forze.
Forza, sicurezza, fiducia, stima personali
Un efficace percorso di Danzaterapia fa crescere nella persona la fiducia negli altri, nel buono che ognuno ha, e contemporaneamente la fiducia in se stessa e nelle proprie personali capacità cognitive, fisiche e creative. Nonostante gli ostacoli che ciascuno può portare dentro di sé o incontrare durante il percorso, la danza permette di scoprire la preziosa forza che è in ciascuno e che prima non si credeva di avere. Ci si sente quindi potenti, capaci, più sicuri delle proprie percezioni e scelte. Da qui deriva la propria autostima, l’apprezzamento e l’amore verso se stessi.
Autonomia e responsabilità
La Danzaterapia vuole guidare la persona verso un progressivo stato di autonomia personale e relazionale affinché possa essere sempre più artefice e protagonista attiva delle proprie decisioni e dei corrispondenti esiti, affinché possa quindi diventare sempre più responsabile ed autodeterminante. Forse fra gli obiettivi più importanti, l’autonomia è la condizione ideale in cui poter disporre pienamente di se stessi e delle proprie azioni. Il danzaterapeuta costruisce il percorso con ogni partecipante proprio in vista del suo raggiungimento di questa condizione, che ha un significato diverso per ciascuno. Non esistono livelli alti e bassi di autonomia, non esiste il massimo livello, ma solo livelli adeguati per ciascuno.
Aggregazione e inclusione
Altra preziosa finalità della Danzaterapia è l’integrazione della persona con il gruppo di lavoro e con il più generale contesto sociale. Spesso coloro che partecipano alle esperienze di Danzaterapia provengono da uno stato di inadeguatezza, isolamento ed emarginazione rispetto alla società. Grazie al suo naturale potere unificante, la Danzaterapia fa sciogliere i confini e mette in contatto più mondi. A poco a poco ci si scopre, ci si lega, ci si affida gli uni agli altri. La persona si sente parte di un gruppo, di uno spazio, di una società e, perciò, la sua identità si arricchisce e si rafforza.
82
Evoluzione personale
Un obiettivo generico che, però, definisce il significato degli interventi. La Danzaterapia fa evolvere la persona sotto tutti i punti di vista. Tutto si sviluppa, il moto, lo stato fisico, la cognizione, la sensibilità corporea ed emotiva, l’integrazione con l’ambiente. Si evolve nella pratica e, insieme, nella consapevolezza di ciò che si fa e si è. La danza necessariamente trasforma, fa maturare ed approfondisce.
Unità psico-corporea
Si tratta del principio che una buona pratica di Danzaterapia non dovrebbe mai perdere di vista. Oltre ad essere il criterio teorico e metodologico da cui partire nella conoscenza del soggetto e nella predisposizione del lavoro, l’unità dell’essere umano è anche l’obiettivo da perseguire e rafforzare. Attraverso la danza la persona deve poter percepirsi come un’unica totalità integrata di mente, anima e corpo, e l’operatore non deve mai dimenticarsene. Il benessere a cui si aspira non è mai quello di una sola parte, ma sempre di tutte le parti insieme. Di fatto, anche volendo trascurare questo orientamento, il lavoro che la Danzaterapia svolge sulla persona è sempre un lavoro globale ed integrante su tutte le sfere di cui questa è fatta.
Libertà, piacere, gioia, leggerezza, armonia
Il danzaterapeuta opera per il benessere globale della persona, in tutti i suoi aspetti. Il suo scopo è quello di liberarla da ogni pensiero limitante e di infonderle pace, gioia, gratitudine. La Danzaterapia deve portare piacere, deve far stare bene, deve divertire e far ridere. Al di là di tutte le precedenti finalità, credo che in fondo la più importante sia questa, la leggerezza, la spontaneità, la felicità e l’armonia che la danza sa portare.
Formazione degli operatori
Obiettivo a parte, la Danzaterapia viene attivata anche come modalità formativa, attraverso appositi corsi, seminari e scuole, per nuovi potenziali danzaterapeuti e per qualunque insegnante ed educatore desideroso di arricchire il proprio bagaglio culturale e di metterlo, poi, a disposizione dei propri allievi e utenti.
83
Concludo questa panoramica dedicata ad illustrare le principali funzioni, e i relativi scopi, della Danzaterapia provando ad esprimere sinteticamente il senso più profondo di questa disciplina.
La Danzaterapia è una modalità espressiva olistica finalizzata al recupero di quel significato simbolico che un tempo aveva la danza, quando rappresentava il linguaggio più naturale e vero, la via più diretta e semplice per connettere l’anima e il corpo, l’essere umano e il mondo. In quest’ottica, essa accompagna la persona verso la piena consapevolezza delle sue potenzialità fisiche, cognitive, emotive e la piena e creativa espressione di queste, con lo scopo di farle raggiungere una condizione di vita armonica e gioiosa. Attraverso svariati approcci e tecniche, che il danzaterapeuta utilizza a seconda dei casi, il movimento diventa la modalità più efficace per riequilibrare i propri traumi fisici o psichici o emotivi, raccontandoli attraverso il corpo, ritrovando così la propria libertà e pace129.