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DESCRIZIONE DEL PROGETTO

10.2 Obiettivi specifici:

- Definire specifiche linee di sorveglianza e controllo sugli strumenti in uso nella Struttura Santa Rita Hospital

- Sperimentare modelli di intervento efficaci per comunicare la sicurezza delle cure

10.3 Materiali

La scelta su quali manifesti utilizzare è dovuta all’ immediatezza comprensiva di alcuni messaggi rispetto ad altri e a limiti strutturali per la mancanza di spazi idonei.

Il materiale scelto per l’informativa all’utenza è il seguente:

Le mani pulite

La campagna Mani Pulite ha rappresentato una delle attività principali per la promozione della sicurezza del paziente in Toscana nell’anno 2005. La campagna è stata realizzata con il coinvolgimento diretto degli operatori sanitari di alcune aziende della Regione, rappresentative di tutte e tre le aree vaste territoriali e già coinvolte in attività per il miglioramento del lavaggio delle mani.

La campagna ha seguito un approccio di lavoro multidisciplinare, per cui i partecipanti al gruppo regionale hanno rappresentato tutte le categorie direttamente interessate al problema: ed è stato costituito da medici, infermieri, farmacisti e due membri del Centro Regionale del Rischio Clinico. Inoltre l’iniziativa è stata realizzata con il supporto operativo di alcune società scientifiche (SIMIT e SIFO) e altri soggetti importanti nell’affrontare questo problema (CIO, Dipartimento di Igiene Pubblica di Pisa) sia per le attività di progettazione che di implementazione delle soluzioni che per il monitoraggio nel tempo dei risultati ottenuti.

I lavori sono stati coordinati dal Centro per la Gestione del Rischio clinico e sicurezza del paziente, il quale ha avuto soprattutto la funzione di fare da collante fra le diverse attività di buone pratiche già elaborate a livello locale dalle singole aziende sanitarie, offrendo a queste aziende l’opportunità di lavorare insieme. Per promuovere la campagna sul lavaggio delle mani e su l’utilizzo del preparato alcolico il gruppo di lavoro ha elaborato del materiale informativo (poster di diverse dimensioni, segnalibri e volantini) Sono stati progettati diversi materiali di comunicazione a seconda del target considerato (operatori, pazienti e visitatori dei reparti, pubblico).

Anche il linguaggio utilizzato in ciascuno strumento elaborato è stato adattato al target di riferimento.

Il materiale informativo per gli operatori, per i visitatori e pazienti è stato collocato nei posti di maggiore visibilità.

Il manifesto di sensibilizzazione per il pubblico è stato affisso in punti strategici dell’ospedale.

Il materiale informativo per il pubblico, è stato posizionato su altri tipi di espositori già presenti nella struttura.

La corretta identificazione del paziente

L'obiettivo generale è ridurre i casi di non corretta identificazione del paziente. Al momento dell’ingresso al paziente viene posto un braccialetto identificativo che riporta le seguenti informazioni:

- nome e cognome

- comune e data di nascita - codice fiscale

- sesso

- reparto di accettazione

- alert: allergie a farmaci segnalate

- alert: uso di farmaci salvavita (TAO e insulina dipendente).

La presenza di allergie e di uso di farmaci salva vita è segnalato tramite la punzonatura di un apposito spazio predisposto sul braccialetto.

Prima che il paziente riceva qualsiasi trattamento, un componente dell’équipe deve chiedere al paziente di dichiarare il proprio nome, la data di nascita e ,se si tratta della procedura chirurgica, la ragione dell’intervento ed il sito chirurgico. Il personale deve verificare che le risposte del paziente siano congruenti con la documentazione clinica, il consenso informato. Se il paziente, per la propria condizione clinica o per età, non è in grado di rispondere alle domande poste sulla corretta identificazione è necessario coinvolgere i familiari o altre persone in grado di rispondere con certezza (raccomandazione ministeriale, n.7)”.

Inoltre sono stati affissi tre formati distinti in Struttura:

- un poster di grandi dimensioni all’entrata dei reparti e nelle aree ambulatoriali dove tutti possono leggere le informazioni generali relative al progetto

- un volantino tecnico progettato per essere distribuito agli operatori durante la formazione come nota descrittiva della campagna

- un segnalibro che richiama la forma del braccialetto distribuito ai pazienti nel momento in cui viene applicato e che contiene sul retro le informazioni relative all’utilizzo del dispositivo e all’importanza che ha ai fini della corretta identificazione.

Prima che il paziente riceva qualsiasi farmaco che possa influenzare le sue funzioni cognitive, un componente dell’équipe deve chiedere al paziente di dichiarare il proprio nome, la data di nascita, la ragione dell’intervento ed il sito chirurgico. Il personale deve verificare che le risposte del paziente siano congruenti con la documentazione clinica, il consenso informato e, laddove presenti, con il braccialetto di identificazione o altri

sistemi analoghi. Se il paziente, per la propria condizione clinica o per età, non è in grado di rispondere alle domande poste sulla corretta

identificazione è necessario coinvolgere i familiari o altre persone in grado di rispondere con certezza (raccomandazione ministeriale, n.7)”16.

16 Raccomandazione ministeriale per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica

La prevenzione delle cadute in Ospedale

L’obiettivo generale è ridurre l’incidenza delle cadute nei pazienti ricoverati.

Gli obiettivi specifici sono l’empowerment di operatori e pazienti nella prevenzione delle cadute; la condivisione di metodi e strumenti di rilevazione ed analisi delle cadute; la buona gestione della relazione con i pazienti e con i familiari a seguito della caduta, anche per attenuare il contenzioso.

Sui poster vengono indicati i comportamenti da tenere per prevenire le cadute in e fuori dal reparto/ospedale, sugli indumenti preferibili per ridurre i rischi, sullo stile di vita da tenere una volta dimessi per prevenire le cadute.

Vengono indicati inoltre gli eventuali problemi strutturali riferiti sia all’ambiente (camere di degenza, corridoi,

bagni, percorsi, illuminazione, ecc.) e alle attrezzature ed agli arredi (maniglie, letti, carrellini per il pasto, sanitari, ecc.) impiegati nei reparti che possono creare ostacoli e

difficoltà nel movimento durante la degenza o l’accesso alle aree ambulatoriali.

L’antibiotico giusto al momento giusto

La campagna "L'antibiotico giusto al momento giusto" si propone di definire procedure standard di somministrazione che si riferiscono a linee guida regionali, al fine di ottimizzare l’impiego terapeutico delle principali classi di antibiotici per limitare lo sviluppo delle resistenze antimicrobiche oltre a una diminuzione dei costi.

Nel poster si sottolinea l'importanza di assumere antibiotici in modo consapevole ponendo fine ad un uso non necessario e invitando le persone a seguire le istruzioni dei loro Medici su come prendere antibiotici nel modo idoneo.

10.4 Metodologia

L’indagine eseguita presso la Struttura Santa Rita è campionaria in quanto ho ottenuto informazioni interrogando gli stessi individui oggetto della ricerca, e appartenenti ad un campione rappresentativo, mediante una procedura standardizzata di somministrazione di un questionario.

Il questionario è stato somministrato nel periodo febbraio/aprile 2014, attraverso una intervista, a n. 300 visitatori afferenti all’area ambulatoriale e riservata ai visitatori della Struttura Santa Rita Hospital di Montecatini Terme.

Le domande riguardano il livello di conoscenza del il rischio e la sicurezza delle cure sanitarie e la percezione data dagli strumenti utilizzati dalla Struttura per prevenire eventi avversi.

Esclusi dall’intervista i pazienti ricoverati nelle aree di degenza.

Anche se presente un certo grado di interazione, il rapporto con il soggetto intervistato è stato il più possibile neutro.

Lo strumento utilizzato è stato il questionario, contenente n. 12 item.

Le prime tre domande sono relative a proprietà socio-anagrafiche di base, riguardano cioè le caratteristiche sociali dell’individuo; le successive nove domande riguardano i comportamenti e gli atteggiamenti e sono tutte a risposta aperta. Il vantaggio della domanda aperta è stato quello di concedere una maggiore libertà di espressione e spontaneità e la risposta è stata trascritta per intero. Lo svantaggio consiste nel fatto che la risposta è stata difficile da classificare in categorie predeterminate e questo ha creato problemi di codifica, poiché alcune risposte erano generiche o imprecise.

Le opinioni, le motivazioni, i sentimenti, i giudizi e i valori sono informazioni che possono essere ottenute unicamente interrogando l’individuo ma in questo caso le informazioni richieste sono anche quelle più difficili da ottenere perché le risposte sono influenzate dal modo in cui sono poste le domande, dal linguaggio utilizzato, dalla sintassi e dal contenuto.

Limite della rilevazione con questo questionario è stato non tener conto della disuguaglianza sociale e della possibilità di uniformare l’individuo a livello dell’uomo medio.

10.5 QUESTIONARIO

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