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ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

Nel documento PROVINCIA DI REGGIO EMILIA (pagine 23-29)

g) 1 Centrale termica

4 ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

4.1 LAI-OUT GENERALE

24 4.1.1 CARATTERISTICHE DELL'AREA

Analisi del contesto: Urbano-periferico con presenza di volumi contermini, presenza di destinazioni limitrofe residenziali senza pero’ particolari necessità legate al contesto

4.1.2 CARATTERISTICHE PARTICOLARI

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STATO ATTUALE RISCHI EVIDENZIATI

Possibile caduta di materiali sulla via Ubicazione in centro urbano abitato;

Ristrettezza dello spazio disponibile

Presenza in facciata di cavi elettrici (Enel, Telecom, Pubblica illuminazione).

Ferimento e schiacciamento di persone. Urti e impatti con attrezzature

Possibili danni ai veicoli e ai pedoni che transitano sulla via.

DEFINIZIONE DELLE PREVENZIONI

La localizzazione della viabilità pedonale;

La localizzazione delle aree destinate al deposito dei materiali. Tali spazi devono essere delimitati, previo accordo con la Dirigenza scolastica con una robusta recinzione.

Deve inoltre essere adottata la segnaletica prevista dal Codice della strada e dal Dlgs 493/96 per le segnalazioni di pericolo e la regolamentazione della circolazione

L'attrezzatura prevista per il sollevamento dei carichi, argano a cavalletto, esclude la possibilita' di passaggio di materiali al di sopra dell'area esterna al cantiere.

4.1.4 IMPIANTO IDRICO

Impianto idrico collegato alla rete dell’acquedotto

Sarà presente sul luogo di lavoro una quantità di acqua idonea alle necessità lavorative e di igiene richieste dal tipo di attività.

4.2 RECINZIONE

Delimitazione perimetrale del cantiere Requisiti:

Robustezza e visibilità.

Presenza dei nominativi amministrativi e responsabili per la sicurezza (responsabile e coordinatori).

Presenza dei cartelli di divieto di ingresso ai non autorizzati. Segnalazioni per ingombri e fonti di pericolo (segnalazioni a bande bianco-rosse per il giorno e luci rosse per la notte). Illuminazione notturna, specialmente se in area urbana. In caso di scavi, la recinzione dovrà essere posizionata ad una distanza tale dal bordo da non costituire pericolo di caduta per mezzi o persone.

4.3 ACCESSI E VIABILITA' INTERNA AL CANTIERE

Organizzazione degli accessi e della viabilita' interna 4.3.1 GENERALITÀ

• I percorsi per la movimentazione dei carichi sospesi saranno scelti in modo da evitare quanto più possibile che essi interferiscano con zone in cui si trovano persone. Diversamente la movimentazione dei carichi sarà opportunamente segnalata al fine di consentire lo spostamento delle persone.

• I percorsi su aree private e nei cantieri devono essere fissati previo controllo della loro agibilità e portanza da ripetere ogni volta che, a seguito dei lavori o di fenomeni atmosferici, se ne possa presumere la modifica.

• Nel caso di terreni in pendenza andrà verificata l’idoneità dei mezzi di sollevamento a sopportare il maggior momento ribaltante determinato dallo spostamento di carichi sospesi

• Per la movimentazione dei carichi saranno usati quanto più possibile mezzi ausiliari atti ad evitare o ridurre le sollecitazioni sulle persone.

• Durante il trasporto degli elementi e dei materiali è necessario assicurarsi che questi siano posizionati in modo uniforme.

• Al manovratore del mezzo di sollevamento e/o trasporto sarà garantito il controllo delle condizioni di tutto il percorso, anche con l'ausilio di un eventuale aiutante.

• Il deposito di materiale in cataste, pile, mucchi sarà effettuato in modo razionale e tale da evitare crolli o cedimenti.

26 Le vie di circolazione, comprese le scale, le scale fisse e le banchine e rampe di carico devono essere calcolate, ubicate, sistemate e rese praticabili in modo che possano essere facilmente utilizzate in piena sicurezza e conformemente alla loro destinazione, e che i lavoratori operanti nelle vicinanze di queste vie di circolazione non corrano alcun rischio. Le dimensioni delle vie che servono alla circolazione di persone e/o di merci, comprese quelle in cui avvengono operazioni di carico o scarico, devono essere previste per il numero potenziale di utilizzatori e per il tipo di attività La superficie delle vie di circolazione deve avere caratteristiche e materiali idonei allo scopo lavorativo per cui è stata progettata (ad esempio le caratteristiche di antisdrucciolamento, impermeabilità, pendenza, etc.); la superficie deve comunque essere regolare ed uniforme. In caso di presenza di dislivelli nelle vie di circolazione e di movimentazione, questi devono essere corretti con rampe di pendenza inferiore all'8%. Il caso le vie di circolazione e di movimentazione siano posizionate in elevato, eventuali aperture nel pavimento e passaggi debbono essere adeguatamente segnalate e protette. Le vie di circolazione e di movimentazione espressamente ed unicamente progettate per il traffico pedonale e non per quello veicolare, debbono essere adeguatamente segnalate, evidenziate e mantenute; nel caso di vie di circolazione progettate per il traffico veicolare deve essere sempre garantita una sufficiente visibilità al manovratore del mezzo. Quando sulle vie di circolazione vengano utilizzati mezzi di trasporto, si dovrà progettare una distanza di sicurezza sufficiente o mezzi di protezione adeguati per gli altri utenti pedonali del luogo; tali vie dovranno essere chiaramente segnalate, regolarmente verificate e si dovrà provvedere alla loro manutenzione. Devono essere organizzate aree specifiche per lo stoccaggio e la disposizione di prodotti ed attrezzature, senza che queste intralcino o non siano funzionali alle vie di circolazione; quando l'uso e l'attrezzatura dei locali lo richiedano per assicurare la protezione dei lavori, il tracciato delle vie di circolazione deve essere messo in evidenza. Le vie di circolazione sul cantiere devono, per quanto possibile, disporre di luce naturale sufficiente ed essere illuminate in maniera adeguata e sufficiente con luce artificiale di notte e quando la luce naturale è insufficiente; il colore utilizzato per l'illuminazione artificiale non può alterare o influenzare la percezione dei segnali o dei cartelli stradali. Gli impianti di illuminazione delle vie di circolazione devono essere disposti in modo tale che il tipo di illuminazione previsto non presenti rischi di infortunio per i lavoratori; nel caso di uso di fonti di luce portatili, queste devono essere protette contro gli urti. Le vie di circolazione destinate ai veicoli devono passare a una distanza sufficiente dalle porte, portoni, passaggi per pedoni, corridoi e scale; le vie di circolazione situate in prossimità ad installazioni pericolose debbono essere adeguatamente segnalate e limitate ai soli addetti autorizzati Se il cantiere comporta zone di accesso limitato, queste zone devono essere dotate di dispositivi che evitino che i non addetti ai lavori vi possano accedere; le zone di pericolo devono essere segnalate in maniera ben visibile. Le vie di fuga e di emergenza devono restare comunque sgombre e sboccare il più direttamente possibile in una zona di sicurezza; in caso di pericolo tutti i posti di lavoro devono poter essere evacuati rapidamente e in condizioni di massima sicurezza da parte dei lavoratori. Le vie di fuga e di emergenza, nonché le vie di circolazione e le porte che vi danno accesso non devono essere ostruite da oggetti, in modo che possano essere utilizzate senza intralci ad ogni momento. Le vie di fuga e quelle specifiche di emergenza devono essere oggetto di una specifica segnaletica conforme alle norme relative alle diverse tipologie di rischio; la segnaletica deve essere sufficientemente resistente, ben visibile e facilmente comprensibile, ed essere apposta in luoghi appropriati. Le vie di fuga e di emergenza del cantiere devono disporre di luce naturale adeguata al fattore di rischio per cui sono progettate, o sufficiente luce artificiale di notte quando la luce naturale è carente. Le vie e le uscite di emergenza che necessitano di illuminazione devono essere dotate di una illuminazione di emergenza di intensità sufficiente in caso di guasto all'impianto.

4.3.3 VIABILITA' GENERALE

STATO ATTUALE RISCHI EVIDENZIATI

La zona del cantiere, per la già evidenziata natura del luogo, accetta come viabilità interna una definizione dei percorsi limitatamente agli accessi e alle zone di carico e scarico

1 - Contatto con automezzi ed attrezzature.

Schiacciamento, investimento

DEFINIZIONE DELLE PREVENZIONI

1) Utilizzare esclusivamente automezzi di basso tonnellaggio

2) Individuazione precisa della zona di carico e scarico sulla verticale della zona d’esercizio dell’argano a cavalletto

3) Predisporre programma dettagliato di flusso dei materiali in relazione agli spazi disponibili e allo stato di avanzamento dei lavori

4) E’ consentito unicamente l’ingresso degli automezzi funzionali all’esecuzione delle opere nelle

27 aree cortilive (si veda planimetria).

4.3.5 COLLEGAMENTO VERTICALE FRA I PIANI

STATO ATTUALE RISCHI EVIDENZIATI

1 - Possibili interferenze fra cantieri e resto dell’edificio Possibilità di comunicazione tra i vari

livelli di piano. Tramite i vani scala esistenti si accede ai vari piani. Non vi è possibilità di interferenze con altre zone del complesso.

DEFINIZIONE DELLE PREVENZIONI

Ai vari piani circoscrivere le aree d’intervento per precluderne l’accesso ai non addetti ai lavori Proteggere la rampa scale con materiale antistrucciolevole.

4.4 AREE DI DEPOSITO

STOCCAGGIO MATERIALI SI X NO

Stoccaggio laterizi/manufatti

Da concordare dove, come, chi con il coordinatore in fase d’esecuzione.

Riferimenti planimetrici SI X NO

Stoccaggio materiali diversi X

Da concordare dove, come, chi con il coordinatore in fase d’esecuzione.

Riferimenti planimetrici SI X NO

Modalita' di stoccaggio

4.4.1 STOCCAGGIO MATERIALI

Pericoli di urti contro ostacoli fissi e mobili, di caduta entro scarpate, di investimenti del personale a terra durante la movimentazione ed il posizionamento.

E’ fatto obbligo dell’autista dei mezzi di trasporto, prima di accedere alle aree di cantiere, verificare:

• i percorsi interni all’area di cantiere che possono costituire pericolo per la stabilità degli automezzi a causa della discontinuità del terreno e della superficie di percorrenza

• la presenza di possibili scavi e sbancamenti con il conseguente rischio di cedimento del ciglio e possibile ribaltamento del mezzo in transito e/o stazionamento in prossimità dei medesimi (è fatto obbligo al personale conducente/operatore, prima dell’ingresso in cantiere, di verificare la presenza di tali situazioni di rischio, debitamente segnalate e delimitate dalla committente, moderando la velocità di transito e transito prestando particolare attenzione a mantenere una distanza di sicurezza dai bordi di tali scavi e sbancamenti);

• la presenza di persone con relativo rischio di investimento da parte dei mezzi operativi (è fatto obbligo al personale conducente/operatore di moderare la velocità di transito dando la precedenza ai pedoni, nonché verificare l’assenza di personale nel raggio di azione della macchina operatrice prima dell’inizio lavori) ;

• la presenza di linee elettriche aree e/o interrate e reti di sottoservizi (gas e acqua) con pericolo di contatto accidentale durante le fasi di scavo/movimento terra (è fatto obbligo al personale conducente/operatore, prima dell’ingresso in cantiere, di verificare la presenza di reti elettriche e servizi fuori terra nonché richiedere al responsabile tecnico del committente ulteriori informazioni sulla presenza di tali impianti interrati);

• presenza di opere provvisionali fisse (gru, baracche, impalcati ecc ) con rischio di collisione da parte dei mezzi in transito e macchine operatrici (è fatto obbligo al personale conducente/operatore di moderare la velocità di transito prestando particolare attenzione a mantenere una distanza di sicurezza dalle strutture fisse presenti lungo il percorso e/o in prossimità dell’area di lavoro);

Carico e scarico

• Durante il trasporto degli elementi e dei materiali è necessario assicurarsi che questi siano posizionati in modo uniforme.

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• Durante le operazioni di scarico i componenti devono essere maneggiati con cura. I pezzi speciali e pesanti devono essere movimentati con l'ausilio di gru di sollevamento o di carrelli a forche. In questi casi dovranno essere utilizzate delle fasce di imbraco aventi idonea portata collegate ad un

"bilancino" o funi metalliche con ganci di presa inseriti nelle testate.

• Tutti i punti di stoccaggio devono essere dotati di sistemi di sicurezza contro il pericolo di rotolamenti.

• Quando non vengono posizionati direttamente in opera, i pezzi devono essere accatastati in modo sicuro.

• Devono essere utilizzati imbrachi fabbricati da ditte specializzate che ne indicheranno e garantiranno la portata con il rilascio del certificato di conformità tenendo presente che la portata di tali imbrachi dovrà essere diminuita in funzione dell’angolo d’aggancio delle travi

• L’aggancio deve essere eseguito con tiri, provvisti di ganci con dispositivi antisganciamento da collegare con i golfari presenti sugli stessi prefabbricati

STATO ATTUALE RISCHI EVIDENZIATI

Inerti, cemento, calceJ sull’area delimitata nei pressi del castello di tiro

1) Ribaltamento delle cataste: ferimento schiacciamento

Limitare il deposito in relazione allo stato di avanzamento lavori

2) Intralcio al movimento delle persone addette ai lavori DEFINIZIONE DELLE PREVENZIONI

1) Provvedere che i materiali siano su pallet (o gabbie) e ben solidali con il supporto 2) L’area di stoccaggio deve essere ordinata e le vie di accesso sgombre da impedimenti 3) E’ vietato il deposito di materiali al di fuori delle zone assegnate

4.4.2 MAGAZZINO

MAGAZZINO... SI NO X Si evidenziano le seguenti caratteristiche:

Magazzino all’aperto

Riferimenti planimetrici SI NO

Magazzino in container:

Riferimenti planimetrici SI NO

Magazzino in edificio:

Riferimenti planimetrici SI NO

STATO ATTUALE RISCHI EVIDENZIATI

Può essere predisposto, al piano interrato un locale in cui riporre le attrezzature sia di lavoro che antifortunistiche individuali e collettive.

1) Deterioramento delle attrezzature e dei dispositivi antifortunistici.

DEFINIZIONE DELLE PREVENZIONI

1) Il locale non deve essere in comunicazione con la scuola e deve essere mantenuto pulito.

4.4.3 PRODOTTI CHIMICI

Allo stato attuale non è previsto l’utilizzo di particolari sostanze, se non i normali prodotti di utilizzo edile, tali da attivare situazioni di rischio per la salute di particolare gravità. Con questo si dichiara il divieto di utilizzo di sostanze e prodotti tali da generare pericolo per la salute dei lavoratori. Nel caso le Imprese partecipanti intendano utilizzare prodotti particolari (non previsti nelle schede di lavorazione

29 del piano o al capitolo 5.2: AGENTI CHIMICI), oltre ad approntare tutte le procedure del caso per la sicurezza dei propri lavoratori, devono trasmettere scheda di sicurezza del prodotto stesso al CSE in modo di poter valutare le procedure da attuare all’interno del Cantiere in relazione ad eventuali interferenze con altri prodotti utilizzati o procedure lavorative effettuate al contempo da altre imprese.

STATO ATTUALE RISCHI EVIDENZIATI

Se le schede di sicurezza richiedono, un locale idoneo ove riporli deve essere allestito.

1) Intossicazione, avvelenamento, dispersione nell’ambiente di sostanze tossicheJ

In fase di stesura del P.S.C. non è previsto l’uso di prodotti chimici nocivi o pericolosi.

DEFINIZIONE DELLE PREVENZIONI

Eventuali prodotti cancerogeni o pericolosi devono essere conservati nell’imballaggio originale e custoditi con estrema cautela

Deve essere nominato un responsabile della gestione dello stoccaggio pericoloso

Le schede di sicurezza di ciascun prodotto pericoloso devono essere ben visibili sull’esterno dell’imballo. E’ vietato sostituire la confezione originale con altre anonime.

4.5 SERVIZI LOGISTICI

Organizzazione dei servizi igienici, assistenziali e logistici

Nell’ambito delle lavorazioni espletate nel cantiere i lavoratori devono disporre di locali di riposo, di spogliatoi e di locali per docce o lavandini, di locali speciali attrezzati con un numero sufficiente di gabinetti e di lavandini. Nel caso i locali per le docce, i lavandini e gli spogliatoi del cantiere siano separati, questi locali devono facilmente comunicare fra di loro.

4.5.1 GENERALITA' Zona spogliatoio- uffici

Nel caso in cui i lavoratori devono indossare indumenti speciali di lavoro devono essere predisposti spogliatoi adeguati e facilmente accessibili, con una capacità sufficiente ai flussi di cantiere e dotati di sedie. Gli spogliatoi devono essere di dimensioni sufficienti al numero degli utilizzatori e dotati di dispositivi che consentano a ciascun lavoratore di far asciugare, se necessario, i suoi indumenti di lavoro, nonché i suoi abiti ed effetti personali, e di poterli custodire in appositi armadietti con chiusura a chiave. Nel caso le funzioni lavorative lo richiedano (ad esempio, sostanze pericolose, umidità, sporcizia), gli indumenti di lavoro devono poter essere riposti separatamente dagli abiti e dagli effetti personali. Se nel cantiere è prevista la presenza di lavoratori di sesso differente devono essere predisposti spogliatoi separati o un'utilizzazione separata degli stessi. Nel cantiere, quando il tipo di lavorazione lo richieda ed in base alle dimensioni del cantiere stesso e del numero di operai presenti, devono essere predisposte un numero adeguato di docce a disposizione dei lavoratori. I locali per docce devono essere di dimensioni adeguate per consentire a ciascun lavoratore di fare la sua toeletta senza alcun impedimento e in condizioni igieniche adeguate; inoltre, le docce devono essere comunque dotate di acqua corrente calda e fredda. Quando i locali docce non siano strettamente necessarie per la tipologia di lavorazione espletata nel cantiere, potranno essere approntate vicino ai posti di lavoro ed agli spogliatoi, con adeguati lavandini ed acqua corrente (calda, se necessario) ed in numero sufficiente. Ogni baracca deve essere:

• accessibile dai mezzi di trasporto, affinché possa essere allontanata rapidamente, in caso di necessità;

• sistemata in maniera razionale così da evitare lavori e consumi ed eccessi di materiali per la realizzazione dei vari servizi (luce, acqua, scarichi et.);

• sollevata dal terreno per evitare che animali e polvere possano entrare nei locali e che l’umidità faccia marcire il fondo; occorrerà quindi predisporre blocchi di calcestruzzo impilabili, oppure travi, cordoli discontinui in calcestruzzo etc.

Zona spogliatoio-uffici preesistente

In alternativa ai servizi portati in loco si può usufruire di quelli messi a disposizione dal Committente

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