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4. Il sistema di valutazione delle performance della Regione Toscana applicato

4.2. Organizzazione delle Unità Funzionali di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza

Come abbiamo visto in precedenza molti cambiamenti sono intervenuti dalla nascita dei Dipartimenti della Prevenzione alcuni dei quali molto recenti sono ancora in atto in Regione Toscana. Come previsto dalla normativa le Aziende USL hanno poi provveduto a recepire le nuove norme adottando propri regolamenti organizzativi a livello aziendale. In questo contesto si è venuto a definire anche il quadro generale e dettagliato delle nuove UU.FF. S.P.V.S.A.. Per meglio comprenderne la struttura e l’organizzazione dobbiamo ripartire dalla Legge regionale 16/2000 e succ. mod. all’art 5 comma 1 bis, che definisce anche aspetti specifici ai procedimenti connessi all’attività di vigilanza e controllo riferito al campo della sicurezza alimentare. In dettaglio viene riportato che le Aziende USL:

“a) formulano prescrizioni dirette ad assicurare il rispetto della normativa in materia di igiene alimentare e di mangimi, di salute e benessere degli animali;

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b) dispongono il sequestro e la distruzione degli alimenti considerati pericolosi per la salute, a meno che possano essere utilizzati per scopi diversi dall’alimentazione umana;

c) dispongono il sequestro di mangimi pericolosi per la salute degli animali e per le produzioni zootecniche destinate al consumo umano;

d) dispongono il blocco ufficiale e l’abbattimento degli animali, nonché il blocco ufficiale e la distruzione di attrezzature fisse e mobili, di mangimi, di prodotti agricoli e di prodotti zootecnici, quando previsto dalle norme sul patrimonio zootecnico;

e) dispongono il blocco ufficiale di alimenti e mangimi o la sospensione di attività o la chiusura temporanea dello stabilimento, nonché il blocco ufficiale di animali e delle loro produzioni.”

Infine al comma 2 dell’art. 5 della LRT 16/2000 viene precisato che tutte queste attività vengono “esercitate attraverso le strutture organizzative dei dipartimenti di prevenzione delle Aziende UUSSLL in relazione alle rispettive competenze, secondo modalità organizzative previste dagli atti aziendali delle Aziende stesse e definite nel livello di assistenza "Prevenzione collettiva" del Piano sanitario regionale predisposto ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche ed integrazioni.”

Dopo tutti i passaggi normativi, visti in precedenza, succedutisi in Regione Toscana ad oggi sostanzialmente, con varie sfumature, nelle Aziende USL regionali sono stati emanati i regolamenti organizzativi dove viene costituita la U.F. S.P.V.S.A.. All’interno di questa U.F. ricadono tutte le attività connesse alla sicurezza alimentare che in precedenza erano svolte da diverse articolazioni organizzative. Per comprendere i campi di attività che sono stati trasferiti dobbiamo rifarci all’organizzazione che era stata data con la Delibera RT n. 53 del 16 luglio 2008 “Piano sanitario regionale 2008 – 2010”. Di seguito possiamo vedere di cosa si occupavano le U.F. originarie le cui funzioni sono state trasferite alla nuova U.F. S.P.V.S.A..

Il macro contenitore della Sanità Pubblica Veterinaria ricomprendeva tre Unità Funzionali le cui prestazioni o attività sono di seguito elencate:

a) Sanità Animale

 Sorveglianza epidemiologica e profilassi ai fini della eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali.

 Prevenzione e controllo delle zoonosi.  Interventi di polizia veterinaria.

 Vigilanza sui concentramenti e spostamenti animali, compresa l'importazione e l'esportazione, e sulle relative strutture ed attrezzature.

64  Igiene urbana veterinaria.

 Lotta al randagismo e controllo della popolazione canina.

 Controllo delle popolazioni sinantrope e selvatiche ai fini della tutela della salute umana e dell'equilibrio fra uomo, animale e ambiente

b) Tutela Igienico-Sanitaria degli Alimenti di Origine Animale e Loro Derivati Ispezione negli impianti di macellazione.

 Controllo igienico sanitario nei settori della produzione, trasformazione, conservazione, commercializzazione, trasporto, deposito, distribuzione e somministrazione degli alimenti di origine animale.

 Vigilanza ed ispezione nelle strutture in cui la normativa vigente preveda il veterinario ufficiale.

 Disposizione di indagini microbiologiche in tutte le fasi della produzione e sui prodotti.

 Valutazione degli esiti analitici ed informazione dei conduttori degli stabilimenti, dei risultati degli esami e degli eventuali accorgimenti da adottare.

 Certificazioni sanitarie sui prodotti destinati all’esportazione o ad usi particolari.

 Monitoraggio della presenza di residui di farmaci e contaminanti ambientali negli alimenti di origine animale.

c) Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche

 Controllo e vigilanza sulla distribuzione ed impiego del farmaco veterinario in coordinamento con il servizio farmaceutico e programmi per la ricerca dei residui di trattamenti illeciti o impropri.

 Controllo e vigilanza sull’alimentazione animale e sulla produzione e distribuzione dei mangimi.

 Controllo e vigilanza sulla riproduzione animale.  Controllo sul latte e sulle produzioni lattiero-casearie.

 Sorveglianza sul benessere degli animali da reddito e da affezione.

 Protezione dell’ambiente da rischi biologici, chimici e fisici con documentazione

 epidemiologica.

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L’U.F. Tutela Igienico-Sanitaria degli Alimenti e Nutrizione è un’altra che ricade parzialmente (in quanto la nutrizione viene posta in un’altra struttura organizzativa) nella nuova U.F. S.P.V.S.A.. le cui prestazioni o attività sono di seguito elencate:

 Controllo igienico-sanitario nei settori della produzione, trasformazione, conservazione, commercializzazione, trasporto, deposito, distribuzione e somministrazione degli alimenti e bevande, comprese le acque minerali.  Campionamento ed esecuzione dei controlli analitici secondo la tipologia

degli alimenti e delle bevande.

 Controllo sul deposito, commercio, vendita e impiego di fitofarmaci, additivi, coloranti ed altro.

 Controllo sulla produzione e sul commercio dei prodotti dietetici e degli alimenti per la prima infanzia.

 Controllo della contaminazione ambientale sugli alimenti e bevande.

 Autorizzazioni e certificazioni sanitarie su fitofarmaci, additivi alimentari e sulla produzione, commercio, trasporto, vendita e somministrazione di alimenti e bevande.

 Prevenzione e controllo delle tossinfezioni alimentari e delle patologie collettive di origine alimentare.

 Informazione ed educazione sanitaria agli addetti alla produzione, manipolazione, trasporto, somministrazione, deposito e vendita delle sostanze alimentari e delle bevande.

 Prevenzione nella collettività degli squilibri nutrizionali qualitativi e quantitativi

 Igiene e sicurezza alimentare - tutela della salute dei consumatori.

Ho ritenuto necessario esplicitare quali erano, in origine, campi di attività delle diverse Unità funzionali che sono successivamente confluite nell’unico contenitore di sicurezza alimentare. È utile sottolineare che al momento della redazione della presente tesi ancora manca un atto regionale che, in modo similare a quanto aveva fatto il Piano sanitario regionale 2008 – 2010, espliciti chiaramente le prestazioni e le attività dell’U.F. S.P.V.S.A.. Come vedremo successivamente, tali attività, hanno ricadute oggettive sugli indicatori che vengono utilizzati per valutarla all’interno del bersaglio del MeS di

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Sant’Anna. Ovviamente a questa nuova impostazione dei servizi del DP è seguita anche la riorganizzazione del personale che ne faceva parte.