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2. DESCRIZIONE DELLA DIGA DI SAN GIACOMO

2.4. ULTERIORI DETTAGLI COSTRUTTIVI DELL’OPERA

2.4.2. ORGANI DI SCARICO

Le opere di scarico consistono nello scarico di superficie ed in tre scarichi profondi: intermedio o di alleggerimento, di fondo e di esaurimento.

Lo scarico di superficie è ricavato in sponda sinistra nella spalla massiccia della diga a speroni e consta di una luce, con soglia a quota 1947 m s.l.m., intercettata da una paratoia a ventola autolivellatrice a bilanciere di 14,00 x 2,00 m. Un canale di scarico nella roccia raccordato a mezzo di uno scivolo alla soglia sfiorante allontana l’acqua dalle fondazioni della diga.

Lo scarico intermedio ha la funzione di ausilio allo scarico di superficie nello smaltimento della massima piena e di adeguare lo svaso del serbatoio di San Giacomo alle necessità del sottostante serbatoio di Cancano. Anch’esso è ricavato in sponda sinistra ed è costituito da due ampi cunicoli affiancati, posti al di sotto dello scivolo dello scarico di superficie, con soglie di imbocco a quota 1930,70 m s.l.m. Le acque scaricate vengono raccolte e trasportate a valle dal canale dello sfioratore. Ciascun cunicolo è intercettato da due paratoie piane in serie, una a ruote ed una a strisciamento di dimensioni 2,3 x 3 m, azionabili volontariamente mediante servomotore oleodinamico dalla cabina posta sul coronamento a sinistra dello scarico. La

centralina oleodinamica, comune per tutti gli organi dello scarico intermedio, è attivata mediante elettropompa alimentata dalla rete elettrica o mediante pompa a mano.

Lo scarico di fondo è costituito da due gallerie parallele circolari destinate allo scarico e all’erogazione al sottostante serbatoio di Cancano. Le due gallerie (diametro 3 m) sottopassano la diga nella sponda a destra e sono scavate nella roccia.

Infine, gli scarichi di esaurimento consistono in tre tubazioni metalliche: la prima (diametro 80 cm) è annegata nell’elemento centrale della diga con asse a quota 1972,70 m s.l.m., munita allo sbocco di saracinesca e valvola a fuso; le altre due (diametro 30 cm) sono annegate rispettivamente in corrispondenza del piede della diga secondaria a sinistra con asse a quota 1929,80 m s.l.m. e della diga secondaria in sponda destra con asse a quota 1915,15 m s.l.m. A seguito dei lavori di manutenzione straordinaria eseguiti nel 2003 sono state sostituite tutte le centraline oleodinamiche a servizio degli organi di scarico [15,16].

I dati principali relativi alle opere di scarico sono i seguenti:

QUANTITÀ VALORE UNITÀ DI MISURA

Portata scarico di superficie 74 m3/s

Portata scarico di alleggerimento 143 m3/s

Portata scarico di fondo 75 – 60 m3/s

Portata scarico di esaurimento 12 m3/s

Tabella 2.5 – Dati principali delle opere di scarico

2.4.3. DIAFRAMMA

Nella zona a monte del serbatoio è presente un diaframma in calcestruzzo dello sviluppo di 522,50 m e avente altezza di 59,70 m e spessore variabile (da 2,90 m alla base a 2,40 m in sommità). Esso è incastrato nella roccia impermeabile mediante un taglione di base in calcestruzzo su cui appoggia con l’interposizione di un giunto perimetrale in materiale plastico. All’estremità sud, in corrispondenza del passo di Fraele, si è disposto sopra il diaframma un argine di terra, munito di nucleo centrale in calcestruzzo, appoggiato alla sommità del diaframma attraverso una trave in calcestruzzo con un giunto orizzontale in materiale plastico. Nel diaframma, in corrispondenza delle facce, sono incorporate delle lastre prefabbricate in calcestruzzo ad elevata dosatura di cemento con aggiunta di bentonite.

Un sistema di cunicoli paralleli e sovrapposti distanti tra loro 6,75 m e collegati da pozzi verticali consente l’ispezione dell’opera.

Nel diaframma sono disposti dei giunti di costruzione verticali, alternativamente ad interasse di 5,00 e 13,00 m, sigillati a ritiro avvenuto con iniezioni cementizie [13].

2.4.4. SOLETTONE

Per ridurre gli effetti dell’invaso del bacino di Cancano, sul paramento di valle della diga principale a speroni è stata realizzata la chiusura parziale dei vani mediante un solettone inclinato in calcestruzzo armato dalla berma a quota 1884,25 m s.l.m. fino alla quota 1902,75 m s.l.m.

Inoltre, al fine di evitare l’ingresso delle acque meteoriche sotto forma di pioggia e neve e di assicurare un ulteriore contributo di appesantimento alla struttura, sono stati disposti anche dei solettoni orizzontali in calcestruzzo armato alla quota 1902,75 m s.l.m., che chiudono i vani tra gli speroni.

Il solettone inclinato è lungo 19,2 m e ha una larghezza di 15 m, uno spessore costante di 1,5 m e un ispessimento nella zona della berma superiore fino a 3,5 m [17,18].

Figura 2.6 – Solettone in cemento armato

Il solettone è stato reso solidale agli speroni tramite adeguate barre di ancoraggio ed è stato giuntato in corrispondenza dei giunti esistenti della diga, mediante profili mater stop in neoprene di 44 cm di larghezza, in modo da garantire l’indipendenza strutturale degli speroni. La piastra è stata ipotizzata incastrata in corrispondenza della berma esistente di valle a quota 1884,25 m s.l.m., dove presenta un tratto orizzontale, mentre gli altri tre lati sono considerati liberi.

Invece, per quanto riguarda i solettoni orizzontali, le riseghe sono state adeguatamente risanate e risagomate allo scopo di fornire al piano di appoggio del solettone stesso una pendenza verso l’esterno del 2%, che consente lo smaltimento delle precipitazioni meteoriche. Inoltre, sono stati disposti opportuni appoggi continui in neoprene che consentono i naturali spostamenti, anche per variazioni termiche, dei solettoni orizzontali e preservano l’indipendenza strutturale degli speroni.

Per garantire la possibilità di accesso ai vani che restano segregati al di sotto dei solettoni, sono state lasciate ampie botole in corrispondenza della convergenza dei vani verso le teste degli speroni.

Grazie alla continuità della struttura del solettone sul lato di valle della diga, a quota 1902,75 m s.l.m. è presente una nuova berma superiore, che consente l’accesso di autoveicoli anche al piano costituito dai solettoni orizzontali ed alle botole di accesso ai vani sottostanti, rendendo agevoli le operazioni di ispezione e manutenzione sia sul paramento di valle dell’intera diga, sia all’interno dei vani [18].

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