biochar da FORSU per l’agricoltura
4.4 Missione 4. Istruzione e ricerca
4.4.3 Il Parco Tecnologico per l’Innovazione dedicato alle tecnologie sostenibili e abilitanti di Industria 4.0
Autrice: Ludovica Fiaschi, Presidente ITS Prime
Missione PNRR
4. Istruzione e ricerca
Ambito tematico dei cluster PNRR
Componente 2 - Dalla ricerca all’impresa
Motivazioni
Contesto territoriale
Il progetto nasce principalmente per rispondere all’urgenza di stimolare e gestire i processi di innovazione delle imprese del territorio. Esiste poi un tema legato alle grandi realtà manifatturiere, che hanno difficoltà a reperire e attrarre in misura sufficiente risorse umane adeguatamente preparate per rispondere all’urgenza di stimolare e gestire i processi di innovazione, in particolare quelli che riguardano l’Industria 4.0. Le PMI, di contro, non riescono a capitalizzare molte delle loro idee, perché spesso non hanno la forza e le risorse per scommettere e sperimentare soluzioni e prodotti alternativi a quelli tradizionalmente utilizzati.
Ciò premesso, diventa necessario sviluppare iniziative che sappiano seguire e, in alcuni casi, supportare le aziende nello sviluppo di competenze necessarie al cambio di paradigma tecnologico, operativo e organizzativo legato alla quarta rivoluzione industriale. Questa necessità, tra le altre, è quella che ha guidato le politiche ministeriali verso la scelta di affiancare alla preesistente istruzione accademica, quella terziaria professionalizzante, legata agli ITS. La forza e i positivi risultati, soprattutto occupazionali, dell’esperienza ITS, sono legati prioritariamente al legame con i distretti produttivi del territorio e alla rapidità della risposta verso le richieste e gli input tecnologici delle aziende. In questo contesto si inserisce il progetto del Parco Tecnologico per l’Innovazione, dedicato alle tecnologie sostenibili e abilitanti di Industria 4.0.
Finalità
ࡾ Favorire le condizioni per un ulteriore radicamento delle grandi imprese nel territorio regionale e costruire leve di attrazione per altri insediamenti.
ࡾ Creare un centro di riferimento per l’innovazione e lo sviluppo delle tecnologie abilitanti di Impresa 4.0 che sia in grado di integrare la formazione terziaria dei giovani, quella specialistica e di ricerca, al trasferimento tecnologico e ai servizi alle imprese.
ࡾ Innescare il cambio di paradigma tecnologico attraverso un’azione di sistema condotta da una molteplicità di attori a livello regionale e non solo.
Aree di intervento (Art. 3, COM(2020) 408)
ݱ Coesione economica, sociale e territoriale ݱ Transizioni verde e digitale
ࡼ Salute
ݱ Competitività
ࡼ Resilienza
ࡼ Produttività
ݱ Istruzione e competenze ݱ Ricerca e innovazione
ࡼ Crescita intelligente sostenibile e inclusiva ݱ Occupazione e investimenti
ࡼ Stabilità dei sistemi finanziari
Contenuti dell’attività
Fasi progettuali
Il progetto prevede la creazione di un Parco Tecnologico per l’Innovazione centrato sulle tematiche della sostenibilità e delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0.
Il Parco potrebbe auspicabilmente nascere da un progetto di riqualificazione in un’ottica di rigenerazione urbana. Costituiscono esempi di particolare rilievo, per adeguatezza degli spazi e della posizione, il complesso industriale che fu della ex Galileo ora Leonardo, sito in via Barsanti e l’edificio dell’ex Meccanotessile di Rifredi, entrambi a Firenze. Infatti lo spazio complessivo del Parco dovrà prevedere spazi che vadano dai 15000 ai 20000 mq ed essere adeguatamente e strategicamente collegato ad imprese e mezzi di trasporto pubblico.
Il Parco ospiterà Centri di Ricerca, Centri di specializzazione e ITS, che contribuiscono allo sviluppo di conoscenze e competenze, alla disseminazione di idee ed al trasferimento tecnologico; le grandi Industrie, capaci di intercettare per prime le frontiere dello sviluppo tecnologico e di capire all’interno del mercato in cui operano i bisogni e le tendenze future; le PMI, che supportano sempre più strategicamente le GI nelle attività di ricerca e sviluppo prodotti; ed infine gli Incubatori di idee e 6WDUW8S che accelerano, sviluppano, realizzano ed industrializzano le idee con prospettive di crescita e di mercato, alimentando il mercato stesso.
Il Parco prevede diverse aree interconnesse tra loro: laboratori di ricerca ad alto contenuto tecnologico (temi: Impresa 4.0, Sostenibilità, EcoIndustries, Energy transition, New Materials and Mobility, Additive manufacturing e reverse engineering, Augmented, AI and mixed reality, Digital & IOT), dimostratori di idee e spazi idonei per favorire l’incontro tra aziende del settore meccatronico e informatico, ricercatori e professionisti, distaccamenti di ITS e corsi di specializzazione come attori deputati alla formazione e al trasferimento tecnologico, e aree dedicate alla realizzazione dei progetti: veri e propri spazi dove poter accelerare il cambiamento e prototipizzare nuovi prodotti. In questo contesto, diventa rilevante il contributo di un sistema integrato di acceleratori di idee e incubatori di impresa, che potrebbero dare supporto e tutoraggio nella fase di trasformazione di un progetto innovativo in una iniziativa concreta di sviluppo imprenditoriale.
Le attività previste all’interno del Parco sono:
භ Trasferimento tecnologico e consulenza, con una particolare attenzione alle esigenze delle PMI.
භ Condivisione, contaminazione e disseminazione della conoscenza.
භ Accelerazione di idee progettuali ad alto contenuto tecnologico e con possibilità di mercato.
භ Finanziamenti per l’innovazione: attrazione di fondi per attività R&S e start-up aziendali.
භ Formazione e orientamento: corsi di specializzazione dell’Università ed ITS;
riqualificazione del personale aziendale su specifiche tecnologie;
divulgazione delle tecnologie STEM per l’orientamento dei giovani e lo sviluppo dei talenti digitali; laboratori aperti alla cittadinanza e accessibili sulle tecnologie STEM; officine didattiche e laboratori informatici per incrementare il concetto di didattica esperienziale; lezioni magistrali o seminari di approfondimento che stimolino una riflessione di insieme, per mettere in discussione e ricontestualizzare il ruolo dell’essere umano nel contesto odierno.
Il modello di gestione del Parco prevede una governance partecipata, che si realizzi attraverso il coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder: pubblici e privati, locali e centrali, for profit e senza scopo di lucro. Un possibile modello potrebbe essere quello di un consorzio pubblico-privato o di una fondazione, che possa innescare un circolo virtuoso di ritorni positivi su tutto il tessuto economico.
Fabbisogni finanziari
Dai 10 ai 15 milioni di € per riqualificazione sede escluso il prezzo dell’eventuale acquisto immobile.
Dai 5 ai 10 milioni di € per la dotazione laboratoriale e i dispositivi informatici e le attrezzature di ufficio e varie.
Tempi
භ Per la realizzazione del progetto e la messa a regime di tutte le attività:
dai 3 ai 5 anni
ޮ Per la costituzione iniziale della rete consolidata in forma giuridica pubblico/privata: 1 anno
ޮ Identificazione ed eventuale riqualificazione di un’area adeguata allo sviluppo: 3 anni
ޮ Per l’attivazione dei primi progetti di formazione, orientamento e consulenza alle PMI per trasferimento tecnologico e per l’attivazione di progetti di accelerazione ed incubazione: da 1 a 2 anni (a partire dalla costituzione dell’identità giuridica)
ޮ Per la messa in opera di laboratori sulle tecnologie di innovazione descritte sopra (Additive Manufacturing, IA, robotica, New Materials etc.): 2 anni a partire dalla disponibilità di una sede fisica
Effetti economico-sociali
Coesione sociale ed economica, riduzione delle disuguaglianze e della povertà
ࡾ Il polo per l’innovazione dovrà essere integrato con il territorio e così in
grado di generare soluzioni alle sfide sociali ed economiche della Regione.
Transizioni verde e digitale
ࡾ I laboratori del Parco saranno dedicati alla ricerca e alla sperimentazione delle più avanzate tecnologie digitali e per la transizione verde. Il trasferimento tecnologico promosso dal Parco porterà a promuovere e diffondere l'integrazione di tali tecnologie nel tessuto produttivo locale.
Crescita economica, modernizzazione dell’economia, occupazione potenziale
ࡾ I percorsi di formazione, autoimprenditorialità e accelerazione di impresa innovativa avranno ricadute positive in termini di generazione di nuovi posti di lavoro, crescita economica e modernizzazione dell’economia del territorio.
ࡾ Le PMI e le grandi imprese del territorio saranno stimolate ad investire in innovazione e troveranno un ecosistema fertile per il proprio sviluppo.