17 JOEL Martisen, “Han Han the novelist versus Fang Zhuzi the fraud-buster”, Danwei A website and
1.4 Le opere giovanili, la saggistica e i suoi romanzi.
Nel 1999 la rivista Mengya 萌芽, una rivista di Shanghai specializzata in letteratura, partecipò al dibattito contro l’apparato educativo nazionale, tema già affrontato dal giornale Beijing wenxue 北京文学 (Beijing Literature). Molti intellettuali si opposero all’eccessivo dogmatismo del sistema scolastico cinese che considerava lo studio della letteratura come il principale scopo dell’educazione. Sulla rivista Mengya apparvero una serie di articoli intitolati: Jiayou zenme ban? 加油 怎么办 (Educazione: Che cosa c’è da fare?), nei quali si ritrae il sistema della scuola secondario come una prigione che intrappola la creatività degli studenti attraverso l’imposizione di regole, e norme troppo severe47.
Così per stimolare la creatività di giovani talenti nel 1999 il giornale Mengya 萌芽 ha bandito un concorso letterario chiamato il Xin gainian 新概念 (New concept). I membri della giura erano scrittori del calibro di Wang Meng, Fang Fan, Ye Zhaoyan, Cao Wenxuan che vennero impressionati dalla qualità delle composizioni degli studenti. In quell’anno Han Han era uno studente di diciassette anni, negligente ma di brillanti doti letterarie. Quando vinse il premio New concept, il suo saggio impressionò la giuria
46
Simone PIERANNI, “Made in China: Sui microblog in Cina”, Wired, 21 gennaio 2010, http://blog.wired.it/madeinchina/2011/01/21/sui-microblog-in-cina.html, 13 ottobre 2011.
47
Marco FUMIAN, “The Temple and The Market: Controversial Positions in the Literary Field with Chiynese Characteristics”, op. cit. p.137.
per la sua ironia sagace. Nello stesso anno venne nuovamente bocciato in alcune materie e decise di ritirarsi da scuola per evitare ulteriori fallimenti e successivamente pubblicò il suo romanzo d’esordio Le tre porte.
Nel romanzo semi-autobiografico racconta la giovinezza di un ragazzino talentuoso ma negligente, Lin Yuxiang, avviato verso una folgorante carriera letteraria. Yuxiang vince premi prestigiosi, allo stesso tempo però, ottiene risultati piuttosto bassi all’esame di ammissione per l’università, appunto “la terza porta”. Proverà ad entrarvi ugualmente da una porta posteriore (houmen 后 门 ) o per una scorciatoia grazie alla raccomandazione fatta da suo padre al preside della scuola superiore. Alla fine però “la terza porta” del percorso scolastico cinese per Yuxiang non si aprirà mai, infrangendo le sue speranze di ammissione al college universitario più prestigioso di Shanghai. Il protagonista del romanzo Yuxiang cerca di costruire una sua visione della realtà, circondato da coetanei zelanti, furbastri, servili,cinici nei confronti dell’istituzione scolastica, spesso si ritrova a rifugiarsi in citazioni di classici della letteratura cinese, slogan di propaganda e di partito, e una sfilza di luoghi comuni che non lo portano da nessuna parte. Non trova certezze neanche nei testi del pop e del rock taiwanese, nella cultura occidentale, e neanche le pubblicità lo aiuteranno a districarsi nelle scelte che lo attendono, e che Yuxiang non azzeccherà mai. Perderà tutto, la fiducia degli adulti, la tanta desiderata borsa di studio, l'amore della sua ragazza. Anzi, la sua incapacità di relazionarsi con gli adulti come con i compagni lo condurrà all’espulsione dalla scuola superiore: la via da percorre che lo condurrà al prestigioso college, alla Cina del futuro sarà ancora piuttosto ardua. In questa vicenda nessuno viene assolto neanche il protagonista, gli studenti sono opportunisti, gli insegnanti senza vita e ignoranti, i genitori e parenti distratti, freddi e insensibili.
Per il suo cinismo ironico la satira di Han Han è considerata come una “versione adolescente” di un classico come Weicheng 围城 (Fortress besieged) di Qian Zhongshu
钱钟书48e Rulin waishi 儒林外史 (The Scholars) di Wu Jingzi 吳敬梓49. 50
Alla fine del 2000 il fenomeno Han Han ha già conquistato i media e tutte le classifiche di libri venduti, grazie all’enorme campagna promozionale lanciata dal suo editore, la collezione di saggi Lingxia yidu 零下一度 (One degree below zero).
La sua popolarità ha raggiunto l’apice quando la prestigiosa Università Fudan 复旦大学 di Shanghai gli ha offerto di frequentare un corso di letteratura, ma Han ha avuto il coraggio di rifiutare infrangendo il sogno di ogni buon studente. Secondo lo scrittore infatti l’invito ricevuto non è altro che una forma di monopolizzazione da parte della cultura cinese.
Oltre al fenomeno Han Han vi è anche la presenza di altri scrittori contemporanei come Chun Shu 春树 e Guo Jingming 郭敬, che hanno riscosso molto successo in questi anni. Nel 2002 Chun Shu dopo la pubblicazione di Beijin wawa 北京娃娃(Beijing Doll) è diventato un autore famoso e popolare, lo stesso è accaduto per Guo Jingming, che dopo il successo del romanzo fantasy Huancheng 幻成 (Città immaginaria) è diventato il nuovo enfant prodige superando Han Han per il numero di fan.
Ha giocato un ruolo determinante in questo processo l’articolo pubblicato sul Time Asia intitolato China’s Youth Finally Dare to Be Different, dove Han Han e Chun Shu 春 树 sono considerati come l’avanguardia di una nuova generazione, in cerca di una liberazione personale. La giornalista Hannah Beech per definire questo gruppo di giovani scrittori ha usato il termine linglei 另类 che significa “alternativo” o “chi va contro tendenza”, paragonandoli agli scrittori della Beat Generation51.
48
Qian ZHONGSHU 钱钟书, Weicheng 围城, 1947.
49 Wu JINGZI 吴敬梓, Rulin waishi 儒林外史, 1750. 50
Marco FUMIAN, La letteratura nella rete: nuova (blogo)sfera pubblica o “vecchia arena” per zuffe culturali, Cfr. Note.
51HANNAH Beech, The New Radicals”,Time, 2 febbraio 2004, Cfr.
Nel 2002, Han Han ha pubblicato un romanzo Xiang shaonian la feichi 像少年啦飞驰 (Like a speeding youth), che narra della vita quotidiana di due autori di plagio, nella prefazione lo scrittore coglie l’occasione per denunciare sia il plagio che la pirateria. Quest’opera si occupa della futilità degli sforzi da parte della gente di scrivere storie false sotto falso nome. Questo romanzo è stato oggetto di studio da parte della sinologa Lena Henningsen52, che dopo aver osservato anche altre opere di Han Han, ha notato che nelle sue opere la linea di separazione tra verità e finzione è piuttosto sfocata, quindi i lettori sono portati a credere che il personaggio inventato sia Han Han stesso. Inoltre la Henningsen, sostiene che se Han Han insiste che il suo lavoro sia autentico e originale è proprio perché vuole che il lettore riesca ad identificarsi con il personaggio.
Nel 2003 ha pubblicato una collezione intitolata Tong gao 通稿 2003 (Press Release), Jiu zheme piaolai piaoqu 就这么飘来飘去 (And I Drift) , and Za de wen 杂的文
Miscellaneous Essays .
Nello stesso anno ha anche vinto il campionato di rally per la squadra di rally Beijing Jisu 北京急速 e l’anno seguente invece si è affermato ancora una volta come campione di rally vincendo la gara del campionato di qualificazione per l’Asia BMW. Nel 2004 ha pubblicato il romanzo 长安乱 Chang’an luan (Riot in Chang’an), ed il romanzo Yi zuo cheng 一座城 (A Fortress). In Francia, viene pubblicata la traduzione di Han Han wu nian wenji 韩寒五年文集 (Han Han in cinque anni) che in breve tempo diventa un bestseller.
Nel 2006, invece, ha inciso e pubblicato un cd dal titolo R-18 十八禁 (Eighteen taboos) e dopo aver aperto il blog si è dedicato all’aggiornamento periodico di quest’ultimo. Nel 2007 ha pubblicato il romanzo Guangrong ri 光 荣 日 (Glory Days) e contemporaneamente ha vinto un altro campionato di rally a livello nazionale.
52
LENA Henningsen, “Copyright Matters: Imitation, Creativity and Authencity in Contemporary Chinese Literature”, a cura di Krista Van Fleit Hang, MCLC Resource Centre Publication, http://mclc.osu.edu/rc/pubs/reviews/vanfleit-hang.htm, 11 gennaio 2012.
Nel 2009 ha pubblicato un post sul suo blog anticipando la pubblicazione del magazine Du chang tuan 独唱团 (Party), che riuscirà a pubblicare invece solo a luglio 2010. Lo scorso novembre del 2011 è stato pubblicato l’ultimo libro Qing Chun 青春 (La Giovinezza) che è una raccolta di saggi precedentemente pubblicati sul suo blog. Prima della pubblicazione del libro Han per cinque mesi ha rifiutato qualsiasi intervista e non ha pubblicato nessun saggio sul suo blog.
In un’intervista del giornale Southern Metropolis Daily di Guanzhou Han, a proposito delle diverse revisioni fatte dall’editore prima che Qing Chun 青春 (Youth) venisse pubblicato, ha dichiarato: “In Cina le così chiamate revisioni, non hanno niente a che fare con l’arte ma hanno a che fare con la censura”53.
53
“Han Han resurfaces with publication of new book”, Want China Times: knowing China trough Taiwan, novembre2011,http://www.wantchinatimes.com/newssubclasscnt.aspx?id=20111120000011&cid=110 3&MainCatID=117 dicembre.