Dei treaccennati casiquest’ultimo è sicu-ramente quellocheapreforerenza richiama l’am-mirativa attenzione deipraticiper lasua
somma
entità:cinquantanovc libbre eonceseidi san-gue,, delqualelibbrecinquanladue c once sei levatoinquattrogiorni,costituisconounodiquei mezzi deprimenti c idebilitauti da noncreder-si se nòtichequandocostituiscanounfattocóflné èquesto',e chebeadifficilmentesi poneinuso da chinouècapace abencalcolarel’eminente gradoalqualepuòpervenireunostimolo produt-tore1’infiammazioni.L’ammalataperòdella qua-lesiè parlalo deve lasuavitaalla soiapunta disìgenerosalancetta,giaccheilrestodella cu-ranoufuche coadiuvatoneallisforzidìquesta.
La
cavallasarebbe mortafrail terzo e quarto giorno dimalattia sefossestataattorniata dai corifeidelladebolezza,odai visionarjumoristi.-Una
pletoraeccessivaacctfmolatasi inun anima-lerobusto giovineben nutrito,e diun irritabi-lissimoTemperamento era lasolaed unicacausa prossimaproduttricelafataleinfiammazioneche attaccòilpolmone.Quandoquesta Cavallamifu presentata avevatutta la cuteirrigidita da un calore urente.cheladisseccava;si vedevanosu diessasparsimigliaja di piccolitumoretti san-guigni.daalcunidei quali ilsangue sarebbe sor-tito alla piùlievepressione. Isuoiocchi erano scintillanti turgidierossi, lenarici secchedi colorscarlatto,dallequalisortivauncocentissi-mo
fiato;ipolsi .durie ottusi, turgidele vene cutanee
, eparticolarmentequelle dellafaccia, edallorché la giumenta(menti’ioi’esplorava
) diede unurtodi tosse, sgorgò improvisamente unaspontanea emorragiadal naso.Segni coti pa-tenti nonmiposeroinalcundubio sulaqualità della malattia
, emifecero all’istante decidere per 1’applicazionediquelmetodo cheabbiamo Vedutonelcorsodell’istoria,.Eccointanto le.prin-cipalicircostanzedi quest’ammalata,che partico-larmente esigonodelleosservazioni,lequali
sa-33 rannodimoltautilitàachis’incamminanel pra-ticoeserciziodella professione;
1.Nel secondo giornodellamalattiasiè os-servato,chei polsierano piccolied aquesti vi siaggiungeva unprofusosudoree abbattimento comenella piùmarcata estenuazionedi vita. Io intantoripetei ilsalasso inlibbre 12cheavevo giàfattoilgiornoavanti,mentre ero ben persua-sodellarealtàdella diatesi,echequella menda-ce estenuazione,altrononera chel’effètto mo-mentaneodel disiquilibrioportalosull’animale eco-nomiadall’infiammazione chestavnsi energicamen-te spiegandonel polmone, nonché dal ricoucen-tramento tuttosull’organoalletto dimorbose for-ze, megliosviluppatesidopoil primosalasso;
essendocomune ilcaso,cheappunto dietrouna piccola emissionedisangue ilprocesso infiamma-toriosi manifesti maggiormenteper ragionedel più liberomoto che learterieacquistanodopa liberateda quellaturgescenza che alale moto si oppone.,
2.
Lo
statodel terzogiorno dimalattia con-fermòladiagnosi dame
latta ilgiorno preceden-te,giaccheisintomiinflaminatorj invece di es-serediminuiti,sierano più chiaramente manife-stati,dimodo
clicfuicostrettodi ripetereil ter-zosalassoin libbre i3, cosa che dicertonon avreiazzardalosenonfossistalointimamente con-vintodellaquantità(percosìdire) delladiatesi.Siccomepoiprevedevo che un’infiammazionedi ta-leetanta entitàinunorganoditessutosì deli-catocome ilpolmonediflicilmenlepotevaevitare ladeterminazioneinsuppurazione,cosìvolli
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U
.venire1’esuberalile.ammassodi quelle, chiaman-doall’esterno unaporzione difluidilinfaticie sierósi, pereuiapplicaii duevastivescicanti al torace.Instituìpoicontemporaneaipeiite un
me-todo interno deprimente ad oggetto di coadiuva-re con quello1’azionedei -salassi, ed abbassare 1’eccitabilità delsistemanervoso esanguigno;edilquarto giornoconmaggiorpersevCrariza in-sisteisulrisoluto metodocacciando altrelibbre i5 e mezzodisangue, ciò che fece'il
eom-plessodellelibbre 5a e onceseicacciato ne’primi quattrogiorni.
Un
emissione di sangue cosìgenerosa credoben certochenon si con-tiinnessuna pratica veterinaria; ameno
di qualchecasofdiappoplessiacapitato inmano
pe-rita;.e nè .può essere azzardata dalpratico su-perficialechead esempio delpadre edell’avoò persuaso,cheuncavallo abbia a cadere esangue dopo,unsalassocheoltrepassileseiosette lib-bre-iIntantoera forse d’uopòdimeno
contro di uninfiammazione chemalgrado diquestomassi-mo
determinò nonostanteinSuppurazione? Fuo-ridi«.-notabile sottrazione,lacangrcnanon sa-rebbe eijastata ladeterminazione fataledie al quarto giorno,ctuttoalpiù, avrebbeuccisoil maialò? .< 3-Il miglioramento apparentedei 'giorni6*
rjf. e8. nonfuclicil prodotto dell’abbassamen-todell’infiammazione [ter ladeterminazione in suppurazione
; percuiconpraticaavvedutezzanon tralasciai pernullal’intrapresometodocurativo,
adeccezionedellesanguigne, lequaliadoperale
35 quandoladeterminazione^stabilita riescono tan-todannose, cou quanto utilinel tempodel mas-simodell’infiammazione.Difettiaquesto miglio-ramentosul>bentrò ilnotabile peggioramentodel giornodecimo, ilqualesipalesò manifestamen-teallorchélemassedellernnrcieaccumulatesi nel polmone opprimendo lesueforze, e lesionando estremamente1’organicosuortessutone diifiinui-vanoisuoi vitaliattributi tanto essenzialia tut-toil rimanente dell’organismo animale; peggio-ramentoilqualenonebbe diminuzione senouche quandocoll*evasione dellemasse marciose1’ or-gano pelòpocoa poco ristabilirsi. ,, ‘
i
4< L’ abbattimento improviso checomparve
ilgiornoavanti quellodellesuppurazioni, e la pericolatodiarrea cheleaccompagnò per tenti-quattr’orefucertamenteTeffettodell'istantanea diminuzionedieccitabilitàeinfiammazione, acca-dutonelmomentoche uporgano deipiò essen-zialiallavita, comeilpolmone, trovavasi op-presso da immense suppurazioni
, elostomaco debilitato dalladieta
Te dall’usqdei medicinali clicsinoalloravi-eranostali introdotti mentre sefosse statoilresultalo diundeperimento genera-ledi vita,ladiarreanon avrebbe cedutosotto po-che somministrazioniclic-pelbrevetempo clic iu-ronousatenotiavevano potuto agire che locai-*
mente. Dunque nonfuesuberanzadimetodo con-troslimolante che procacCciòsimiledisguido,
ma
localicircostanzeclicaggredirono esilimitarono ai visceridelladigestione.
Non
efedopoimai clic alcuno possaappormi unacorilradizionc di meto-do curativopor avereiuquestopericolosoemer-DigitizedbyGoogle
tjenle fallousodi unabibita aloonlica,della va-lerianae genziana,e dei lavatividi vinoaroma»
tico; giaccheilpraticò instrnito sa per eccellen-za, essere saggia indicazione l’accorrere sem-pre a combattere quellacausa morbosache più da vicinominaccia la vita, e ciòdoversifare quand’ anche imezzi chesidevono adoperare sia-nod’oppostaazionea quellichesi stanno usan-doperquellamalattiachegià intrattamentonon potrebbeesseremicidiale senon chenelcorsodi untempomolto più lungo.Ilprogressodella cu-ragiustifica d’altrondelacoerenzadelmetodo , perche appenacessata ladiarrearitornai al cher-mesminerale ed alladigitale.
5. Postoa calcoloVeccessivemasse marció-se chesievacuaronodal polmonesiarguirà fa-cilmentedì qualeentitàdovett’ essereil processo infiammatorio,giacchetantemateriesi formaro-noincinque giorni, tempoche per estrema bre-vitànonpoteva costituiredeicumoli che avreb-bero abbisognato dimesiseT infiammazione fos-sestala lenta; edilrilievodilauta entitàe ra-piditàdeiprogressi inflammatorjampiamente giu-stificaTentità erapidità della cura,edin par-ticolaredi quei generosi salassi,e nelconfronto del malecolmetodocurativochipotrà non
asse-'rire, chtfuna piùlenta cdavara lancetta avreb-besicuramentelasciata perirelanostra prodigio-saammalata?
fi. Dall’esterna apparizionedellematerie
si-no algiornoquindicesimolamalattiacorse rego-larmenteinl>eiic
, sinchéun improviso peggio-ramentoin questo giorno comparve.
Non
poteva37 questoessere1*effetto senon chedi due circo-stanze, cioèodipiaghe nel tessutopolmonale pervenute a talee tantaestensione eprofondità danon potere piùessere risarcite,o da nuovi cu-molidisuppurazioni che nonperanco trovavano esitoattraversoibronchi; equest5ultimo caso era dacredersi piusicuro delprimo,stante la sop-pressionedelloscojo•cheeraavvenuta. In.ogni
modo
r uno,ol’altropurfosse,sempreera ef-fettodi unaflogosichetuttaviapredominava nel-l’organo,per cuiproseguii l’islessometodosino allora usalocontanto vantaggio,sentaperò por-tate piùninna sottrazionealla massa sanguigna, perchèinquesto cosoun troppo fortedisquilibrio inmeno poteva arrestareloscolo delle materie cdanchela vita. Djfatti lesuppurazioni ricom-parveroeconesse ilmiglioramento. he;7.
Èoncbe
singolare ilcasoriscontratosinel ventesimo giorno,cioèdiunanuova minaccia in-diani uialori a.Era maidapotersicredere,che do-pouna debilitazionedi quella sorte,dopounasì lungadieta,dopotantesuppurazioni nel polmo-nee dopodelle lesioni lequali estesee profon-de inquestoviscereabbisognaredovevanodi par-ticolari mezzi perrisarcirequantosiera distrut-to,chel’organismoedisistemicircolatorj,Ira l qualiilsanguigno, si trovassero soprabboiulan-lidi materiali cheperquantità 0qualità potes-seroallora rieccitareesuberantemente lavitasino a rimettere incampo un nuovourgente bisogno di ricorrere in fretta nuovamentealsalasso!E
purefenomeno diquestaqualitàèraroper chi solo manca dibuonapraticacdigiusta ossei\
a-38
zione.Allorché un temperamentoprepondera unadiatesi
,quandolafibracomponente1’ orga-nismoèdotatadiunaparticolarespecifica eccita-bilità,equandoglielementi, esopratutto il sangue sono esuberantemente sopracarichidi
mo-lecoleossigenate,e dimollo galvanismo, il riac-cendimentoflogistico ètantofacileepronto che non di radosiestingue soloconlavita. Daqui sorgesicuramenteilmotivo chehadato luogoal dettocomune,'che lerecidivesonosempre più fatali dellemalattieprimarie,elosonodilatti,ma
perchè? Perchè chiunque porlaunmaialodi infiammazionesinoalla più apparentedebolezza,peggiorando questodopounpiù
omen
lungo mi-glioramento, si attribuiscedalmedicoil decadi-mento aglieffettidellacura, enonagli avanzi dellamalattia chefu trattata; percui in tale er-roreonon ripetechelenti eincerti mezzi coe-renti alprimometodo o mezzioppostia quello, sulafalsaipotesi diopposta diatesisopragiunta.Nelle solemalattie che alteranoformalmente o distruggono inpartel5organicotessutodi qual-che viscereessenziale alla vita
,comeper esem-pioquelle chelasciano croniche suppurazioni , ostruzionidiognigenere,stravasiacquosiec. pos-sonoalla ricomparsadi nuovi morbosi minacciati-tisintomiesigeremetodidicuradifferenti a quel-li chesipraticarononeltempodelprocesso flo-gistico;
ma
quelle recidive chesuccedonopri-ma
chesubbentrilostalodicronicismo,echesi riallàòcianoCon sintomipocodisuguali da quel-lichepresentò lamalattiaprimitiva
, dovransi semprericonosceree trattarecomefu
rieonosciu-»
ta e (.radalal’antecedente,perche ècostante che sono copia perfettadi quell’originale.
Lo
stato morboso della nostraammalataera tuttavia nel-1’acuzia,ed ilrestodell’affezionechesi riscon-travanel polmoneproseguiva adessere mantenu-ta dainfiammazione;conveniva quindi benissimo ilsalalsochefupraticato,ilqualemancare non potevadi quell’ottimoeffettoche produsse.8.Perchèsipossa finalmentea colpo d’oc-chiocomprenderesino a qualgradoun metodo debilitantesi puòportarenellepericolose infiam-mazioni, dòqui in riassunto ilsommariodelle prescrizioni usateiuquesto caso.
Sommario
dellacura.Sangueestratto libbre59 conceG,delle qualilibbre 5aeonce
G
inquadrogiorni.Nitro libbre3.
Cremorditartarolibbre 3.
Digitale purpureaoncé g.
Kermesminerale once 5 e
dramme
4»Polverediliquiriziaonce i3:
Gomniamoniaea
dramme
5.Etiope minerale once unaemezzo.
Vescicanti
—
Lavativiammollienti—
Ba-gnifluidi eavapore.Acqua oranilratu,edora
acidulala
—
Dietarinfrescante.Prescrizioniusatenelleventiquattrore di diarrea.
Spiritocanforato cvino generosodiciascuno mezzalibbra.
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Genziana once i.IItuttoammiuistràto per
bocca. >
'
•
Lavatividivino aromatico.
Possinoi fatti distruggetegli errori, e 1*
ragioneed ilbuonsenso abbiano finalmente drit-tonel giudiziodicoloroche, o perfalse jareven-gjon'i,opermancanzadiconoscenzaseguono tut-tavia aconfondere coriY empirismola-scienza*
concèdendo alprimo più tostochealiaseconda credulitàeomaggio./Lamedicina èunasola ed èsempreeguale per qualunquesiasil’essere ani-malealqualesiapplica; e questascienza diffi-cile esublime non partecipasicuramenteisuoi altieprofoudiarcaniachine ignora persinoil
nome. /
DALLA TIPOGRAFÌADIGENNARO PALMA: