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D'AlCmrE PERICOLOSE EDIFflCIII
MALATTIE NEL POLMONE
DEL CAVALLO, GUARITENELLE
CLINICHE DEL
REALE
STABILIMENTO VETERINARIODINAPOLI SOTTOLA DIREZIONEDELI*IìOFESSOKE
VINCENZO MAZZA.
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AVVERTIMENTO.
1
fatti convinconosempre
piùdelle ipote- si, e la praticaammaestra
l’esercenteas- sai più dellanuda
teoria. Egli è veroche
la praticasi dice
buona quando
resultadal- le teoriche spiegazioni,ma
però leteoriedevono
essere diquella natura che le fa nascereda
fattiantecedenti, per iqualiri-conducono
allaspiegazionesicura di altri lattisuccessivi: le teorie chenon
1hanno
per base l’indagine e l’osservazionesohosempre
sterili,sovente prive d’effetto, enon
di radocontraditoriealleveritàdei lat- ti medesimi.Ehi
insegna a deiscolari ilmodo
di conoscere edi trattareuna
malattia èd’uo-po
che r abbia piùvolteveduta etrattata, altrimentisipone
nel bivioodifar ilpe- dante copiando da altri,o
di riempire’la testadei!studenti di falsità ed’errori. Ri- peteròdunque
che l’insegnamentoteoreti- co preparatorioaliapraticadev’ essere’ilre-C
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sul tato della pratica istessa perchè
ad una buona
praticapossa ricondurre.Questo
sistema di ritrarredai fattiilnerbo
d’instruzione eda essiricavare la piùsicura guida per incamerare lagioven- tùnell’eserciziodella veterinaria, èstato
sempre da me
riguardato ditantaimpor-
tanza, che indottomi
ha costantementead
esigere da’miei alunni lestorie esattedi tutti queicasi che pervenuti etrattati in questi ospedalipotevano a lorofornireun
corredodi sicure cognizioni,e d’incontra- stabileinstruzione.Son
quellidocumenti cbe
nelleloromani
restando gli servonodiguidasicura nell’intraprenderel’esercizio della professio-ne
, eresi dipubblicodrittospargonoipiù.interessantilumi perinstruirecoloroche
non
trovaronsi aicasi, e quegli altritantiche
lungi dal poter avere veterinari instruiti languisconoimezzicoiqualicorrere insoc- corsodei loroanimaliin pericolo.Per
quest’ultimointeressantissimomo-
tivo,
non
che per dare a tuttiragionedel- la tantolodevoleinstruzione di quest’illu- stre.Stabilimento, col favoredelnostropro- vedentissimoGoverno
cercai diporli alle stampe.,Le
storie sono trasmessecome
original-5
mente mi
sono stateconsegnateda’miei a- lunni, enulla viè dimio
senon
che quel- lepoche
osservazioni a ciascuna storiale qualiho
credutenecessarieper maggiorin- struzione de’miei giovani, eperschiari-mento
dellettore."r.'•[!•M* f' ,>
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STORIA
I.a'
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Il
giorno 27 giugnoridi’anno 1829. fucondot- tonellaClinica medicadi questoRealeStabili- mento uncavallobajo, dianniquattro, di sta- turavantaggiosa,di proprietàdelsig.D. Lui- gi Baldi,attaccatoda suppurazioneaipolmoni.
Visitato ilsuddetto cavallodalsig. Profes- sorMazza DirettoredelleCliniche,lotrovòas- salitoda unabbattimento generale conprostra- zionediforze,dimagrimentoconsiderabile,sco- lodimarcio dallenarici dicolorbianco-giallo- gnolo
,diconsistenzafluida
,affannodirespiro, tossecontinua
,polsopiccolofrequenteecc.
Ildettonostro Professoreglifeceapplicare un setonealpettocomecontroirritante, esom- ministrareniezz*onde diKermes minerale,non chedelleBibitpdiacqua biancanitrata nelcor- sodella giornata.
Ne’giorni 28 e29loscolo dellemarciedal- lenariciaumentòconsiderabilmentein
modo
che fluivaanche dallabocca,nonchelatosseel’af- fanno direspiro con brividiserotini, con au- mento dellafebbre;indizj tutti deiprogressi che lesuppurazionifacevanonelpolmone.«*•
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8
Neldi 3ovedutosi Panimale assai stàtico dicorpogli fusomministratounpurgantediuna libra dicremorditartaro,ilquale produsseil
desiderato effetto.
Il dì3* glisidiede mezz’oncia diKermes minerale, il qualefu ripetutoinegual doseil
i. e2. Luglio. IIsetoueriuscìinutile , giac- cheaquest’epocanonaveva per anco dato sup- purazione alcuna.
Ilgiorno 3detto mese nonprese alcunfar- maco,essendosiosservato un maggioreabbatti- mento, ed un flussosmodato di suppurazioni dallenarici edalla bocca, stato nel qualesi avrebbe incontrato
sommo
rischio a forzarlo per fargliingojarcqualunquesostanza., Ilgiorno 4 invecedelKermes glifu som- ministrato Petiope mineralein dose di unon- cia,qual somministrazionesi continuò neigior- ni5. 6. r].S.-,e9, tempo in cui incominciò insensibilmentea diminuire 1’accennatoscolo di marciodalle narici ed acambiarecarattere, es- sendosi allora resa più densa,e di uniòanco linfatico. Diminuirono conessaanchegli accen- nati sintomi per iqualiil maialo cominciò a molto migliorare.
Essendosi continuato inlerpelatamentead ap- prestare
P
etiope sinoalgiorno i5,loscolo ces- sò interamente,restandoviunleggero affannodirespirocontosse. . ,
A
<Jupst’spoca si desistè dallasomministra- zionedi ognifarmacofino al giorno32. detto meseincui.eracessaloanche1*affittinoerima- stalasolatosse. Pertogliere poiquest’ultimoavanzodisipericolosamalattia
,neldia5s'in- trapresedi beinuovolasomministrazionedell’e- tiope,pure interpolatamenteungiornosì,el’al- trono,sinoaldii.Agosto, giornoincoi il«let- tocavallouscì dagli ospedaliperfettamenterista- bilitoinsalute.
Napoli4Agosto 1829.
V
alunnodiguardia.VincenzoSenapi.
OSSERVAZIONI ALLA STORIA U
1. Dallasuriferitastoria sirileva,che que- stocavallofucondottonello Stabilimento quan- dodalpadrone,edal manescalcoche primaio trattava, fucredutoiuistato dadoversi ucci- dere,slantechè1'afflussodimarcia dalnaso e dallaboccain quellaquantità
, proveniente dal polmone,e con quel corredodisintomi,costi- tuisce sempreuncaratteremortale;e per gl’im- piriciuna certezza dicontagioche possa propa- garsiagii altrisani,edattaccarsiallescuderie,
come
sisupponenella tisidell’uomo. <a. Ilcavallo inmanilorosarebbemorto,
seanche risparmiatol’avessero alcoltellofatale, perchè sicuramentenonavrebbero saputo overi- trarrelecognizionidiquellacurachenellosta- bilimentolefuapprestala.Difattiilvolgoilqua- leordinariamentenon vede che debolezzaanche nelle malattiedelia piùdichiarata iperstcnica,
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IO
avrebbe mai.azzardato in,me?zo alcorredo di sintomicosì mercati diprostrazione, dimaci- lenza,dimagrimento, e con-l’esito ditantesup- purazioni,avrebbemaiazzardato dico,di .con- dannare questo malatoalla,più rigorosa dieta,
all’azionedei purganti,edaquelladeipiùva- lidi deprimenticomesonoil Kermese1*etiope minerale? Conqualimezzi farcomprendere ad unidiota,chelesuppurazioni son sostenutesem- pre da un processo flogistico
, prosseguimento del passatoacutismo, echequellenonpossono cessareseprimanonsidistrugge questo chene èlacausaassolutaeprimaria? Seanchesifos- sedato ilcasoche lacurasifosse daloropros- seguita, sarebbestato ben certo, cheoltre il piùabbondante cibo,snrehbonsiveduteincana- polachinachina* elacanfora tanto opposv*
«al trattamentocheilmalato;ebbe nelloStabili- mentodelquale ecconeil sommario. . .
Cremordi tartarolib.j
s ,, ,,
•'
. Kermesmineraleonceij
t Etiope minerale oncejv. •> t<~;
Acquanitrata continuamente edieta;.
Se dunqueilCavalloguarì perfettamentecon questi mezzi, ne vienediragione che sarebbe sicuramentemortoconaltriopposti.
3. Sodisfatto illettore conlesueespresse osservazioni sulagiustaapplicazione delmeto- -ido curativochesiposeinpratica,tantooppo- sto allemeschine idee delvolgo convienmi ora chiamarlounistante all’esame deifarmaciche
'-*>iprescelsero..
,». IlKermes;minerale èsicuramente unode*
1 1
nostri medicamentipiùcostosi
,edil solforodi mercurio
(etiopeminerale) nonèfraquellidi più basso prezzo. Questi rimcdj,chelefarma- cienon vendono maidie a pochi acciniperla specieumana
,aumentanoper ragioneditarlila illorovalore, salendoa costituireimedicamen-
ti piùcostosiche darsipossonoalcavallo:intan- tosìilKermesmineraleclicl’etiopefurono pro- pinatiagenerosedosialnostro ammalato. Egli èbencertoche unasol dosedelprimo medica- mentocostaassai piùdicinquantabebbe manc- scàlcliesche,lequalicomposted’inette etrivia- lisostanzeriempiono inutilmentelo stomaco dei malati, spessoaumentandoinvéce clicdiminui- relacondizione loro morbosa. Medicamenti a- dunquediquestanaturarempirismo ben dira- dogliprescriverebbe segliconoscesse (i)per- chè troppocostosi, emàipoi gliordina perchè ne ignoraadatto1’azione. Chidimandassefuoridel- loStabilimentoqual’ èil
modo
d’agiresulpol-mone
delKermesmineraleci sarebbeda sentir-si unarisposta da ridernepérun anno, echi si affaticassea vogliergliela descrivereneotter- rebbel’istessoresultatocomesegliraccontasse unanovellapersiana. /
(i) Ilsólo elinpeminerale siVelie prescrittoda qualchemanescalcoper averlointesonominare daqual- cheveterinario,per cuisenza saperemai dovegiusta- menteconvenga.Del restolecartelled'antimonio,che danno aoresi,costituisconoillorograncavallo di bat- ataglia.
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f.• .
STORIA II.*
t/. . ... '< ;; •;. ; 5. 11«...
Atti
adelmesedidecembre i83ofucondot- tonelReale Stabilimento veterinario uncaval- lodimantello storno corvo,diquattro anni, di appartenenza di S.E. ilSignor Principino di Ganosa:I fenomeni morbosi che presentòildettoca- valloallosguardodelprofessordi clinicasignor D. Vincenzo Mazza,edeglialunni dipraticaas- sistenti;furonoiseguenti. Gli estremituttiquat- tro enormementegonfiati; unagonfiezza eguale siosservavaanchenellapartelateralesinistradel collolungotuttalafacciatrachealedallasuaba- sesinoallatesta.
La
testaabbattuta, gliocchi lacrimosi,larespirazionedifficilecontosseatem- pi iuterotti. L’appetito totalmente perduto. I polsioltremodo durivibrantiefrequenti.Brivi- diditremoreatuttaquantalamacchinaspesso alternatioradafreddo,edoradairregolareac- caloramento,eravvicinamentodegliestremisot-
toilcorpo. . \ >. r. ,
Le
causechesiaddusserodiquesta malat- tia,furonofatiche laboriosefattolefareper ad- destrarlo allavoroe
copiosi sudoriretrocessi.
i3 Dal corredo dei sintomi, dallacondizione particolare dell’individuo
, edallaqualità delle cause, ilnostro professoredecise, che sitrat- tava di una
Reuma
talgitide acuta generale ac- compagnata da nna condizioneresipelaceacosti- tuentegliaccennatigonfiori,echeil pettoera minacciato d’infiammazione, percuisiavevaaf- fanno direspiroetosse. Il pronostico fucatti- vo,stante lalunga esperienzadelnostro Clini - co per laquale osservòsempreterminaresimili malorim
mortaliinfiammazioni al polmoneed allapleara.Assicuratosi ilsignor professorMazzadella qualità1 delmale edelladiatesiche1*accompa- gnava, instituìall’istanteilsuometodocurativo diazionedeprimenteantrflogislica;quindisul
mo-
mentofueseguito unsalassocolqualesilevaro- noundicilibredisangue.Fatto ilsalassoil ma- latofusituatoiuunascuderiariscaldata agiu- sta temperatura, esututtoil suo corposifece- rode’bagni con decotto caldodicamomilla, do- podeiqualisicuoprìconmantadilana. Simi- li bagni si ripeteronospessissimo, con lapre- cauzionesempre ditenerchiuse tuttele porte,acciòilcorpononsi raffreddasse,edintanto si tenevafissasottola panciadel malatounagran caldajad’acqua bollente acciò il corpo nerice- vessei vapori. Contalimezzi dicalore latem- peraturadella scuderiasalìad untrattoalgra- do diquella dellestufecomuni. Sindalprimo
momento
fuinstiluita unarigorosa dieta, non permettendosiclicacquasola niItalaper bere.Giunteleore ventiquattro,senzaclicfaui-
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maleavessein
modo
alcuno evacuato,gli sisom- ministròunpurgantecompostodicremorditar- taro oncesei con mezz’ouoiadinitrodepurato, iltuttounito inpillole.Alleduecirci*dellanot- tesi principiò adamministrarli deilavativicoi qualisiprosegui iuteroltamentesinoverso giorno.Nel secondo giorno 1’animale preseulò 1 i- stessogonfiamentoagliestremi,deiquali ilde- siloanteriore e ilsinistro posterioreeranoanche più goufjdeglialtri;la tubescenzaeraaccom- pagnatadall’istessodoloreche1’animale indica- va molto benesotto 1’esplorazione dellamano.
Appena movendosi egli borcollava quasiper ca- dere. L’affannotossicolare era diqualche poco più aumentato, esottogliurtidella tossesorti- vadalle narici un
muco
ahboudautee tenace*Le
urine erano piùtostocariche,e lefeccie al- quantoliquide.Ad
unoradinottel’animale rat- trovavasionninamenteabbattuto conla testa bas- saed abbandonata, leorecchiequasipendenti e fredde, ravvicinamentodeimembri,i movimen-tidei fianchi irregolari, totaleinappetenza per qualunque ciboe bevanda, polsi intermitten- ti
, iusomma inunostatogenerale che minac- ciava lavita. Siomise difare ulteriormentei
suddettibagnidicamomillaalle mentovate par- ti, e lelamentazioni di siiminatura sottola pancia. AlleorenoveemezzodiFrancia siap- plicarono duevescicanti alle parli laterali del torace,duesetoni allenatiche,ed alpettovi s’introdussedella radicedi genziana. Alleore dodicisipraticarono quattroclisteridiacqua di camomilla cdimalvatiepidi onde promuovere
i5
leopportune evacuazionialvine. Alleore venti- quattrosi amministròunpurgante dioncesei di creniorditartaroammassatoinpillolecon mie- le: perdieta pochissimo cibofresco,e la solita pozione
,tenendo 1'animalecautelatocon manta addosso.
Nel terzogiorno di clinica P«animalepre- sentavadegl’ indizj dimiglioramento peraltropo- co sensibili: i fenomenimorbosi eranoun poco diminuiti,
ma
ilgonfiamentodegliarticrasian- nientato;alleore 24circasiamministròunpur-vgante dionce cinque dicremor di tartarocon duedi magnesia pura, iltuttofatto in pillole
ndP
istessaguisacome hodisopra menzionato.Al- leore dueemezzo dellanottesi praticarono iconsueti lavativialnumerodi cinque; per cibo la'sola acqua bianca pertuttalanotte.
Nelquarto giorno lamanealleorediecidi Francia si eSe<ui\ unsalasso di libbre diecidi sangue,equesto presentò uncoloritonaturale
,
ma
eraalquantodenso,e fibrinoso,e dopodue
orecircasi videqelP animale un grado di mi-
. gliorumcnto piùdel giorno precedente: indi si
amministrò mezz'oncia didigitale purpureain- corporata colmiele,epiù tardiseioncedi cre-
mor
ditartaroparimentecol miele dato a va- rie riprese. Nulla dimeno P animale dava di quando in quando de'colpidi tosse, leori-
neeranocariche
, lefecciepiuttostoliquideed indigente. Alleoreduecirca dellanottePani- male comparvepiù energico,vivace, ilpolso era pocoalterato
,P appetitoera piùtostolodevole, esi praticaronoisoliticlisteri.
i6
Nel
quinto giorno1*animalepresentava gli Stessi-sintomi,soltantoilpolsoera unpoco pia alterato: lamattina si detersero e siunseroi vescicantiedisetoniisiamministròdella digi- talepurpurearoezz*onciamistacolcremordi.tar- taroemiele.Verso unora dinottesi diedero delle scarolo,esifecero de’clisteri all'orasta-bilita. ‘ ;
Nelsestogiornoil polsoerapiccoloy am- bedue gli estremi posteriorierano presso che sgonfiati
ma
l’anteriore destro gonfialopiùdel solito, ondedifficoltà in.essodimovimento: le orinesospesesinoa.mezz* oradinottecirca,le feccie alquantosolide edalterate, inoltre una tosseadintervallo, con uncalore nonequabile;
Furonorinfrescatiivescicanti, esiamministrò delcremordi tartarolibbrauna misto conmez- zorotolodimiele; pervittola.solaacqua bian- ca,e nellanottei consueticlisteri..
Nel settimo giorno presentòlagambadestra quasi tutta gonfiata, con. la.stessa difficoltà di agireileurineerano dicolornaturale, le
ma-
terie fecalibastantementeliquide,esitooltremo- docopioso di pusdaisetoui precipuamenteda quellidellenatiche,tosse forte, abbattimento, polsipiccoli
,caloreurenteallacute,respiroaf- fannoso, macilenza, prostrazionedi forze,e
mo-
toconvulsivo aimuscoli. Si,applicòsuivesci- canti dellanuovapasta vescicatoria, e siripetè il salassoalladosedilibbrecinqueedoncieIre.
Pa
mezzogiornoalle ore ventiquattroglisidie- deparcamente pocascarolafresca giacche ricusa- va Pacqua bianca;alleoreyealiquatl.roglifuro-
I
...
»7taoamministrate dueonciedigenzianaCondue
dramme
diKermesmineralein pillole; alledieci circa della nottesipraticarono ilavativi.Nell'ottavogiorno simanifestaronodei gra- didimiglioria; in
modo
elle l’animaleurinava bene, a variefialeandava dicorpoelefcccie tarano pocoalterate: icolpidi tosseerano più leggeri, lafebbreassaipiùpiccola, lasolagam- ba anterioredestramantellevasi impossibilitataal moto;versomezzogiornosiposesulmembro
af- fettounacretataprincipiandodal terzosuperiore dello stincosinsotto i’olecrano.Alleore Venti- quattro siamministrò unoncia di genziaua con duedramme
di kermesmineralein pillole;.,per cibopochi sedani escarolefreschenonche l’ac- qua bianca*All’unoradi notteilpolsoerapic-coloemolle. , . • i
'
, .
Nelnono giorno lasuddetta
gamba
eraia migliore statoe visiriapplicòlacretata.,L’ani- hialepresentavaunaspettopiùsollevato e viva- ce,anelavadimangiare, edilsuo polso erapiù rialzato.Alle noveemezzoantimeridiane sime- dicaronoi seleni eivescicanti da’ qualiscaturi- va un abbondante suppurazione, ed amaggiotv znente favorire l’esitodiquesta si fecero delle scarificazioni luti’ all’intorno di essi. Versole ventiquattrosiriaffacciarononuovi insultidi tos- se,percui gli siamministrò dellagenzianaon- cia una emezzoconduedramme
dikermes mi- nerale.Ebbe
ilsolito.ciboe 1’acqua bianca.Nel decimogiorno 1’animale si manifestò vigoroso, vivace, liberodallafebbre, esolo in- quietato dalfortepruritodeivescicanti eseleni
,
. 3
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i8
iqualifuronolavalied unticon sempliceunguen- tod’altea; alla'gamba più affèttavi sirimise lacrelala. Neltrattodelgiornoegliurinòspes*
so, eleurinefurono quasinaturale, losterco quasi bovino,ed ebbe qualche frequente urtodi tosse. Alle oreventiquattro sidiederolesolite pilloledigenziana ekermes minerale
, e fra il giornoe lanotte ilsolitociboe acqua bianca.
Nell’undicesimo giorno ilnostroammalato trovossiegualmenteliberodallafebbre,polsore- golare, ed il motodeifianchi più naturale:la
gamba
piùaffèttavenivaaneli’essamossa più re-• golarmentemalgrado chefossesempregonfia.I selonidavano sempre dellesuppurazioni,edive- scicantis’incaminavano «cicatrizzazione. L’ ani- maloeravivace,leurineabbondanti,lefecoiena- turali,esimostravaavidodimangiare: nonsi amministròmedicamentoalcuno
ma
si tenneal- lasolita dieta fresca.•• Dal suindicato giorno sino all’epocacheil
maialosortìdallostabilimento,chefu circaset- teo oliogiorni dopoeglinonebbe più medica- menti, csolofutenutosempreacibofrescodel qualeperòsicominciò odarglienesinchevole- va. Isetonifuronolevatietiratiacicatrizzazio- ne comeivescicanti,di
modo
cheeglisortìper- fettamenteristabilito dopo una mortale malattia perlaqualetanto daglialunniquanto dalpro- prietariosignor principino diCanosasi eracre- dulo chenonpotessemaiinmodo
alcunoscam- parne.Napolilia5 decembre i83r.’
-
V
alunnodipratica assistente Giuseppe Ippoliti.: *9 .
OSSERVAZIONI ALLA STORIA
II. ' w*’j,j| |, ti1.•ji^I,|J*1,|^,lJ |) 'irI.faii.
La
malattia principiòcon unareumalal- gìlideacutala qualemisein campouna resipe- ìa vastissimaclicattaccòalternativamente imem-
bri edalcune volte tuttiassieme. Lacura per- ciòfudispostanelprincipio ad abbattereladia- tesi
,csi leceusodei bagni edellefomentnzio ni avaporesinoatantochelingorgoresipelaceo fudichiarato, comparsoilqualeibagni immedia- tamente furonosospesi perchèagendoforseda ri- percuzientipotevanofarretrocedere1’umore del- laresipola econ quello rendereassai peggiore la condizione morbosadelpolmone,viscere dqua- leaveva giàprincipiatoadar segnid’iniiamma- zione.
2.
Non
credendosufficienti ascaricareil pol-mone
lepromosse evacuazioni alvine coni som- ministratipurganti,feciimmediatamenteusodei div?rsivi*!slenii,applicando allacutetantiemis- sari; conoscendosida tuttiquantopiù giovi di qualunquealtromezzoquello dirichiamarealla pelledei fluidi daessa retrocessi,eda traverso di questomedesimo tessutoprocurargli unesito sicuro.Ecco ilperchè applicaiaduntratto due vastissimi vescicatorj e tresctoni, meutreche nel semplicemaldipettonon
me
ne servomai,
o
tuttoalpiù applicoduesolivescicantialtora- cequandol’infiammazionedelpolmoneminaccia dideterminareinsuppurazione,olasciadopodi se qualcheingorgolinfaticoosieroso iuquesto viscere.Imariescalchisisarebbero sicuramenteco»-
izedbyGoogl
~T
ao
tentatidelloro tosone in petto,cheindistinta*
menteapplicano intuttiicasi(i) per lamag-
(i)Cadeinacconcioilquirapportareunfattoav- Venutotniilquale èottimo per dimostrare qualisorte dimalattieimanescalchi allidanoallapplicazionediun inettosetone, equal buonsenso gliguidaall’indica- zionediquesti,edaltrattamento dellemalattie.
IlsignorD.Vincenzo Gazzarra avevastabilitidei muliniinuna grottadi S.MariaCappellaVecchia,imo- ventideiqualieranocavalli.Trovavanoperconseguen- zacolàstan/.ionatidaquaranta cavallicirca.Questi ani- malifuronoad untrattocoltidamortalità, inmodo cheinpocheorane perirono cinque, edaltriminac- ciatiandavanomaninattomorendo.Ilsuddetto proprie- tariovedendocheinbreve andavaa perderetuttique- stianimali,corseallò stabilimento,dalqualeintutta frettainicondussealluogodeimulini.Colà giuntone trovai trea terramorti, unaltrochemorifrapochi minuti,,edaltrisetteminacciatidall’istessoimminente fine.Quelli ancoraintifapresentavanoiseguentisin- tomi.Ventrepieno,disteso,duro,etumefatto, testa
^a&sa vertiginosa,sudore freddo a tuttoilcorpo:pol- so«quas>impeicetlihile tremito generale cdbvulsiVo,
Vacillamento dellamacchina,nariragrinzato
,occhiola- crimoso,perfettaanoressia. Quello chemorìsottoimiei ricchicacciò spirando dallè narici unaquantitàdiflui-,
dodiodore acidocomequello dellostomaco, mistoa» qualeb^por/ionedisostanzaindigerita.Primadidare
ilmiogiudizio,vollisentire, chesipensavadique- stomale dachiloavevacarato sino allora;mifuri- sposto, che tenevapercerto’, cheuncontagioaveva assaliliquesti cavalli
,chequesto attaccavainervi'del- latesta
(bella spiegazione
)per cuisiera creduto uni- comezzoquellodiapplicareunsetoneaHacoscia.il quale già molti cavalli morti cviviportavano.eche dal- 1*azione del setonesidovevaattenderelaguarigione del- latettacontagiata,lo mifeciunasolenne-risatadella descrizionedellamalattia e delmetodocurativo,emi
ggjfciperdqto a diyertirBÙanchedipiò.seticaso trop-
5t gior partede'quali riesceinetto,eperaltri dan- noso. Tante suppurazioniesteseprodusseroinque- stomalatoil desiderato effetto.
3. Lostatogenerale di quest’ammalatoa- vrebbea chiunquel'alto vederela sempre sogna- ta debolezza
, percui nonsolo avrebbeazzarda- toil mio metododicura
,
ma
ne avrebbeintra- pourgente nonmiavessechiamatoaprestareInfretta ilnecessario soccorso. Intantoperconvinceretifiticolo- ro che stavano preseuti, cheilmale non consisteva,
cheinunaforteindigestloocgenerale atuttiquei ca- valli,vollichesisezionasseroiquattromolliche già stavano a terra,predicendoliprima,tchein tuttisisa- rebbe trovatolostomacorotto; soggiungendodipiù,
chelacausa di quella erastatolosregolato,esmoda- tocibocolquale eranostati essicavalliumiliti,sula falsaidea dimeglio mantenerliin forze adattate al lorofaticosolavoroDato questo giudiziofecimetterma- noalle sezioni- Appenaaperto1’addomealprimoscap- pò ad untrattounpuzzodigas idrogeno-solforato edi sugogastrico,edimmediatamente comparverosparse,in quantitàperilventremassegraniladialimentinon di- geriti; trovatolostomaco', si riscontròspaccatonella suacurvamaggioreinvicinanzadel piloro:ilsecondo
,
ilterzo, ilquarto diederosottol’autopsia,imedesimi resultati. Tutti siguardaronoinviso
,
quasivolessero chiedersiavicendacomeioavevapotuto indovinaresi esattamenteiltutto, e l’istessoBourgelat de? mulini restò cosìattonito esenzafavella,chese fossimostati aitempi diMedea avrebbelevato aquella, l’epiteto,di maga, per applicarlo ameingenere mascolino.Allora sìchesirisepiùpensando,alsctoncapplicatoalla co- scia per cucilelostomacorotto, éd'impedireclicgR altrisirompessero.. Infanto lasomministrazioneimme- diatadidueonce cmezzo di aloesoccoti iou. per.ciar quiicavallo produsseilmirabileeffettoilitur. sortire ]>er 1
J
anoilcontagio dellatesta.pelqufde singolare fenomo-
»olamortalità diede luogoall’ìstautéad unaperfettasalute^
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23
presounodiametralmante opposto,tantopiù che contantienormi ingorghiesterniognuno avreb- bevedutocolgrossolano microscopio dell’empi- rismo icosidelti umoriguasti periqualinon
si sentono prescriverecheIonici, amaricanti,e antisetici. Io invece
^
assicuratol’esitodi que-sti'»umori non nuocevolicheperlamassa,se- guitaia debilitareenergicamente il mioammala- toperché conoscevo,clicl’infiammazionealpol-
mone
era lasola che poteva minacciarelavita.4- Ilsalassòfattoilsettimogiornodi cura, fueseguito in metzoall'apparecchiodimorte,
ediuna morte cheognunoavrebbecreduta ca- gionata dalladebolezza eprostrazionegenerale, stante isintomi divacillamento, la picciolezz»
dei polsi
,ladieta di lauti giorni, ed unacosì forte curadebilitante.Questosalassosonbencer- toche nessuno1’avrebbe azzardato, ed intanto daquello ottenni la decisionedella malattiacon unabenefica risoluzione.Cincpie libbredi sangue costituisce il piùgransalassochepossalareun-
inanescalco nel principio delle più acuteinfiam- mazioni,e quandol'esuberanzadi vita(perco- sì dire
) minaccialamorte;io inveceloeseguì*
quando la vita eravicina a spegnersi, edopo libbre ventune cheprimaneerastalo tiratool- tieil restodegliimpiegatimezzi deprimenti.
5.
È
verochesortìministraiqualchedose di genziana,ma
questo lo feci per rianimareunpo- co1’energiadellostomacolaqualeinqueimo-
mentimieranecessaria; enonè singolareilca- so,chenelmentresideprime unorgano
amma-
lalounaltro debbaessere sostenuto
,giacché mol-
a3 tevolte leinfiammazioni locali sisostengonoal costodelladeprimenza "generale
,odi qualche si- stemaparticolare,e cheinmezzo allaverade- bolezza generalesi vediuoaqualchelocalità ma- lattie infiammatorie.Sta asaperconoscereilco-
me
equandociòavvenga, edil momento,che dueamministrazioni opposte d’azione possonoes- sereutili.Sommariodellacura,„ -
Sangueestratto libb. 36e once3ingiorni
sette. . ..
Cremordi tartarolibb. 3 eonce5.
< Witro oncia mezza.
_• Magnesiaonce due.
Digitalepurpurea oncia una.
Genziana polverizzata once cinque.
-Kermesminerale
dramme
otto.Dieta, lavativicontinui, Aumentazioni con vaporicaldiebagni
, duevastivescicantial to- race, etreseloni deiqualiunoaipettoe due
alle coscie. - * •
Dal presentesommariolasciooradecidere a cbiveramente conosce l’arte dimedicare seil
metodosiaonostato giusto,energicoe regola- re; lasciodecidere aeiahabuonsenso,seJo stabilimento abbia o no prestatisenzarisparmio tulli inecessarj mezzi, lascioGuaboentegiudica-»
realgiustoedimparziale,se1’empirismo ela rozza mascalcia poteva farnealtrettanto.
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STORIA HI,*
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A mai giugno 1831 furicevuta inqnestoR,
stabilimentoveterinario unacavalla inferma, di mantobajo chiaro, rabicano,dianni6in cir- ca, ditemperamentopletorico all?eccesso, pre- cettando sututtala superficiedelcorpoeprin- cipalmente sulaparte anterioredelmedesimodel-, leintumescenze cutaneeaguisadi piccoli turno- retti, chiamati daalcuni autori colnomedie- bollizionesanguigna.Ellaappartenevaalsignor Brigadiere
De
Sauget. Appenalamedesima pose piedeinquesto R. luogo verso leore iocirca diFrancia, fu tostoesaminaladal professoridi clinicasignor D. VincenzoMazza,edaessalo*
sto giudicataalletta daunafortecorizzaminac*
ciante una polmonilide, effetto dilunghi viaggi fafti,e diretropulsiònedisudore.Difattilasud-, detta presentavaiseguentisintomi.Respirazione alquanto affannosa,polsiduriepieni,edun ec->
cessivoaccaloramento generale,rcontossesecca estereoròsa. Slimò pertanto il suddetto nostro professore- dipraticarlesul momento unsalasso
,
ilqualefueseguito nelquablitativodilibbre 12, avendoavuto l’inferma nell’jslcssa mattinauna spontanea emorragia dal naso(epistassi). Ese- guitosiilsalasso,lesisomministrò ima pozione
s5 di «equa bianca, nella qualesisciolse
Un
oncia dinitratodi potassa/Verso lafinedell’indicata somministrazionel’inferma fu assalilada un for- teaflànnodi respiroaccompagnatodaprofusi su- dori sututta la macchinat eda un apparenteesomma
prostrazione di forze. Dopoisuccennati sintomi sene appalesaronodegli altri,consisten- ti inunaumentoconsiderabiledi tosse, testa bassa,ed unaridità,esommo
infoocamentoal- lemembraneapparenti;sintomitutti chediuni- taallaqualità dei polsifecerogiudicaredellosvi- luppodi unafebbresinocafortissima.Nella sera dello stesso giorno lesiapprestaronode’clisteri ammollienti di acquadi malva edolio, eper
l’intera nottedell’acquanitrata per bere.
Nel secondo giorno dellamalattiagli anzi- dellisintomi •moltopiùsiaccrebbero; i polsiera- nocontratti esembravano piccoli., 1’all’annodi respiroeiatosseerano aumentati
, percui ilpro-
fessorecredetteopportunodireplicareilsalasso, colqualeestraette altre12libbre di sangue, tol- to ilquale1’inferma fu sopragiunta daunpro- fusosudoresu tuttalasuperficie delcorpo,che fuasciugaloconballufoli di paglia
,e con cover- tedi lana'chesi mantennero sempre. Sifecero dopodei suffumigisotto ilventrecon vaporidi acquadi malva ccamomilla
,edalmezzogior- no inpoidei continuiclistericomeil giorno ad- dietro, concedendogli per dieta le solaacqua bianca nitrata
, chepoi glisi conservò pertut- toil rimanentetempodella cura.
Nella mattinadel terzogiorno,siriscontra- ronoipolsistessidelgiorno autecedenle,ede-
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a6
gualmente1*affannodirespi,tt> eJatosse ele colonnedi fiatoche sortivano dalienarici erano cuocenlissime.La perseveranza'ditalisintomiema- nati dalpolmonepersuaseromaggiormenteilnoi strodioico,cheinquell’organostavasioperan- do unrapidoed energico processoinfiammatorio, percuisi decise di^praticareunterzo- salasso, ilqoalefueseguitonellaquantità dr*libbre i3.
Poco dopoilsalasso praticatos’incominciòasom- ministrarle una massa, cofoposladicremordi-tar- tarounalibbra,jaitropuroonce due, iltutto unito con miele,edato epicraticamentedallamat- tinasinoalmezzogiorno. Nell’ istessamattinata lefuronoapplicati nellepartilateralideltorace dueestesivescicanti, iquali nonavendofatto effèttonelconsueto tempofuronorinforzatieoa
altr’empiastrovescicatorio. Nelrestodelgiorno ebbeisoliti lavativi
,qlasolitabevanda. >
Nelquarto giornodicura,isintomi prose*
guivano eon esacerbamento, el*1infiammazionesì vedeva aumentareagran p^ssr, motivoper cai ilprofessorefecetostoeseguireilquartosalasso chefudi libbre -i5emezzo disangue.Perboc*
casi replicòI
1istessa massa
,che puresi diede epicraticamente,epochefoglie freschediscaro- la.Dalleore 32 sinoallamezzanottele fusom- ministralapoco a pocoun óncia didigitalepur- purea unita alimele;isoliti clisteri, ebevanda.
-Nelgiorno quintol’ammalata eraabbattuta
ma
senza però presentare sintomo alcunodide- terminazione.Le
sicambiaronoivescicanti.Nei corsodelgiornoebbemesti’onciadidigitale pur- purea,edaltrettantodiKermesminerale
,iltut-
tounitocon mieleesomministralo epicraticamente.
....
, 37 Alsestogiornoparve chesiriscontrasse qual- chepiccolomiglioramento;lafebbrierapiù mi- te, edipolsi menocontialti. Lefuapprestata per bocca ristessi*dosedi digitaleeKermes mi- nerale,alla qualmassasiaggiunsesolo unon- cia di nitratodi potassa. Oltre dellasolilabe- vanda lefuconcesso qualche pocodigramigna fresca, elefurono medicati ivescicantiiquali avevano prodotto moltoelicilo.
Nel seltftnogiornol’apparente miglioriapro- seguiva;ebbe1’istessamassadiKermes mineta- ledigitale, e nitro, pochescarolefresche per cibo
,lasolitabevauda ,elamedicaturadeive- scicantiiquali proseguivanoil loroelleno.
Nell’ottavo giorno
, pressoché il medesimo stato,e ebbelamedesima curaad eccezionedel nitrodiefu portatoa due ouce.
Nel nono giorno. L’ inferma fu assalitadii
un estremo abbattimento, stantcchènellanotte gli sieraimprovvisamente manifestata ladiarrea;
questa poteva riescilepericolosissima uellostato nelqude lamalatasi trovava, percui il pro- fessoreaccorse sollecitamente con opportuni rima-
ti
j perarrestarla.Egli prescrisse sulmomento una miscela formalacon vinopoderosomezzalibbra unito ad altrettanto dialcool canforato
, edun
oncia diradice iu polveredivaleriana, chegli*
sidiede immediatamenteper bocca.Perlavativi pòi si fece un infusodipiantearomaticheintre carallè di vinoegualmente poderoso. Ilcibodi questo giornoconsistèinpoca quantitàd’orzoin grano,ealquantofienoaromatico.Dalmezzogior- nopoisinoallaseraebbe
,ariprese, unoncia
a 8
dipolveredivalerianaconaltrettantadi genzia- nalegate colmiele.
.Nel decimogiornosiriscontròintermittenza neipolsi, abbassamentoe celeritàcomeneliafeb- bre lenta della tisi
, larespirazioneaffannosa, tintremolìo generalea tutta Jamacchina eprin- cipalmente neiquattro estremi,con sussultoai' tendini',più manifesto negli arti posteriori
j po-
codopoquestisintomi dimortecomparvesotto gliurti della tosseunostrabocchevole sgorgodi marciadallenarici.Lefu somministratolamas- sacomposta di digitale e Kermes ognunoraez-
«’onciaimpastati colmiele. Ladiarrea eragià cessata.Ebbepervittogramigneasuo piacimento.
V ' Nel undécimogiorno lo stalogenerale era quasi lostesso,
ma
le suppurazioniprovenienti^al polmonesgorgavano in larga copiada
ambe
lenarici anche senza1*urtodella tosse.Ebbe un onciadipolveredi liquirizia condue
dramme
e mezzodiKermesmineraleiltutto impastatoeoa mielecdato interrottamente.Per vittolefu al- ternata lagramignacolfieno a suo piacimento; l’acqua per bereglifu datatiepida.Nel dodicesimo giorno,io statogeneralequa-
silostésso,ed egualeerapurelosgorgodimar- eiedalpolmone; anzi siccomequest’ultimo era 'continuo,cosìfupensatodiobbligare
l’amma-
latamediante deliecavezzeatenerelatesta bas- sa versoterra
,ondelemaroiepotesseropiù fa- cilmentefluire. Ebbe nelcorso dellamattinala due
dramme
emezzodikermes mineralecolmie- le* per bibita dell’acquatiepidadimalva, e per vittodella graipignaefienoa suo piacimento.
Neltredicesimo giornovierainiglioramfentA
so nello statogenerale,
ma
lemarcie seguivano uel- Pistessaquantità. Ebbedramme
duediKermes
minerale colmiele. I vescicanticominciavanoa chiudersidopo d’averdato moltoesito. S’insti- tuì una rigorosapuliziastanteil puzzodi tante suppurazioni che sortivano dal polmone. Lena- rici simantenevano semprelavateconacqua tie- pida,furonopurelavatilamangiatoia,edilpa- vimento, elalettieramutata piùvolte fra il gior- no; ciòchesiproseguì pertuttoil tempoche duraronolesuppurazioni.Pervittoebbe biadae gramigna ,eper bevanda dell’acqua aciduiala eoa leggeradosedi acidosolforico.
Nelquattordicesimo giorno proseguiva, ben- ché lentamente, lostato di miglioria generale.
Lo
sgorgodellesuppurazionieramenocopioso, elo
marcie cominciavano adesserepiù dense. Nella mattina ebbe due
dramme
emezzo diKermes
minerale colmiele, nelresto delgiorno edella sera ebbe epicraticamente una libbra di polvere di liquirizialegatacolmiele. Ilciboelabevan- da furonocome ilgiornoantecedente.Nelquindicesimo giorno l’inferma sitrovò
un
poco più abbattuta delgiorno antecedente; erasiquasi intotalitàarrestaloloscolodallena- rici.; lafebbreeraaumentatacome purePaffan- no direspiro:ebbe1*istessa dosediKermes mi- nerale delgiorno avanti,ePistessocibodelqua- le pocogustò,nonché l’istess’acqua acidulata.Nel giornosedicesimo fuquasi comenel- 1*antecedente,ad eccezione, cheerasi riaflàcciq- toloscolodellemarcie;versoserasiaccrebbe- roPalfaunoolatosse.Ebbemezz’onciadiKer-
mes
minerale,colmiele, edilsolitocibo.30
Nel diciassettesimo giorno,pocadifferenza; ebbelo stesso trattamentosìmedicocheigienico.
Nel diciottesimo giorno, l’ammalatasi tro- vòpiùsollevataassaidei due antecedentigiorni.
Isuoi polsieranopiùaperti
, quasisenza febbre; lospargodalle naricimoltomenocopioso,e le materie più denseepiùbianche,l’affanno dire- spiropiùmite, latosse
meno
rauca,ma
però quasi continua.Le
fusomministrato ilKermes minerale in'dose didramme
dueemezzo. Per ciboebbegramigna a tuttopasto, uri rotoloe mezzovdicarrubbe,edèlia cruscafritta abeve- ronecon l’acqua d’orzo;lamattina e'sera
$
quest’ istessogiornofucacciatadall’ospedale per fareduepassi nei cortili alberatidellostabilimen- to(essendoiltempobuonissimo)nelqual tem- po mangiò unpoco dimedicaio fioritoin un giardinoannesso.
Nel dicianovesimo giorno ilmiglioraménto proseguiva
,lafebbreeratotalmente cessata,lo spurgo dellenariciquasi comeil giorno antece- dentecome anche la*tosse. Ebbe nellamattina del Kermes minerale
dramme
due, contredi gommàmoniacoinsieme Unitecòlmiele.Pervitto l’istesso,e fecelasolitapasseggiata.
Nelventesimo giorno ilmiglioramentosi av- vanzava: lospurgodallenarici fu meno e di migliorecarattere, lasola tossecontinuavi! nel medesimogrado. Ebbe una
dramma
diKermes
minerale con duedigommamoniacri:l’istessotrat- tamentoigienico.' *-> rNel ventunesimo il miglioramentoprogre- diva tanto che gKsi-Sospeseroi medicinali, ad eccezione digualche pocodi'nitro cheglifuprò--
3t seguitoquasisinoall’epoca che sortìdallosta- bilimento.
Lo
spurgofualquanto abbondantema
dibuonCarattere. Dalsuindicato giornosinoal a8marciò quasi semprediegnal passo versola guarigione, diminuendo gradatamente loscolo dalle narici,elatosse, e ripristinandosil’ap- petito,
ma
inquest’ultimoindicato giornoella manifestòuna sensibilealterazione dimostratada uncertoabbattimeulo accompagnatoda un irri- tazione neipolsi, da un rossoaumentatonelle
membrane
apparenticonun pocodiaffannoedi brucioreallacute.A
questisegni il nostroclini- cononomisedifarsubitounsalasso chefudi libbreselle,dopodelquale ilmiglioramentori- comparve,e progredì conregolarità ecostanza entrandoin una leliceconvalescenza della quale era pressochéaltermineilgiorno pttoagostoche sortì persempre daquestecliniche.Napoli 39 Agostoi83i.
Gli alunni dipratica
Matteo
Marron*:i' ì, Raffaele Ciantra.
OSSERVAZIONI ALLA. STORIA
III.Dei treaccennati casiquest’ultimo èsicu- ramente quellocheapreforerenza richiamal’am- mirativa attenzione deipraticiper lasua
somma
entità:cinquantanovc libbre eonceseidi san- gue,, delqualelibbrecinquanladue c once sei levatoinquattrogiorni,costituisconounodiquei mezzi deprimenti c idebilitauti da noncreder-si se nòtichequandocostituiscanounfattocóflné èquesto',e chebeadifficilmentesi poneinuso da chinouècapace abencalcolarel’eminente gradoalqualepuòpervenireunostimolo produt- tore1’infiammazioni.L’ammalataperòdellaqua- lesiè parlalo deve lasuavitaalla soiapunta disìgenerosalancetta,giaccheilrestodellacu- ranoufuche coadiuvatoneallisforzidìquesta.
La
cavallasarebbe mortafrail terzo e quarto giorno dimalattia sefossestataattorniata dai corifeidelladebolezza,odai visionarj umoristi.-Una
pletoraeccessivaacctfmolatasi inunanima- lerobusto giovineben nutrito,e diunirritabi- lissimoTemperamento era lasolaed unicacausa prossimaproduttricelafataleinfiammazioneche attaccòilpolmone.Quandoquesta Cavallamifu presentata avevatutta la cuteirrigidita da un calore urente.cheladisseccava;si vedevanosu diessasparsimigliaja di piccolitumoretti san- guigni.daalcunidei quali ilsangue sarebbesor- tito alla piùlievepressione. Isuoiocchi erano scintillanti turgidierossi, lenarici secchedi colorscarlatto,dallequalisortivaun cocentissi-mo
fiato;ipolsi .durie ottusi, turgidele vene cutanee
, eparticolarmentequelle dellafaccia, edallorché la giumenta(menti’ioi’esplorava
) diede unurtodi tosse, sgorgò improvisamente unaspontanea emorragiadal naso.Segni cotipa- tenti nonmiposeroinalcundubio sulaqualità della malattia
, emifecero all’istante decidere per 1’applicazionediquelmetodo cheabbiamo Vedutonelcorsodell’istoria,.Eccointantole.prin- cipalicircostanzedi quest’ammalata,che partico- larmente esigonodelleosservazioni,lequalisa-
33 rannodimoltautilitàachis’incamminanelpra- ticoeserciziodella professione;
1.Nel secondo giornodellamalattiasiè os- servato,chei polsierano piccolied aquesti vi siaggiungeva unprofusosudoree abbattimento comenella piùmarcata estenuazionedi vita. Io intantoripetei ilsalasso inlibbre 12cheavevo giàfattoilgiornoavanti,mentre ero ben persua- sodellarealtàdella diatesi,echequella menda- ce estenuazione,altrononera chel’effètto mo- mentaneodel disiquilibrioportalosull’animaleeco- nomiadall’infiammazione chestavnsienergicamen- te spiegandonel polmone, nonché dal ricoucen- tramento tuttosull’organoalletto dimorbosefor- ze, megliosviluppatesidopoil primosalasso;
essendocomune ilcaso,cheappunto dietrouna piccola emissionedisangue ilprocessoinfiamma- toriosi manifesti maggiormenteper ragionedel più liberomoto che learterieacquistanodopa liberateda quellaturgescenza che alale moto si oppone.,
2.
Lo
statodel terzogiorno dimalattia con- fermòladiagnosi dame
latta ilgiornopreceden- te,giaccheisintomiinflaminatorj invece dies- serediminuiti,sierano più chiaramente manife- stati,dimodo
clicfuicostrettodi ripetereil ter- zosalassoin libbre i3, cosa che dicertonon avreiazzardalosenonfossistalointimamente con- vintodellaquantità(percosìdire) delladiatesi.Siccomepoiprevedevo che un’infiammazionedita- leetanta entitàinunorganoditessutosì deli- catocome ilpolmonediflicilmenlepotevaevitare ladeterminazioneinsuppurazione,cosìvollipre-
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U
.venire1’esuberalile.ammassodi quelle, chiaman- doall’esterno unaporzione difluidilinfaticie sierósi, pereuiapplicaii duevastivescicanti al torace.Instituìpoicontemporaneaipeiite un
me-
todo interno deprimente ad oggetto di coadiuva- re con quello1’azionedei -salassi, ed abbassare 1’eccitabilità delsistemanervoso esanguigno;edilquarto giornoconmaggiorpersevCrarizain- sisteisulrisoluto metodocacciando altrelibbre i5 e mezzodisangue, ciò che fece'il
eom-
plessodellelibbre 5a e onceseicacciato ne’primi quattrogiorni.
Un
emissione di sangue cosìgenerosa credoben certochenon si con- tiinnessuna pratica veterinaria; ameno
di qualchecasofdiappoplessiacapitato inmano
pe- rita;.e nè .può essere azzardata dalpraticosu- perficialechead esempio delpadre edell’avoò persuaso,cheuncavallo abbia a cadere esangue dopo,unsalassocheoltrepassileseiosettelib- bre-iIntantoera forse d’uopòdimeno
contro di uninfiammazione chemalgrado diquestomassi-mo
determinò nonostanteinSuppurazione?Fuo- ridi«.-notabile sottrazione,lacangrcnanon sa- rebbe eijastata ladeterminazione fataledie al quarto giorno,ctuttoalpiù, avrebbeuccisoil maialò? .< 3-Il miglioramento apparentedei 'giorni6*
rjf. e8. nonfuclicil prodottodell’abbassamen- todell’infiammazione [ter ladeterminazione in suppurazione
; percuiconpraticaavvedutezzanon tralasciai pernullal’intrapresometodocurativo,
adeccezionedellesanguigne, lequaliadoperale
35 quandoladeterminazione^stabilita riesconotan- todannose, cou quanto utilinel tempodel mas- simodell’infiammazione.Difettiaquestomiglio- ramentosul>bentrò ilnotabile peggioramentodel giornodecimo, ilqualesipalesòmanifestamen- teallorchélemassedellernnrcieaccumulatesi nel polmone opprimendo lesueforze, e lesionando estremamente1’organicosuortessutonediifiinui- vanoisuoi vitaliattributi tanto essenzialia tut- toil rimanente dell’organismo animale;peggio- ramentoilqualenonebbe diminuzione senouche quandocoll*evasione dellemasse marciose1’or- gano pelòpocoa poco ristabilirsi. ,, ‘
i
4< L’ abbattimento improviso checomparve
ilgiornoavanti quellodellesuppurazioni, e la pericolatodiarrea cheleaccompagnò per tenti- quattr’orefucertamenteTeffettodell'istantanea diminuzionedieccitabilitàeinfiammazione, acca- dutonelmomentoche uporgano deipiòessen- zialiallavita, comeilpolmone, trovavasiop- presso da immense suppurazioni
, elostomaco debilitato dalladieta
Te dall’usqdei medicinali clicsinoalloravi-eranostali introdotti mentre sefosse statoilresultalo diundeperimento genera- ledi vita,ladiarreanon avrebbe cedutosottopo- che somministrazioniclic-pelbrevetempo cliciu- ronousatenotiavevano potuto agire che locai-*
mente. Dunque nonfuesuberanzadimetodocon- troslimolante che procacCciòsimiledisguido,
ma
localicircostanzeclicaggredirono esilimitarono ai visceridelladigestione.
Non
efedopoimai clic alcuno possaappormi unacorilradizionc dimeto- do curativopor avereiuquestopericolosoemer-DigitizedbyGoogle
tjenle fallousodi unabibita aloonlica,dellava- lerianae genziana,e dei lavatividi vinoaroma»
tico; giaccheilpraticò instrnito sa pereccellen- za, essere saggia indicazione l’accorrere sem- pre a combattere quellacausa morbosache più da vicinominaccia la vita, e ciòdoversifare quand’ anche imezzi chesidevono adoperaresia- nod’oppostaazionea quellichesi stanno usan- doperquellamalattiachegià intrattamentonon potrebbeesseremicidiale senon chenelcorsodi untempomolto più lungo.Ilprogressodellacu- ragiustifica d’altrondelacoerenzadelmetodo , perche appenacessata ladiarrearitornai alcher- mesminerale ed alladigitale.
5. Postoa calcoloVeccessivemasse marció- se chesievacuaronodal polmonesiarguirà fa- cilmentedì qualeentitàdovett’ essereil processo infiammatorio,giacchetantemateriesiformaro- noincinque giorni, tempoche per estremabre- vitànonpoteva costituiredeicumoli che avreb- bero abbisognato dimesiseT infiammazionefos- sestala lenta; edilrilievodilauta entitàera- piditàdeiprogressi inflammatorjampiamente giu- stificaTentità erapidità della cura,edinpar- ticolaredi quei generosi salassi,e nelconfronto del malecolmetodocurativochipotrà nonasse-
'rire, chtfuna piùlenta cdavara lancettaavreb- besicuramentelasciata perirelanostraprodigio- saammalata?
fi. Dall’esterna apparizionedellemateriesi-
no algiornoquindicesimolamalattiacorse rego- larmenteinl>eiic
, sinchéun improviso peggio- ramentoin questo giorno comparve.