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Descrizione de' luoghi vicinialtacqua mine-rale,delsitoove essasgorga,e cagione della scopertaavvenuta.
• *
.
• . -»
\ »Ilservirò*1proprio paesenonèun
»doverechimerico,maunaobbligazione
*reale. s
MassimadelSignorAorraAi.’ ?
. !
Nell’uscireda porta denominata Palese,situata al nord-estdiquestaCittà,percorrendolastrada checonduce nel Principato Ulteriore,alladistanza di280passi,incontrasiundeliziosotrivio chia-mato Carmine,da dove slanciandolosguardoal nord-ovest,scorgesiun monteoggidettoPis ca-tara
,da-Salernodistantecircai5oopassi.Erge questomontefastosoilcapoaldisopradeglialtri, cgliomaggiricevedauna estesa piano-concava valled’ irregolarediametro-,che porta lostesso nome,,edallefalde dell’informescrepolatomonte detto Pariti
, ladicui aridacima da incendj
*
»
V
( )
escoriata, coverta da lavealquanto brune, da ossidatemolecole,dasostanze calcinate, fusee vetrificate, ricorda
T
esistenza diunantico Vul-cano. Vienequestomonteda alberi, da boschi e daselve cedue circondato.Lecollinetteele picciolc valli, da immemorabiletempopostea coltura,formanounavagadelizia, danno delle squisitefrutta,etuttaviaappalesanoleti-accedi essere state nc’ secoliremoticomposte damateriali vulcanicieruttati.
Conlasémplice oculareispezionedallaragione guidata
, osservando ladolce inclinazione-delle sottopostecollinette,chiamate S.Marco, Solfa-tara diGaeta, Moniagnelìa Guida,ec.etutto queltrattodieal Turione( picciolavetta) con-duce,riflettendoallasomiglianzadeglistratiche ha luogoin tutti questi piacevolisiti, sipuò, senza temadierrare,stabilirechedelleterresciolte
,
pietreepezzidirocce, eruttateescagliate con
violenza inqualcheforte esplosioneaccaduta, de-vastando, bruciando e sotterrandotuttaquella re-gione
, siansidirette dalnord-ovestalsud-est, alladistanzadi2000passicirca,dalmontePariti cioèalTurione.Oggitalivulcaniche produzioni attenuate dalcorsodeltemp0,sono divenute ot-timeperlavegetazione,edisalernitanigustano
idelicatisapori de’prodotti chedà 1’ubertuoso
,suolo.
Labase delmonte, dellec dimetteedamene
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(ai )
vallette',vienealpresenteintersecata dalfiume
Emo
,
nel luogocomunementedetto Calcedogtkt
,
alladistanzada Paritidi780passicirca.Il fiu-menon puòesserediremotissimaepocà
,sebbene laformazionedelsuo'letto disperdesitraledense
caliginidellapassataetà,che dovèstabilirsi do-pospentiivulcani, per le naturalirivoluzioni avvenute intuttalacatenadellemontagne,che daSalernoalMercatodiSanseverino condu-cono,e concatenandoquestecon quelledi Dìe-cimari ediMontesacrò o Calvanico, faceva-nocoronaadacquestagnanti,cheoccupare do-vevanolapiana diSanseverina eMontorodove nonsenza ragione suppongo,esservistatounvasto la
g°-_ ,*
Cangiataperlenaturalivicendehisuperficie di questiluoghi,óveisostratisonoditufo
,di
am-massodiceneriedipicciolilapillivulcanici,che a guisadifangosa pioggiacadendo,hannoabbassata de’monti,formatodelle colline, prodotto delle vallateede’gioghi,innalzato e riempiuto lagià dettapianura;leacque stagnanti impiegale be-nanchedallanaturaad animaregliora spenti Vul-cani,siaprironoilvarco,prendendo partela direzio-ne dalnordalsud-ovest, scaricandosi verso Castel-lamare diStabia
,
eparte alsud-estvicino
Salerno. Fattoquindiildeclivio,lecomparse sor-giveche scaturisconoallabase de’Monti Galva-nico eDiecimari
,
hanno mantenuto laprima
( 33 ) inclinazione
;quellepoi clicsorgonoversoSava, Antessano,Ajello
,cc.casaliche appartengono alloStato di Sanseverina,animanoilfiume Eruo.
Per rimaner convinti,basta osservare glistrati terreinellegià dettepianure soprapposti,clicda ghiaje,sabbie,tufo,pietramolle,incrostazioni,
depositivulcanici
,cdaunainfinità disostanze vegetabilied animali,vengonoformali.Yi man-canoinoltreincpic’paesi, aldiredeglistorici
,
totalmenteisegnidellaremotaantichità;nò mai sonositrovati de’ vetustimonumenti,delle iscri-zioni,vasi,medaglie,ec.Sembradunquechene’
tempi moltoanoilontaninonfuronoabitali.Ora secon vive eparlantipruove difatto lanatura cipresentaimanifesti segnidiunasuccessa crisi
,
offrendocilevestigiac le produzioni degliestinti vulcani edell’essiccatolago
,edilprofondosilenzio dellastorianonesibendocidellepruovec. dimo-strazioni inContrario
;parminon averfattoun icaricovolo,manifestandoalpubblico questamia opinione.Bisogna riflettereche laterraèmolto
antica. , v..
IntuttoqueltrattoditerrachiamatoSpitilli ,
che appartienea’fratelliPastore,inquell’ altro di proprietà de’Sigg.Gaeta,enelfruttetodei Sigg.
Guida,unpoco sopraleripedelfiume
Emo
,dove prendeilcomune nomediCalcedogna
,
e
ladolceinclinazione delmontedivide;inquesto luogo scorgonsi zampillare mollesorgive diacque
V
(a5) minerali
,quandoperòilcaloredell’estiva stagio-ne grava ilrespiro
,inaridiscelaterrà, seccail fiore,appassisce lavegetazione
, e gli animali tacciono all’ombra, e lanatura
,come amma-lalosopito,è senza moto.
£
allorache la mag-giorepartedique’siti,dove ancora ditrattoin trattoilsuoloadustopresentasi,spogliatoda ve-getabili,fumanteditetro-pcsante acido carboni-co,deldisgustanteacidoidro-solforico,èallora dico,chescaturiscono leacqueminerali, sullo qualinon ancorasièpraticata1*analisi; se ec-cettuare non vogliasi unasoladiquelleacque,
che nel detto luogoSpillili,imperfettamente esa-minata vennefinodal1790,dalSignorRemigio Ferretti.
Dadove potò dipenderetaleimperdonabile osci-tanza ?Lasoluzione èfacile.
O
perchè ninno mai si è addossalo il penoso incarico d’ illustrate questa importante parte dellastòria patria,to perchèinaturaliprodottidel proprio paese ven-gonoal solitodisprczzati. Accadeciòqtiatidoa vileprezzo grandiosi doni civengono spontanea-menteesibiti. Bisognaviaggiare,profondete im-mensitesori
,esaurire lemolto limitate finanze dellefamiglie, perappagarecolfastol’opinione poggiata sopra1’esempioaltrui.
LaVillaGuida è situatasulleantichelave vulcaniche verso ilnord-est,alla ({istanza di passi3aoeircadalla Città diSalerno,Tiene
Feo-<•
4
*
trotaalFovest,checomunicacon
k
strada, la )qualeconduce nel PrincipatoUlteriore.Inclinando laPillaall’est,terminaalleripe delGumeErno, Meisitochiamato frutteto,
perlascarsezza della pioggiaavvenutanelr8a5, ilgranonelanguita appassitaII SignorD. Francesca Guida
,per
ovviartaleinconveniente e ravvivarelemoribonde piante, conoscendochenelmezzodellapartepiù bassa diquesto recinto,delletraccedi acquavi erano,perchéilbacinocentraleumidoappariva, perciòfecescavareunfossatocircaiapalmi pro-fondo, econ giubilo videscaturiredell’acqua lim-pida ecristallina.Coloro intanto cheaddettierano alloscavo,.siaccorserochel’acqua poco piacevole odoreemanava,egustatadavaunsapore acre e
spiacevole, - , .
. Partecipato1’avvenimento a questa Società Eco-nomica
,che conosceva laposizione del luogo
,
.giudicò,nonsenza fondamento,essereuna nuova scaturigine diacqua minerale,da doversi anno-verare-fraletantealtre,cheinquellalinea sgor-gano. La Società suddetta, desiderosa sempre del pubblico vantaggio,econsiderandodi quan-ta importanza fosse portare 1’analisi sopra le acqueminerali, dalle quali siamocircondati,
dopolunga e ragionata discussione dispose nell'a-dunanza del26Luglioi8u5,clicamevenisse affidato l’incarico di taleinteressantelavoro, e chenell'eseguirloassistitofossida’bencmeriti Soc)
* >
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(>5)
ordinar],SignoriD. GregorioLucianicD. Raf-faeleRocco,eda’corrispondenti,Signori D. Ste-fanoAdinolfi
,
e D.GiuseppeMacn.
PassatomiPincarico conuffizio de’l3 Agosto dello stessoanno, consideraicheilfareFanalisi di un’ acqua mineralenonècosa dipoco
momen-to,giacchéglioggetlichesipresentano nel cor-so analiticodebbonoessereconsideraticonla mas-sima scrupolositàed attenzione,individuandola doloro quantitàequalità.
Adognimodo,superato ogni dubbio,per sod-disfarelelodevoliedutilibramedellaSocietà E-conomica, a malgrado chela stagione fosse bastan-tementeinoltrata,eleprime abbondanti piogge avesserodato ilsegno delprossimoAutunno,c leacque minerali allungatenonpotevano presen-tarsinell’analisidotatedell’intensità de’loroprin-cipj;purenonmancaia’ai del deltomese ed annodirecarmisullepropriesorgive
,in compa-gniadegli indicati professoriedelSocio corrispon-denteSignor D.Antonio Giordano,per esegui-re Fanalitica operazione,chesolamente compi sopra quellaesistentenelfruttetoGuida,facendo sulle altreappenade’ saggi.Dopoquesto primo passo damedato
,perassicurarelaSocieiàdeli’ esecu-zione,conmiorapportoglimanifestai,che bi-sognava nelvegnenteannoripetereFanalisiele osservazioni,per benestabilireiprincipjesistenti nelleacqueminerali.
' (26,)
Giuntainfatti lapropiziastagionedell’anno1826, impossibilitatoa potereconesattezza analizzare tutte leacque,criflettendomollo piùche1’ ad-dossatomi pesononeraperimieiomeri,pure
,
affinedicorrisponderealle incessantipremure fat-temidallaSocietàsuddetta,estimolatobenanche dal nobileardore diconcorrere conimiei molto
limitati talentialleindefesse.curediSocj cotanto illustri,midecisisanzionareconl’analisil’acqua mineraleesaminatanell’anno precedente, cioè quelladelfruttetoGuida. Eccol’esposizionedel metodo dametenuto,nell’esecuzione di questo lavoro.
Nunquamauteminvenietur
; sicontenti faeri-musinventis. Praelereaqu,iacl/iuc sequitur nihil invenit:immanecquerit.Seneca.
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.
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Nel dì16Luglio1826
, quandol’astro del
^ornoslanciavasiraggiante,icocenti raggia fi-scispiccavansi,iltemposerenoediplacidi ze-firischerzandofragliarboscellieglialberi tem-peravanoPeccessivocaloremiportai»inquelsito distanteda Salernogi§piassi, e dove lanatura davarie rivoluzionisommossa, presentadellelavo, c ceneri vulcaniche,degli strali dicarbonato cal-careocdipiritiindorate,che vomitarono vulca-nigià estinti.Iviilprofondofossoosservato,dcrrc
1acqua sorgeva, edallaqualel’accessoelo sco-losieradato per imboccarsialfiume
,vidiun
'fo-co sopradellasorgivaunbeltrattoditerra,che ancora squallido comparisce
,ed astentoqualche arida piantolina indica
,avergiàinfelicemente ve-getatonell’invernalestagione.Glistratisuperiori al fosso
, vengono formatidaterra tinta dicroceo colore:aldisottopoitrovamidelle picciole
pie-trefuse,che appenaalcontattodell’aria espon-gonsi,screpolano e più rubiconde divengono•c nel fondo finalmente .unostratogialloLrossastro
I
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(»8) .
«•
diterraforte, formando argineall’infiltrazione, dà luogoallasorgiva.
Dovel’acqualimpida ecristallinazampilla,una grande quantitàdi gassose sfere scliiudonsi,cheun dispiacevole epiccanteodore tramandano. Gustata,
quest’acquadàunagro sapore:glianimali che quei gas respirano cadonoinasfissia:latemperaturanella propriascaturigine trovossi agr.20 del termo-metrodiReaumur, nelmentre che quella del-1’atmosferaeraagr.23, elabarometrica pren-sione di pollici28,2: ilpesospecifico dell’ ac-quaminerale
,paragonato a quellodell’acqua di-stillatastacomei-oo 3o ad 1-0000.
L’ acqua dicalcerecentementepreparata,al suocontatto latticinosa,divenne
,e somministrò un precipitato,con effervescenza solubile nel-Facidoacetico. Saggiata1’acqua minerale conla tintura ditornasoleedialcea,immediatamente si arrossì. In essa gocciolalo 1’acido nitroso
,
avvenne unleggierointorbidamento
, e1’odore dell’acqua menodisgradevole sentivasi.Con la tinturadinoci digallasiannerì,formando sul-lasuperficieunascreziatapellicoladello stesso co-lore. Con l’acetatodipiombo un nero preci-pitato produsse. Con1’ossalalo diammoniaca
,
unbiancodeposito;e conl’ammoniacaun bian-co efioccososedimento diede. Conla soluzio-nedipotassaesotto carbonatodellastessa,si
ottenneunbiancodeposito.Conlabarite,e con
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(*9)
Pidro- clorato di essa, unsolfinobariticosi ma-nifestò.Lelucidemonetediargentoedil risplen-dente mercurionello stato metallico,
separatamen-teintrodottiinbottiglie serrateeripiene dell’ac-quaminerale,acquistarono unleggiero anneri-mento. In que’ luoghi dove Pacqua per poco ristagnava, vedovasi nuotare unliquido bitume.
Eseguitiquestiprimisaggiallatemperatura na-turale dell’acqua minerale
,per potereil parago-nestabilire
,passatiall’ebollizioneed evaporazione di essa,finoad una determinata oonccntrazione,e dopodiavere deltuttodissipalo lesostanze gas-sose,che rapidamentedalla superficie dell’acqua nell’atmosferaslanciavansi
, vidiche1’acqua di calcenon più imbiancavaPacqua minerale, nè depositoalcuno formava.L’ argentoedil mercu-riononsonosiopacati,nèilsopracetatodipiombo hadato alcun nero sedimento. L’ acqua dunque noncontiene carbonatisolubili,nè idro-solfati,
maacido carbonicoedidro-solforicoliberi.Le tin-turedi alceaedirafanononpiù cangiavanocolore.
L’idro-cianatodi potassae latintura di galle, versati
nell’acqua mineralebollita e spogliatada’salipoco solubili
, mutazione alcunanonprodussero
, per
loche conchiusitrovarsi ilferro nellostato di bi-carbonato.L’ammoniacadiedeundepositoassai inferiore aquello che ottenni primadell’ ebolli-zionc.Perciù stimai;chede’salicosìdettiterrosi,
dovevansìtrovare nello stato dibi-carbonati.La
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luzionedipotassac sotto-carbonatodella medesi-ma,mipresentaronouncopioso deposito, solu-bilebenanchenelT acidoacetico allungato. Con
1acidoossalicoe1ossalatodiammoniaca, ottenni pureunprecipitatointeramentesolubile nell’ aci-do idro-clorico$.segnomanifesto dellapresenza dé’ salicalcarei solubili nell’acqua.Isalibarbici
solubili,benanche formaronounabbondante depo-sito,renitente all’azionedituttiireagenti.
- Perassicurarmiquindi delle proporzioni dei principjesistentinell’acqua minerale
,tanto vo-latiliclicfissi> tenniilmetodoseguente. Affine diconoscerelesostanze gassose
, riscaldaiin chiu-soapparatolibbre duediacqua minerale. Igas nello svilupparsi, attraversaredovevano unapicciola bottiglia,nellaquale contenevasiunasoluzionedi sopracetato dipiombo.
A
normacheunode’gas gor-gogliava,formavasiunneroprecipitatodisolfuro dipiombo. L’altrogasillesosortendodalla botti-glia,e portandosi nel secondo vase dovetrovavasi l’acquadi calce,aquesta combinavasi, formandoun depositodicarbonatocalcareo. Terminatolo svi-luppogassoso,smontato1’apparato,lavato, dis-seccato allatemperaturadi120gr.diR., c pesato ilcarbonatodicalce,diedeilprodottodigr.2(j.
Ora considerando che per 100partiditale com-postovieradibisognodibase 55 ediacido 46, còsihoconchiusocheinduelibbrediacqua mi-nerale visono gran,il,44diacidocarbonico
li-r
(3*j
bero.Lavato e prosciugato benancheilsolforo di piomboottenuto, èstatodelpeso digran.20.
Valutandolaquantitàdisolfocontenuto, calco-landoTidrogeno che dovevaessereaquesto com-binato
, sonovenuto in cognizione, che1’acido• idro- solforico esistente induelibbredi acqua mi-nerale èdelpesodigran.2,85g,giacchéilsolfuro dipiomborisultandoda a5disolfoe76di piom-bo,c1’acidoidro-solforicoda95,855 disolfo e6,145diidrogeno,ilprodottodev’ esserequel-.
lodisopraindicato, Eseguilialtritentativinon osservaipiùsostanze gassose,nèlapresenzadegli
idro-solfati-solforat.i. :
Svaporala
,concentratae'liberatal’acqua mine-raledalle giàdettesostanzegassose
,lasciòun se-dimento,cheseparatodalrimanenteliquido,fu delpesodigr.14, ilqualeconeffervescenza
at-1taccatovennedall’acido idro-cloricoallungato,
rimanendo però unapicciolissimaquantità insolu-bile.TrattataF acida dissoluzionecoll’ossalatodi ammoniaca
,coll’ammoniacaccoll’idro-cianatodi potassa,ottenniiparticolariprecipitati,delferro .
cioè,dellacalce,dellamagnesia c dell’allumina.
Miassicuraidellapresenzadiquest’ultimaconia potassapura,chedibelnuovosciolseil precipi-tato;dellamagnesiapoicol fosfato disodaedi ammoniaca. Feci quindibollire ilresiduo insolu-bileegualealpesodi o, 3o,consufficiente quan-titàdiacquadistillata
,interamente sidiseiolse
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(
50
;ilsolfatodicalcee rimasesoloun poco di si-lice. Miassicurai ditutto ciòcongliopportuni
reaggenti. • >,.
Svincolata1’acqua mineraledai gase dal sedi-mentoformatosicon1!evaporazione e concentra-zionediessa
,portaiilliquoreresiduoa secchez-zaed ottenniunamassasalinadibiancocolore,
•disapore salso-amaro edelpesodigr.28.
Avendoinfinebollito colsotto-carbonatodi sodalasoluzionedettamossasalinaottenuta
dal-1’evaporazionediduelibbre diacqua minerale ,
ebbi sopradelfeltro unprecipitatodimagnesia carbonaia
,ebelavata
,prosciugataecalcinatafu del pesodigr.4.Svaporato illiquore residuo, disseccatoe roventatoinopportuno crogiuolo,lino chetuttoilsolfatoammoniacalesi decompose e volatilizzò,mirimasesoloilsolfatodi soda, egua-lealpesodigr.24.
Altrimetodi comparativi furono damepostiin opera,etuttimidiederoimedesimiprodotti. De-vesidunqueconchiudere,che in duelibbre di acqua mineralesicontenganoiseguenti
principi-Gasacidocarbonicolibero 1144
idro-solforicolibero 385 q
Carbonatodiferro 1
Di magnesia f - 1400
o5o
(33 ) Solfatodicalce ì
Silice f'
SolfatodiSoda.
diMagnesia Bitume
Principioestrattivo...
granellia 4oo 13oo ... 3oo aoo Totale. 69 3og
Considerandoladifficoltàsempre crescente,di potere deltuttoindagaregl’impercettibili
corpic-ciuoli esistentinelleacque minerali,che ordina-riamente sfuggonoaglisguardideipiùesperti ana-lizzatori;considerandoche ogni giornolachimica siarricchiscedinuovescoperte, giacchéparlasi ora delbromoedi altresostanzerinvenutenelle acque minerali;considerandocheleacque posso-nocangiarediaspetto
,perlefasiche ordinaria-menteavvengononeglistratiterrosicheesse per-corrono; considerando infineilvantaggio che ilpubblicopuòritrarredalportarsila matema-ticaesattezza nell’ analisi delleacqueminerali,
hocon asseveranzastabilito dinon tralasciarein tutte le stagioni dell’annotalimieianalitici lavori.
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Proprietà medicinali dell’acquaminerale,modo' diamministrarlaedose dellamedesima.
Pervario*usnsartcmexpcrientiafecii Esemploministrante viatn.
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ICakslzv*»
. ..
.i . I*.
Dopo diavere esposto lefisico-chimiche pro-prietàdeli’acqua minerale,rimanelaparte più importante,cioèquelladirenderlautile,
appli-candola in que’casiin cui l’umanità da mali
straziatapuòritrovarein«pestonaturale prodot-to,l’efficacemezzo per rimettersi nel primiero statodisalute;spegnendo contalearmeilfomite micidiale,chelavitaconinsidie attenta.
Nonvicadealcun dubbio,che per induzione, avendo riguardoaiprincipiottenuticon1’analisi, volentieripotreiilpregiomedicinale deli’acqua valutare;giacchéaldire diBergmannccConoscere
»lacomposizionediun’acqua minerale,è,per
*
1*0
cj/tnenza.»Mail va-loredellamedesimaèstatogiàper bendueanni colfattosanzionato,e siè trovato esattamente corrisponderecon ichimico-fisiciclementi che lacompongono.Nonvieneciòdamesolo attesta-to,ma i sopra menzionatiprofessori, convinti dall’ osservazione clinicadi due stagioni, non lascianodecantarla e propinarla. Ecco dunque postoinoperailprecetto del celebre Mercuriale,
ilquale dice<£cheleacque mineralinon
posso-» noessereconvenientemente giudicale,-senonin
» seguito anumerosi risultamentidella clinica
» sperienza».
Senzaessereiodominato da prevenzione alcuna
Senzaessereiodominato da prevenzione alcuna