• Non ci sono risultati.

I P REZZI NELL ’ ESTATE 2019

Nel documento PANORAMA TURISMO MARE ITALIA (pagine 32-49)

Nell’estate 2019 – nonostante le previsioni non positive – si rileva un incremento dei prezzi dei servizi offerti dagli operatori della filiera turistica nazionale, operanti nel settore balneare, come pure si nota – da parte della clientela – una riduzione della durata del soggiorno. Per quanto riguarda l’incremento dei prezzi, di certo il buon andamento dello scorso anno ha spinto il “sistema turistico balneare” a spingere sull’acceleratore dei prezzi, senza considerare però le sollecitazioni che giungevano dal mercato.

In questo contesto è quindi importante valutare come gli imprenditori dell’offerta balneare nazionale hanno approcciato il tema del prezzo nella pianificazione delle proprie politiche commerciali. Serve anche valutare come il “prezzo della vacanza” sia sempre più fatto su misura per ogni singolo cliente: considerando, infatti, che anche la vacanza – soprattutto quella principale – è oggetto di trattativa tra venditore (operatore del settore ricettivo) ed acquirente (futuro ospite), emerge la quasi scomparsa dei prezzi di listino ed il passaggio alla contrattazione.

Nell’estate 2019 quasi quattro operatori su dieci hanno aumentato i prezzi (esattamente il 42,4%), mentre è pari al 48,5%

la quota di coloro che affermano di aver mantenuto i prezzi invariati.

Un dato, questo, assai rilevante, che manifesta il timore degli operatori di trovarsi di fronte ad una possibile stagione non propriamente facile. Vi è poi una quota dello 0,4% di imprenditori dell’economia balneare italiana che dichiara di aver abbassato i prezzi rispetto allo scorso anno, mentre l’8,8% degli stessi (operatori nazionali) afferma di aver aumentato le promozioni e gli sconti, cercando quindi di aumentare la quota di quella potenziale clientela che è sempre alla ricerca dell’”offerta speciale”.

Scendendo nell’analisi circa le quote d’incremento/decremento dei prezzi, è interessante notare come tra gli operatori del settore balneare che hanno dichiarato di aver aumentato i prezzi vi sia una quota del 62,2% che hanno apportato un incremento minimo, compreso tra l’1% ed il 3%, mentre la percentuale di quelli che hanno aumentato le tariffe tra il 3% ed il 5% è pari al 12,6%. Alta anche la quota di coloro che hanno applicato un aumentato dei prezzi

ho alzato i prezzi rispetto allo scorso anno 42,4%

ho mantenuto gli stessi prezzi

dello scorso anno 48,5%

ho abbassato i prezzi rispetto allo scorso anno

0,4%

ho dovuto aumentare le promozioni e gli

sconti 8,8%

I prezzi nell'estate 2019

32

compreso nel range massimo (oltre il 10%): il 12,1%. La quota degli operatori che, invece, hanno dichiarato di avere effettuato un incremento variabile tra il 5% ed il 10 3% è pari al 9,5%, mentre è solo del 3,6% la quota di chi dichiara un aumento massimo dell’1%.

Per quanto riguarda i singoli settori, questa stagione estiva sarà caratterizzata dai seguenti indicatori di prezzo:

• l’alloggio (su base nazionale):

o gli alberghi delle località balneari – centro-nord Italia – hanno apportato un aumento di prezzo del loro listino pari al +2,2%;

o gli alberghi delle località balneari – sud Italia ed isole – hanno apportato un aumento di prezzo del loro listino pari al +4,1%;

o le strutture plein air (villaggi turistici, campeggi ed aree di sosta) delle località balneari – per l’estate 2019 – hanno aumentato i loro prezzi del +4,3%;

o le altre strutture ricettive extra-alberghiere (RTA, B&B, agriturismi, case e appartamenti per vacanze, ostelli per la gioventù) delle località balneari italiane hanno apportato un aumento dei prezzi pari al +5,5%;

• i servizi spiaggia (su base nazionale):

o i servizi di spiaggia subiranno un aumento complessivo che si attesta al +2,1%;

• la ristorazione (su base nazionale):

o la ristorazione, sia essa tradizionale o veloce, al ristorante, al bar od in spiaggia, aumenta di una quota pari al +1,5%;

• i costi del viaggio (su base nazionale):

o i costi del viaggio, rispetto allo scorso anno, crescono anch’essi del +3,3%;

• le spese per lo svago (visite, escursioni, divertimento, etc. – su base nazionale):

o lo “svago” costerà qualcosa in più rispetto allo scorso anno, segnando un incremento pari al +1,9%;

• gli altri consumi (bar, gelaterie, etc. – su base nazionale):

o questi servizi subiscono un incremento che si attesta al +1,5%.

L’incremento dei prezzi “di listino”, però, non sarà quest’anno sufficiente a recuperare le quote di clientela che si perderanno.

33

PANIERE DI SPESA DELLE VACANZE AL MARE DEGLI ITALIANI NEL 2019 L’Osservatorio Italiano JFC delle Destinazioni Balneari prende ora in analisi il “Paniere di Spesa delle Vacanze al Mare”, con il quale punta ad identificare con chiarezza come spenderanno i propri soldi gli Italiani che hanno intenzione di trascorrere una vacanza al mare nell’estate 2019. Per quest’estate gli Italiani spenderanno 4,00 Euro in meno rispetto allo scorso anno, portandosi a quota 616,00 Euro come costo/medio/vacanza, a persona. Il fatto rilevante è che – dopo anni di crescita costante – nelle ultime due stagioni la disponibilità di spesa degli Italiani per la vacanza balneare continua a diminuire.

I nostri connazionali – quindi – ridurranno il proprio budget rispetto a quanto speso nella passata stagione per una settimana di vacanza al mare; ogni Italiano spenderà in media - nell’estate 2019:

Ø 616,00 Euro la spesa media a persona per una settimana di vacanza al mare in Italia (contro i 620,00 Euro dello scorso anno); spesa che diventa pari ad Euro 1.490,00 per nucleo familiare composto dai genitori e da un figlio di età inferiore agli 8 anni;

Ø 242,00 Euro, invece, la spesa media a persona per trascorrere un fine settimana al mare in Italia; spesa che diventa pari ad Euro 566,00 per nucleo familiare composto dai genitori e da un figlio di età inferiore agli 8 anni.

SPESA MEDIA PER ITALIANO PER UNA SETTIMANA DI VACANZA AL MARE IN ITALIA

ESTATE 2018 616,00 Euro

(620,00 Euro nell’estate 2018) di cui:

66,00 euro è per il viaggio (erano 58,00 euro nel 2018)

384,00 euro è per l’alloggio in HB/FB (erano 376,00 euro nel 2018) 54,00 euro è per i servizi in spiaggia (erano 60,00 euro nel 2018) 112,00 euro è per altri costi (erano 126,00 euro nel 2018)

di questi 112,00 euro di “altri costi”:

17,00 euro è per la ristorazione

(erano 19,00 euro nel 2018) 8,00 euro è per bar, gelati, bibite, etc.

(erano sempre 8,00 euro nel 2018) 15,00 euro è per il divertimento (parchi tematici, disco, etc.)

(erano 16,00 euro nel 2018) 2,50 euro è per i trasporti interni

(erano 4,00 euro nel 2018) 4,00 euro è per gadget e souvenir

(erano sempre 4,00 euro nel 2018) 6,00 euro è per lo shopping e le riviste

(erano sempre 6,00 euro nel 2018) 10,00 euro è per i prodotti tipici

(erano 13,00 euro nel 2018) 14,00 euro è per le visite culturali

(erano 19,00 euro nel 2018) 15,00 euro è per il benessere personale

(erano 17,00 euro nel 2018)

20,50 euro è per la “mondanità” (aperitivi, drink serali, etc.) (erano 21,00 euro nel 2017)

34

Nel complesso, il Paniere di spesa degli Italiani in Vacanza al mare nel 2018 sarà “dedicato” per il 62,3% all’alloggio, per il 18,2% agli altri costi, per l’8,8% ai costi dei servizi di spiaggia e per il restante 10,7%

alle spese di viaggio.

Dal confronto relativo alle stagioni estive dal 2011 ad oggi, emerge con chiarezza come nell’estate 2019 le spese crescenti sostenute per il viaggio vadano a togliere budget alla spese dedicate ai servizi di spiaggia ed agli altri costi.

viaggio 10,7%

alloggio 62,3%

servizi di spiaggia 8,8%

altri costi 18,2%

Paniere di spesa delle vacanze al mare 2019

€ 57 € 68 € 64 € 65 € 64 € 64 68 € 58 € 66 €

€ 362

€ 330 € 325 € 338 € 354 € 366

392 €

376 € 384 €

€ 36 € 38 € 27 € 33 € 39 € 41 44 € 60 € 54 €

€ 189

€ 138

€ 97 € 101

€ 122 € 132 130 € 126 €

112 €

2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Variazione Paniere Vacanze al mare - dal 2011 ad oggi viaggio alloggio servizi di spiaggia altri costi*

35

IL RANKING NAZIONALE 2019 DELLE AREE BALNEARI

L’Osservatorio Italiano JFC delle Destinazioni Balneari ha definito – come tutti gli anni – il ranking delle aree balneari regionali, e ciò è stato realizzato andando ad “ascoltare” gli Italiani12: sono stati infatti loro stessi a dare un giudizio su diversi parametri, andando in tal modo a delineare le varie “classifiche”.

Il ranking è stato costruito attorno a cinque fattori, che rappresentano gli elementi che spingono gli Italiani a decidere di trascorrere un soggiorno in una località rispetto ad un’altra, così identificati:

• due fattori legati all’immagine: l’essere un territorio famoso, quindi conosciuto e riconoscibile, ma anche essere trendy, alla moda;

• tre fattori legati ai servizi: il primo è quello della qualità delle spiagge (parlando di vacanze balneari), il secondo fa riferimento alla qualità delle strutture ricettive (alberghi, villaggi, etc.), mentre il terzo si misura con la quantità complessiva dei servizi presenti nella località di vacanza.

L’integrazione di questi fattori porta alla costruzione di un ranking di posizionamento mentale, che poi corrisponde al rispettivo valore del brand dell’area territoriale: aree che sono state indicate con corrispondenza regionale. Per la costruzione di questo ranking sono state messe a confronto le 15 Regioni Italiane che hanno “affaccio”

sul mare, sia esso Adriatico, Tirreno, Ionio, Mediterraneo o Mar Ligure. Emerge così che, nell’estate 2019 – per gli Italiani la Regione che si posiziona in vetta alla classifica generale per l’offerta

“mare” è l’Emilia Romagna, con un punteggio complessivo di 43,39 punti, confermando la prima posizione conquistata negli ultimi anni. Sebbene l’Emilia Romagna migliori di circa 1 punto percentuale, il suo vantaggio rispetto alla seconda classificata, però, diminuisce.

12 vedi metodologia E. Romagn

a

Sardegna Veneto

Sicilia Toscana

Puglia Calabria

Marche Campania

Ligu ria

Friuli Venez ia G

iulia Lazio

Abruzzo Basilicata

Molise 43,39 43,27

39,72 39,38 38,35 38,32

32,54 32,25

29,82 29,65 29,38 27,88

25,47 24,44 20,00

Ranking 2019 delle aree balneari per regione

36

Questo perché il miglioramento registrato dalla seconda regione è ancora maggiore: un secondo posto che è conquistato, come lo scorso anno, dalla Sardegna, che con 43,27 punti si porta proprio a ridosso dell’Emilia Romagna. Al terzo posto, invece, troviamo la vera sorpresa dell’estate 2019: il Veneto, che conquista ben tre posizioni e, soprattutto, migliora di oltre due punti percentuali e passa dal sesto al terzo posto con 39,72 punti, sovrastando la Sicilia, che ottiene un punteggio di 39,38 punti, migliore rispetto allo scorso anno ma nulla può contro l’esplosione del Veneto. Mantiene la quinta posizione la Toscana con 38,35 punti, anch’essa in miglioramento complessivo rispetto alla passata stagione estiva.

E’ invece la Puglia la regione che perde il maggior numero di posizioni, passando dalla quarta dello scorso anno alla sesta di quest’anno, con un punteggio di 38,32 punti, leggermente in calo rispetto alla passata stagione estiva.

A seguire, troviamo l’altra regione che segna una vera e propria vera

“scalata”: la Calabria, che con 32,54 punti si posiziona al settimo posto (con circa 8 punti e ½ in più), conquistando ben quattro posizioni rispetto alla passata stagione balneare. Seguono le Marche (32,25 punti), che mantiene la posizione, seguita dalla Campania che, invece, rappresenta anch’essa un altro exploit dell’anno 2019, passando dalla 12° alla 9° posizione con 29,82 punti, migliorando di quasi cinque punti percentuali la propria performances. Seguono la Liguria (che perde tre posizioni con 29,65 punti), Friuli Venezia Giulia, Lazio, Abruzzo, Basilicata e Molise.

Se questa è la classifica generale, è però interessante prendere in esame i singoli fattori analizzati per avere un quadro più completo dei giudizi degli Italiani e dell’idea che i nostri connazionali hanno per quanto riguarda l’immagine ed i servizi dei territori balneari della nostra penisola, e del posizionamento degli stessi ambiti per quanto riguarda questi elementi.

Cominciamo con le aree balneari regionali considerate

“famose”, quindi riconosciute e riconoscibili.

In questa classifica parziale l’area regionale che ottiene il migliore punteggio – in linea con gli ultimi anni – continua ad essere la Sardegna (9,50 punti), seguita dall’Emilia Romagna (9,07 punti) e dal Veneto (9,02 punti). Si nota un “ritorno” di Emilia Romagna – che conquista una posizione – e soprattutto del Veneto, che conquista ben tre posizioni: ciò è da ricercare nel desiderio degli Italiani di considerare (e quindi favorire nella scelta) le destinazioni più tradizionali, che rappresentano “solidità” nel sistema balneare.

Seguono la Puglia (8,33 punti e due posizioni in meno rispetto alla passata stagione) e la Sicilia, che perde anch’essa tre posizioni con 8,00 punti. Al sesto posto si posiziona la Toscana (7,85 punti) – perdendo una posizione rispetto allo scorso anno – seguita dalla Liguria con 7,55 punti e dal Friuli Venezia Giulia (6,56 punti), ambedue nella stessa posizione dello scorso anno. Interessante

37

notare al nono posto il Lazio, che ottiene 6,56 punti e migliora il proprio ranking di tre posizioni. Seguono poi le Marche, la Campania, la Calabria, la Basilicata, l’Abruzzo ed il Molise.

Come affermiamo tutti gli anni, essere famosi è una cosa, ma l’essere

“trendy” è un’altra: in questa classifica il fattore preso in considerazione è relativo alla capacità delle aree balneari regionali di essere considerate “alla moda”, quindi luogo altamente desiderato. Anche in questa classifica quest’anno vince la Sardegna (con 8,92 punti), migliorando la propria posizione rispetto al secondo posto dello scorso anno. Al secondo posto si posiziona la Sicilia con 8,83 punti, con un “salto in avanti” di ben tre posizioni. La Puglia scende al terzo posto con 8,62 punti; sale dal 12° posto al 4° la Calabria, con un exploit che le assegna 8,33 punti (quasi il doppio dello scorso anno). Scende di due posizioni – dalla terza alla quinta – l’Emilia Romagna (8,09 punti), mentre è stabile il Veneto (8,01 punti). Troviamo poi la Toscana, che migliora di una posizione con 7,67 punti, le Marche con 5,91 punti e la Liguria.

Sardegna

38

Passando invece all’analisi dei servizi, il primo fattore analizzato è quello relativo al giudizio espresso dagli Italiani in merito alle aree balneari regionali considerate con la migliore ricettività (alberghi, campeggi, villaggi, RTA, B&B, appartamenti, etc.). In questa classifica l’Emilia Romagna (8,69 punti) sale di due posizioni e supera sia la Sardegna (leader lo scorso anno) che scende al secondo posto con 7,77 punti che la Toscana (7,27 punti) che si posiziona al terzo posto e perde una posizione rispetto alla passata stagione estiva. Al quarto posto si colloca il Veneto con 7,03 punti, mantenendo la posizione dello scorso anno. È interessante notare come le prime quattro aree balneari regionali siano, tra loro, estremamente vicine come valori. Seguono le Marche, che migliora di due posizioni, la Sicilia e la Puglia che, invece, mantengono il ranking.

Un altro fattore di rilievo è, ovviamente, quello legato alla motivazione primaria del soggiorno balneare: viene quindi indicato il giudizio relativo alle aree regionali considerate con le spiagge di migliore qualità, intendendo anche i servizi collegati. In questa classifica vince anche quest’anno la Sardegna (9,54 punti).

E. Romagna

Area balneare con "migliore ricettività"

Sardegna

Area balneare con "migliori spiagge"

39

La sorpresa è il secondo posto della Calabria (che sale di 8 posizioni) con 9,41 punti, seguita dalla Sicilia (con 8,82 punti) e dalla Puglia con 8,64 punti (ambedue perdono una posizione) mentre la Toscana (7,92 punti) sorpassa l’Emilia Romagna (7,89 punti), seguite dal Veneto, con 7,12 punti ed in grado di conquistare due posizioni.

Infine, la classifica sui valori più legati alla quantità generale dei servizi presenti nell’area. In questo caso si confermano le prime quattro posizioni che vedono l’Emilia Romagna – con 9,64 punti – al vertice della classifica, seguita dal Veneto (8,54 punti), dalla Toscana (7,65 punti) e dalla Sardegna con 7,54 punti. Il quinto posto è conquistato dalla Sicilia, che con 6,82 punti migliora di due posizioni, seguita dall’Abruzzo con 6,81 punti e stesso ranking.

In sostanza, dai risultati emersi da questa rilevazione di Panorama Turismo – Mare Italia si nota che:

• l’area regionale che si pone in vetta alla classifica complessiva – l’Emilia Romagna – è al primo posto anche nella specifica classifica relativa all’area con “più servizi” e “migliore ricettività”;

• l’area regionale che si pone al secondo posto della classifica generale – la Sardegna – vince invece ben tre classifiche parziali, vale a dire quelle relativa all’area “più famosa”, la “più trendy” e le

“migliori spiagge”;

• il Veneto, che si posiziona al terzo posto della classifica generale, non vince alcuna classifica parziale ma è la regione che ottiene, quest’anno, i miglioramenti più significativi, conquistando tre posizioni in più nel ranking generale, insieme alla Calabria, che di posizioni ne conquista ben quattro (sempre nel ranking 2019).

Da notare, inoltre, come i punteggi parziali più elevati – complessivi della singola categoria – assegnati dagli Italiani facciano riferimento alla riconoscibilità ed all’essere famose delle aree regionali (6,93 di media), mentre i punteggi parziali più bassi vengano assegnati alla qualità ricettiva (6,09 di media).

E. Romagn a

Veneto Toscana

Sardegna Sicilia

Abruzzo

Friuli Venez ia G

iulia Puglia

Marche Ligu

ria

Campania Lazio

Basilicata Calabria

Molise 9,64

8,54

7,65 7,54

6,82 6,81 6,71 6,64 6,36

5,73 5,64 5,33

4,32 4,10 4,00

Area balneare con"più servizi"

40

LA CLASSIFICA 2019 DELLE DESTINAZIONI BALNEARI ITALIANE

Anche in visione dell’estate 2019 l’Osservatorio Italiano JFC delle Destinazioni Balneari ha inteso approfondire questa fase di analisi diretta con gli Italiani per definire il ranking delle destinazioni balneari: destinazioni che hanno un proprio brand il quale, molto spesso, sovrasta l’immagine e la visibilità dell’area regionale. Questa classifica intende quindi delineare la Qualità delle Destinazioni Balneari Italiane, con varie sezioni tematiche:

• quella considerata la più accogliente ed ospitale,

• la più divertente e giovanile,

• quella più rilassante e tranquilla,

• quella più di tendenza ed alla moda,

• la più conveniente,

• la più costosa,

• quella più “comunicata” e vista in TV.

Per la costruzione di questo ranking sono state messe in votazione la totalità delle 116 località che fanno parte del Panel di Panorama Turismo – Mare Italia di JFC. Questi i risultati.

La località italiana più accogliente ed ospitale

In questa particolare classifica si evidenzia, a differenza degli scorsi anni, l’inserimento di nuove destinazioni nelle prime posizioni. Per gli Italiani si conferma essere Rimini la località che si posiziona in vetta alla classifica dell’accoglienza e dell’ospitalità, che raccoglie il 5,8% delle indicazioni13, come pure si conferma la seconda posizione di Jesolo (con il 5,7% delle preferenze): posizione, questa, condivisa con San Benedetto del Tronto, new entry di quest’anno.

Seguono Vieste (con il 5,4% perde una posizione), Alghero (new entry) e Riccione a pari merito con il 5,3%, Cesenatico (mantiene la posizione con il 5,1%), Cervia-Milano Marittima, Bibione, Baja Sardinia, etc.

13 la classifica è stata costruita con tre decimali; per una migliore visualizzazione ne viene riportato uno

5,8% 5,7% 5,7% 2019: località balneare Italiana più "accogliente ed ospitale"

41

La località italiana più rilassante e tranquilla

In questa particolare classifica vi è una forte novità nel 2019: infatti gli Italiani considerano Sabaudia la destinazione balneare più rilassante e tranquilla (era 8° lo scorso anno) con il 5,4% delle preferenze. Al secondo posto si posiziona – anche questa una novità - Budoni (5,2%, era 18° lo scorso anno), mentre al terzo posto si collocano le Isole Egadi – new entry in classifica – con il 51% delle preferenze. Seguono le Isole Tremiti (erano in testa lo scorso anno) con il 4,9% delle preferenze, il Lido di Venezia (new entry con il 4,1%

delle preferenze), i Lidi di Comacchio con il 4% delle preferenze ed Orbetello con il 3,7%. Seguono poi l’isola di Pantelleria (3,5%). In questa classifica si collocano molte altre località del centro-sud Italia e delle isole come, ad esempio, Isola di Capo Rizzuto (al 10° posto, come lo scorso anno), Roseto degli Abruzzi (al 12° posto), Alba Adriatica (14°), Monopoli (al 16° posto), Sperlonga (17°), Palinuro-Centola, Maratea, Policoro, Arzachena, Cefalù, Pula, Baja Sardinia, Soverato, etc. 2019: località balneare Italiana più "di tendenza e alla moda"

La località italiana più di tendenza e alla moda

Questa classifica identifica la località balneare Italiana che, a detta dei nostri connazionali, risulta essere quella più di tendenza per l’estate 2019. Emerge come al primo posto vi siano a pari merito due località:

infatti sono considerate le più di tendenza ed alla moda Riccione (era seconda lo scorso anno) e Forte dei Marmi (era quinta lo scorso anno), ambedue con il 4,8% delle preferenze. Al terzo posto si conferma Cervia-Milano Marittima (4,6% ed una posizione persa).

Seguono poi le Isole Eolie (4,3%, in 10° posizione lo scorso anno), Jesolo (conquista due posizioni), Rimini (conquista tre posizioni). La destinazione leader del 2018, Gallipoli, scende al 13° posto con il 2,8% delle preferenze (contro il 5% dello scorso anno).

42

La località italiana più divertente e giovanile

In questa classifica si conferma, per gli Italiani, come località più divertente e giovanile la pugliese Gallipoli, che raccoglie il 5,8%

delle indicazioni14, seguita dall’altra pugliese Porto Cesareo (con il 5,7%) che conquista una posizione). Sul podio vi sono ben tre destinazioni a pari merito: Cervia-Milano Marittima, Jesolo e Riccione, tutte e tre con il 5,2% delle preferenze. Seguono Rimini, località che con il 5% delle preferenze conquista una posizione, e Ugento (4,9%): località, questa che lo scorso anno si posizionava al secondo posto. A seguire, all’8° posto, si colloca Alghero con il 4,8%

delle preferenze, conquistando una posizione e superando San Vito lo Capo (3,5%). Mantiene la propria posizione Mondello (3,3%), mentre all’11° posto si colloca la new entry Tropea con il 3,1% delle preferenze, seguita da Forte dei Marmi, Marina di Ravenna, etc.

14 la classifica è stata costruita con tre decimali; per una migliore visualizzazione ne viene riportato uno

5,4% 2019: località balneare Italiana più "rilassante e tranquilla"

5,8% 5,7% 2019: località balneare Italiana più "divertente e giovanile"

43

La località italiana più conveniente

Con questa classifica gli Italiani hanno voluto indicare la località balneare che, dal loro punto di vista, è considerata la più conveniente, valutando quindi l’insieme dei servizi che “consuma”

l’ospite. Pertanto, si conferma anche per il 2019 Alba Adriatica come la località balneare italiana più conveniente, che raccoglie il 6,3% delle indicazioni15, seguita da un’altra località abruzzese:

l’ospite. Pertanto, si conferma anche per il 2019 Alba Adriatica come la località balneare italiana più conveniente, che raccoglie il 6,3% delle indicazioni15, seguita da un’altra località abruzzese:

Nel documento PANORAMA TURISMO MARE ITALIA (pagine 32-49)

Documenti correlati