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OCCUPAZIONE E COESIONE SOCIALE LAVORO PER POCH

Scheda dei 27 Paesi dell’Unione Europea

OCCUPAZIONE E COESIONE SOCIALE LAVORO PER POCH

Rispetto all’Europa, le Regioni italiane, non primeggiano né in termini di creazione e attrazione di lavoro né di partecipazione al mercato del lavoro. Sia in termini di occupazione richiesta dalle unità produttive residenti che di tasso di occupazione totale, infatti, la regione Provincia Autonoma Bolzano-Bozen, che nel 2004 è al primo posto a livello nazionale, a livello europeo è solo in 36° posizione in termini di dotazione e 60° in termini di tasso di occupazione.

UN TARGET COMUNITARIO RAGGIUNTO: UNA REGIONE DA IMITARE

Dopo il Consiglio di Lisbona, con i Consigli di Nizza, di Goteborg e di Barcellona, sono stati fissati gli obiettivi da perseguire entro il 2010. Tre i target occupazionali: un tasso di occupazione al 70%, un tasso di occupazione femminile al 60% e un tasso di occupazione per la classe di età 55-64 anni al 50%.

Nel 2004, un solo target comunitario viene raggiunto ma da una sola Regione italiana. L’Emilia-Romagna è, infatti, l’unica regione ad aver già raggiunto, con un tasso di occupazione femminile pari al 60.2%, il target comunitario per la partecipazione femminile al mercato del lavoro. Nonostante il successo a livello nazionale per il quale si pone al primo posto, la Regione rimane solo in 90° posizione a livello europeo.

UN PRIMATO TUTTO ITALIANO: IL MODELLO FAMILISTA

L’Italia detiene“l’oro l’argento e il bronzo” per la bassa

partecipazione femminile al mercato del lavoro. Nel 2004, la

regione Sicilia, con un tasso di occupazione femminile pari al 27%, si pone in ultima posizione a livello europeo (i.e. 263° posizione (per questa variabile non si hanno i dati di cinque regioni bulgare), seguita dalla Puglia e dalla Regione Campania. Inoltre, si nota che tra le ultime otto Regioni si trovano anche la Calabria e la Basilicata.

UN WELFARE STATE SBILANCIATO

Un altro aspetto interessante e che fa riflettere, soprattutto in questo ultimo periodo in cui tutta l’Europa è attraversata da un’accesa discussione sulle modalità di intervento e di riforma dei sistemi pensionistici e dell’età pensionabile, è il fatto che in Italia si hanno pochi lavoratori in età “pre-pensione” rispetto al resto del continente. Nel 2004, in tutte le regioni italiane, i tassi di occupazione totale e femminile per la classe di età 55-64 sono

inferiori alla media europea. Rispetto al tasso di occupazione totale

(55-64) la regione Calabria, in 1° posizione su base nazionale è solo in 141° posizione a livello europeo. Rispetto al tasso di occupazione femminile (55-64), invece la regione Provincia Autonoma Bolzano- Bozen, che detiene il primato nazionale, è solo in 153° posizione a livello europeo.

REGIONI AUTONOME CON DIVERSA COESIONE SOCIALE. Le realtà regionali italiane sono fortemente eterogenee in termini di coesione socio-categoriale. Le regioni autonome hanno i tassi di disoccupazione totale femminile e di lungo periodo tra i più bassi a livello europeo. La Provincia Autonoma Bolzano-Bozen, infatti, è

terza in Europa per i tassi di disoccupazione totale (2.6%) e di

lungo periodo (0.3%), seguita dalla Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste (con tassi rispettivamente del 3% e dello 0.4%). Entrambe ottengono a livello europeo ottimi risultati anche in termini di disoccupazione femminile (rispettivamente pari al 3.5% e 4.1%). La Regione Sicilia, invece, ottiene i risultati peggiori sia in termini di disoccupazione

totale, sia femminile ed infine di lungo periodo (con tassi

rispettivamente pari al 17.2%, 23.7% e 10.6%). È tra le trenta regioni della Comunità in cui il disagio occupazionale assume una

dimensione di rilievo.

ECONOMIA, PRODUTTIVITÀ E SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA

La Regione è un polo industriale, infatti, il valore aggiunto dell’industria rispetto al totale dell’economia regionale, in termini percentuale, è superiore del 14.3% rispetto alla medesima quota calcolata su base europea.

Come altre economie post-fordiste, la Regione subisce gli effetti dei processi di de-industrializzazione e di delocalizzazione delle unità produttive in atto in modo amplificato rispetto ad altre aree del continente. La contrazione del 7.7% della quota di valore aggiunto dei settori industriali è, tuttavia, compensata dalla crescita del 4.0% della quota di valore aggiunto dei settori del terziario (che si attesta così al 68% del totale).

La regione, con una popolazione totale pari allo 0.9% della popolazione europea, rappresenta l’1% del prodotto interno lordo dell'Europa, con un PIL per residente maggiore del 19.5% rispetto alla media europea e un indice della produttività per occupato pari al 115.6% (EU- 27=100%).

Si osserva pertanto che, se da un lato si ha una dinamica positiva del PIL regionale dall’altro si registra, in controtendenza rispetto all’Europa, una dinamica negativa della produttività per occupato. Quindi, dal punto di vista strutturale emerge la necessità di una riflessione sul fatto che la crescita dei servizi alla persona e delle figure professionali connesse potrebbe, in prospettiva, non garantire gli stessi livelli di ricchezza (e redistribuzione) regionale attualmente prodotti.

OCCUPAZIONE E COESIONE SOCIALE

Il Piemonte è una regione a media base occupazionale che, nonostante una dotazione di occupati e un tasso di occupazione totale di qualche punto percentuale al di sopra del dato europeo, ha un tasso di occupazione femminile di 1.5 punti inferiore al parametro europeo. In termini di welfare il carico sociale risulta evidente, anche solo basandosi sui tassi di occupazione della popolazione in età tra i 55 e 64 anni che risultano inferiori di oltre il 33% rispetto ai tassi europei. La coesione sociale della regione, infine, è in parte desumibile dai contenuti tassi di disoccupazione totale, femminile e di lungo periodo che sono inferiori rispetto al dato europeo. I tassi regionali infatti rappresentano circa il 60% dei tassi medi europei.

La regione Piemonte nel 2004, con una popolazione totale pari a 4 milioni e 300mila unità, si trova in 6° posizione su base nazionale e in 19° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea

segue la regione Köln (Germany) e precede le regioni Oberbayern (Germany) e Emilia-Romagna (Italy) rispettivamente in 20° e 21° posizione. Inoltre rappresenta lo 0.9% della popolazione totale dell'Europa (EU-27=100%) mentre il dato nazionale assume una quota pari all’11.9%. Rispetto ad una prospettiva temporale la popolazione totale della regione tra il 2002 e il 2004 registra una crescita dell’1.8% (contro una variazione nazionale dell’1.8% e dello 0.9% a livello europeo): si osserva una dinamica regionale positiva migliore rispetto al dato medio europeo.

La regione nel 2004, con un prodotto interno lordo pari a 110530 milioni di euro (in PPS), si trova in 5° posizione su base nazionale e in 17° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea la regione Piemonte segue la regione Köln (Germany) e precede le regioni Outer London (United Kingdom) e Provence-Alpes-Côte d'Azur (France) rispettivamente in 18° e 19° posizione. La regione Piemonte rappresenta l’1% del prodotto interno lordo dell'Europa (EU-27=100%) mentre il dato nazionale assume una quota percentuale pari al 12.8%. Rispetto ad una prospettiva temporale il prodotto interno lordo della regione Piemonte tra il 2002 e il 2004 registra una crescita dell’1.5% (contro una variazione dello 0.3% a livello nazionale e del 6.6% a livello europeo): si osserva una dinamica

regionale positiva peggiore rispetto al dato medio dell'Europa.

La regione Piemonte nel 2004, con un prodotto interno lordo pari a 25700 euro per residente (in PPS), si trova in 8° posizione su base nazionale e in 56° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea la regione Piemonte segue la regione Prov. Brabant Wallon (Belgium) e precede le regioni Oberpfalz (Germany) e Zeeland (Netherlands) rispettivamente in 57° e 58° posizione. Con un indice pari a 119.5% rispetto al dato dell'Europa (EU-27=100%), la regione Piemonte si trova ad avere un prodotto interno lordo

maggiore del 19.5% rispetto alla media europea (il dato nazionale

invece è di circa 7.4 punti superiore al dato europeo). Rispetto ad una prospettiva temporale il prodotto interno lordo della regione tra il 2002 e il 2004 è rimasto sostanzialmente invariato (contro una variazione del - 1.4% a livello nazionale e del 5.6% a livello europeo):

si osserva una dinamica regionale negativa peggiore rispetto al

dato medio dell'Europa.

Con una produttività pari a 56740 euro per occupato (in PPS), si trova in 9° posizione su base nazionale e in 52° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Aquitaine (France) e precede le regioni Notio Aigaio (Greece) e Prov. Hainaut

(Belgium) rispettivamente in 53° e 54° posizione. Rispetto ad una prospettiva temporale la produttività della regione Piemonte tra il 2002 e il 2004 è rimasta sostanzialmente invariata (contro una variazione del - 1.5% a livello nazionale e del 5.4% a livello europeo):

si osserva una dinamica regionale negativa peggiore rispetto al

dato medio dell'Europa.

La regione nel 2004, con un valore aggiunto dei settori industriali - C-F pari al 30% del totale dei settori dell’economia regionale, si trova in 6° posizione su base nazionale e in 102° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea la regione Piemonte segue la regione Kassel (Germany) e precede le regioni Noord-Brabant (Netherlands) e Haute-Normandie (France) rispettivamente in 103° e 104° posizione. Rispetto ad una prospettiva temporale il valore aggiunto dai settori industriali - C-F della regione Piemonte tra il 2002 e il 2004 registra una contrazione del 7.7% (contro una variazione del - 1.8% a livello nazionale e del - 2.0% a livello europeo): si osserva una dinamica regionale negativa peggiore rispetto al dato medio

dell'Europa.

La regione Piemonte nel 2004, con un valore aggiunto dei settori del terziario - G-P pari al 67.9% del totale dei settori dell’economia regionale, si trova in 15° posizione su base nazionale e in 140° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea la regione Piemonte segue la regione Prov. Antwerpen (Belgium) e precede le regioni Gießen (Germany) e Prov. Oost-Vlaanderen (Belgium) rispettivamente in 141° e 142° posizione. Rispetto ad una prospettiva temporale il valore aggiunto dai settori del terziario - G-P della regione Piemonte tra il 2002 e il 2004 registra una crescita del 4.0% (contro una variazione dello 0.8% a livello nazionale ed europeo): si osserva una dinamica regionale positiva migliore rispetto al dato medio europeo.

La regione nel 2004, con una occupazione totale pari a 1milione e 950mila unità, si trova in 5° posizione su base nazionale e in 18° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Darmstadt (Germany) e precede le regioni Comunidad Valenciana (Spain) e Outer London (United Kingdom) rispettivamente in 19° e 20° posizione. Rispetto ad una prospettiva temporale l’occupazione totale, tra il 2002 ed il 2004, registra una crescita dell’1.9% (contro una variazione dell’1.8% a livello nazionale e dell’1.1% a livello europeo): si osserva una dinamica regionale positiva simile a quella della media europea.

La regione Piemonte nel 2004, con una dotazione di occupati pari al 45.3%, si trova in 11° posizione su base nazionale e in 109° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Attiki (Greece) e precede le regioni Utrecht (Netherlands) e Strední Cechy (Czech Republic) rispettivamente in 110° e 111° posizione. Rispetto ad una prospettiva temporale la dotazione di occupati, tra il 2002 e il 2004, è rimasta sostanzialmente invariata (contro una variazione dello 0.1% a livello nazionale e dello 0.2% a livello europeo): si osserva una dinamica regionale positiva simile a quella della media europea.

La regione Piemonte nel 2004, con un tasso di occupazione totale 15-64 anni pari a 63.5%, si trova in 8° posizione su base nazionale e in 139° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Bretagne (France) e precede le regioni Toscana (Italy) e Região Autónoma dos Açores (Portugal) rispettivamente in 140° e 141° posizione. Rispetto ad una prospettiva temporale il tasso di occupazione totale 15-64 anni, tra il 2002 ed il 2004, registra una crescita del 2.6% (contro una variazione del 3.8% a livello nazionale e dello 0.6% a livello europeo): si osserva una dinamica regionale positiva migliore rispetto al dato medio europeo.

La regione Piemonte nel 2004, con un tasso di occupazione femminile 15-64 anni pari a 53.7%, si trova in 7° posizione su base nazionale e in 170° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Arnsberg (Germany) e precede le regioni Západné Slovensko (Slovakia) e Prov. Brabant Wallon (Belgium) rispettivamente in 171° e 174° posizione. Rispetto ad una prospettiva temporale il tasso di occupazione femminile 15-64 anni, tra il 2002 e il 2004, registra una crescita del 4.1% (contro una variazione del 7.6% a livello nazionale e dell’1.8% a livello europeo): si osserva una dinamica regionale positiva migliore rispetto al dato medio europeo.

La regione Piemonte nel 2004, con un tasso di occupazione totale 55-64 anni pari a 26.9%, si trova in 20° posizione su base nazionale e in 238° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Dessau (Germany) e precede le regioni Západné Slovensko (Slovakia) e Burgenland (Austria) rispettivamente in 238° e 239° posizione. Rispetto ad una prospettiva temporale il tasso di occupazione totale 55-64 anni, tra il 2002 e il 2004, registra una crescita del 15.9% (contro una variazione del 5.5% a livello nazionale e del 6.0% a livello europeo): si osserva una dinamica regionale positiva migliore rispetto al dato medio europeo.

La regione Piemonte nel 2004, con un tasso di occupazione femminile 55-64 anni pari a 19.6%, si trova in 13° posizione su base nazionale e in 220° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Dél-Alföld (Hungary) e precede le regioni Wielkopolskie (Poland) e Principado de Asturias (Spain) rispettivamente in 221° e 222° posizione. Rispetto ad una prospettiva temporale il tasso di occupazione femminile 55-64 anni, tra il 2002 e il 2004, registra una crescita del 28.1% (contro una variazione del 13.3% a livello nazionale e del 9.7% a livello europeo): si osserva una dinamica regionale positiva migliore rispetto al dato medio europeo.

La regione Piemonte nel 2004, con un tasso di disoccupazione totale pari a 5.3%, si trova in 12° posizione su base nazionale e in 198° posizione a livello europeo.

Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Merseyside (United Kingdom) e precede le regioni Prov. Oost-Vlaanderen (Belgium) e Marche (Italy) rispettivamente in 199° e 200° posizione. Con un indice pari a 57.1% ispetto al dato europeo (EU-27=100%), la regione Piemonte si trova ad avere un tasso di disoccupazione totale minore di circa il 42.9% rispetto al dato medio dell'Europa (il dato nazionale invece è di circa 12.5 punti inferiore al dato europeo). Rispetto ad una prospettiva temporale il tasso di disoccupazione totale, tra il 2002 e il 2004, registra una crescita del 3.1% (contro una variazione del - 10.7% a livello nazionale e dell’1.5% a livello europeo): si registra una dinamica regionale positiva, con un incremento del tasso di disoccupazione totale più

consistente del dato medio europeo.

La regione Piemonte nel 2004, con un tasso di disoccupazione femminile pari a 6.5%, si trova in 15° posizione su base nazionale e in 175° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Groningen (Netherlands) e precede le regioni Tübingen (Germany) e Cyprus (Cyprus) rispettivamente in 176° e 177° posizione. Con un indice pari a 65.0% rispetto al dato europeo (EU-27=100%), la regione Piemonte si trova ad avere un tasso di disoccupazione femminile minore di circa il 35.0% rispetto al dato

medio dell'Europa (il dato nazionale invece è di circa 5.3 punti

superiore al dato europeo). Rispetto ad una prospettiva temporale il tasso di disoccupazione femminile Piemonte tra il 2002 e il 2004 registra una contrazione del 10.7% (contro una variazione del - 13.6% a livello nazionale e dello 0.7% a livello europeo): si registra una dinamica regionale negativa, con una contrazione del tasso di

disoccupazione femminile più significativa rispetto alla media europea.

La regione Piemonte nel 2004, con una quota di disoccupazione di lungo periodo pari a 44.7%, si trova in 9° posizione su base nazionale e in 100° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Karlsruhe (Germany) e precede le regioni Darmstadt (Germany) e Île de France (France) rispettivamente in 101° e 102° posizione. Rispetto ad una prospettiva temporale la quota di disoccupazione di lungo periodo, tra il 2002 e il 2004, registra una contrazione del 5.9% (contro una variazione del - 17.5% a livello nazionale e dello 0.0% a livello europeo): si registra una dinamica regionale negativa, con una contrazione della quota di disoccupazione di lungo periodo più significativa rispetto alla media europea.

La regione Piemonte nel 2004, con un tasso di disoccupazione di lungo periodo pari a 2.3%, si trova in 11° posizione su base nazionale e in 152° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Koblenz (Germany) e precede le regioni Groningen (Netherlands) e Pohjois-Suomi (Finland) rispettivamente in 153° e 154° posizione. Rispetto ad una prospettiva temporale il tasso di disoccupazione di lungo periodo, tra il 2002 e il 2004, registra una contrazione del 2.9% (contro una variazione del - 26.0% del dato nazionale): si registra una dinamica regionale negativa, con una

contrazione del tasso di disoccupazione di lungo periodo meno

significativa rispetto alla media nazionale.

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste (Italy)

ECONOMIA, PRODUTTIVITÀ E SETTORI DI ATTIVITÀ ECONOMICA

La Regione ha una connotazione terziaria, infatti, la quota percentuale di valore aggiunto dei servizi rispetto al totale dell’economia regionale è pari al 73.7% e quindi maggiore del 3% rispetto alla medesima quota calcolata su base europea.

La regione, con una popolazione totale pari allo 0.025% della popolazione europea, rappresenta lo 0.032% del PIL d’Europa, con un prodotto interno lordo per residente maggiore del 28.2% rispetto alla media europea e un indice della produttività per occupato pari al 118.6% (EU- 27=100%).

OCCUPAZIONE E COESIONE SOCIALE

La Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste è una regione a micro base occupazionale di tipo europeista, infatti sia la dotazione di occupati,

sia il tasso di occupazione totale che femminile sono di diversi punti al di sopra del dato europeo.

In termini di welfare il carico sociale è abbastanza evidente anche solo basandosi sui tassi di occupazione della popolazione in età tra i 55 e 64 anni che risultano inferiori di almeno il 15% rispetto ai tassi europei.

La coesione sociale della regione è in parte desumibile dai tassi di disoccupazione totale (tra i più bassi d’Europa), femminile e di lungo periodo con indici anche del 90% inferiori rispetto al dato europeo (EU-27=100%).

La regione Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste nel 2004, con una popolazione totale pari a 120mila unità, si trova in 21° posizione su base nazionale e in 265° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Guyane (France) e precede le regioni Ciudad Autónoma de Ceuta (Spain) e Ciudad Autónoma de Melilla (Spain) rispettivamente in 266° e 267° posizione. La regione rappresenta lo 0.025% della popolazione totale dell'Europa (EU- 27=100%) mentre il dato nazionale assume una quota pari all’11.9%. Rispetto ad una prospettiva temporale la popolazione totale tra il 2002 e il 2004 registra una crescita dell’1.9% (contro una variazione nazionale dell’1.8%

e dello 0.9% a livello europeo): si osserva una dinamica regionale positiva migliore rispetto al dato medio europeo.

La regione nel 2004, con un prodotto interno lordo pari a 3380 milioni di euro (in PPS), si trova in 21° posizione su base nazionale e in 263° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Região Autónoma dos Açores (Portugal) e precede le regioni Voreio Ai gaio (Greece) e Guyane (France) rispettivamente in 264° e 265° posizione. La regione rappresenta lo 0.032% del prodotto interno lordo dell'Europa (EU-27=100%) mentre il dato nazionale assume una quota percentuale pari a 12.8%. Rispetto ad una prospettiva temporale il prodotto interno lordo, tra il 2002 e il 2004, registra una crescita del 3.1% (contro una variazione dello 0.3% a livello nazionale e del 6.6% a livello europeo): si osserva una

dinamica regionale positiva peggiore rispetto al dato medio

dell'Europa.

La regione Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste nel 2004, con un prodotto interno lordo pari a 27580 euro per residente (in PPS), si trova in 5° posizione su base nazionale e in 41° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Düsseldorf (Germany) e precede le regioni Veneto (Italy) e Provincia Autonoma

Trento (Italy) rispettivamente in 42° e 43° posizione. Con un indice pari a 128.2% rispetto al dato dell'Europa (EU-27=100%), la regione si trova ad avere un prodotto interno lordo maggiore del 28.2% rispetto alla media europea (il dato nazionale invece è di circa 7.4 punti superiore al dato europeo). Rispetto ad una prospettiva temporale il prodotto interno lordo, tra il 2002 e il 2004, registra una crescita

dell’1.2% (contro una variazione del - 1.4% a livello nazionale

e del 5.6% a livello europeo): si osserva una dinamica regionale

positiva peggiore rispetto al dato medio dell'Europa. La regione

nel 2004, con una produttività pari a 58220 euro per occupato (in PPS), si trova in 5° posizione su base nazionale e in 40° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea segue la regione Etelä-Suomi (Finland) e precede le regioni Stuttgart (Germany) e Bremen (Germany) rispettivamente in 41° e 42° posizione. Rispetto ad una prospettiva temporale la produttività della regione, tra il 2002 e il 2004, registra una crescita del 4.7% (contro una variazione del - 1.5% a livello nazionale e del 5.4% a livello europeo): si osserva una

dinamica regionale positiva peggiore rispetto al dato medio

dell'Europa.

La regione nel 2004, con un valore aggiunto dei settori industriali - C-F pari a 24.8% del totale dei settori dell’economia regionale, si trova in 13° posizione su base nazionale e in 175° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea la regione segue la regione Highlands and Islands (United Kingdom) e precede le regioni Basse- Normandie (France) e Extremadura (Spain) rispettivamente in 176° e 177° posizione. Rispetto ad una prospettiva temporale il valore aggiunto dai settori industriali - C-F della regione, tra il 2002 e il 2004, registra una crescita del 4.2% (contro una variazione del - 1.8% a livello nazionale e del - 2.0% a livello europeo): si osserva una dinamica regionale positiva migliore rispetto al dato medio europeo.

La regione nel 2004, con un valore aggiunto dei settori del terziario - G-P pari a 73.7% del totale dei settori dell’economia regionale, si trova in 7° posizione su base nazionale e in 67° posizione a livello europeo. Rispetto alla graduatoria europea la regione segue la regione South Yorkshire (United Kingdom) e precede le regioni Mazowieckie (Poland) e Prov. Hainaut (Belgium) rispettivamente in 68° e 69° posizione. Rispetto ad una prospettiva temporale il valore aggiunto dai settori del terziario - G-P della regione, tra il 2002 e il 2004, registra

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