• Non ci sono risultati.

1.2.3. V ERBI

1.2.3.1. I NDICATIVO

1.2.3.1.3. P ERFETTO

Anche nel perfetto, di per sé «in lenta ritirata di fronte al passato prossimo» nell'area linguistica settentrionale a partire dal XIV secolo,139 e forse per questa ragione maggiormente soggetto a ricevere influssi dalla lingua letteraria e latina, il linguaggio contariniano è largamente polimorfico. Toscano letterario, fiorentino argenteo, latinismi e forme padane coesistono nel sistema morfologico del perfetto, generando una discontinuità dei paradigmi talvolta difficile da inseguire e inquadrare, dimostrando chiaramente come la lingua di Contarini e della diplomazia veneta non fosse ancora soggetta ad una grammatica, ma fosse un linguaggio in piena fase di strutturazione, seppur impostato su di un modello accostabile alla lingua letteraria.140

Alla VI persona del perfetto forte colpisce la totale assenza della desinenza -ero in luogo della quale si legge sempre il suffisso argenteo -

eno.141

1.2.3.1.3.1.

F

ORME DEBOLI DEL PERFETTO

I coniugazione : Non si incontrano forme vernacolari della I

coniugazione alla I e alla III persona, le quali seguono le desinenze toscane -

ai, -ò. Non vi è dunque oscillazione tra le desinenze -ai ed -è del perfetto

vernacolare alla I persona nei perfetti deboli. Ciononostante, estendendo lʼesame della morfologia verbale allʼintero corpus di dispacci, per la III persona ci si imbatte in egli ritornà (20,3), mi narrà (136,2), passà (30,4; 81,41; 208,9) e parté (43,13; 44,2; 47,3; 125,19; 133,10; 150,6) e possé (116,6), forme tipicamente padane.142 Si registra lo scempiamento di tocò e lʼoscillazione fonetica fra la forma latineggiante nonché padana intrò e la toscana entrò.

Per le forme della IV persona si riscontra la desinenza tipica dei dialetti settentrionali, ovvero -assemo, -essemo, -issemo.143 Della I

139

Rohlfs, II, § 567.

140

Si veda Skubic 1986, 31-44. I risultati della sua ricerca mostrano come il passato re moto fosse noto negli antichi testi veneziani, ma che si sia gradualmente spento sino al Cinquecento. In particolare risultano due imp ieghi, l'uno destinato alla lingua della narra zione; l'a ltro nella lingua cancelleresca per un'attirazione dello scrivente ai modelli de l perfectum latino; cfr. ivi, 31, 35, 39-41.

141 Cfr. Manni 1979, 164. Sanudo aveva -ono e -orono per la I coniugazione; -eno per i verbi in -ere; -ino e -iteno per i

verbi in -ire; cfr. Lepschky 1993, 206.

142

La desinenza della III persona in -à è norma lmente documentata negli antichi testi veneziani: cfr. Stussi 1965, LXVII. Si veda la serie prestà, lasà, conprà, mostrà, gità, andà, ecc. Presente anche in Sattin 1986, 118. Si veda inoltre Sanga 1990b, 111, ove lo studioso indica il t ratto -à della I coniuga zione co me caratteristico delle k oinè settentrionali.

143

Rohlfs, II, § 569. Lo studioso tedesco registra desinenze con la vocale i in luogo di e: -assimo, -e ssimo, -issi mo, ritenendole «forme mo lto diffuse nel Settentrione nel XV secolo»; si veda, per esempio, Tro lli 1997, 137. La variante - assemo è presente nei testi cancellereschi fe rraresi: c fr. Matarrese 1990, 250.

88

coniugazione sono attestati i verbi se firmassemo (152,10), instassemo (5,7) e ragionassemo (152,19; 202,3). Per la VI persona la desinenza maggioritaria è quella del toscano coevo al Contarini ovvero del fiorentino argenteo -orono. Permane unʼoccorrenza in -arono (confirmarono) con mantenimento della vocale tematica.

I coniugazione:

I persona: adimandai (54,12); affirmai (4,53; 4,73; 101,85); amplificai (4,14); andai (4,3; 103,2); butai (205,18); cercai (205,14); comenzai (4,57); consumai (101,96); dimandai (51,13; 52,3; 52,9; 202,14; 205,8; 205,23; 205,39); excusai (3,16); exhortai (3,16); intrai (202,3; 202,21; 205,32); iurai (4,73); lassai (3,3; 203,8); laudai (152,15; 202,8); mi licentiai (3,9; 54,35; 155,18); mandai (205,28); monstrai (51,6; 101,55); negociai (202,26); pregai (101,102); procurai (101,29); ragionai (152,6); replicai (4,41; 5,19; 5,36; 54,17; 101,33; 101,80; 101,89); ricercai (54,27; 152,17; 202,11; 202,18); ringratiai (4,5); ritrovai (3,5; 3,9; 3,14; 4,3; 4,6; 5,2; 152,4; 205,27); mi sforzai (4,57); significai (53,2; 152,2; 153,10); slargai (152,15); spazai (201,16); sperai (3,4); trovai (205,3); usai (3,5); visitai (3,5).

III persona: adimandò (54,10); si affirmò (4,47); chiamò (205,27); cominciò (4,20; 4,53); communicò (153,7); confirmò (152,16); confortò (101,6); dilatò (5,8); divulgò (4,70); exhortò (101,12); si fondò (5,13); intrò (4,40; 5,6; 205,45) ed entrò (54,34); lassò (5,39); mancò (4,22); mandò (101,52; 151,5); monstrò (4,30; 153,14; 202,9; 205,46); montò (151,5); narrò (154,13); parlò (4,55); passeggiò (4,52); pensò (4,20); pregò (101,52, 153,16); ponderò (155,11); portò (151,3); replicò (4,50; 54,13); ricercò (5,8; 153,12); ritornò (4,58; 51,2; 151,2); se ritrovò (152,15); si scaldò (4,17; 153,28); seguitò (4,29; 101,59); tocò (4,72); si turbò (153,6).

IV pe rsona: se firmassemo (152,10); instassemo (5,7); ragionassemo (152,19; 202,3).

VI persona: -arono: confirmarono (151,3).

-orono: andorono (5,28, 51,18); excusorono (202,25); lassorono (51,20); molestorono (2,3); patizorono (51,25); se retirorono (51,26); ricercorono (51,4); tentorono (51,18).

II coniugazione: Le forme della I e VI persona della II coniugazione

sono esclusivamente forti. Si rimanda dunque al § 1.2.3.1.3.3. Si riscontra solamente un egli interompete, per il quale si veda il § 1.2.3.1.3.2, e, per la IV persona, i verbi intendessemo (5,6), reducessemo (151,15) e

rimanessemo (5,9).

89

III coniugazione: Le forme della III coniugazione sono poche. Per

la I persona la desinenza più frequente è la settentrionale -ì. Notevole è lʼoccorrenza di mi conferiti, con desinenza -itti composta su analogia della forma -etti della II coniugazione. Le forme deboli della III persona hanno desinenza in -ì, con lʼeccezione dellʼallotropia fra ussì e il padano uscite.144

Per incontrare forme della IV persona occorre estendere la ricerca al resto delle lettere e solo allora ci si imbatterà in finissemo (18,14) e

partissemo (40,17; 130,20). Per la VI persona si incontra unʼoccorrenza di

desinenza -iron. Il verbo partire, che alla I, III e IV persona è debole, io

partì, egli partì, noi partissemo, ha una forma della VI persona forte: essi partisseno (vedi il § 1.2.3.1.3.3.). Notevole, inoltre, il perfetto io mi conferivi (60,14), forma fedele al latino con terminazione in -ivi tipica delle

lingue antiche dell'Italia centrale e poetiche.145

III coniugazione:

I persona: mi conferì (202,2; 205,27) e mi conferiti (205,47); mi partì (2,2; 2,4; 3,2; 203,2).

III persona: assentì (4,27); dechiarì (4,33); (se) partì (5,39; 51,11; 51,34; 54,26; 54,26, 151,5; 151,12, 151,13; 205,30; 205,51); ussì (151,16) e uscite (51,21).

VI persona: -iron: usciron (51,28).

1.2.3.1.3.2.

L

E DESINENZE

-ETTI E -ITTE

La forma debole -etti si formò su analogia del perfetto stetti; in seguito, questa si estese alla III coniugazione, e si produsse analogicamente il suffisso -itte.146 Nella lingua di Contarini queste soluzioni morfologiche sono accolte con la dentale scempia, -eti e -ite, seppur siano rare.

Analizzando il campione, dunque, si trova dare, usato solamente nella forma debole dette e con la scempia dete, ma mai con la forte diede. Della II coniugazione emerge il perfetto debole interompete, caso isolato rispetto a unʼalta frequenza di perfetti forti di -ere. Della III coniugazione sono le occorrenze già viste di io mi conferiti, variante di mi conferì, ed egli

uscite, allotropo del perfetto debole uscì.

I coniugazione:

III persona: dette (4,36) e dete (151,16). II coniugazione:

III persona: interompete (4,23). III coniugazione:

I persona: mi conferiti (205,47) e mi conferì (202,2; 205,27).

144

Oscilla zione attestata anche nei testi ferra resi; cfr. Matarrese 1990, 250.

145

Forma assente nel camp ione di testi. Pe r la desinenza -ivi, c fr. Rohlfs, II, § 571.

146

90

III persona: uscite (51,21) e ussì (151,16).

1.2.3.1.3.3.

F

ORME FORTI DEL PERFETTO

I coniugazione: Alla I persona le forme forti del perfetto sono rare

in tutte e tre le coniugazioni. Altrettanto rare sono le forme forti nellʼintera I coniugazione. Di questa si registra solamente io steti ed egli stete, con dentale scempia.

I coniugazione: I persona: steti (152,6). III persona: stete (203,3).

II coniugazione: Le forme della II coniugazione sono quasi

esclusivamente forti. Tra queste si segnala alla I persona lʼallotropia del sigmatico intisi / intesi, il raddoppiamento della sibilante in promissi e lo slittamento vocalico della i in e e la chiusura della o in u nel verbo respusi. Notevole è lʼallotropia del perfetto di potere: io puoti, possi e pussi. Il dittongamento in uo di puoti fa ipotizzare unʼaccentazione sulla radice puot- , così come avviene nellʼindicativo *pŏtet > puote. Questa soluzione consente di considerare il verbo come una forma forte, al pari di possi e

pussi, varianti sigmatiche di puoti. Recevi è ugualmente forma forte

costruita su analogia di verbi piani, quali lo stesso puoti o ripresi.147 Si ha poi anche io feci (dal lat. FACERE) e seppi. Per la III persona, a parte il singolo caso di perfetto debole interompete, tutte le altre occorrenze appartengono al gruppo dei perfetti forti. Notevole è lʼalternanza tra la forma sigmatica volse (e tolse) e vole, varianti più letterarie che padaneggianti.148 Interessanti sono anche le occorrenze di messe e promesse, costruite per analogia con gli infiniti metter e prometter,149 e lʼoscillazione tra l'arcaico parse e parve, così come tra il toscano rispose e il settentrionale

respose.

Per le forme del plurale, si riscontra che la desinenza della VI persona è esclusivamente quella del fiorentino argenteo -eno. Tra questi casi, notevoli sono messeno, il quale si spiega come messe e promesse, e

volseno, da affiancare alla III persona volse. Da segnalare, poi, fuori dal

campione, essi vendendeno (93,3).

II coniugazione:

I persona: exposi (3,15; 3,17; 101,57); feci (3,17); gionsi (2,3; 2,5; 3,4; 4,68) e subgionsi (152,10); intisi (3,3; 101,3, 101,5) e intesi (52,5;

147

Recevi come forma forte è anche in Stussi 1965, LXVI e in Sattin 1986, 118.

148

Cfr. Rohlfs, II, § 581; Stussi 1965, LXVII.

149

91

202,26; 205,27); presi (5,14; 54,30; 101,96; 205,40) e ripresi (101,47; 101,94); promissi (54,23); puoti (3,6; 4,63) e possi (51,12) e pussi (202,14); recevi (152,3; 201,14); risolsi (101,6); risposi (4,49; 5,32; 101,70) e respusi (54,11); scrissi (3,2; 53,21; 55,4; 151,2; 151,10; 153,36; 201,2); seppi (3,15).

III persona: discorse (4,54); si extese (3,20); fece (4,2; 4,6; 4,26; 4,29; 4,33; 5,2; 5,27; 5,27; 101,53; 152,6; 154,3); gionse (4,6; 4,67; 4,68; 4,69; 53,2; 151,7) e iunse (55,4) e subgionse (52,16) e adgiunse (153,28); se messe (55,6); mosse (4,19); parse (101,7; 153,2; 204,2; 205,46) e parve (4,14; 152,24; 153,29); si pose (54,19; 55,3) e si posse (4,53) e interpose (4,29); promesse (3,22); prese (3,7); si rese (51,22); rimase (4,73); rispose (3,18; 4,9; 4,15; 4,61; 5,16; 5,19; 52,10; 52,20; 54,28; 54,35; 101,24; 101,32; 101,45; 101,50; 101,54; 101,68; 101,79; 101,83; 101,88; 101,90; 101,97; 152,13; 152,22; 202,12; 202,15; 202,19; 202,21; 204,3; 205,5; 205,15; 205,16; 205,20; 205,24; 205,29; 205,37; 205,40; 205,42) e respose (51,14; 54,12; 54,24); tene (54,10) e tenne (4,16); tolse (51,26); vene (4,33; 103,2; 103,5, 203,2); volse (4,33; 151,15; 201,3) e vole (5,29).

VI persona: ellesseno (5,7); feceno (51,22); messeno (51,20); preseno (4,26); risposeno (5,7); scrisseno (5,7; 51,4); volseno (51,20; 53,27).

III coniugazione: Pochi sono i casi di perfetti forti della

coniugazione in -ire. Alla III persona colpisce la desinenza -i in dissimi, probabilmente dovuta allʼeffetto dellʼenclitico mi.

Alla VI persona, così come accade nella II coniugazione, lʼunica desinenza conosciuta è quella del fiorentino argenteo -eno. Il sigmatico

partisseno, che nel resto della coniugazione è usato con le forme deboli io partì, egli partì e noi partissemo, è alla VI persona una forma forte.

III coniugazione:

I persona: dissi (3,6; 3,22; 4,5; 4,7; 4,11; 4,18; 4,25; 4,28; 4,31; 4,52; 4,73; 4,73; 4,73; 5,14; 5,15; 5,18; 5,19; 5,21; 5,22; 51,6; 54,1; 101,13; 101,33; 101,47; 101,55; 101,66; 152,21; 153,21; 202,23; 205,18; 205,28; 205,35; 205,36; 205,40).

III persona: disse (3,8; 3,19; 3,20; 4,3; 4,37; 4,47; 4,56; 4,58; 4,72; 4,72; 5,4; 5,8; 5,12; 5,13; 5,20; 5,24; 5,26; 5,30; 5,34; 51,5; 52,8; 52,9; 52,10; 52,14; 52,18; 53,26; 54,6; 54,6; 54,7, 54,10; 54,15; 54,16; 54,19; 54,26; 55,6; 101,81; 101,86; 103,5; 151,12; 152,7; 152,8; 152,9; 152,18; 152,18; 152,20; 152,26; 153,3, 153,7; 153,22; 153,26; 202,4; 202,6; 202,16; 202,20; 202,30; 203,4; 205,22; 205,26; 205,30; 205,30; 205,31; 205,33; 205,46; 205,49) e dissi(mi) (4,23); o fferse (52,4).

VI persona: disseno (51,31); si partisseno (54,11); veneno (53,13).

Perfetto di essere: Il verbo essere presenta la forma fui alla I e fu

alla III persona, non presentando alcun tipo di allotrop ia. Per la IV persona si registrano gli allotropi fussemo (5,4; 5,7) e fussamo (5,6). Alla VI persona

92

vige lʼoscillazione tra le forme furono, furon e lʼargentea forno,150

talvolta anche a breve distanza tra loro:

[3] Furono etiam il Principe de Orangie et il Signor Ascanio Collona. [4] De li oratori qui ressidenti, altri non forno se non li Cesarei et lo orator di Mantua (201, 3-4). Essere: I persona: fui (3,12; 3,22; 51,16; 101,6; 152,4). III persona: fu (2,3, 4,15; 4,15; 4,18; 4,22; 4,22; 4,29; 4,34; 4,34; 4,56; 4,72; 4,73; 4,73; 51,15; 51,18; 51,20; 51,32; 51,34; 51,37; 53,3; 53,26; 54,3; 55,3; 101,5; 101,54; 103,2; 151,2; 151,4; 151,12; 151,15; 152,15; 152,25; 153,2; 153,34; 154,13; 210,2; 201,2; 205,41). IV persona: fussemo (5,4; 5,7); fussa mo (5,6).

VI persona: furon (51,22; 53,2; 55,2) e furono (201,3); forno (154,2; 201,4).

Perfetto di havere: Il perfetto di havere è raro. Si riscontrano

unicamente io hebbi ed egli hebbe, ma non forme padane quali ave, have e

avi riscontrate in un autore veneziano quale Sanudo:151

Havere:

I persona: hebbi (2,2; 3,13; 3,15; 5,26; 54,34; 101,24; 152,27; 205,28). III persona: hebbe (3,15, 4,6; 4,18; 5,12; 51,15; 54,2; 55,5; 101,45, 103,8,

205,27).

Documenti correlati