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1988: Voglio parlare con questo mondo è un racconto narrativo pubblicato da Han

Han all’interno della rivista Party pubblicata nel luglio del 2010.

Han racconta in prima persona, le avventure di un signore nonché il protagonista di cui non viene rivelato il nome che con la sua station wagon del 1988, a cui assegna un nome eponimo, si mette in viaggio e all’alba, stanco di guidare, decide di fermarsi in una piccola cittadina lungo la strada. Prende una stanza in un alberghetto sulla statale, perché attirato dalle insegne luminose e dai servizi offerti, quali: sauna, scacchi, sauna finlandese ed altri. Qui incontra una prostituta Shan Shan 珊珊 con cui trascorrerà un’intera giornata, e con cui non si limiterà ad andare a letto assieme, ma approfondirà la conoscenza. La prostituta inizia con lo spiegargli come si svolge il suo lavoro all’interno dell’albergo, e dopo che l’atmosfera si fa più intima tra i due, gli rivela di esser incinta e di non conoscere il padre di suo figlio. Mentre sono tranquilli nella loro stanza d’albergo, sulla scena compare la polizia che arresta entrambi. Il protagonista viene rilasciato poco dopo, e una volta fuori, mentre osserva le mura carcerarie, gli riaffiora alla mente l’immagine delle mura della scuola elementare. Di qui il protagonista inizia a ricordare gli anni trascorsi alle elementari, e in particolare un episodio memorabile di quando si era arrampicato sull’asta della bandiera del tetto della scuola e non riusciva più a scendere. Dopo aver mobilitato l’intero edificio, ed esser finito in ospedale, la notizia finisce persino sui giornali locali.

In questo racconto, è possibile individuare diversi generi letterari dal noir a una narrativa scolastica di memorie giovanili. L’intreccio del racconto è caratterizzato da

una narrazione in prima persona, in cui l’autore alterna lunghi passaggi narrativi e descrittivi a sequenze riflessive di carattere introspettivo e improvvisi flashback. Forniamo qui di seguito alcuni esempi di passaggi descrittivi, in cui a livello lessicale si è riscontrato l’uso di figure retoriche come similitudini e metafore:

 小镇就在国道的两边, 黑色的汽修店和彩色的洗浴城夹道而来。 看采这个镇了所有的商业都是围绕着这条国道上过往的 卡车司 机。

(La piccola città era su ambo i lati della statale, lì c’erano un’officina di colore nero dove si riparavano auto e un bagno variopinto. Era come se tutti i negozi di questa piccola città girassero attorno alla statale dove i camionisti andavano e venivano)174.

 桃红色碎格子衬衫, 浅蓝色裙子, 马尾辫不戴眼镜的这个女孩子, 你仰起的脸庞就像 是我用手指抬起了你的下巴, 你好奇的眼神就 像我用另外一只手在撩起你的刘海

(Questa ragazza, indossava una camicia color pesca a quadretti, una gonna azzurra, i capelli raccolti con una coda di cavallo e non portava gli occhiali, […])175

Nell’ultimo esempio qui riportato in basso vi è la presenza di una similitudine:

174

Cfr. cap.2 par. 2.1.2 p.70.

 此刻阳光又要落下, 我们睡得不巧, 将白昼 全部抹灭去。 天空里 的 黑 色 浓 墨 一 样 划 开 。 (In questo momento il sole stava tramontando, avevamo dormito nel tempo sbagliato il giorno stava finendo. I nuvoloni neri del cielo si stavano espandendo come macchie d’inchiostro.)176

Dal punto di vista sintattico l’intreccio narrativo si distingue per lo più l’uso di un periodo ipotattico con strutture discorsive e passaggi di riflessione.

L’intreccio di un racconto narrativo è la storia come di fatto viene raccontata, come

appare in superficie, con le sue dislocazioni temporali, salti in avanti ed indietro (ossia anticipazione e flash-back), descrizioni, digressioni, riflessioni parentetiche177.

Vi è la presenza anche di un flash-back narrativo, il protagonista attraverso un’associazione di immagini (il muro del carcere) rievoca un episodio della sua infanzia. Ecco qui di seguito il passaggio di testo in cui vi è la presenza del flash-back narrativo:

 这个世界没有什么比从高墙里走出来更好, 虽然外面也只是没有高 墙的院子。 墙壁上是斑驳的红色太字, 找都不记得上面写了一些什 么, 应该是四个字. 四个字, 四个字和四个字口 墨绿色的铁门就似我 童年记忆里学校工厂的太门, 我们常常去那里偷一些有趣的金属零 件。

(A questo mondo non c’è nulla di meglio che venire fuori da un muro altissimo, anche se in realtà fuori non c’è un cortile con un muro così alto.

176

Cfr. cap.2 par. 2.1.2 77.

177

Umberto ECO, Le strutture narrative Dall’intreccio alla fabula, Lector in fabula, Bompiani, Milano, 1979. Cfr. Segre (1974) “Logica del racconto, analisi narrativa e tempo”.

Sul muro c’erano grandi caratteri di colore rosso screziato (variopinto), non mi ricordo di quali caratteri si trattasse esattamente, dovevano essere quattro caratteri, quattro caratteri e altri quattro caratteri si proprio quattro. La porta di ferro di colore verde cupo nei miei ricordi d’infanzia mi ricordava la grande porta della fabbrica affiliata alla scuola, spesso da bambini andavamo lì a rubare interessanti pezzi di ricambio in metallo.)178

Han inserendo nell’intreccio questo flash-back narrativo dà inizio alla narrazione di un racconto scolastico e bizzarro dove si può facilmente riconoscere lo stile dello scrittore nella prima fase della sua carriera professionale, nonché il periodo di critica ed opposizione all’autoritarismo e al sistema educativo cinese.

Nel secondo racconto vi sono elementi autobiografici, e si possono cogliere delle analogie con il protagonista del romanzo Le tre porte, Lin Yuxiang. Non è un caso infatti se anche il bambino protagonista della vicenda, è uno studente maldestro che così per gioco si arrampica sull’asta della bandiera dell’edificio scolastico, esattamente come lo era Han da bambino e come lo è Yuxiang, protagonista del romanzo Le Tre porte. Si può riscontrare un’analogia anche con il primo capitolo del romanzo Il suo regno (che verrà analizzato criticamente nel prossimo paragrafo), dove il protagonista del racconto Zuo Xiaolong è un ragazzo vivace e spericolato, sempre in sella al suo motorino.

Un ‘altra analogia riscontrata nei due testi è quella del tema dell’innamoramento in cui i protagonisti di entrambi i racconti vivono un amore per lo più adolescenziale ed immaturo e persino platonico, come quello provato da Zuo Xiaolong per Niba e quello del protagonista di 1988 nei confronti della sua compagna di scuola.

Tra i fattori linguistici della parola vi è l’uso di un linguaggio semplice colloquiale e spesso volgare e scurrile, ed anche in questo testo si riscontra la presenza di espressioni ironiche.

Qui di seguito sono riportati alcuni esempi presenti nel testo:

 珊珊王弄着自己新做的指甲,说,我们这里半岛一百,全岛两百。 (Cento bigliettoni per mezzo servizio e duecento per il servizio intero”)179.

 吐兀了以后问我 先生, 你还要来一 次么,不算钱 ,这个是 算在包夜里的。

(Finito di vomitare mi chiese: “Vuoi che lo facciamo un’altra volta, non ti faccio pagare, è compreso nella notte?”)180

 我又把烟点了 ,兑, 那就是竹活该了。 你最好找到孩子的爹。 (Mi accesi una sigaretta, la guardai un attimo e subito: “Come puoi non sapere chi è il padre, come fai a non avere rapporti sicuri?”.)181

 我心想, 真是王八蛋啊. 这么难听的名字居然还是个艺名 

(Nella mente pensai: “E’ davvero un figlio di puttana”. Un nome così volgare, inaspettatamente era anche un nome d’arte.)182

179 Cfr. cap. 2. par. 2.3 p. 73. 180 Cfr. cap. 2. par. 2.1.2 p. 76. 181 Ibidem. 182 Cfr. cap. 2. par. 2.1.2 p. 80.