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Capitolo 3. Struttura di mercato del settore ricettivo italiano: Focus sulla

3.5 Analisi della struttura del mercato ricettivo e della sua evoluzione nella regione Puglia

3.5.2. L’offerta di ricettività

Sulla base dei dati turistici regionali elaborati dall’Osservatorio turistico PugliaPromozione, nel 2018, l’offerta ricettiva in Puglia si componeva di 7.296 strutture alberghiere ed extra- alberghiere per totale di 276.566 posti letto.

Tra gli esercizi ricettivi il 14% è rappresentato da strutture alberghiere e l’86% da strutture extra-alberghiere. Le quote maggioritarie sono rappresentate dai B&B, che costituiscono oltre il 6,0% 0,4% 1,5% 27,1% 60,4% 4,5%

Alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso Alberghi 4 stelle Alberghi 3 stelle

Alberghi 2 stelle Alberghi 1 stella Residenze tur. alberghiere

Fonte: Osservatorio turistico PugliaPromozione Figura 3.9. Distribuzione degli arrivi in Puglia per tipologia di struttura alberghiera, Anno 2018. 8,0% 11,6% 39,7% 22,1% 1,0% 8,6% 9,0%

Af1ittacamere Alloggi agrituristici Altri esercizi ricettivi Bed & breakfast Campeggi Case e appartamenti vacanza Villaggi turistici

Figura 3.10. Distribuzione degli arrivi in Puglia per tipologia di struttura extra-alberghiera, Anno 2018.

50% dell’intera offerta ricettiva della regione, seguiti dagli af1ittacamere, alberghi e alloggi agrituristici (Figura 3.11.).

Tra le strutture alberghiere tradizionali la metà del totale ha meno di 24 camere, il 41% ha tra 25 e 99 camere, e il restante 9% più di 100 camere; dunque, si tratta per lo più di strutture ricettive di piccola e media dimensione. La concentrazione del numero di esercizi ricettivi per provincia vede una concentrazione maggiore nella provincia di Lecce (33,8%), che è anche la provincia in cui si registra la quota più elevata di arrivi; seguita dalla provincia di Bari (21,5%) e da quella di Foggia (17,3%).

Il tasso di utilizzazione netta dei posti letto in termini percentuali risulta massima nei mesi 5

estivi di luglio (40,3%), agosto (46,7%) e settembre (36,9%), e minima nei mesi invernali, intorno al 17%. Tali dati confermano la stagionalità della domanda, osservata anche in termini di arrivi nella regione.

Dunque, l’offerta è prevalentemente costituita da strutture extra-alberghiera, di media dimensione e che risultano essere più utilizzate nei mesi estivi rispetto al resto dell’anno, inoltre, sulla base di quanto emerge dal Piano Strategico del Turismo 2016-2025, la concentrazione degli arrivi riguarda sopratutto le zone costiere a discapito dell’entroterra.

Pari al rapporto tra le presenze (P) registrate e il numero di giornate letto di effettiva apertura (Ge) degli 5

esercizi alberghieri (escluse le chiusure stagionali, per restauro o altre chiusure temporanee), dove il numero di giornate letto di effettiva apertura è dato dal prodotto tra il numero di giorni di apertura dell’esercizio (ge) per il numero di posti letto (L). IN = P/(Ge) = P/(ge * L). (Fonte: Istat) 1% 13% 1% 11% 2% 51% 8% 13%

Af1ittacamere Alloggi agrituristici Bed & breakfast Campeggi

Case e appartamenti vacanza Villaggi turistici Alberghi Residenze tur. alberghiere Fonte: Osservatorio turistico PugliaPromozione

3.5.3. Evoluzione dell’offerta di ricettività e nuovi trend

Analizzando il Piano Strategico del Turismo 2016-2025, è possibile individuare tra i trend del turismo globale quelli che caratterizzeranno nei prossimi anni la regione Puglia come destinazione turistica, ovvero (Puglia365, 2018):

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Cambiamento della durata dei viaggi e della frequenza: i turisti sceglieranno di viaggiare molto più frequentemente durante l’anno, ma per periodi più brevi. Questo implica la necessità di adeguare l’offerta e renderla più competitiva nei periodi che in passato erano inutilizzati.

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Espansione della domanda e diversi1icazione dei comportamenti di consumo: si prevede che la domanda di turismo in Puglia continui a crescere e si prevede un cambiamento nella composizione dei turisti, sia in termini di Paesi di provenienza, sia in termini di segmenti.

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Polarizzazione della spesa: si stima una tendenziale concentrazione della spesa verso gli

estremi con un effetto di trading-up o trading-down, per cui i turisti realizzeranno sempre più viaggi e acquisteranno sistemazioni alberghiere di alto livello o low cost, mentre si ridurrà la domanda che rientra in una fascia di prezzo media.

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Ricerca di autenticità: come osservato a livello nazionale, cresce la domanda di turismo esperienziale e i turisti cercano sempre di più l’unicità e l’irripetibilità nei loro viaggi. Si stima, infatti, che crescerà la domanda in destinazioni “nuove”, ovvero non eccessivamente note e turisticizzate, e dotate di luoghi ancora incontaminati.

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Crescente attenzione all’impatto ambientale: si osserva una crescente sensibilità dei turisti relativamente ai problemi ambientali e alla sostenibilità, per cui crescerà la domanda di turismo rurale, di turismo green e cicloturismo in linea con quanto visto a livello nazionale.

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Boom degli agriturismi: negli ultimi cinque anni è stata la tipologia ricettiva che ha registrato

la crescita più elevata in Puglia e nel resto della penisola, e si stima che il trend positivo continuerà anche in futuro. Tra le motivazioni principali che spiegano questa tendenza vi sono forti attrattori verso questa tipologia di turismo, come il comparto artigianale, agroalimentare e rurale, accompagnato da una propensione dei turisti a cercare autenticità e tipicità, in opposizione alla dimensione standardizzata e globale che caratterizza la quotidianità.

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Diversi1icazione della composizione della domanda non residente: si stima che aumenteranno i turisti provenienti dalle rapidly developing economies, principalmente da Cina, India, Europa dell’Est ed Europa Centrale. Ciò comporta la necessità di adeguamento dell’offerta in termini di destagionalizzazione del turismo e di capacità di soddisfacimento di nuove esigenze della domanda.

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Impatto del terrorismo internazionale: considerando questo fenomeno in termini di medio- lungo periodo, si stima che nei prossimi anni il turismo di breve-medio raggio aumenterà, comportando sempre più viaggi all’interno della stessa area geogra1ica.

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Sviluppo della sharing economy: il consumo collaborativo è un fenomeno dilagante in ambito turistico e ricettivo, e si stima che continuerà a crescere rapidamente nei prossimi anni, determinando la nascita di nuovi attori nel comparto dell’offera turistico-ricettiva in tante destinazioni, tra cui anche la regione Puglia.

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Invecchiamento della popolazione: come osservato a livello nazionale, i turisti senior stanno aumentando, e si stima che tale segmento diventerà sempre più importante ambito turistico, grazie alla sue elevata capacità di spesa, alla maggior disponibilità a viaggiare in periodi di bassa stagione e alla durata superiore dei viaggi stessi (Puglia365, 2018).

Dunque, sulla base delle caratteristiche della domanda e dell’offerta ricettiva, e avendo considerato i nuovi trend che interesseranno il settore turistico e ricettivo in Puglia, l’ambito della sharing economy risulta essere un tema di forte interesse, per cui è interessante cercare di capire se è in grado di in1luenzare la performance del settore, e, quindi, se la sharing accomodation ha un impatto nel comparto ricettivo tradizionale in Puglia. In particolare, come si vedrà nel prossimo capitolo, lo sviluppo di Airbnb ha determinato un grande cambiamento della struttura del mercato turistico e ricettivo a livello globale, nazionale e regionale. Tuttavia, per poter valutare tale fenomeno è altresì opportuno procedere per gradi, analizzando come il mercato turistico si è evoluto, passando dai concetti di sharing economy, smart city e smart destination, e tourism business ecosystem, per poi analizzare le variabili che consentono di comprendere se è possibile dimostrare l’esistenza di un impatto o meno sul settore ricettivo tradizionale nella regione considerata.

Capitolo 4.