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3.2 Pittulongu Punta Bados

3.2.3 Ortogneiss migmatitici

Nel tratto di costa compreso tra la spiaggia di Pittulongu e la Spiaggia di Punta Bados affiorano diverse lenti, da metriche a decametriche, di ortogneiss migmatitici. L’affioramento di Punta Sirenella è quello più rappresentativo, nonché quello più esteso, con uno spessore apparente di circa 30 metri e lunghezza di circa 200 metri. Questo affioramento è in contatto diretto con un corpo decametrico di granito a granato. L’assenza di contatti definiti e la forte somiglianza tra queste due rocce ha portato ad identificare questi due corpi come un unico ortogneiss migmatitico (Cruciani, 2003). In questo lavoro si evidenzia invece la presenza di due corpi distinti, con caratteristiche leggermente diverse, in parte compenetrati e con contatti visibili solo localmente che non consentono di stabilirne l’effettiva estensione. La distinzione tra i due corpi è ulteriormente complicata dal fatto che l’ortogneiss migmatitico presenta differenti caratteristiche all’interno dello stesso affioramento. Si riconoscono infatti:

- una porzione francamente migmatitica, caratterizzata dalla presenza di leucosomi a tasca, talvolta bordati da melanosoma, ben distinguibili dai mesosomi (Figg. 3.13, 3.14).

- una porzione gneissica caratterizzata da alternanze di bande più chiare e più scure, allungate secondo la scistosità, causate da diversi contenuti di biotite (Fig. 3.15). In questo caso le bande chiare non possono essere definite come veri e propri leucosomi in quanto prive delle caratteristiche che li contraddistinguono (contatti netti col mesosoma, bordi di

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melanosoma, aumento di grana, scomparsa o attenuazione della foliazione).

In virtù di queste differenze verranno distinti, anche nei capitoli seguenti, gli ortogneiss migmatitici dagli ortogneiss stricto sensu (privi di evidenti segregazioni di melt). I graniti a diretto contatto con l’ortogneiss verranno discussi nel paragrafo seguente.

Gli ortogneiss migmatitici (Fig. 3.12) sono rocce a grana media-grossolana e colore dal grigio al giallastro, interessate da una foliazione pervasiva evidenziata da sottili trails di biotite. I leucosomi si presentano generalmente in forma di tasche da centimetriche a decimetriche, a grana grossolana o in forma di leucosomi allungati, di spessore centimetrico, interessati da pieghe asimmetriche a scala centimetrica. Il contatto con il mesosoma è netto e talvolta marcato da melanosoma (Fig. 3.13) prevalentemente concentrato ed ispessito nelle cerniere delle pieghe.

Fig. 3.13: Tipico ortogneiss migmatitico di P.ta Sirenella con alternanze di leucosomi e mesosomi allungate secondo la scistosità.

Fig. 3.14: Dettaglio dell’ortogneiss migmatitico di Punta Sirenella. I leucosomi sono privi di strutturazione interna. Le pieghe sono riconoscibili lungo il contatto tra leucosoma e mesosoma, spesso marcato da sottili bordi di melanosoma e dalla maggiore concentrazione di femici.

Sono inoltre presenti piccoli domini leucocratici caratterizzati dalla concentrazione di minerali sialici, differenti dai leucosomi sopra descritti in quanto privi di contatti netti e di melanosoma al contatto con la roccia ospitante; essi si presentano in forma di livelli dello

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spessore massimo di 2-3 cm che seguono le pieghe e la foliazione marcata dall’orientamento della biotite. I mesosomi sono caratterizzati da una grana leggermente inferiore e da una elevata abbondanza di femici che conferiscono alla roccia un colore scuro. Sono raramente osservabili granati submillimetrici presenti sia nel mesosoma, sia nei leucosomi. La foliazione pervasiva, evidenziata dal forte allineamento di femici, è caratterizzata da una direzione variabile da N120° a N150°, e immersione N60°, spesso piegata in corrispondenza delle tasche di leucosoma e talvolta dislocata da piccole zone di shear. Il contatto con gli adiacenti paragneiss è netto, sub verticale o leggermente immergente verso nord, con direzione variabile.

L’ortogneiss stricto sensu è una roccia di colore chiaro giallastro con grana media e omogenea e rari granati submillimetrici visibili ad occhio nudo. L’affioramento è interessato da una evidente foliazione N140° sub-verticale marcata dall’allineamento della biotite. Localmente si osservano alternanze di layer chiari e scuri, allungati secondo la foliazione, il cui aspetto ricorda un’alternanza tra leucosomi e mesosomi (Fig. 3.15a) ma che, per i motivi sopra esposti, non possono essere considerate tali. Simili alternanze sono state riscontrate sul terreno anche più a nord, nel vasto granitoide affiorante a sud di P.ta le Casette (Fig. 3.15b) e questo ha condotto inizialmente a ritenere, erroneamente, che questo affioramento facesse parte del granito adiacente. Sebbene non ci siano chiare evidenze della segregazione di fuso (i.e. leucosomi), non si può escludere che anche queste rocce abbiano subito partial melting. L’assenza di contatti netti, i passaggi graduali e la strutturazione comune tra i due tipi di ortogneiss porta a ritenere che essi siano solo due “facies” di una stessa roccia.

Il contatto con le migmatiti paraderivate, a sud, è parallelo alla scistosità regionale e debolmente immergente verso nord. Il contatto con le migmatiti ad anfibolo, a nord, è interdigitato, con lenti di queste ultime incluse nell’ortogneiss.

Fig. 3.15: a) Ortogneiss foliato a granato di P.ta Sirenella. Si osserva l’alternanza di bande chiare e scure che conferiscono alla roccia l’aspetto simile ad un ortogneiss migmatitico. b) Granito foliato di P.ta le Casette che

presenta una

strutturazione analoga al precedente.

58 Cala Libeccio

Più a sud, nei pressi della spiaggia di Cala Libeccio, è stato rinvenuto un affioramento di ortogneiss migmatitico a granato che mostra un layering molto evidente il quale conferisce alla roccia l’aspetto di una migmatite a bande (Fig. 3.16). La scistosità pervasiva è sub verticale con direzione N140°, concorde con la direzione dello shear osservato in tutta la zona. Da notare che la percentuale di fuso in questa roccia appare maggiore rispetto all’ortogneiss di Punta Sirenella e che il fuso tende a segregare secondo sottili livelli paralleli alla scistosità piuttosto che in tasche o lenti. Questo fatto, insieme alla presenza di piccoli boudin e di strutture sigma type nei leucosomi, indica che la deformazione, non coassiale con senso di taglio destro, è coeva rispetto all’evento anatettico.

Il contatto con le migmatiti paraderivate è netto e sub parallelo alla scistosità che tende ad avvolgere l’ortogneiss creando un boudin di spessore decametrico.

Fig. 3.16: Ortogneiss migmatitico a bande in località Cala Libeccio. All’interno dei leucosomi è possibile

notare strutture sigma-type che

indicano il senso di taglio destro.