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SEZIONE DIECI | Espressioni di tempo

STAMPANTE 8. ORARIO 9. DIPENDENTE 10

TREDICESIMA 11. AUTONOMO VERTICALI 1. UFFICIO 3. AZIENDA 4. INDETERMINATO 6. COMPUTER 7.

STIPENDIO

3a e 3b Indicazioni per l’insegnante: Accertati che il concetto di frase interrogativa diretta (una domanda spesso resa graficamente con le virgolette aperte e chiuse) e un’interrogativa indiretta, spesso introdotta da formule come mi chiede / domanda, ti ha chiesto eccetera. Qui lo studente è invitato a trasformare le frasi interrogative indirette presenti nel testo al punto 1b in interrogative dirette, come nell’esempio.

In alcuni casi (segnalalo se lo ritieni opportuno) nella trasformazione è possibile utilizzare la seconda persona singolare o il Lei di cortesia. Gli studenti svolgono il compito individualmente e si confrontano poi con un compagno. Cambia eventualmente le coppie per un ulteriore confronto, infine concludi con una verifica in plenum. Per il compito successivo, se lo ritieni opportuno puoi chiedere alle coppie precedenti di individuare direttamente il modo verbale delle interrogative indirette al punto precedente (oppure invitale a leggere la consegna).

L’indicativo è particolarmente frequente nella lingua parlata. Concludi con una verifica in plenum.

3a Soluzione: 2. “Che cosa (tu) invidi / (lei) invidia di più a un dipendente?” 3. Qual è lo svantaggio più grande del tuo / Suo lavoro?”

3b Soluzione: indicativo: frase 3. Congiuntivo: frasi 1.

e 2.

3c Indicazioni per l’insegnante: Se lo ritieni opportuno, indica l’infinito invidiare alla lavagna (alcuni studenti possono pensare che la forma corretta sia invidare, se non conoscono il verbo). Gli studenti svolgono il compito individualmente e si confrontano poi con un compagno. Concludi con una verifica in plenum; sottolinea se necessario il

passaggio da qual è a quale sia nella frase 3:

sconsigliamo di proporre lunghe spiegazioni su elisioni e troncamenti, anche in ottica diacronica, o di nominare l’annosa questione tutta contemporanea dell’apostrofo in qual è, forma esecrata dai più, che però non solo viene utilizzata da numerosi italiani, ma lo era anche da letterati di un passato non troppo lontano (come Collodi). Basterà sapere che con è si usa la forma troncata senza apostrofo.

147 © ALMA Edizioni Soluzione: 1. Ma a chi chiede se è meglio lavorare da

soli o in un’azienda… 2. Quando chiedete a un lavoratore autonomo che cosa invidia di più a un dipendente… 3. Se invece domandate a un lavoratore dipendente quale sia lo svantaggio più grande del suo lavoro…

3d Indicazioni per l’insegnante: Lascia che gli studenti rileggano il testo a pagina 116 se lo

desiderano (affinché sia possibile gestire le varie fasi, è utile che tutti gli studenti lo rileggano o non lo rileggano). Mostra la consegna e l’esempio e invita gli studenti a rispondere alle domande, anche scrivendo su un foglio a parte. Assegna una durata alla prima fase affinché tutti gli studenti la completino più o meno nello stesso momento. Forma le coppie e mostra consegna ed esempio: sarai tu a decidere se chi formula l’interrogativa indiretta dovrà utilizzare il congiuntivo, l’indicativo o uno dei due modi a proprio piacimento; se lo studente che ascolta l’interrogativa indiretta non capisce la frase, può chiedere aiuto al compagno o all’insegnante. L’interrogativa indiretta può iniziare sempre con Voglio sapere + interrogativo (solo nella frase di esempio va inserito se). Chi formula l’interrogativa indiretta sarà valutato dal compagno solo sulla correttezza formale; chi risponde, sia sulla correttezza formale sia sul contenuto. In caso di disaccordo le coppie possono rivolgersi all’insegnante.

Soluzione possibile:

STUDENTE A 2. Studente A Voglio sapere quale sia il primo vantaggio di essere un dipendente. Studente B Ricevere ogni mese uno stipendio. 3. Studente A Voglio sapere quante ore abbia l’orario settimanale di un dipendente. Studente B Quaranta. 4. Studente A Voglio sapere che cosa serva a un lavoratore autonomo per lavorare senza ufficio. Studente B Un computer, una stampante e una buona connessione a internet.

STUDENTE B 2. Studente B Voglio sapere quante mensilità preveda il contratto a tempo

indeterminato. Studente A Dodici, spesso tredici, a volte quattordici. 3. Studente B Voglio sapere perché il lavoratore autonomo sia più libero. Studente A Perché non deve eseguire le istruzioni di un superiore e può lavorare quando e dove vuole. 4. Studente B Voglio sapere che cosa offra in più la libera

professione. Studente A Più rischi, ma a volte più guadagni e la possibilità di programmare meglio la propria carriera.

4 Indicazioni per l’insegnante: Sulle indicazioni generali per lo svolgimento delle attività di

produzione scritta, si veda pagina 27 di questa Guida.

L’incipit A chi chiede se sia meglio è fornito solo come spunto, non va inteso come obbligatorio. Gli studenti scelgono una domanda e si esprimono in merito rivestendo i panni dell’esperto / esperta di lavoro.

Una variante può consistere nell’assegnare la stessa domanda a coppie di studenti, che potranno poi confrontare il proprio parere, o di assegnare all’intera classe la stessa domanda, che potrà poi dibattere in gruppo o in plenum.

Ora puoi invitare gli studenti a svolgere, in classe o a casa, l’esercizio 5 nella scheda di GRAMMATICA a pagina 159 e/o l’esercizio 3 nella scheda di VOCABOLARIO a pagina 179 e/o gli esercizi 7 e 8 dell’ESERCIZIARIO a pagina 230.

SEZIONE:

1a Indicazioni per l’insegnante: Invita gli studenti a svolgere il compito individualmente e a confrontarsi poi con un compagno. Concludi con una verifica in plenum. La formula a tempo determinato è analoga a a tempo indeterminato osservata nella sezione precedente. Il diploma di scuola superiore si ottiene dopo l’esame di maturità, vero e proprio rito di passaggio.

Soluzione: 1. a tempo (b.) determinato 3. diploma di (e.) scuola superiore 4. esperienza (d.) professionale 5. lettera di (f.) presentazione 6. orario (c.) flessibile 1b Indicazioni per l’insegnante: Invita gli studenti a completare gli annunci di lavoro in autonomia e a confrontarsi poi con un compagno. Alla fine concludi con una verifica in plenum ed eventualmente una parentesi lessicale: puoi invitare le coppie a

individuare negli annunci 2-3 parole o formule ancora poco chiare. Lo stile degli annunci, come in molte altre lingue, ha delle caratteristiche specifiche: si vedano le formule cercasi, si richiede, è richiesta, le istruzioni fornite con l’infinito (inviare a, telefonare a, scrivere a), l’assenza di articoli o in alcuni casi di verbi (no ferie).

148 © ALMA Edizioni Soluzione:

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2a e 2b Indicazioni per l’insegnante: Per le

indicazioni generali sullo svolgimento delle attività di comprensione orale, si veda pagina 21 di questa Guida. Invita gli studenti ad ascoltare la prima parte della traccia e a confrontarsi con un compagno, badando a che la trascrizione parziale a pagina 119 sia coperta. Alterna ascolti e confronti se necessario, anche cambiando eventualmente le coppie. Proponi poi la traccia completa senza passare per un plenum:

dopo l’ascolto le coppie si confronteranno

nuovamente. Se necessario, alterna ulteriori ascolti e confronti, anche cambiando le coppie e badando a che la trascrizione rimanga coperta (non fornisce la soluzione, ma distrae gli studenti dall’ascolto “puro”).

Concludi con una verifica in plenum.

2b Soluzione: la ragazza si presenta per il secondo annuncio (babysitter).

2c Indicazioni per l’insegnante: Sottolinea se necessario l’opzione “non è possibile rispondere”, accertati che le varie opzioni siano comprese e procedi come indicato ai punti precedenti (ascolto, lavoro individuale, confronto in coppia, ulteriori ascolti e confronti con eventuale cambio coppie;

durante lo svolgimento del compito la trascrizione, che comunque fornisce solo alcune soluzioni poiché parziale, deve rimanere coperta). Concludi con una verifica in plenum.

Soluzione: 1. vero 2. vero 3. falso 4. non è possibile rispondere 5. falso 6. non è possibile rispondere 2d Indicazioni per l’insegnante: Gli studenti

scoprono la trascrizione. Accertati che le funzioni in azzurro siano chiare, invita gli studenti a svolgere il compito individualmente e a confrontarsi poi con un compagno. Se necessario, cambia le coppie per un ulteriore confronto, infine concludi con una verifica in plenum. Alla fine puoi invitare la classe a formulare l’imperativo con tu del verbo accomodarsi

(accomodati) e/o a osservare il box FOCUS su decina (nella scheda di VOCABOLARIO a pagina 179 figura uno schema sui numerali collettivi).

Soluzione: 1. Prego, si accomodi. 2. Giusto?, Vuole dire che…? 3. Giusto., Esatto., Non proprio. 4. Non proprio., Non esattamente.

trascrizione traccia 31 e 32:

Donna: Prego, si accomodi.

Ragazza: Grazie.

Donna: Allora, abbiamo visto il Suo curriculum.

Interessante, anche se è giovane ha già una buona esperienza. Dunque…

Vediamo… Lei ha cominciato una decina d’anni fa. Giusto?

Ragazza: Giusto, ho iniziato molto presto, dato che questo lavoro è sempre stata la mia passione. Devo dire che è una

tradizione di famiglia, mia madre faceva lo stesso lavoro. All’inizio per me era solo un gioco, e in un certo senso lo è ancora oggi, poi è diventata la mia professione.

Uomo: Bene. In effetti saper giocare è fondamentale in questo mestiere.

Leggo che ha anche una buona formazione, e che ha molti diplomi.

Ragazza: Esatto. Vede… Molti pensano che per fare questo lavoro sia necessaria solo la pratica.

Donna: In che senso? Vuole dire che la pratica non serve?

Ragazza: Non proprio. Sicuramente la pratica è importante, ma è importante avere anche delle buone basi teoriche, per questo ho sentito il bisogno di frequentare le migliori scuole per formarmi a questa professione così difficile.

Uomo: Ah, sì, certo. Senza dubbio si tratta di un lavoro difficile per il quale sono

richieste molte capacità, tra cui

149 © ALMA Edizioni creatività, fantasia, personalità, e noi

come avrà capito siamo molto esigenti.

Ma il Suo percorso di studi è certamente ottimo, e anche la Sua esperienza professionale è interessante, insomma Lei ha tutte le competenze per avere questo posto.

Ragazza: Ah, bene, La ringrazio. Quindi il posto è mio? fine della traccia 31

Donna: Be’, un momento, il colloquio è appena iniziato. Ma sicuramente, dopo che avremo finito, Le potremo dare una risposta. Prima vorremmo conoscere un po’ meglio le Sue esperienze

precedenti, sapere che cosa faceva esattamente, perché l’ultimo lavoro è durato solo un mese… E poi dobbiamo parlare del contratto, degli orari, dello stipendio, infine Le vogliamo chiedere se è disposta a lavorare con orario flessibile, a volte anche la sera e il fine settimana…

Ragazza: Per gli orari non c’è problema, basta saperlo con un po’ di anticipo e mi posso organizzare sia per la sera sia per il weekend.

Uomo: Bene. E ora ci parli un po’ delle Sue esperienze passate. Io e mia moglie dobbiamo essere sicuri che i nostri figli siano in buone mani.

Ragazza: Certo. Allora… La prima famiglia in cui ho lavorato, dieci anni fa, aveva due bambini molto piccoli, di uno e due anni. Abitavano in una grande casa in campagna...

3 Indicazioni per l’insegnante: Per le indicazioni generali sullo svolgimento delle attività di produzione orale, si veda pagina 26 di questa Guida. Gli annunci proposti sono ovviamente “assurdi” e mirano a divertire e stimolare la creatività degli studenti. Nulla vieta però che tu possa proporre annunci tradizionali, anche tenendo conto degli interessi della classe.

Forma le coppie e lascia che scelgano un annuncio:

accertati che sia compreso, invita gli studenti a suddividersi i ruoli e lasciagli qualche minuto affinché raccolgano le idee sulle domande da fare e le

informazioni da fornire. Segui lo stesso procedimento dopo l’inversione dei ruoli. Durante la produzione orale sarà utile che gli studenti si dispongano come in un vero colloquio di lavoro, l’uno di fronte all’altro.