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Confronto Fabbisogno elettrico e Produzione Fotovoltaica

2. P < C in questo caso il saldo è negativo, ovvero trattasi di un prelievo dalla rete Sono di seguito riportati schematicamente i possibili scenari che si verificano durante la

8.7 Ottimizzazione dei profili di autoconsumo

L’obiettivo dell’ottimizzazione dei profili è cercare di portare la quota di autoconsumo dell’impianto fotovoltaico ad un valore superiore al 70% della produzione fotovoltaica prodotta complessiva annuale. Infatti, raggiungendo tale traguardo, per le disposizioni del Conto Energia, è possibile accedere ad un incremento dell’incentivo, che si andrebbe ad aggiungere alla tariffa “base” riportata in tabella.

Tabella 8.3 Tariffe incentivanti (€) per dimensione dell’impianto e per tipologia di integrazione

Si ricorda che la tariffa “base” può essere incrementata del 5% nei seguenti casi, tra loro non cumulabili:

a) per impianti superiori ai 3 kW non integrati (vedi precedente tabella), il cui soggetto responsabile autoconsuma almeno il 70% dell’energia prodotta dall’impianto (autoproduttori ai sensi dell’art. 2 del Dlgs n. 79 del 16 marzo 1999);

b) per impianti il cui soggetto responsabile è una scuola pubblica/paritaria o una struttura sanitaria pubblica;

c) per impianti integrati in edifici, fabbricati, strutture edilizie di destinazione agricola in sostituzione di coperture in eternit o contenenti amianto; per maggiori dettagli consultare la guida agli interventi validi ai fini del riconoscimento dell’integrazione architettonica pubblicata sul sito www.gse.it;

d) per impianti i cui soggetti responsabili siano enti locali con popolazione residente inferiore a 5000 abitanti come risultante dall’ultimo censimento ISTAT.

Sono state effettuate varie ipotesi per cercare di trovare la soluzione migliore per il caso in esame. L’obiettivo è stato di spostare parte dei consumi, e di conseguenza parte del carico lavorativo, verso i mesi in cui l’irraggiamento solare, e di conseguenza la prodzuione da fotovoltaico, raggiunge i valori più elevati, in particolare modo verso i mesi primaverili ed estivi.

L’ottimizzazione è avvenuta ipotizzando i seguenti step:

• Ridurre le giornate di ferie durante il periodo estivo, in particolare modo Agosto, spostando la seconda settimana di chiusura degli impianti nel periodo invernale, ad esempio tra gli ultimi giorni di Dicembre ed i primi di Gennaio.

• Prolungare la settimana lavorativa degli impianti anche al Venerdì e a volte anche al Sabato mattina, aumentando gli orari di lavoro e riducendo i picchi di consumo delle macchine.

Si riportano le diverse ipotesi di ottimizzazione di profili dei consumi per i mesi presi in considerazione.

Gennaio:

Figura 8.20: Curve orarie di consumo e produzione FV del mese di Gennaio, con orari di lavoro dal Lun-Ven.

Il valore di autoconsumo della produzione da FV aumenta fino al 67% se si estende il funzionamento dell’impianto del calcestruzzo fino al Venerdì.

Figura 8.21: Curve orarie di consumo e produzione FV del mese di Gennaio, con orari di lavoro dal Lun-Ven ed il Sabato mattina fino alle 12.

Lavorando anche il Sabato mattina fino alle 12.00, il valore di autoconsumo aumenta fino al 71%.

Marzo:

Figura 8.22: Curve orarie di consumo e produzione FV del mese di Marzo, con orari di lavoro dal Lun-Ven.

Nel caso in cui gli impianti lavorassero dal Lun-Ven, la quota di autoconsumo salirebbe al 71%.

Figura 8.23: Curve orarie di consumo e produzione FV del mese di Marzo, con orari di lavoro dal Lun-Ven ed il Sabato mattina fino alle 12.

Nel caso di accensione degli impianti anche al Sabato mattina fino alle 12, la quota salirebbe al 75%.

Maggio:

Figura 8.24: Curve orarie di consumo e produzione FV del mese di Maggio, con orari di lavoro dal Lun-Ven.

La quota di autoconsumo passa dal 58% al 66% facendo lavorare gli impianti fino a Venerdi.

Figura 8.25: Curve orarie di consumo e produzione FV del mese di Gennaio, con orari di lavoro dal Lun-Ven ed il Sabato mattina fino alle 12.

Con il sabato mattina fino alle 12.00, la quota autoconsumo aumenta al 71%. Luglio:

Figura 8.26: Curve orarie di consumo e produzione FV del mese d iLuglio, con orari di lavoro dal Lun-Ven.

La quota di autoconsumo passa dal 58% al 66% facendo lavorare gli impianti fino a Venerdi.

Figura 8.27: Curve orarie di consumo e produzione FV del mese di Luglio, con orari di lavoro dal Lun-Ven ed il Sabato mattina fino alle 12.

Con il sabato mattina fino alle 12.00, la quota autoconsumo aumenta al 71%. Agosto:

Per il mesi di Agosto si sono effettuate diverse ipotesi.

Per ottimizzare i profili di autoconsumo, si è analizzato lo spostamento dei carichi di lavoro variando dapprima solo i giorni lavorativi come per i casi precedenti, mantenendo inalterate le due settimane di chiusura per ferie.

Successivamente di è analizzato il caso di spostare in un altro periodo dell’anno la seconda settimana di ferie, ad esempio dividendola le festività di Dicembre e Gennaio. I risultati sono di seguito ripostati ognuno con i propri valori percentuali di autoconsumo.

Mantenendo gli impianti in funzione per le prime due settimane con orari di lavoro dal Lunedì al Giovedì, la quota autoconsumata sale dall’11% al 30%.

Figura 8.29: Curve orarie di consumo e produzione FV del mese di Agosto, con orario di lavoro dal Lun-Ven

Lavorando anche il Venerdì, il valore salirebbe al 32%.

Figura 8.30: Curve orarie di consumo e produzione FV del mese di Agosto, con orari di lavoro dal Lun-Ven ed il Sabato mattina fino alle 12.

Con il funzionamento dei macchinari anche al Sabato mattina fino alle 12.00, si otterrebbe il 35%.

Spostando la settimana di chiusura e lavorando fino al Sabato mattina per le rimanenti tre settimane, si raggiungerebbe il 50% di potenza auto consumata contro l’11% di partenza.

Figura 8.31: Curva di consumo e produzione FV del mese di Agosto, con orari di lavoro dal Lun-Ven ed il Sabato mattina fino alle 12 e una sola settimana di ferie.

Ottobre:

Figura 8.32: Curve orarie di consumo e produzione FV del mese di Ottobre, con orari di lavoro dal Lun-Ven.

L’orario di lavoro dal Lunedì al Venerdi permette di raggiungere una quota di autoconsumo pari al 76%, rispetto al 68% del Lun-Gio.