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I'] così nominalo tutto il va.sto territorio che costituisce il sud- ovest della Turchia europea: refi'ione jiiiittosto etnografica che po¬

litica. Suoi confini: il ;^Iontcnel>■ro, la Hosnia e la Serhia al nord;

la ilaoedonia aH’est, la (irecia al sud, IMonio e l’Adriatico alPovest.

la* ])arti settentrionali e centrali di cpicsto jiaese apiiartenK’oiio

<;'(*olop’icamente al sistema delle Alpi, i cui rami mei'idionali sono di natura vulcanica. Msso è il più moiitaji’iioso della 'l'urchia eni'opca.

11 primo terrazzo, (jmdlo costiero, domina il mare al sud-ovest, con scofrliere hruschc e dirupate; «J'ii altri, interni, si innalzano fino alle montafyne della Itumelia, col mezzo di catene ])arallele in di-

Un accampamento montenegrino preRso Tnzi.

rezionp da iiord-pst a siid-ovpst, rlip adprfjoiin, iniorno al lajjo Ocklirida ed altri minori, le suiierlM? vette di 2(101) o 2d()0 metri.

Parecclii defluvii traversano e eireondano i massicci montanfiiosi ; ma lianno in ffencrale un cor.so juk'o sviluiìpato, stante la conti^u- razifìue .«tmsa del paese: sono, i)er lo più, toriienti celati in inverno,

“■Oliti e {irorompeuti in iirimavera e al princijiio deH'estate al tempo dello seiog-limeiito delle nevi, e quasi a secco alla fine deH’estate.

Tuli il Ihin, la Morartt, la ]'ojout.iii, VA.tpropofniin), eco. Solo, r.lrti/ (die sedila in jiarte il contine verso la Grecia), è accessiliile alle iiarche simi alla città di Aita; e la Hojana e relativamente navioaliilie fino alle jiorte di Scutari.

l)<‘i numerosi lao'hi deli’Alliania (l’Ockrida, il l’re.slia e il Veli- trok) il inao:“;iore è quello di .Scutari situato in parte su territorio alhanese, in [iurte in iriurisdizfone montenejjrina.

11 litorale allianese (50t) km. circa fra la Hojana e l’Ai-ta) è molto frastafrliato e in certi jiunti roccioso e riiddo, ma con ['oche liaie inqiortanti (l)urazzo, Valona); nella [iurte settentrionale è orlato di [liccoli laf^'lii e di lajrune. Al siul frontei>'i>'ia l’isola di Corfù, vicinissima, n]i[iartenente alla Grecia.

Alla “■rande varietà del suolo e ilei clima cnrris[ionde la varietà dei [irodotti: aranci, cedri, inelefrrane, olivi, ticlii, vifi'iie, oltie i cereali, ri“0“liann lun^o il mare; le fonssie di ()uerce, di cast.ioni, di noci, co[ii'ono le inontao'ue deirinterno; “li eccellenti [lascoli sono [i<i[iolati di buoi, montoni e capie. V’è inoltre in Albania una razza a[i|irezzati.s,sima di cavalli, di asini e di muli.

Il raim> e il [liombo ai^<?entifero oifrono buone, ma non sfruttale risorse, nella [)arte meridionale del [)a<‘se.

Amministrativamente, rAlbania. è divisa nei tre rihiijet^ (]iro- vincie) di Jànina, Scutari e Kos'sovo, e in saiidjackn (san“iaccati).

Le città [)iinci[iali sono i ca[)oluo“'lii dei tre riliij/etx : .lanina (dO 000 abitanti), «Scutari, die i Tinelli diiamano Skailrn (00 000 ab.) e Tljakova (25 000 ab.). Notevoli anebe alcuni [lorti — Durazzo, ^ a- lona, Prevesa — sull’Adriatico.

Industrie (oli il redime turco!) nessuna: le ste.sse miniere dd- l’Albania, [lur [irezio.^e, sono finora assolutamente verdini.

Guanto al commercio, ben [lotrc’ldie fiorire in Albania, e svilu|i- [larsi se vi fossero vie di comunicazione die [lermettessero di met¬

tere in valore le magnitidie foreste deH’iuterno.

Gli Albanesi e la loro storia.

Attualmente, il numero dej’li Albanesi si calcola (il censimento, in Turdiia, quando c’è, è una bulletta) a circa 1 7o0 000, di cui ra mussulmani o mussulmauizzati, e mistiani dello scisma

“■reco; “li altri, cattolici.

Si dividono in irrandi tribù (della .]//ilissiti, o .\/iiìissi>i-i; della Miriìiziii o Miriìiti), ed in altre minori (i Kìeini'iiti, ecc.), suddivise

Panorama<liScutarid’.Ubania.

alla loro volta in j)icooli cìnn (villagg-i, o gruppi di villafijjt'i, slrc-tti da una specie di vincolo patriarcale): s])csso, in lotta fra loro.

Sono, in gran pait-c, pa.stori, l>p]licosi e sclvafffj’i. l’ariano una lin<rua ancora as.<<ai male nota, che li differeiizia dai vicini.

(Juale popolo sono, dunque, gli Albanesi?

11 nome che gli Albanesi (lànno a se stessi, è quello di « Schipe¬

tari B, come quello di « Schiperia b al paese.

E.ssi difleriscono totalmente, per i caratteri etnici, l’impronta fisica e la lingua, dalle altre razze della Tui'chia Europea.

Quale la loro origine? Oscura : sperduta nella cla.ssica notte dei tempi. For.se sono degli Illiri molto anticamente emigrati, e incro¬

ciati poi con (ireci. Serbi e Bulgari.

Certo è che il paese era abitato fin dai piimi temju dell’evo sto¬

rico dalla rude razza degli Skipetari, (dio gdi autori antichi chia¬

mano Albani, e che l’Albania fu jiei (Ireci un paese misterioso e ccinsiderato con superstiziosa attenzione, ricco di leggende mitolo¬

giche e di favolosi luoghi.

L Albania seguì, sino alla fine deH’impero romano, la sorte della Macedonia, che ne aveva conquistato una delle parti, l’Epiro, dopo la morte del celebre Pirro.

Nel millennio tra il \ e il XY secolo doiio Cri.sto,’ dell'Albania si sa soltanto che fece parte della Grande Bulgaria, poi del « Despo¬

tato b (Signoria) di Michael Angelus, un bastardo della famiglia d(M Comneni di Bisanzio.

Gli Schipetari si resero indijiendenti jier (jualche temjio alla fine del .sec. XIII; lottarono con Venezia nel XJV, resistettero con terribile energia ai Turchi nel XV. fino alla morte del loro grande Scanderherg. Sentali, ultimo rifugio, si arrese più tardi (14TS).

Da allora la storia dell’Albania si fonde con quella dei Monte¬

negrini, contro cui furono in continua lotta, fino al 1770.

A (juest'ejioca ilahmoud Butsciatly, e dopo lui il suo parente .Mustafà Butsciatly, tentarono, ma senza successo, di rendere il pa:'"-*

indipendente dal Turco, che lo mantenne, tramjuillo e fedele, s.;i la sua dominazione fino al 1878.

A quest'epoca la Lega Alhane.se, formata per opporsi con la forza alle decisioni del trattato di Berlino conceinente lo smembramento della iSckiperia, dovette cedere davanti all’imposizione della grandi Potenze. \ i fu un’insunezione, nel 1879, ma fu ben presto repre.ssa.

Da (lueir .epiK-a gli Albanesi furono da Ahdul Hamid — con (luelle arti scaltrissime in cui era maestro — più che domali, afie- zionati ,e resi fedeli al Sultano, sì che essi soli fornivano la sicura guardia imperiale. In compenso, il despota li premiava coi privilegi

esenzioni dalla leva, dalle impo.ste, uso della loro lingua, ecc. • di cui essi erano estremamente fieri e gelosi.

Così quando Tavvento del regime « Giovane Turco b, nel 1908, col jiarveute pretc.sto del liberalismo co.stituzionale cd egualitario, volle privameli, gli Albanesi in.sor.sero, nè si sono quietati più.

— :u

Da allora gli Albanesi — special mente

1

Malissori eil i ^lii diti lianuo guardato con simpatia al vicino Monteuegio.

Nell’insurreziou:' del l'tll essi ebbero dal vicino Regno geuciosa copia di soccorsi e di api)oggio. ... . i • i

Probabilmente re Nicola, rompendo gli indugi e diclnaramlo la guerra, si è tenuto sicuro die la .sua marcia attraverso 1 Alliaiiia contro I Turebi, non troverà i fieri montanari .scliierali in armi contro di lui, ma, fors’anebe, amici ed alleati.

E pare, dallo inime notissic, non si sia ingannato.

LA TESSAGLIA.

E la provincia nordica continentale del regno ellenico, la pro¬

vincia di frontiera turca: l’antica 7'/ic.f.'m//(/ fcli.c dei i>oeti, ed anebe ai temili no.stri la . fiorente Tes.saglia »: nome suggestivo di cla.s- .siclie rievocazioni per tutta un’aureola di celebri fasti storici e ( i non meno celebri miti; suggestivo di non lieti, eppure epici, ricordi recenti: «luelli del 18iJT, di Làrissa, sconfitta ellenica: di Domoko,s, nobile e tragica epopea di gioventù italica generosa.

Geograficamente la Tessaglia è limitata al nord dal niassiccio deiroliinpo ; a.ll’ovest, dalla catena del l’indo; al sud dal monte (tota, aU’est dal PelioiLji,glàir<)ssa.

Politicamente, perula Tessaglia è spartita

inano {rilayet di .Tónina) e la Grecia (eimnhni di l'tiotide, nomos di Ftiotide e Focide). , ,

Il sistema di monti costitiikce nella 'lessaglia due zone, (piasi due compartimenti cliiusi, che comunicano fra loro per mezzo della vallala del Peneo. A levante c’è un vero ventaglio di fiumi (die scendono dal Pindo : poi le belle pianure di Tournavos e di Larissa, dominate dal massiccio delPOssa, e die declinam) gradatamente a bas.sopiano, per formare il lago di Karla, a jiiè del monte 1 dio.

Clima assai didce, suolo fertilissimo, abbondanza di cereali, olire e gelsi. Cn’iiulustria precipua è (piella del filato rosso.

Gli antiebi Tessali ebbero progres.si di vita civile prima degli altri Greci, e ciii senza dubbio in ragione della ricchezza naturale del snido. I Greci d’Atene, di Corinto, di Messene andavano in tes- saglia a cercare i miglioii inodoftì manifatturieri dell epoca.

Làrissa, Fàrsalo, Cranono erano le principali citta della lessa- glui. Sottomessa dai Re della Macedonia nella si-conda inet.i del IV secolo a. Cb, i Tessali seguirono seinpie le wrti 'Iella Macedonia c caddero con essa dopo la battaglia delle Cinocefale (R). a. t .) sotto la dominazione romana.

A Fàrsalo Cesare e Pompeo si disputarono 1 impero del iiiomlo.

Più tardi, sotto il regime imperiale, la poviucia tessalica ac¬

quistò un alto grado di prosperità. Costantino fece della lessagha un:i provincia particidarc, dipendente dalla pre ottura Illirica.

Passò in seguito sotto lo scettro degli iinperaton d Oneule, poi.

!'l piiiicijìio del XIII ,

^ »ol i KjO, ,lopo la ,.res;,li CcTs ,n( '''‘'IKTafori latiui;

-\el I«;{0 la TeisaLdli annega a!l’i„,j,p,.„

«-'.pno <li (Irecia. " ««lo in i-aHe! al piaticalnle; era iiojìolata, al tenipo dén"'r i»*- xma indoniita, feroce. ^ iulgida, di j,e„te

'■ngioni: 7’"*; in .lue grau.li

nni assai popolala, cgovernat-i’d-. , prima

<1 AcJ.ille, alla testa dei 3Iirmidoui‘'si std t " %]io Tpiro) e VI fond,', ,,,1 regno ,die mò/r Molos.side (l’alto

(il. A’m iV// o ;;; ' (nido a in.gramlirsi.

I più conosciuti sono: Adme(r’wi,r'"u

A!es.sandro II e Pirro HI -1 ’ Alessandro I, Pirro II , , Tu s«.oIo .lupo gli -'ni 480 al 242 a. (■"

‘l|'l>«I.Ii dalle loro conteÌe, caddZ nìil'T''i ma, in- - latedonia e, do],o h, disfatta di Peiseo ^‘*V ‘l r*r '/ ‘’^''(n ella provincia romana di ilacedonia noi(’d'.in fece j,arte . Ani n .secido delPera iiosha fo 4-/ «’nlPAduna,

divenne imlipemlente imf p/w'"7’/r’'-

«■Ila t omnena; fu con,,,listato dai Tnr^ì P..'nneipi .Iella fami- 'leiTerg, dal H.j; 14,;,^'.'7''' nnl l44o; lihe.ato la Scan-

*’"7/,;;;,;’'‘fi:^''(ivan..ente neir’imper,? hi'rom '

'li Berlino (It57.S) e sotto Urpres,siol,VV l/ «’guito al Congresso alla (4recia (trattato 14 giuom,', lysi ‘ì, "" t'*"'nniies.sa

I monti dell’Epiro oP, P? ' ^.«'nl.m e Grecia), eoi massiccio del l’indo, che separa'p HI•''V'''neeiano a levante

Lungo la .spiaggia di aa/// <lalla Te.s.saglia vette fino ai 1900 nmlri’, m„ lielpTuteruriT 0 '"'“’ le aspre i,„'f'niti brulli, duu.jne, cime calve f, ,/* '^^^nie arrivano ai lóOO.

J'I una slrificia rncciosa din- in tutto non aruva ai 2(J mila km.

(li .supc'i'ficie; con (iòO mila abitanti sogfretti alla Turchia (rilayet di Jdniua) e 400 mila alla Grecia (prov. di Arta).

Ij’immensa mafi'ffioranza degli Epiroti è composta d’Albane«i;

ma nella zona sud dominano i Greci, i (|uali — malgrado la disa- stro.sa guerra del 18!)7 — non hanno, pare, abbandonato la pretesa di annettersi tutto l’Ejtiro. '

GLI STATI BALCANICI CRISTIANI

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