Linee guida per la microraccolta dell’amianto
APPENDICE 2: PIANO OPERATIVO SEMPLIFICATO PER L’AUTORIMOZIONE DI PICCOLE QUANTITA’ DI MATERIALE CONTENENTE AMIANTO IN MATRICE COMPATTA
COMUNICAZIONE DI EFFETTUAZIONE DEI LAVORI DI RIMOZIONE O RACCOLTA AL SUOLO DI PICCOLE QUANTITÀ DI MATERIALI DA PARTE DEL PRIVATO CITTADINO
Il Sottoscritto: __________________________________________________________
Nato a: ______________________________________ il ___ / ___ / _______
Residente a: ________________________ in Via ______________________ n. ___
Codice Fiscale ____________________________________ Tel___________________
AL FINE DI PROCEDERE ALLA RIMOZIONE E AL CONFEZIONAMENTO DI PICCOLE QUANTITÀ DI MATERIALE CONTENENTE AMIANTO IN MATRICE COMPATTA DICHIARA
1 Di svolgere personalmente il lavoro di rimozione del materiale contenente amianto in matrice compatta per un totale in peso non superiore a 500 Kg
2
Che il materiale contenente amianto è costituito da:
□
pannelli, lastre piane e/o ondulate in quantità inferiori a 24 metri quadrati (max 360 Kg).Indicarne la quantità in metri quadrati_________
□
canne fumarie massimo 3 metri lineari. Indicarne la quantità in metri ____________□
altre tubazioni massimo 3 metri lineari. Indicarne e la quantità in metri __________□
serbatoi, cisterne per acqua (massimo 2 pezzi da max 500 litri ognuno) Indicarne la quantità n° ______________lt______________□
casette per animali (cucce) (massimo 2 pezzi) Indicarne la quantità n° ______________□
altri manufatti (vasi, fioriere) (massimo 2 pezzi) Indicarne la quantità n° ______________3
Il materiale contenente amianto si trova:
□
in opera ad altezza inferiore o uguale a 3 mt da terra o□
a terra e si presenta nelle seguenti condizioni:□
integro e ben conservato□
stato di usura modesto 4 Che il materiale da rimuovere si trova in un insediamento civile e che la struttura interessata dai lavoriè un fabbricato ad uso:
□
civile abitazione□
ricovero attrezzi12
□
ricovero animali□
autorimessa□
altro (specificare)………...sito a …………..………in Via ……….. n. ……
5 Che prenderà contatti con il gestore del servizio rifiuti
□
per concordare tempistiche e modalità per il ritiro a domicilio dei rifiuti6 Che l’inizio dei lavori è previsto per il giorno ___ / ___ / _____ (data inizio lavori) ed avrà una durata presumibile di ……… (numero giornate lavorative)
8 Di adottare tuta, guanti monouso e maschera dotata di filtro per amianto di tipo FFP3 (tutto materiale a perdere)
9 Che le zone interessate dalle operazioni di autorimozione verranno delimitate con apposito nastro e idonei cartelli di avvertimento
10 Che la rimozione del materiale contenente amianto sarà preliminare ad eventuali altre operazioni di demolizione
11 Che prima di eseguire la rimozione il materiale contenente amianto verrà trattato con soluzione
incapsulante colorata costituita da: ………
……….. (indicare il prodotto utilizzato)
12 Che durante le operazioni di rimozione e successiva movimentazione del materiale contenente amianto si eviterà la sua frantumazione
13 Che il materiale rimosso verrà confezionato in pacchi di piccole dimensioni o singolarmente, posizionato su pallets ed avvolto con film plastico trasparente o collocato in doppio sacco a tenuta (se in pezzi).
14 Che gli indumenti da lavoro utilizzati verranno trattati con soluzione incapsulante e confezionati insieme al materiale rimosso
Il sottoscritto dichiara di avere preso visione della “Linee Guida per
la microraccolta dell’amianto” e di accettarne tutte le condizioni FIRMA CITTADINO
____________________________
(Spazio riservato al timbro AUSL per ricevuta) (Spazio riservato al gestore o alla ditta incaricata del ritiro)
Data ritiro Operatore/Ditta Firma
Convenzione-quadro triennale tra l'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e l'Università degli Studi di Parma - Dipartimento di Ingegneria e Architettura, per il supporto specialistico nelle attività tecnico-scientifiche finalizzate alla prevenzione, alla pianificazione e alla gestio-ne delle emergenze relative al rischio sismico
LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Ser-vizio nazionale di protezione civile” e successive modifiche;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante
“Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della L.15 marzo 1997, n.59”;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, recante “Di-sposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle strutture preposte alle attività di protezione civile e per migliorare le strutture logistiche del settore della difesa civile”, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n.401;
Visto il decreto legislativo 2 gennaio 2018 n. 1 “Codice del-la protezione civile” che all’art. 48 abroga, tra l’altro, del-la legge n. 225/1992 e dispone all’art. 50 che, fino all’adozione dei prov-vedimenti attuativi previsti dal medesimo decreto, continuano a trovare applicazione le disposizioni previgenti;
Visti in particolare i seguenti articoli del Decreto Legislati-vo n. 1/2018:
- 11, comma 1, che definisce le funzioni delle Regioni nell’ambito del Servizio nazionale della protezione civile;
- 13, comma 1, lett. c), che elenca le strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile ed individua, tra esse
“gli enti e istituti di ricerca di rilievo nazionale con finalità di protezione civile, anche organizzati come centri di competenza, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e il Consiglio na-zionale delle ricerche”;
- 13, comma 2, ai sensi del quale concorrono alle attività di protezione civile, tra gli altri, le organizzazioni pubbliche che svolgono funzioni utili per le finalità di protezione civile;
- 16, comma 1, che individua tra le tipologie di rischi di pro-tezione civile il rischio sismico;
Vista la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 gennaio 2014 inerente il “Programma nazionale di soccorso per il rischio sismico”;
Vista la legge regionale 7 febbraio 2005, n.1, recante “Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’A-genzia regionale di protezione civile”, e, in particolare, gli articoli:
- 1, comma 2, che stabilisce che “all’espletamento delle at-tività di protezione civile provvedono la Regione, le Province, i Comuni, le Comunità Montane, le Unioni di Comuni e le al-tre forme associative di cui alla legge regionale 26 aprile 2001, n. 11 e vi concorre ogni altra istituzione ed organizzazione pub-blica o privata [..]”;
- 3, comma 1, lettere a), b), che elenca le attività del siste-ma regionale di protezione civile, tra le quali figurano quelle dirette “all’elaborazione del quadro conoscitivo e valutativo dei rischi presenti sul territorio regionale necessario per le attività
gli enti e delle strutture operative preposti, nonché delle risorse umane e strumentali necessarie”;
- 11, comma 2, che stabilisce che nella redazione del Pro-gramma regionale di previsione e prevenzione dei rischi, l’attività di coordinamento tecnico è demandato all’Agenzia regionale di protezione civile, nel seguito Agenzia regionale;
- 14, comma 2, che evidenzia che l’Agenzia regionale per lo svolgimento delle attività regionali di protezione civile si avvale, anche previa stipula di apposite convenzioni, della collaborazione, del supporto e della consulenza tecnica, oltre che delle strutture operative ivi espressamente elencate, anche di ogni altro sog-getto pubblico che svolga compiti di interesse della protezione civile;
- 15, comma 1, che stabilisce che l’Agenzia regionale può sti-pulare convenzioni con i soggetti di cui all’art. 14 commi 1 e 2, nonché con aziende pubbliche e private anche al fine di assicurare la pronta disponibilità di particolari servizi, mezzi, attrezzature, strutture e personale specializzato da impiegare in situazioni di crisi ed emergenza;
- 20, comma 2, ai sensi del quale l’Agenzia regionale prov-vede tra l’altro alla predisposizione a livello tecnico, in concorso con le strutture tecniche regionali competenti, del programma re-gionale di previsione e prevenzione dei rischi in armonia con gli indirizzi nazionali;
- 20, comma 3, che prevede che per la redazione, tra l’altro, del programma di previsione e prevenzione dei rischi l’Agenzia regionale acquisisce collaborazioni scientifiche ove non dispo-nibili all’interno della Regione e può avvalersi della consulenza tecnico-scientifica anche di istituti universitari;
- 23, comma 6, ai sensi del quale presso l’Agenzia regionale è costituito, quale presidio permanente, il Centro Operativo Re-gionale per la Protezione Civile (COR);
Vista la legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città me-tropolitana di Bologna, province, comuni e loro unioni” e ss.mm.
ii., con la quale, in coerenza con il dettato della Legge 7 aprile 2014, n. 56, è stato riformato il sistema di governo territoriale e, per quanto qui rileva, è stato ridefinito l’assetto delle com-petenze dell’Agenzia regionale di protezione civile rinominata, peraltro, Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la pro-tezione civile;
Viste:
- la L.R. 30 ottobre 2008, n. 19 Norme per la riduzione del rischio sismico e s.m.i.;
- la propria deliberazione n. 1661 del 2 novembre 2011 re-cante “Approvazione elenco categorie di edifici di interesse strategico e opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di pro-tezione civile ed elenco categorie di edifici e opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso”;
Considerato che:
– la Regione Emilia-Romagna risulta esposta a diversi rischi tra cui, per quanto qui rileva, il rischio sismico;
– al fine di salvaguardare la sicurezza dei propri cittadini e di perseguire gli obiettivi posti dalle richiamate disposizioni statali e
cace ed efficiente concorso alla gestione delle situazioni di crisi, emergenza e superamento delle stesse, connesse alla tipologia di rischio di cui trattasi, coinvolgendo le strutture tecniche e scien-tifiche qualificate, presenti sul territorio regionale;
– per il perseguimento degli obiettivi sopracitati, la Regio-ne Emilia-Romagna intende individuare un soggetto di elevata qualificazione e profilo istituzionale, con cui condividere dette attività;
– le Università, ai sensi dell’art. 6, comma 4, lettera b), del-la legge 18 marzo 1989 n. 118, possono partecipare a programmi di ricerca promossi da Amministrazioni dello Stato, da Enti pub-blici o privati o da istituzioni internazionali, nel rispetto delle relative normative;
– al fine di perseguire in modo ottimale gli obiettivi sopra de-scritti sono stati sottode-scritti negli ultimi anni tra Regione e mondo universitario appositi protocolli d’intesa da cui sono discese spe-cifiche convenzioni per le attività di protezione civile, destinando a tal fine le necessarie risorse finanziarie;
– i risultati conseguiti in attuazione delle summenzionate convenzioni di settore hanno contribuito in misura fondamenta-le alla crescita qualitativa, professionafondamenta-le e operativa dell’intero sistema regionale di protezione civile;
– la collaborazione con le Università, mediante le proprie strumentazioni, tecnologie e competenze tecnico-scientifiche, può continuare a rappresentare un valido supporto per la Regio-ne Regio-nello svolgimento delle attività di protezioRegio-ne civile;
– il Dipartimento di Ingegneria e di Architettura dell’U-niversità di Parma, nell’ambito delle proprie aree tematiche di ricerca, svolge studi sulla salvaguardia degli edifici esistenti e del patrimonio storico, sulle strutture sostenibili, sugli interventi di miglioramento della sicurezza di costruzioni esistenti e sugli edifici di nuova concezione;
– è intenzione della Regione definire gli ambiti di attività da espletarsi a cura dell’Agenzia regionale per la sicurezza ter-ritoriale e la protezione civile oggetto di comune interesse con il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma e finalizzate, in particolare, alla mitigazione del rischio sismico;
Visto l’art. 15, comma 1, della L. 241/1990 s.m.i. ai sensi del quale le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazio-ne di attività di interesse comucollaborazio-ne;
Richiamata la propria deliberazione n. 652/2007, Indirizzi operativi in ordine alla stipulazione e all’attuazione delle con-venzioni previste dalla L.R. n. 1/2005, la quale prevede che alla sottoscrizione delle convenzioni in applicazione degli articoli 14 e 15 della L.R. n. 1/2005 provvederà il Direttore dell’Agenzia re-gionale in conformità ad uno schema previamente approvato con deliberazione della Giunta regionale;
Ritenuto pertanto:
- di definire, anche in applicazione dei citati articoli 14 e 15 della legge regionale n. 1/2005, nell’ambito di un’apposita con-venzione-quadro di durata triennale, di cui allo schema in Allegato
“A”, le attività di comune interesse della protezione civile regio-nale e il Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma come dettagliate nell’Allegato “B”, costituenti parti in-tegranti e sostanziali della presente deliberazione;
competente dirigente dell’Agenzia regionale per la sicurezza ter-ritoriale e la protezione civile, tenuto conto anche delle risorse finanziarie disponibili sul bilancio dell’Agenzia;
- di dare atto che alla sottoscrizione della convenzione di cui allo schema in Allegato “A” provvederà il Direttore dell’A-genzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile;
– di puntualizzare che il comune interesse delle parti al-lo svolgimento delle attività dedotte in convenzione ne esclude il carattere sinallagmatico, inquadrandosi la stessa nell'ambito degli accordi di collaborazione previsti dal citato art. 15 della L. 241/1990 s.m.i. e pertanto gli oneri finanziari posti a carico dell’Agenzia regionale per l’attuazione della convenzione non costituiscono corrispettivo per prestazioni di servizi o cessioni di beni ma rimborso per le spese sostenute per lo svolgimento del-le attività previste nella convenzione;
Visto il decreto legislativo n. 33 del 14/3/2013 “Riordino del-la disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministra-zioni” e ss.mm.ii.;
Richiamata la propria deliberazione n. 122 del 28 gennaio 2019: “Approvazione piano triennale di prevenzione della cor-ruzione 2019-2021”;
Richiamata la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna e ss.mm.ii.;
Richiamate altresì le proprie deliberazioni:
- n. 2416 del 29 dicembre 2008 “Indirizzi in ordine alle re-lazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adeguamenti conseguenti alla deli-bera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della delideli-bera 450/2007” e s.m.i, per quanto applicabile;
- n. 468 del 10 aprile 2017 “il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;
- n. 270 del 29 febbraio 2016 “Attuazione prima fase della riorganizzazione avviate con Delibera 2189/2015”;
- n. 622 del 28 aprile 2016 "Attuazione seconda fase della ri-organizzazione avviata con Delibera 2189/2015";
- n. 702 del 16 febbraio 2016 “Approvazione incarichi diri-genziali conferiti nell'ambito delle Direzioni Generali – Agenzie – Istituto, e nomina dei responsabili della prevenzione della cor-ruzione, della trasparenza e accesso civico, della sicurezza del trattamento dei dati personali, e dell'anagrafe della stazione ap-paltante”;
- n. 1107 del 11 luglio 2016 "Integrazione delle declarato-rie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazione avviata con Delibera 2189/2015";
- n. 56 del 25 gennaio 2016 con cui è stato conferito fino al 30 giugno 2020 l’incarico di Direttore generale “Cura del terri-torio dell’ambiente” al dott. Paolo Ferrecchi;
- n. 1129 del 24 luglio 2017 con cui è stato rinnovato l’incari-co di Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile fino al 31 dicembre 2020 al dott. Mauri-zio Mainetti;
Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiarato
Su proposta dell’Assessore alla Difesa del suolo e della co-sta, Protezione civile e Politiche ambientali e della Montagna;
A voti unanimi e palesi delibera
a) di richiamare le premesse del presente atto come sua par-te inpar-tegranpar-te e sostanziale;
b) di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, lo schema di convenzione-quadro di cui all’Alle-gato “A”, tra l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e il Dipartimento di Ingegneria e Architet-tura dell’Università di Parma per il supporto specialistico nelle attività tecnico-scientifiche finalizzate alla prevenzione, alla pia-nificazione e alla gestione delle emergenze relative al rischio sismico;
c) di approvare, altresì, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, l’Allegato “B” riportante in dettaglio gli ambiti di at-tività di cui alla convenzione-quadro che saranno programmate in
che delle risorse finanziarie disponibili sul bilancio dell’Agenzia;
d) di dare atto che la convenzione-quadro di cui all’allegato
“A” ha durata triennale, decorrente dalla data di sottoscrizione;
e) di dare atto che alla sottoscrizione della convenzione-qua-dro di cui all’allegato “A” provvederà il Direttore dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile;
f) di dare atto che il Direttore o il competente dirigente dell’A-genzia Regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile possono provvedere, con propri atti formali, alla rimodu-lazione delle attività di cui ai singoli programmi operativi annuali (POA), proposte dal comitato tecnico di cui all’art. 3 dello sche-ma di convenzione-quadro;
g) di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubbli-cità, trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà ai sensi delle disposizioni normative ed amministrative richiama-te in parrichiama-te narrativa;
h) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Uf-ficiale della Regione Emilia-Romagna Telematico.
ALLEGATO A)