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OPERE TRASFERITE IN ALTRE SEDI

Nel documento Chiesa di San Pietro Martire Murano (pagine 26-37)

trovava nella Cappella Ballarin, ora è custodita presso le Gallerie dell’Accademia.

“Di Andrea da Murano vi è un'opera tolta dalla chiesa di s. Pietro martire in quell'isola, e col nome del pittore. Offre N. D. che accoglie molti divoti sotto la sua protezione , e in altri due comparti mostra i santi Sebastiano e Pietro martire. Altri due comparti passarono a Milano . Da quest'opera si conosce, che Andrea avea aperto gli occhi ai primi lumi del buon disegno, che con bastevole proprietà sapeva esprimere i soggetti , e che se non ha potuto vincere la secchezza e il tristo colore , valse però a superare la greca barbarie .”

(G. A. Moschini, 1815, p. 487).

- Alvise Vivarini, San Matteo e San Giovanni Battista (Gallerie dell’Accademia).

- Paolo Veronese, Allegoria della Battaglia di

Lepanto (1572-1573 – Gallerie

dell’Accademia). Realizzata dopo la celebre Battaglia di Lepanto del 1571, la tela celebra la vittoria della Lega Santa sui turchi. Venezia è raffigurata, nella parte superiore, nelle vesti di una donna vestita di bianco, che viene presentata alla Vergine del Rosario da San Pietro, San Giacomo, San Marco e Santa Giustina. Nella zona inferiore, si svolge la battaglia: le navi veneziane sono illuminate da raggi di luce, mentre ombre scure si addensano su quelle nemiche.

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E cese che ghe gera ‘na volta nea pieve de Rio a Muran, a cura di A. PITTAU, Murano

RINGRAZIAMENTI

Si ringraziano di cuore tutti gli impiegati e funzionari della Biblioteca Nazionale Marciana, Biblioteca Querini Stampalia, Biblioteca Ca' Foscari Cultural Flow Zone, Biblioteca Baum, Biblioteca IUAV, Biblioteca di San Francesco della Vigna. Si ringraziano, inoltre, le biblioteche di quartiere della Giudecca, Castello e San Tomà.

Anno 2021 – Venezia – 1° edizione digitale 2021 – Anno II – Fascicolo I

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Il patrizio Marco Michiel, nel suo testamento (maggio 1348), ordinò la costruzione di una chiesa dedicata a San Giovanni Evangelista. L’edificio, iniziato solo nel 1363, fu consacrato e aperto al culto nel 1417. La chiesa fu però dedicata ai Santi Pietro da Verona e Giovanni Evangelista, come spiega Flaminio Corner (1693-1778):

“Quantunque però avesse il benefico Fondatore nel suo testamento stabilito che la Chiesa avesse ad esser decorata col nome dell’Aposlolo S. Giovanni , contuttociò perchè la divozione di alcuni , mentre si andavano dilazionando i principj della fabbrica, aveva ivi eretta una Cappella ad onore di San Pietro Martire, passò poscia comunemente anche alla nuova Chiesa dappoi fabbricata il nome del Santo Martire. Con ambedue questi nomi chiamolla Eugenio IV, in una sua Bolla segnata nell’ anno 1434. con la quale concede indulgenza a quelli , che in certi stabiliti giorni visitassero la Chiesa de’ Santi Giovanni Evangelista, e Pietro Martire posta nell'Isola di Murano.”

Incendiatasi nel 1474, la chiesa fu ricostruita completamente in stile rinascimentale e riconsacrata a S. Pietro Martire nel 1511. Nel 1808 fu chiusa e spogliata di tutto il suo patrimonio d’arte. Fu riaperta nel 1813 come chiesa parrocchiale di S. Stefano, dedicata a San Pietro e Paolo, per iniziativa di padre Stefano Tosi.

Nel 1840 fu nuovamente consacrata a San Pietro Martire. Le opere d’arte che vi sono attualmente custodite provengono da chiese muranesi soppresse o distrutte.

Alessandro Bullo è nato a Venezia. È laureato in Lettere con indirizzo artistico.

Sue grandi passioni: Venezia, l’arte, il cinema noir, leggere e scrivere. Collabora da alcuni anni alla realizzazione del progetto multimediale Venice Café. Nel 2021 è stato il curatore del volume di racconti Veneziani per sempre (EDS).

Nel documento Chiesa di San Pietro Martire Murano (pagine 26-37)

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