EX PUNTO 15)
ORDINE DEL GIORNO DI ALCUNI CONSIGLIERI COMUNALI IN MATERIA DI OPERE E INFRASTRUTTURE SUL TERRITORIO DI TREVIGLIO -
Presidente
Poniamo in discussione il punto n. 11 all’ordine del giorno avente ad oggetto: Ordine del giorno Consigliera Siliprandi in merito a nuovo tratto autostrade “BRE-BE-MI”. Ai sensi dell’art. 66 – comma 3° del Regolamento – tratteremo congiuntamente anche il punto n. 15 all’ordine del giorno avente a oggetto: Ordine del giorno di alcuni Consiglieri Comunali in materia di opere e infrastrutture sul territorio di Treviglio. La norma citata infatti consente di trattare in maniera contestuale ordini del giorno che hanno argomenti connessi o comunque analoghi. Svolgeremo quindi, dopo le illustrazioni da parte dei proponenti dei due ordini del giorno, un’unica discussione. Diamo la parola alla Consigliera Siliprandi per l’illustrazione del proprio ordine del giorno. Consigliera, ha facoltà di intervenire.
Consigliera Siliprandi
Non sono assolutamente d'accordo, perché è pretestuoso... allora a prescindere dal fatto che è stata una presentazione dell’ordine del giorno pretestuosa proprio per confondere un ordine del giorno chiarissimo e credo che questa lettura la possa dare chiunque, non sono d'accordo e io chiedo al Segretario se questa procedura è corretta e se io posso comunque non accettarla. Perché allora chiunque può portare un ordine del giorno e se ne presenta un altro per confonderlo.
Mi sembra politicamente totalmente scorretto comunque.
Presidente
La parola al Segretario per la risposta al quesito.
Segretario Generale
Il Regolamento di funzionamento recita: le interrogazioni – interpellanze e ordini del giorno, mozioni e risoluzioni debbono essere sempre formulate per iscritto e firmate dal proponente. Quando riguardino argomenti identici, connessi o analoghi, possono essere svolte contemporaneamente. Quindi la connessione tra i due ordini del giorno ne consente lo svolgimento congiunto.
Consigliera Siliprandi – inizio intervento fuori microfono
... visto che non è un obbligo, ma è una scelta, chiedo che questa scelta venga espressa dal Consiglio Comunale. Grazie.
Presidente
Consigliera Siliprandi, il Regolamento non prevede la votazione su questo punto.
Consigliera Siliprandi
E cosa si intende per “possono”? Cioè la decisione chi la piglia?
Presidente
Il Presidente del Consiglio.
Consigliera Siliprandi
Quindi Lei si assume la responsabilità di questo. Grazie.
Presidente
Le faccio presente che evidentemente è utile trattare congiuntamente i due punti all’ordine del giorno, anche per velocizzare i lavori del Consiglio Comunale. Tuttavia anche se noi affrontassimo il punto in discussione da lei proposto, sarebbe comunque facoltà degli altri Consiglieri Comunali proporre un ordine del giorno nel corso della discussione. Per cui noi potremmo anche affrontare unicamente il suo ordine del giorno, ma i proponenti dell’altro potrebbero nel corso della discussione presentarlo ugualmente, esattamente come è successo
poc’anzi. Sostanzialmente non cambierebbe nulla, avremmo però più tempo da impiegare per discutere questa questione. Per cui se lei...
Consigliera Siliprandi
... ho chiesto la responsabilità sua Presidente, visto che è una facoltà.
Allora questa facoltà ve la assumete voi, perché io non sono d'accordo, almeno esprimo la mia contrarietà. Grazie.
Presidente
Ci mancherebbe, ne prendiamo atto. Il Segretario voleva intervenire, prego, ne ha facoltà.
Segretario Generale
Il Regolamento dice con precisione: ogni qualvolta sia necessaria una votazione, è molto puntuale. Quindi in mancanza di un riferimento preciso spetta al Presidente l’organizzazione dei lavori consiliari, quindi è una prerogativa del Presidente corretta e legittima.
Presidente
Grazie Segretario. Consigliera Siliprandi, vuole illustrare il suo ordine del giorno? Prego.
Consigliera Siliprandi
Il mio ordine del giorno nasce da una perplessità che ho, che avevo e che ho più che mai, una perplessità tra l'altro che è stata sottolineata dalla Signora Sindaca, quando nel corso del penultimo Consiglio Comunale del 19 dicembre, se non erro, a una mia precisa domanda di cosa pensava, cioè se riteneva positiva o negativa l’implementazione della BRE-BE-MI, la stessa Sindaca mi ha risposto: non rispondo, perché non rispondo per slogan, tant'è che - e qui faccio una piccola parentesi perché è un po' buffa - io vorrei chiedere alla Sig.a Sindaca quando ufficia i matrimoni qui in Comune, come fanno a rispondere? Sì o no è uno slogan, quindi chiaramente avrà anche probabilmente modificato la risposta.
Però al di là di questa battuta, che solo battuta vuole essere, io voglio che la Giunta, il Consiglio Comunale e il Sindaco, si esprimano con un sì o con un no sulla BRE-BE-MI. Questo per eliminare tutte quelle perplessità e quei dubbi e soprattutto quelle polemiche che da giorni e quasi da mesi continuano ad aleggiare non solo nell’area trevigliese,
ma anche sui giornali della Provincia e questo per chiarezza, per chiarezza non solo nei miei confronti e del mio partito, ma soprattutto di tutta la Città. Grazie.
Presidente
Grazie Consigliera. Per l’altro ordine del giorno, il primo firmatario è la Consigliera Bonfichi. Vuole illustrarlo Consigliera? Ha la facoltà di intervenire.
Consigliera Bonfichi
Grazie. Guardando e rileggendo questo ordine del giorno devo comunicare anche a nome degli altri firmatari che ci sono due modifiche da apportare a parziale correzione dello stesso, modifiche che io comunicherò e comunque ho pronte anche già scritte da presentare. Noi riteniamo e sintetizzo le premesse in ogni caso, anche se non sono così facilmente sintetizzabili.
- Considerato che il territorio di Treviglio è interessato nel breve e medio termine da importanti opere infrastrutturali (e ne citiamo una serie);
- Che tali opere, alcune in modo diretto e altre in modo indiretto, comunque tutte avrebbero un impatto rilevante sul territorio e sul sistema della mobilità, le cui conseguenze di carattere ambientale e urbanistico possono, se non correttamente gestite, comportare una ricaduta negativa sulla vivibilità e sulla tipologia di sviluppo di Treviglio e dei Comuni limitrofi;
- Che queste opere richiedono a loro volta ulteriori opere collegate, quali i parcheggi e le stazioni, strade di collegamento, servizi di trasporto pubblico ecc. (raccordi e svincoli);
- Che per evitare una letterale strozzatura da incremento del traffico e un incontrollato sviluppo urbanistico conseguenti a detti interventi, Treviglio deve poter governare il proprio territorio con modalità attente sia alla scala locale, che alla scala più vasta, sviluppando con gli altri enti e soggetti interessati iniziative efficaci di indirizzo e qualificazione delle opere proposte relative alla mobilità;
- Che per affrontare questi problemi di importanza vitale è necessaria un’azione comune delle Forze Politiche locali d’interlocuzione con tutti i livelli istituzionali competenti, affinché la nostra Città possa assumere il ruolo che le compete nei processi di trasformazione territoriale che la riguardano –
(e qui il comma termina, per cui vi chiederei di eliminare le ultime due righe e mezza del comma, per una ragione che ci siamo resi
conto che le ulteriori due righe e mezza contenevano un errore sostanziale).
- Che gli ingenti costi di queste infrastrutture complementari non possano essere sopportati se non in minima parte dai bilanci comunali di Treviglio e dei Comuni interessati, ma richiedono consistenti contributi a carico di proprietà dei superiori enti istituzionali competenti e/o delle società commissionarie.
Tutto ciò premesso, affinché la comunità di Treviglio e dei Comuni interessati dalle suddette infrastrutture siano consapevoli delle connesse problematiche che riguardano la tutela e il futuro sviluppo della nostra Città e di tutto il territorio della Bassa bergamasca e siano parte decisionale e attiva di questi processi, chiedono che il Consiglio Comunale voti il seguente ordine del giorno.
Ordine del giorno
1. Il Consiglio Comunale di Treviglio impegna Giunta e Sindaco a continuare a sviluppare tutte le iniziative necessarie e opportune presso gli Enti istituzionali competenti – Provincia – Regione – Governo centrale – affinché Treviglio, in relazione alla posizione strategica del suo territorio, divenga ora finalmente soggetto attivo e rilevante nei processi decisionali di scala sovraordinata che la riguardano – e io aggiungo, non è nel testo, ma è un commento mio politico, sui quali Treviglio non può incidere né decidere.
2. Il Consiglio Comunale di Treviglio impegna Giunta e Sindaco a proseguire con decisione – e qui c'è da aggiungere: nella redazione del Piano di governo del territorio e nel percorso intrapreso di promozione dello sviluppo del Piano d’area dell’ambito 21, previsto in attuazione al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale ed in particolare mediante iniziative specifiche di concertazione con i Comuni dell’intorno, finalizzate a garantire una tutela, una valorizzazione e uno sviluppo armonico e sostenibile della Città e del territorio della Bassa pianura bergamasca, che punti quale dato preminente a un miglioramento dei livelli di qualità di vita dei cittadini.
Posso riservarmi un commento... consegno anche le modifiche già pronte. Possiamo intervenire successivamente?
Presidente
Gli emendamenti quando sono pronti e li volete formalizzare. Se i suoi emendamenti Consigliera Bonfichi sono già pronti, li depositi e li distribuiamo ai Consiglieri. Terminata l’illustrazione delle due proposte
in votazione, procediamo con il dibattito. La parola al Sindaco e poi all’Assessore Simonetti. Prego Sindaco. Prego Consigliera, li scriva pure, ma il Sindaco può intervenire. Prego Sig. Sindaco.
Sindaco
Consigliera Siliprandi, sulla BRE-BE-MI le abbiamo già risposto discutendo in questo Consiglio l’adesione all’Associazione dei Sindaci per la mobilità sostenibile; sono 10-12 pagine, la trascrizione degli interventi miei e dell’Assessore Simonetti a questo proposito. Lei continua a ritenere che un sì alla BRE-BE-MI risolverebbe i problemi della mobilità sul nostro territorio, perché crede che si tratti di problema semplice o comunque che si possa risolvere con una sola risposta: la BRE-BE-MI appunto. Ma il suo è un approccio semplicistico di causa ed effetto. Non è così. La complessità del fenomeno in esame, spero che abbia letto alcuni dati apparsi oggi sulla stampa locale, esige un approccio culturale ben diverso, non sicuramente lineare come sembra quello da Lei assunto.
Esige un ragionamento che l’Assessore Simonetti ha già fatto in quest'aula, interdisciplinare, sistemico e orientato a soluzioni sistemistiche: la rete locale, quella sovralocale, il sistema ferroviario, quello dei trasporti pubblici, la logistica, le politiche economico-produttive ed insediative e tanti altri. Esige scelte che rispondono alle esigenze di mobilità, ma che siano di sostenibilità e tutela ambientale. A che cosa serve muoversi più rapidamente per esigenze personali od economiche se viviamo in un ambiente che non ci assicura salute e qualità della vita?
Vede Consigliera, per risolvere problemi come quello in discussione e noi vogliamo risolverlo, ma senza banalizzarlo, non servono sì o no a priori, servono analisi approfondite da cui far scaturire azioni che vadano oltre il contesto comunale; che siano gradualmente risolutive dei problemi e nel contempo promuovano il benessere della cittadinanza.
Convinti di ciò abbiamo predisposto un documento programmatico che abbiamo già condiviso con i Sindaci dell’ambito 21 e sulla cui base si sono già concordate strategie di azioni locali ed in sinergia con la Provincia. Vi faccio ora distribuire questo documento, pregando l’Assessore Simonetti di illustrarvelo, unitamente alle scelte operative effettuate.
Spero con questo di poterle chiarire definitivamente qual è la nostra posizione. L’analisi di diversi elementi tra loro interrelati e i processi di
consenso a livello territoriale, ci faranno dire dei sì e dei no dentro un quadro di pianificazione che sta prendendo l’avvio e di cui vogliamo essere protagonisti. Dei sì e dei no li diremo quindi solo se fondati, verificati o falsificati, mai comunque su base di schieramento ideologico. Grazie.
Presidente
Grazie Sindaco. La parola all’Assessore Simonetti. Prego Assessore.
Assessore Simonetti
Sì, grazie Presidente. Torniamo su questo tema in questa sala consiliare e penso che sia assolutamente opportuno e che sia un tema che debba essere trattato ancora altre volte da questo Consiglio Comunale, perché su questi temi si giocherà nei prossimi anni uno scenario di forte trasformazione, che deve essere capito, deve essere guidato e deve essere prima di tutto interpretato da questo Consiglio che ha proprio la potestà di programmazione. Quindi mi fa piacere che al di là di probabilmente alcuni pretesti politici con cui arriva in questa serata, mi fa piacere che ci sia ancora l’opportunità di parlare di questo tema.
Io ho apprezzato molto, evidentemente, l’ordine del giorno della Consigliera Bonfichi, perché chiarisce molto lo scenario di ragionamento intorno a questo tema; ho letto comunque con attenzione anche l’ordine del giorno della Consigliera Siliprandi, proprio perché l’argomento di cui mi occupo è argomento che mi interessa e voglio conoscere e capire le posizioni delle Forze Politiche qui presenti, che tutte rappresentano la Città di Treviglio e ci sono alcune cose che credo meritino una precisazione da parte dell’Amministrazione. Il tema dell’adesione all’Associazione Comuni per la mobilità sostenibile, è vero che tempo addietro significava sostenere un progetto che era stato presentato con grande attenzione, con grande intelligenza secondo me, come scenario alternativo di ipotesi di potenziamento della mobilità, che era un po' un modo per dire, attenzione, non pensiamo che pillola unica di un’autostrada risolva tutti i nostri problemi nel territorio. Ricordiamo che il nostro territorio è un territorio dove i problemi infrastrutturali sono tanti e complessi e opponiamo una strategia di potenziamento generale della rete.
Questa scelta che fu lo studio Polinomia, non ha dato luogo a dei ripensamenti; siamo ora in presenza di una delibera del C.I.P.E. che ha finalmente approvato – dico finalmente non come giudizio, ma come processo finale di una decisione che è giunta a maturazione – ha
approvato questa scelta sovra-locale. Questo però non vuol dire venir meno di una necessità, cioè se ora siamo in presenza di un quadro nazionale che ci dice si realizzerà quest'opera, rimane comunque la necessità che le Amministrazioni locali, che l’Amministrazione Provinciale, che la nostra Regione rifletta comunque sui risvolti che ha nell’insieme della sostenibilità nella mobilità.
Questa posizione, che non è una posizione che dice aderiamo all’Associazione Comuni per la mobilità sostenibile perché vogliamo che il Comune di Treviglio e i suoi cittadini si incatenino ai piloni degli svincoli per opporsi alla BRE-BE-MI, questa opposizione è stata da noi portata, da me e il Sindaco personalmente, alle riunioni dell’Associazione Sindaci per la mobilità sostenibile, per dire:
attenzione, il nostro problema ora non è nel pronunciare l’ente locale per un sì, per un no, perché l’ente locale è al di fuori di questo processo decisionale. Il nostro problema è governare quello che accadrà, governarlo con intelligenza, governarlo senza farne occasioni di una facile battaglia ideologica, perché si presta bene questo argomento per dire noi siamo fautori della modernità, voi siete contro la modernità...
Ecco, se così è, penso che il dibattito all'interno di questo Consiglio Comunale possa risultare piuttosto povero e scarno. Se invece riusciamo a capire cosa questo tipo di nuova infrastruttura, ma giustamente va allargato il tema, non c'è la BRE-BE-MI, c'è il treno ad alta velocità, c'è l’ipotesi di interconnessione Pedemontana – BRE-BE-MI, c'è l’interporto di Vidalengo, sono tutti temi grossi su cui possiamo avere anche giudizi molto differenti sulla loro maggiore o minore utilità, sulla gravità dell’impatto di cui sono portatori. Ma il problema vero è che sono scelte a carattere sovralocale che Treviglio in qualche misura si trova non dico a dover subire, ma si trova a dover considerare all'interno del suo scenario di programmazione.
Allora io credo che sia utile, ma soprattutto sia responsabile in un’ottica di sussidiarietà che vede la nostra comunità locale capire che contributo può portare questo processo di programmazione nazionale e sovra-locale, capire che le competenze che noi abbiamo in questo senso non sono tanto nel sì o nel no, ma per utilizzare una metafora che è cara a Leonardo Benevolo, che l’Amministrazione di prima ci ha lasciato in graziosa eredità e di cui ascoltiamo il consiglio con grande attenzione;
lui usa sempre, parlando di Urbanistica, metafore sanitarie. Qui è un problema di posologia, possiamo essere d'accordo o meno sulla scelta, sulla medicina adottata, però dobbiamo capire che questa medicina può produrre degli effetti deleteri o utili nella modalità e nella quantità con cui viene dosata, posata e nell’atteggiamento che il malato assume.
Allora se questa scelta infrastrutturale ci vede decisamente favorevoli a priori o decisamente contrari a priori, noi perdiamo una chance.
Perdiamo l’opportunità di governare questo problema e di cercare di capire cosa questa scelta può portare di positivo e cosa può portare di negativo se non la governiamo. Almeno questa è la posizione mia personale, ma condivisa dalla Giunta, penso che il problema nostro sia evitare che si faccia un consumo politico di questo tema, ma che diventi invece oggetto di un ragionamento complesso all'interno di questo Consiglio proprio per capirne tutte le valenze.
Allora sulla base di questo ragionamento il Sindaco ha invitato i Sindaci dei Comuni vicini a effettuare un primo ragionamento che è contenuto in questa lettera che vi è stata distribuita, non direi un documento programmatico che è stato soggetto ad alcuna valutazione formale, però è stato discusso con gli altri sindaci e c'è stato direi un consenso di base sull’opportunità di ragionare assieme su questi temi, al di là del merito di questa lettera che poi voi direte è abbastanza circostanziata e non ideologica volutamente, ma c'è stata un’adesione abbastanza serena da parte delle Amministrazioni anche di diverso orientamento, sulla necessità che su temi come questi infrastrutturali di grande rilevanza, ci sia un confronto perché si arrivi il più possibile a scenari condivisi. Faccio un esempio. Lo sviluppo infrastrutturale forte ci porterà inevitabilmente, anche se noi decidiamo di essere contrari o se noi decidiamo di essere a favore, comunque sia ci porterà nuovi abitanti e ci porterà nuovi insediamenti.
Allora è assolutamente decisivo che non solo Treviglio, ma Treviglio d'accordo con i Comuni intorno, si riesca a scegliere delle direzioni rispetto a questo. Vanno bene tutti gli insediamenti, di qualunque tipo siano, oppure è opportuno cercare di selezionare quelle attività portatrici di valore aggiunto o portatrici di manodopera qualificata, portatori di impatto ambientale governato, perché magari sono certificate, perché magari danno delle garanzie specifiche e questa scelta è in grado di portare con sé una scelta sul tipo di immigrazione che noi avremo? Perché noi abbiamo dei dati che stanno emergendo dall’analisi del Piano di governo del territorio, dove l’immigrazione è un fenomeno in forte crescita, ma è in crescita enorme il fenomeno di ricongiungimenti familiari che ci portano nuove famiglie che rischiano di cambiare in maniera molto forte l’identità locale di Treviglio nei prossimi anni. Allora capire che inevitabilmente noi attrarremo popolazione, ma dobbiamo cercare di attrarre popolazione il più possibile qualificata, perché diversamente avremo problemi grossi nel gestire politiche per la casa, perché questo poi vuol dire persone che devono abitare, che hanno poco reddito e che incrementano la nostra spesa sociale. Allora
questi temi non sono temi solo di Treviglio, sono temi anche dei Comuni intorno.
A me spiace di non poter dare una risposta come l’attende la Consigliera Siliprandi, il Sindaco mi ha dato una delega a celebrare i matrimoni e mi piacerebbe una volta riuscire a celebrarne qualcuno e poter dire sì o no con così chiarezza e sentire sì o no, giusto, ha ragione, perché sennò assumo un ruolo che anche in questo caso non mi spetta, però questo è vero, perché la metafora che ci ha proposto allora il Consigliere, anche lì non dovremmo dire noi sì o no, dovremmo ascoltare il sì o no degli altri. Ecco, credo che in questo caso la scelta corretta dell’Amministrazione sia quella di cercare di capire, di cercare di governare i fenomeni. Si potrà condividere o meno che questa sia la terapia giusta, che sia la medicina giusta, però lo scenario con cui noi ci dobbiamo confrontare è questo: gli investitori, gli attori locali, la popolazione attende di capire in che direzione andiamo. E in che direzione andiamo in qualche misura l'ha scelta il Governo nazionale, l'ha scelta l’istituzione sovra-locale, noi dobbiamo cercare di assecondare il percorso in modo che sia un percorso corretto e cercare
A me spiace di non poter dare una risposta come l’attende la Consigliera Siliprandi, il Sindaco mi ha dato una delega a celebrare i matrimoni e mi piacerebbe una volta riuscire a celebrarne qualcuno e poter dire sì o no con così chiarezza e sentire sì o no, giusto, ha ragione, perché sennò assumo un ruolo che anche in questo caso non mi spetta, però questo è vero, perché la metafora che ci ha proposto allora il Consigliere, anche lì non dovremmo dire noi sì o no, dovremmo ascoltare il sì o no degli altri. Ecco, credo che in questo caso la scelta corretta dell’Amministrazione sia quella di cercare di capire, di cercare di governare i fenomeni. Si potrà condividere o meno che questa sia la terapia giusta, che sia la medicina giusta, però lo scenario con cui noi ci dobbiamo confrontare è questo: gli investitori, gli attori locali, la popolazione attende di capire in che direzione andiamo. E in che direzione andiamo in qualche misura l'ha scelta il Governo nazionale, l'ha scelta l’istituzione sovra-locale, noi dobbiamo cercare di assecondare il percorso in modo che sia un percorso corretto e cercare