• Non ci sono risultati.

Chi paga la maternità Attendiamo la nascita del nostro primo figlio ma mia moglie è in

Nel documento Pensione di reversibilità (pagine 28-35)

Data:

27/04/2010

Indietro Stampa

LA PREVIDENZA pag. 28

Chi paga la maternità Attendiamo la nascita del nostro primo figlio ma mia moglie è in ...

Chi paga la maternità Attendiamo la nascita del nostro primo figlio ma mia moglie è in

gravidanza a rischio da gennaio scorso e il bambino nascerà a maggio prossimo. Dallo scorso gennaio l'impresa dove lavora a part-time non paga piu' lo stipendio perché sostiene che debba pagarlo l'INPS. A.G. - Milano Quando la gravidanza risulta difficile e vi sono possibili complicazioni per la salute della donna e del bambino, c'è la possibilità di allungare il

periodo di astensione obbligatoria che, come si sa è fissato per l'arco di tempo che va dai due mesi prima del parto ai tre mesi successivi al lieto evento. Competente a disporre

l'allungamento di questa assenza è l'Ispettorato del Lavoro, al quale va inoltrata, dopo aver effettuato i necessari controlli medici, un'apposita domanda. Per quanto riguarda il

trattamento economico va detto che per tutto il periodo dell'assenza obbligatoria spetta alla lavoratrice un indennità di maternità, ossia una somma pari all'80% della normale

retribuzione. Quest'indennità è a carico dell'INPS ed è anticipata dal datore di lavoro, che dovrà, inoltre, integrarla con un'ulteriore quota a suo carico, fino a raggiungere la

retribuzione prevista dagli accordi sindacali, quando ciò è previsto dai contratti di categoria.

Reversibilità per i figli Sono titolare di una pensione di reversibilità che mi è pagata in misura pari al 60% della pensione maturata da mio marito. Sulla pensione c'è un'ulteriore quota del 20% per mia figlia che ha appena termianto la scuola superiore e che intende iscriversi a un corso di perfezionamento come operatrice turistica. Vorrei sapere se il fatto che non si iscriva all'Università le farà perdere la sua quota di pensione. Maria Teresa F. - Milano L'iscrizione di sua figlia a una scuola diversa da un Istituto universitario le farà perdere la quota di reversibilità. Questa quota, infatti, spetta ai figli che risultino iscritti presso Università Statali o legalmente riconosciute, comunque, non oltre il 26° anno di età.

La pensione spetta anche agli studenti universitari che dopo aver ultimato o interrotto un corso di studi ottengono l'iscrizione ad altra facoltà o altro corso di laurea della stessa

facoltà. Pensionata «a progetto» Sono un pensionata dell'INPDAP (ho lavorato per oltre 36 anni presso il Ministero della Difesa) che intende intraprendere un'attività di lavoro a

progetto. Mi è stato detto dal consulente che devo versare alla Gestione Separata prevista per questi lavoratori il 26,72% e non il 17 visto che la mia pensione non è erogata dall'INPS.

Lettera firmata L'informazione che Le hanno dato è sbagliata. La normativa vigente prevede che qualora un soggetto sia già previdenzialmente assicurato, l'aliquota da applicare deve essere del 17%. Nella stessa fattispecie vi rientrano anche i soggetti titolari di pensione.

Benefici ai militari Sono un militare di carriera e, per effetto delle cosiddette "maggiorazioni

di servizio" potrei far valere 6 anni di servizio in più. Mi è stato, però, detto che questo beneficio non esiste più. E' vero? Lettera firmata Non è proprio esatto. A partire dal 1°

gennaio del 1998 le maggiorazioni di servizio previste per alcune categorie di dipendenti dello Stato (Forze Armate, Vigili del Fuoco, controllori di traffico aereo, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, ecc.) non possono più eccedere complessivamente i cinque anni. Con una norma transitoria, però, gli aumenti di servizio maturati alla data del 31/12/97, anche se eccedenti i cinque anni, sono riconosciuti utili ai fini pensionistici ma non sono ulteriormente aumentabili, con esclusione dei lavoratori non vedenti e per quelli esposti all'amianto. Integrazione al minimo Dal gennaio 1997, per

arrotondare il bilancio familiare, mia moglie lavora in un'impresa di pulizie. Vorrei sapere se la sua pensione (che come mi hanno detto all'INPS, sarà calcolata con il sistema

contributivo) potrà ottenere l'integrazione al minimo, visto che i miei redditi sono, e saranno anche in futuro, assai modesti. Gaetano Losito - Milano Mi spiace deluderla, ma la risposta è negativa: le pensioni calcolate con il sistema contributivo, contrariamente a quelle liquidate con il sistema retributivo, non sono integrabili al trattamento minimo. Attenzione, però, a un'altra opportunità: la legge 335/1995 prevede che i soggetti che versano in stato di

indigenza, cioè possessori di redditi al di sotto di determinati limiti, al compimento del 65º anno di età, potranno chiudere e ottenere l'assegno sociale. La pensione liquidata con il sistema contributivo non è, infatti, incompatibile con l'assegno sociale e un terzo del suo importo non è considerato reddito.

PRESSToday Rassegna stampa

Affari e Finanza (La Repubblica)

"FONDI&GESTIONI" Data:

27/04/2010

Indietro Stampa

FINANZA

FONDI&GESTIONI

Le strategie per controllare gli sbalzi di volatilità DI ADRIANO BONAFEDE

L’ottica dei fondi pensione, cioè di investitori di lungo termine, non è la stessa di chi "prende i soldi e scappa". I gestori di questi strumenti sanno che nel breve periodo possono accadere delle cose

spiacevoli (ad esempio crolli di Borsa come abbiamo avuto nel 2008 e inizio del 2009), ma che nel lungo termine comunque guadagneranno. Eppure la consolazione che in tempi più lunghi possano guadagnare bene non è sufficiente. Qualcuno, come Lombard Odier, società con 110 miliardi di attivi in gestione, una delle vere banche private più grandi d’Europa, hanno messo a punto un approccio d’investimento che si pone da una parte l’obiettivo di proteggere il portafoglio durante le tempeste, dall’altra quello di aggiungere performance in modo costante (e dunque senza fastidiosi picchi). La metodologia sviluppata dalla società per raggiungere questi obiettivi si chiama "approccio di asset allocation Vda" (Volatilitydriven, cioè guidato dalla volatilità). In sostanza, non sono importanti i

"pesi" di azioni e obbligazioni nel portafoglio, ma una metodologia per tenere sotto controllo il livello di rischio e anticipare la direzione del mercato.

Scopri come ricevere sul tuo cellulare Repubblica Gold

condividi

PRESSToday Rassegna stampa

Corriere Economia

"L'adesione? Semi-obbligatoria" Data:

27/04/2010

Indietro Stampa

26 apr 2010

Corriere Economia

di SERGIO CORBELLO Presidente di Assoprevidenza

L'adesione? Semi-obbligatoria

Dovrebbe essere prevista su base contrattuale, con possibile ripensamento. E libertà di investire

Deve essere attenuato il prelievo fiscale annuale e lanciata una campagna di informazione

Atre anni dalla grande riforma del Tfr il bilancio è insoddisfacente. La previdenza complementare resta scarsamente diffusa tra i lavoratori dipendenti (e

autonomi). Vediamo di capire il perché e le possibili iniziative per una sua diffusione.

L'istituto della previdenza complementare è fondato, ai sensi di legge, sulla volontaria adesione del singolo, anche dove, paradossalmente, il piano

pensionistico si realizza attraverso uno strumento frutto della contrattazione collettiva. E' indispensabile, quindi, invertire l'attuale trend negativo e rendere capillare la diffusione dello strumento.

Se si escludono forme (dirompenti) di adesione obbligatoria per forza di legge , la strada della previdenza complementare, a partecipazione rigorosamente volontaria/individuale, è indubbiamente «in salita», come dimostra l'esperienza di oltre tre lustri di disciplina normativa, dato che il primo intervento risale

all'ormai lontano 1993. Sembra dunque doversi invocare un intervento mirato del legislatore.

PRESSToday Rassegna stampa

Corriere Economia

"Battuti il Tfr e la crisi" Data:

27/04/2010

Nel primo trimestre hanno reso il 2% netto contro lo 0,7% della liquidazione Sono 65 su 80 le linee con valori superiori a quelli di inizio 2008. Ancora in perdita le gestioni più aggressive

Dal 1997 chi ha aderito a Fonchim ha accumulato 46.205 euro contro i 33.000 di chi non si è iscritto alla cassa

I fondi pensione battono il Tfr. E, nella maggior parte dei casi, recuperano le perdite accusate durante il biennio nero dei mercati finanziari. In base ai dati raccolti da Assofondipensione, nel primo trimestre del 2010 è stato pari al 2% il rendimento medio offerto dai fondi chiusi, le casse di previdenza aziendali o di categoria. Nello stesso periodo, invece, al netto dell'aliquota dell'11% sulle performance annuali si è attestata solo allo 0,7% la resa del Tfr, il 6,91% della retribuzione lorda. La liquidazione in azienda si rivaluta con un tasso dell'1,5%, più il 75% dell'inflazione.

I risultati sono leggermente inferiori ai benchmark utilizzati per valutare

l'andamento della gestione. Nel primo trimestre sono in positivo tutti i comparti, con un massimo del 4,3% per il bilanciato di Prevaer (operatori aeroportuali) e un minimo dello 0,2% per il garantito di Cometa, destinato ai metalmeccanici.

Crac riassorbito

Tra il 2008 (che si può considerare punto di partenza per l'inizio della recente, gravissima crisi) e il 31 marzo 2010, i chiusi hanno segnato una performance media del 4,6% a livello complessivo, contro il 5,4% che nello stesso periodo è stato ottenuto dal Tfr. Sono ancora in rosso alcune fra le linee più aggressive, 15 su un totale di 80, come l'azionaria di Fopen (dipendenti gruppo Enel) o la bilanciata-azionaria di Fonchim (industria chimica e farmaceutica),

rispettivamente con il -11,2% e -11,1%.

«I fondi pensione non sono stati certo aiutati dal negativo andamento dei

mercati nel biennio 2008-2009 sostiene l'economista Elsa Fornero, coordinatore scientifico del Cerp (Centro ricerche sulle pensioni e le politiche del welfare) , mentre il Tfr è stato favorito da un periodo di bassa inflazione a causa della

recessione: se l'aumento del costo della vita è inferiore al 6%, infatti, la

liquidazione offre un rendimento positivo. Sarebbe sbagliato, però, concludere che bene hanno fatto i lavoratori che non hanno aderito alla previdenza

complementare: è presumibile che, quando sarà superata la crisi economica, le Borse tornino a un andamento più positivo».

PRESSToday Rassegna stampa

Adige, L'

"Senza titolo" Data:

28/04/2010

Indietro Stampa

Fondo Plurifonds da 112 a 163 milioni

BOLZANO - Il presidente di Pensplan Invest sgr , nella relazione al bilancio approvato ieri mattina, sottolinea che all'incremento delle masse gestite pari al 9,36% «hanno contribuito soprattutto i fondi pensione, i cui patrimoni sono cresciuti di un importo che, sia per nuovi conferimenti che per esiti di gestione, è stato in grado di compensare le dismissioni del fondo Corporate bonds e le minusvalenze registrate dal fondo immobiliare Riue . Ma vediamo il dettaglio dei patrimoni gestiti di PensPlan Invest. Oicr (organismi di investimento collettivo del risparmio), gestioni proprie: 91.240.500 euro (-20,32%). Gestioni individuali 565.261.710 (+3,06%) di cui 215.940.387 PensPlan Centrum (+16,47%) . Fondi pensione 297.848.439 (+3,43%) di cui fondi propri Fpa PensPlan Profi 880.219 (+69,88%) e Fpa Raiffeisen

134.100.574 (+37,6%) e fondi in delega: Fpa PensPlan Plurifonds 162.867.646 (+45.83%) . In totale, i patrimoni gestiti sono aumentati di 81,6 milioni , fino a quota 954.350.649 . Ed ecco il conto economico 2009, con tra parentesi il confronto percentuale con il bilancio dell'esercizio precedente. Commissioni attive 7.597.939 (+9,10%) . Commissioni passive -3.276.987 (+7,29%) . Risultato netto da gestione conto terzi: 4.320.952 (+10,52%) .

Risultato netto da gestione conto proprio: 561.183 (+19,92%) . Margine di intermediazione:

4.882.135 (+11,52%) . Costi del personale, pari a 29 persone con contratto a tempo indeterminato e 3 a tempo determinato: 2.125.357 (+3,20%) . Costi esterni operativi: -2.417.555 (+13,78%) . Risultato della gestione operativa (ebitda): 307.195 (+135,65%) . Risultato netto: 108.390 (2008, 1.139 euro) . ll capitale sociale è pari a 9,87 mln , il 64,44%

è in mano a Pensplan Centrum, gli altri azionisti cono Cassa centrale banca, Banca Sella Nordest Bovio Calderari, Btb, Cassa Centrale Raiffeisen Alto Adige, Hypo Tirol Bank, Itas Vita e 6 Raiffeisenkassen.

28/04/2010

PRESSToday Rassegna stampa

Adige, L'

"Inps, cresce la spesa per le pensioni" Data:

28/04/2010

Indietro Stampa

Crisi I conti però tengono. Scoperti 30 mila falsi invalidi. Fini: preoccupato per i giovani

Nel documento Pensione di reversibilità (pagine 28-35)

Documenti correlati