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Organizzazione e standardizzazione del monitoraggio

Nel documento Quaderni di Conservazione della Natura (pagine 56-59)

L’esigenza di seguire l’evoluzione demografica e l’espansione dell’are-ale del Camoscio, anche al fine di verificare l’avvenuto adattamento delle colonie introdotte, comporta necessariamente la messa a punto di tecniche di monitoraggio standardizzate da applicarsi in tutto l’areale di distribuzione della specie. La raccolta di tali informazioni acquisisce una notevole importanza quando, ripetuta costantemente nel tempo, permette di costruire delle serie storiche indispensabili per la corretta definizione delle tendenze delle popolazioni.

Di importanza tutt’altro che secondaria è anche la raccolta sistematica dei dati relativi agli animali catturati per scopo di studio e a quelli rinvenuti morti, con i relativi referti necroscopici. Anche in questo caso un’acquisizione standardizzata e costante delle informazioni risulta essenziale per un efficace monitoraggio sanitario e per l’accrescimento delle informazioni di base sulle tecniche di cattura, sulla biologia della specie e sull’impatto della predazione.

3.5.1. Formazione degli operatori

Alla base di un sistema di monitoraggio efficiente è la definizione di protocolli standardizzati di raccolta dei dati e la formazione dei rilevatori. La possibilità di poter disporre di un documento che illustri gli standard per ciascuno degli aspetti del monitoraggio (censimenti, rilievi biometrici, necroscopie, screening sanitari), unita ad una formazione omogenea degli operatori effettuata con l’ausilio di specifici corsi, costituiscono una garanzia sulla qualità e sulla comparabilità dei dati raccolti.

AZIONI

Produzione di un documento tecnico sui protocolli di monitoraggio Priorità: alta.

Tempi: entro un anno; durata prevista un anno. Responsabili: Enti Parco.

Programma: prendendo spunto dal materiale già esistente, deve essere concordato un protocollo unico fra tutti i parchi, sulla base del quale produrre un documento tecnico riportante le indicazioni su come si svolgono i censimenti, i rilievi biometrici e sanitari, le necroscopie, nonché le schede da utilizzare durante le diverse operazioni di moni-toraggio.

Costi: 1.000-2.000 Euro.

Note: una versione preliminare dei protocolli riportanti le modalità di realizzazione dei censimenti, della standardizzazione delle osservazioni e dei rilievi biometrici e sanitari viene riportata nell’Allegato 7.

Realizzazione di corsi per gli operatori Priorità: alta.

Tempi: entro un anno. Responsabili: Enti Parco.

Programma: sulla base del documento tecnico descritto nell’azione prece-dente dovranno essere tenuti i corsi per la formazione dei rilevatori

incaricati di svolgere il monitoraggio nei singoli parchi. Costi: 3.000-4.000 Euro.

3.5.2. Realizzazione del monitoraggio

Sulla base dei protocolli definiti e avvalendosi del personale formato per svolgere il monitoraggio, è necessario realizzare con continuità i censimenti e i rilievi sia biometrici che sanitari previsti sugli animali catturati o ritrovati morti. In particolare, per la realizzazione dei censimenti è necessario preventivamente definire in ogni parco le modalità di esecuzione, quali la divisione in parcelle del territorio da censire e la predisposizione dei percorsi o dei punti di osservazione. Al fine di ottenere una serie storica senza lacune geografiche o temporali, sarà necessaria la realizzazione regolare di almeno un censimento annuale, possibilmente in periodi analoghi, in ciascuna delle zone di presenza della specie.

La necessità di effettuare nei prossimi anni un gran numero di catture di camosci permetterà di acquisire una quantità considerevole di informazioni sulle caratteristiche biometriche degli animali e sulle operazioni di cattura (tecniche, dosaggi dei farmaci, reazioni degli individui, ecc.). Per standardizzare la raccolta di questo tipo di dati è stata messa a punto un’apposita scheda (nell’ambito del documento tecnico del paragrafo 3.5.1) che andrà utilizzata in tutte le operazioni di cattura di camosci appenninici.

L’utilizzo di tecniche standard per la raccolta dei dati in tutto l’areale della specie rende possibile una gestione di tali informazioni mediante un sistema unico di archiviazione. Un simile sistema consente di mantenere un quadro complessivo sullo status della specie.

AZIONI

Pianificazione e realizzazione dei censimenti Priorità: media.

Tempi: entro un anno, durata 4 anni.

Responsabili: Enti Parco interessati dalla presenza del Camoscio.

Programma: ogni parco, sulla base del documento sul monitoraggio (para-grafo 3.5.1), organizza una volta per tutte le modalità di realizzazione del censimento (parcellizzazione del territorio); in seguito sono previ-sti unicamente ampliamenti dell’area da censire o lievi correzioni rese necessarie dall’evoluzione della popolazione. Sulla base della pianifi-cazione dei singoli parchi e delle indicazioni fornite dal documento

sul monitoraggio, i censimenti vengono svolti annualmente con pro-cedura costante e simile per tutti i parchi.

Costi: i costi sono quelli ordinari sostenuti dal bilancio degli Enti Parco per la realizzazione annuale del censimento; particolare impegno e attenzione vanno posti nell’iniziale pianificazione e organizzazione delle attività di censimento.

Note: l’azione dovrebbe proseguire, con cadenza annuale, a tempo inde-terminato

Raccolta dati biometrici e sanitari Priorità: media.

Tempi: entro un anno, durata 4 anni.

Responsabili: veterinario incaricato dagli Enti Parco interessati.

Programma: per qualsiasi animale catturato o ritrovato morto dovranno essere compilate le schede relative ai dati biometrici e sanitari.

Costi: fatta eccezione per gli esami di laboratorio e le necroscopie non è previsto alcun costo.

Note: le schede per i rilievi sono presenti nel documento contenente il protocollo di monitoraggio. L’azione dovrebbe proseguire con regola-rità e a tempo indeterminato.

Creazione di una banca dati e suo costante aggiornamento Priorità: bassa.

Tempi: entro un anno, durata 4 anni.

Responsabili: Enti Parco interessati dalla presenza del Camoscio.

Programma: viene realizzata una banca dati unificata che raccolga rego-larmente tutte le informazioni derivanti dai censimenti e dalle schede biometriche e sanitarie. Ogni parco provvede a inserire regolarmente i propri dati e a fornirne copia agli altri in maniera da consentire un regolare flusso di informazioni. La banca dati è costituita da un data-base abbinato ad un sistema informativo territoriale per la gestione della parte cartografica e quindi distributiva.

Costi: nulli.

Note: l’INFS è disponibile per fornire un supporto nella fase di messa a punto della banca dati. L’azione dovrebbe proseguire con regolarità e a tempo indeterminato.

Nel documento Quaderni di Conservazione della Natura (pagine 56-59)

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