2.1
L’art. 25 del d.l. 29 gennaio 2019, n. 4 ha previsto il ripristino del Consiglio di amministrazione (Cda) – le cui funzioni erano state devolute ad un unico soggetto quale presidente dal d.l. 31 maggio 2010, n. 78 - con il trasferimento ad esso di tutte le competenze già attribuite dall’art. 3 del d.lgs. n. 479 del 1994 e, all’atto della conversione nella l. 28 marzo 2019, n. 26, la creazione di un nuovo organo specializzato nella figura del Vice presidente individuato quale componente tecnico del Cda (ai sensi dell’art. 25, c. 2, del d.l. n. 4 del 2019, per il Vice presidente è richiesto, tra gli altri, il requisito della “specifica esperienza gestionale”).Rimane immutato l’assetto definito dall’art. 3 del d.lgs. n. 479 del 1994 che, innovando la ristrutturazione degli enti previdenziali stabilita nella l. n. 88 del 1989, prevede un sistema di indirizzo di tipo duale articolato sull’attività di natura strategica e di controllo, attribuita al Consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ), e su quella di carattere politico-amministrativo, assegnata ad un Cda di cinque membri ed al cui presidente è intestata la titolarità del potere di rappresentanza legale. Ad un terzo organo, il Direttore generale, sono affidati compiti di natura gestionale e di esecuzione degli indirizzi dati.
Rispetto al predetto impianto ordinamentale, dopo circa due anni dall’insediamento di tutti gli organi, continua a ravvisarsi l’esigenza di coerenza del sistema di governance rispetto al ruolo dell’Ente di erogazione delle prestazioni sociali pensionistiche e previdenziali, avuto riguardo, da un lato, alla effettiva rispondenza del modello ispiratore di corporate governance come previsto dall’art. 2409 octies c.c. nell’assicurare snellezza di rapporti ed equilibrio delle funzioni tra l’organo di indirizzo e sorveglianza e quello politico-amministrativo, e, dall’altro, alla garanzia di adeguatezza della funzione manageriale di gestione, di effettività dell’azione dell’organo di revisione attraverso un diffuso potere di controllo di legittimità esteso ai singoli atti, e di riconoscimento della centralità dei fondi, delle gestioni e dei comitati regionali e provinciali.
Più in generale vanno ribadite le osservazioni contenute nelle precedenti relazioni al Parlamento in ordine alla perdurante necessità di un intervento normativo complessivo che vada ben oltre la definizione di compiti e funzioni degli Organi di governo, di cui alla legge fondante 9 marzo 1989, n. 88 ed al d.lgs. 30 giugno 1994, n. 479, la istituzione di un ulteriore organo nella figura del Vice presidente ed il rispristino del Cda. Intervento normativo che, in
ottica di più ampio respiro, comprenda: la revisione di detti compiti e funzioni in chiave di riequilibrio dei poteri tra organi, nonché la razionalizzazione delle gestioni amministrate e delle competenze dei relativi comitati amministratori. Meritevole di specificazione normativa sarebbe, altresì, la definizione del perimetro della vigilanza ministeriale ai fini della concreta verifica del rispetto della conformità dell’azione dell’Istituto ai programmi e indirizzi governativi in materia di previdenza (tenendo anche conto degli indirizzi strategici dettati dal Civ ed assicurando, quindi, l’effettività del regime duale) e delle norme ordinamentali dell’amministrazione pubblica, della specificazione del ruolo dell’organo di revisione rispetto ai penetranti compiti rinvenibili nell’art. 2403 e seguenti del c.c. e del riscontro dell’efficacia dei sistemi di controllo interno e di misurazione della performance, nonché della trasparenza dell’azione amministrativa e, più in generale, del livello e della qualità dei risultati ottenuti.
2.2
Il Presidente dell’Inps è stato nominato con d.p.r. 22 maggio 2019 succedendo al Presidente incaricato con d.p.r. 16 febbraio 2015.Il Vice presidente è stato nominato con d.p.c.m. del 24 febbraio 2020, mentre i restanti componenti del Cda sono stati nominati con d.p.c.m. del 16 dicembre 2019.
L’insediamento degli organi è avvenuto il 15 aprile 2020.
La durata degli incarichi è quadriennale.
Per tutto il 2019 e fino all’insediamento del Presidente, prima, e del Cda, successivamente, ai sensi dell’art. 25, c. secondo, del d.l. n. 4 del 2019, le funzioni di Presidente, Vice presidente e Cda sono state svolte dagli organi transitori di cui al decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 14 marzo 2019.
Il Civ, costituito con d.p.c.m. in data 14 novembre 2017, previa designazione dei suoi componenti ad iniziativa delle parti sociali, è scaduto il 21 dicembre 2021 ed ha cessato le funzioni il 3 febbraio 2022 dopo il periodo di proroga previsto per legge.
Il nuovo Consiglio è stato istituito con d.p.c.m. 1° giugno 2022.
Il Direttore generale è stato nominato con d.m. in data 11 febbraio 2022.
Il Collegio dei sindaci è stato nominato con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, del 24 settembre 2019 e si è insediato il 30 settembre 2019, data da cui decorre il quadriennio di durata in carica.
Nel corso del 2020 e del 2021 vi è stata l’integrale sostituzione dei componenti effettivi del consesso per effetto di cessazione dall’incarico o quiescenza dei componenti originari; da febbraio 2021 i componenti rappresentanti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sono stati due, invece che i cinque previsti per legge. Con d.i. del 21 gennaio 2022, quindi, si è proceduto alla nomina di un componente effettivo in rappresentanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali con funzioni di presidente con decorrenza 1° gennaio 2022.
Questa Sezione rileva come il celere integrale rinnovo degli organi sia utile al fine dell’efficienza e dell’efficacia della gestione.
La spesa impegnata per gli organi dell’Ente – comprensiva di quella per l’Oiv - si attesta nel 2020 su 3,531 ml, in aumento sul precedente esercizio (3,395 ml) per effetto della nuova determinazione dell’indennità del Presidente e dei componenti del Consiglio di amministrazione.
Tabella 4 - Spesa degli Organi e Oiv*
(stanziamento) 2.403.000 10.000 2.413.000 2.403.000 10.000 2.413.000 0 Direttore generale ***** 297.367 3.985 301.352 297.367 272 297.639 2.372 Organismo indipendente di
valutazione 70.000 0 70.000 70.000 0 70.000 0
Totale Generale 3.228.388 167.352 3.395.740 3.377.063 154.449 3.531.513 135.772 Fonte Corte dei conti su dati Inps
(*Le spese relative all’Oiv sono ricomprese in questa tabella pur non essendo organo.
**Fino al 15 aprile 2020 l’indennità di carica del Presidente, determinata dal decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale del 9 maggio 2001 in lire 248.540.000 (euro 128.360,20) annue ed applicate le riduzioni per effetto della l. n. 266 del 2005 e del d.l. n. 78 del 2010, è stata attribuita all’organo munito dei poteri del Presidente ed all’organo munito dei poteri del Vice presidente secondo la ripartizione stabilita nel d.i. 14 marzo 2019.
Pertanto, nel mese di novembre 2020, al Presidente è stata liquidata la differenza dell'indennità di carica (pari ad euro 23.418,42 oltre agli oneri riflessi a carico Inps) relativa ai mesi da marzo ad agosto 2019 e dicembre 2019; nel mese di dicembre 2020 è stata liquidata la differenza (pari ad euro 17.388,46 oltre oneri riflessi a carico Inps) dell'indennità di carica dal 15 aprile al 31 agosto 2020 come previsto dal d.i. 7 agosto 2020.
*** La Vice presidente non percepisce alcuna indennità in quanto pensionata. I rimborsi sono conteggiati nella sezione del Consiglio di amministrazione.
**** Oltre alla Vice presidente, un altro componente del Consiglio di amministrazione non percepisce l'indennità di carica a decorrere dal 15 aprile 2020, come previsto dal d.i. 7 agosto 2020, avendovi rinunciato e svolgendo l'incarico a titolo gratuito.
***** L’importo indicato è al lordo degli oneri fiscali e contributivi a carico del datore di lavoro. Il Direttore generale è retribuito con i capitoli relativi alle retribuzioni del personale.
Con deliberazione n. 8 del 27 gennaio 2021 è stata approvata la valutazione sulla attività svolta negli anni 2018 e 2019 dal Direttore generale; con deliberazione n. 194 del 22 dicembre 2021 quella per l’anno 2020.
Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, in data 7 agosto 2020 sono stati definiti gli emolumenti del Presidente, del Vice presidente e degli altri componenti del Cda ai sensi dell’art. 25 del d.l. n. 4 del 2019 con decorrenza dalle rispettive “nomine”, poi rettificata – a seguito di rilievo del Collegio dei sindaci – dalla data di insediamento avvenuto il 15 aprile 2020.
La tabella 5 espone la spesa impegnata nel biennio 2019-2020 per comitati e commissioni.
Tabella 5 - Spesa per Comitati e Commissioni TOTALE GENERALE 136.238 136.189 272.427 127.338 118.804 246.143 -26.285 Fonte Corte dei conti su dati Inps
La tabella 6, infine, riepiloga la spesa complessiva impegnata dall’Ente per gli Organi e i comitati centrali e periferici, a raffronto con quella del precedente esercizio.
Tabella 6 - Spesa complessiva per Organi, Comitati e Commissioni Impegni
Organi 3.228.388 167.352 3.395.740 3.377.063 154.449 3.531.512 135.772
Comitati e
TOTALE GENERALE 3.364.626 303.541 3.668.167 3.504.401 273.253 3.777.654 -109.487 Fonte Corte dei conti su dati Inps
2.3
Tra i primi atti del Consiglio di amministrazione appena insediato, con la deliberazione n. 4 del 6 maggio 2020 è stato approvato il Regolamento di organizzazione, così completando la serie di atti di amministrazione necessari al governo dell’Istituto in uno con l’ordinamento delle funzioni centrali e territoriali già approvato con la determinazione n. 119 del 25 ottobre 2019 dell’organo munito dei poteri del Cda e con il quale – in una posizione di discontinuità con quelle esigenze di razionalizzazione e riduzione, quanto agli uffici dirigenziali generali centrali, di strutture e competenze, nonché di contenimento dei costi sempre auspicato dall’organo di controllo esterno, cui lo stesso Istituto si era motivatamente adeguato nei pregressi atti di organizzazione emanati nel 2018 – è stato definito un modello di organizzazione che ha previsto una dotazione di 43 unità di dirigenti di I fascia e di 445 di seconda fascia senza, peraltro, che, in ordine ai primi, sia stata indicata un’esigenza assunzionale all’atto dell’approvazione con determinazione n. 3 del 6 maggio 2020 del piano dei fabbisogni di personale 2020-2022 e dell’approvazione con determinazione n. 54 del 21aprile 2021 del piano dei fabbisogni 2021-2023 pur a fronte di previste 8 cessazioni nel triennio di riferimento.
L’Istituto ha comunicato che la metà degli accessi alla dirigenza di prima fascia, calcolato sulla base delle cessazioni dell’ultimo triennio) avverrà nei termini dell’art. 28 bis del d.lgs.
30 marzo 2001, n. 165 come novellato dall’art. 3, c. 4, del d.l. 9 giugno 2021, n. 80.
Va comunque rilevato che i predetti piani continuano ad indicare un fabbisogno sostenibile e, quindi, una necessità di personale dirigenziale di livello generale pari a 43 unità sebbene, esauritisi nel 2020 i due incarichi di studio assegnati a dirigenti generali ai sensi dell’art. 19, c. 10, del d.lgs. n. 165 del 2001, i posti di funzione di livello generale risultino essere 40 (più uno, però riferibile al Direttore generale), e siano stati coperti dai 36 dirigenti di prima fascia in ruolo e da 3 dirigenti di seconda fascia con incarico di prima, oltre ad un incarico conferito ai sensi dell’art. 19, c. 6, del d.lgs. n. 165 del 2001.
Si segnala, tuttavia, che a seguito delle cessazioni verificatesi a fine 2021 ed inizio 2022, risulta ad oggi la scopertura della posizione apicale di tre posti di direzione centrale che sono stati, pertanto, assegnati ad interim.
2.4
Di seguito si dà evidenza agli atti di maggior rilievo assunti nel 2020 dagli organi dell’Istituto.Viene in considerazione, al riguardo, il documento di approvazione della relazione programmatica 2021-2023 (deliberazione n. 10 del 20 maggio 2020), strumento con il quale, ai sensi del regolamento di amministrazione e contabilità (Rac), il Civ definisce le scelte strategiche, le linee di indirizzo generale dell’Inps, ne determina gli obiettivi strategici pluriennali, indica gli indirizzi delle attività istituzionali affidati agli organi di gestione e verifica la coerenza e la compatibilità tra le richieste e le aspettative dei cittadini e le azioni programmate dall’Inps.
Il documento è prodromico all’adozione da parte del Presidente dell’Istituto delle linee guida gestionali e da parte del Direttore generale dei conseguenti indirizzi operativi di natura tecnico-amministrativa.
L’organo di indirizzo strategico ha insistito, anche per la parte degli indirizzi non pienamente recepiti, sulla necessità di elaborare, nel quadro dell’esperienza e delle indicazioni derivanti dall’emergenza Covid-19, un progetto di riorganizzazione complessiva dell’Istituto basato sulla centralità dell’utenza e sull’esigenza di rafforzamento dei servizi anche in funzione del
contesto post-emergenziale; di procedere, quindi, ad una coerente reingegnerizzazione dei processi e dei sistemi informativi, ad una ridefinizione ottimale dell’assetto e della distribuzione logistica delle sedi territoriali; di strutturare ed integrare nel sistema di relazione tutti gli enti territoriali pubblici erogatori di servizi sociali.
Con proprie deliberazioni il Civ, già approvato nel 2019 il bilancio di previsione dell’Inps per il 2020, ha dapprima deliberato le linee di indirizzo sulla tempistica di approvazione del bilancio consuntivo 2019 e delle variazioni al bilancio 2020 (deliberazione n. 9 del 20 aprile 2020) e, quindi, ha approvato il riaccertamento dei residui attivi e passivi (deliberazione n. 11 del 9 giugno 2020), la nota di assestamento al bilancio per il 2020 (deliberazione n. 15 del 1°
ottobre 2020) e il bilancio preventivo 2021 (deliberazione n. 23 del 29 dicembre 2020).
Tra gli atti programmatici e di panificazione, ha approvato il piano triennale prevenzione corruzione e trasparenza 2020-2022 (deliberazione n. 4 del 24 marzo 2020), il piano della formazione 2020-2022 (deliberazione n. 14 del 1° ottobre 2020), il piano di investimento e disinvestimento 2021-2023 (deliberazione n. 22 del 29 dicembre 2020), le linee di indirizzo in merito agli immobili ad uso strumentale (deliberazione n. 5 del 24 marzo 2020) e l’aggiornamento al precedente piano per la parte che attiene agli investimenti su immobili ad uso strumentale (deliberazione n. 8 del 20 aprile 2020).
Due importanti interventi del Civ hanno riguardato l’approvazione del rendiconto sociale (deliberazione n. 16 del 21 ottobre 2020) che mette in evidenza i temi degli ammortizzatori sociali volti a fronteggiare l’epidemia, delle prestazioni di malattia e dell’evoluzione dell’organizzazione del lavoro con riferimento al lavoro agile e ai diritti degli utenti, nonché il problema dell’arretrato nello smaltimento delle prestazioni di invalidità civile (deliberazione n. 17 del 21 0ttobre 2020). Va, quindi, segnalato che, a seguito della deliberazione (n. 9 del 28 marzo 2019) delle linee di indirizzo per la predisposizione della nuova Carta dei servizi dell’Inps, il Consiglio di amministrazione ha approvato detto
“strumento” con deliberazione del 22 dicembre 2021, n. 192.
Un riferimento è da riservare ad alcuni dei provvedimenti di maggior rilievo adottati dal Cda descritti, con maggiori elementi di dettaglio, nel corpo della relazione.
Si tratta, in particolare, del nuovo Regolamento di organizzazione dell’Istituto (deliberazione n. 4 del 6 maggio 2020; con deliberazione n. 108 del 21 dicembre 2020 il regolamento è stato modificato nella parte che attiene alla responsabilità dirigenziale), nonché degli atti che
compongono il processo di programmazione e budget e, tra questi, il piano della performance 2020-2022 (determinazione n. 76 del 5 novembre 2020, ed oggetto di ulteriori interventi nel corso del 2021), nonché l’aggiornamento del connesso sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale (determinazione n. 75 del 5 novembre 2020), il piano di investimento e disinvestimento 2021-2023 (deliberazione n. 85 del 25 novembre 2020), il piano strategico digitale per gli anni 2020-2022 (deliberazione n. 89 del 27 novembre 2020).
Un cenno è da riservare anche ai piani della vigilanza ispettiva e della vigilanza documentale per il 2020, per sottolinearne la tardiva approvazione (rispettivamente deliberazioni nn. 77 e 78 del 5 novembre 2020) effetto della emergenza pandemica che ha minato la specifica rilevanza, in termini di maggiori entrate, di tali strumenti per il contrasto dei fenomeni di evasione contributiva e, di minore spesa, per il recupero delle prestazioni indebitamente corrisposte.
Da ultimo, con deliberazione n. 86 del 25 novembre 2020, è stato adottato il documento contenente le Linee guida gestionali per l’anno 2021, in corrispondenza degli specifici obiettivi delineati nella Relazione programmatica 2021-2023 del Civ.