§.1 ILLIQUOREFOLLIERO POSSIEDE VIRTÙ EMOSTATICA?
De’trediciesperimentipraticatidodicisono uni-formi edecisivi; perchèin tutti Pemorragia ces-sò,ne’piùpiccolianimali inquattroadotto mi-nuti primi,ne’piùgrandi fraquindicia venti minuti.Nel solo
pnmo
cavallomancò
1’intento;ma
periscarsezzadel liquoreadoperato,eperchè1’operazionedovèinterrompersi.Nelsecondo ca-vallo,nel qualelaferitadell’arteriafudi oltre tre linee,puresidovè consumare'piùdi trelibbre delliquore,eforseve nesarebbero occorsealdi làdiquattro libbre pelprimocavallo,perchè l’a-perturasierafattapiùlarga.Laondediquesto esperimento non puòtenersialcunconto
;e
ri-mangono
gli altri dodicine’quali 1'emorragia vennefrenata costantemente.Iltempoincuiavvsnnelacessazione dell’emor-ragia fu variosecondo glianimali,secondoP ar-teriaferita,elaestensione elaformadella in-cisione.Iltempovariò:
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26—
Un
minutonelIX
esperimento sudiunpollo;ma
dopoaver adoperato senza frutto per altri quattrominutila tinturadi concino.Due
minuti nella carotidediun altro pollo (Esp.vin).
Tre minutiin
un
consiglio(IEsp.);inaltro consiglio(IIEsp.).Quattro minutiin unagnello(111Esp.),nella ripetizionedell’emorragiainunpollo(ViliEsp.) ed inunaltropollo(
X
Esp.).Cinqueminuti inun agnello(
IV
Esp.);in un cagna (VIEsp.)nellastessanella ripetizione dellaemorragia.
Setteminutiinun agnello nellaincisione del-lacarotide aT.
Otto minutiinunpollocuisitroncòla caro-tide(
X
Esp.);e nella sottomasceliare di
un
cavallo(XIIEsp.).
Ventiminutinell’emorragiaperincisionedella carotidedi uncavallo(XIIIElsp.).
La
emorragiasiè ripetuta quattrovolte.Una
voltainun pollo, che si afferròcon sorpresa dopolaprimaoperazione (Vili Esp.);altravolta inuna cagna allaqualesifèbevere del liquore;edin questalaemorragiasiripetèperla secon-davolta,eriuscìmortale(VIEsp.);altravolta inun coniglio,nelterzogiornoperessersi distac-cateconisforzimeccanicileaderenzedelle feri-te (IEsp.).
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L’operazionesiè eseguitanovevoltesulla caro-tide(Esp.I II III
V
VIViliIXX
XIII);unavolta sullacruraleinunagnello(IVElsp.),edunavolta sullasottomascellareinun cavallo
(XllEsp.).
L’arterianelmaggior
numero
de’ casisiè in-cisaper lungo; unavoltasifecel’incisioneaT
itiunagnello(
V
Esp.);altra volta sitroncò lacarotide inunpollo(
X
Esp.), unavoltasi troncòlacrestaadun pollo(VIIEsp.);altre voltesifeceroferitesempliciconincisioni di pic-colivasi(XIIe XIIIEsp.).
Insulleprimelaferita esternasi univa con punti di cucitura;
ma
poichéstaccatisialcune volteipunti assaipertempo,nonsivide riap-parire emorragia,si passòad unasemplice fa-sciatura contentiva del piumacciuolo di fìlacci-che inumidite delliquorechevisiapponeva, ed ultimamentesitolseancor questo,esi lasciò la feritaperviaed aperta senza danno.La
quantitàdel liquoreconsumatoinogni ope-razione èstata varia;ma
non maiquella indi-cata dalsig. Folliero, chenevorrebbecirca tre libbre(unabottiglia)perun montone.Quando
roperazionesiesegua con diligenza perleme-diocriarterie, anchediun grande
mammifero
(cavallo),neèstatasufficienteunalilibra sola;
perlacarotideoltre tre libbre.Inunpiccolo ani-maletaloranesonosufficienti poche once.
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§. 2.°COSIÈ OPERAILLIQUORE FOLLIERO sull'ECONOMIA ANIMALE?
ProponendosilaCommissionedirisolvere que-stoimportanteproblema, dovèinnanziluttofare unostudiopreliminaresulleerbeimpiegateper laconfezione delliquore
, esulliquore medesi-mo, nonchesul
modo
comevien preparato; indi sperimentarelasua azionesulsangue;eda ul-timotener contodebrisultatodegliesperimenti sugli animali.I. Perveritàgli studii sulleerbeesul liquo-re nonglioffrivanounappoggioscientificoa spe-rare.
Un
grannumero
di erbe, perla maggior partesprovvedutedi facoltàastringenti,edalcune interamente inertie senzaattività, davano l’i-deadiunadiquelleantiche formole galeniche po-lifarmaclie adoperatenelmedio-evo, e chei pro-gressidella medicinascientificahanfatto riguar-dare
come
barbare.Illiquorestessosaggiato dal nostroChimico,(senza peraltro portarviuna per-fetta analisichimico-organica,perchè iltempo
mancava
),nonsomministrò,come
sièveduto, importantirisultamentipositivi,ma
solosi potè conchiudere,cheilliquorenoncontiene acido tan-nico,nèaltriacidi,nè contiene alcaloidi.Inol-DigitizadbyGoogle
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tre il metodosuggerito perpreparareilliquore essendo per distillazione,nonpotèvasicon que-sta ottenerecheprodottivolatili.Perleindicate ragionilaCommissionenon devedissimulareche incominciò con dilTidcnzaisuoiesperimenti, e che sulprincipio essastessasimostravaincredula, an-dava trovandosottiliragióniper ispiegarei fatti,la cui costanza, soltanto potè finalmente convincerla.
n. Riguardoall’azionedelliquoresulsangue, laCommissione aveva veduto cheilsanguea con-tattodelliquoresirendevadicolore piùoscuro edalquantopitidenso, sembrandocheilrapido addensamentodella linfaplasticaedella fibrina involgesse granulieglobulicolorati.Laonde aprendo lacarotidediun animale(pollo dell’Ksper. IX.) neraccolsecontemporaneamenteilsangueindue coppe separatecd ineguale quantità. Inunadi quelledue coppevisieranoversatecircadue once di liquore Folliero;nell’altranonvieranulla.
Ilsangueebe scorrevanellatazzacheconteneva
illiquore,appenasimettevaa contatto con questo, condensavasiin piccoligrumiquasitcrriformi.
Ma
fatto riposare si raccolse in placentadi colore oscuro, di superficiescabra,econuna stratifi-cazionegiallastrachedaval’aspetto dellacotenna.
Ilsanguericevutonell’altracoppasidistinse in pocotemponel solito
grumo
di coloritorosso,DigitizedbyGoogle
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so-di superfìcielevigala, senzaindiziodellasostanza grigia.
La
consistenzadelgrumo
era molle mag-giorediquella‘dell’altroformatonelliquore Fol-liero,escarsainproporzione eralaquantità dei siero.A
compimentoditaliricerchesi è voluto ri-conoscerel’effettoimmediatodel liquore Folliero sulsangue. Sisono preparatialmicroscopioi glo-bulidelsangueconl’acqua zuccherata, e trat-tatieoiliquóresisono veduti perderelaforma biconcava,rotondarsi egonfiarsi,epocodopo presentare formairregolarmente sfranciata, con produzionidadare aspetto stelliformeirregolare.Questa apparenzasimostròinbrevissimotempo inuna primaesperienzacolliquoredi fresco pre-parato.
Ma
ripetutoTesperimento con liquore con-servatoin bottiglianon benchiusaperoltrenove mesiqueir aspettodeiglobulisanguignicomparve tardi,edopocircaquindici minuti primi.III. Leosservazionifattesuglianimali sottopo-stiad esperimentohanfattoconoscere:
1.Pronte aderenze, sebbenenon sempresobde.
2. Corrugazionedeitessutimolli.
3.Mancanzainogni casodi fortisintomi infìam-matorii;
'1.Più lentalacessazionedciremorragiaquando
ivasi sono troncati
(Esp. VII
X
).DigitizedbyGoogle
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5.
Un
agnello(Esp.IliIV
eV)
sifece mo-rireal tredicesimo giornodellaprimaoperazione sullacarotidedritta.Estratta questasitrovò al-largata e pervia, emezzanamenteelasticafino alla cicatrice:ma
daquelpuntoperunpolliceemezzo insopra, ilcalibro dell’arteriaera tanto assot-tigliatodanonpermettereilpassaggioad un sot-tilespecillodiargento; bensì lasciava passareuna sottilissimasetola di porco, introdottadall’ estre-mitàcefalica.11tessutodell’arteriadalla cicatrice in sopra eraduroresistente equasilegamentoso.Esaminata lacarotidestessacol microscopio
,si
trovò rarteriaristrettanelpuntodella cicatrice:
ma
pervia.La
cicatricemedesimaeraapparente soltanto almicroscopio,eadunalente didieci diametricirca.Dal puntodella cicatriceinsopra l’arteriaera piùduranellesuepareti,e piùstretta nelsuo calibro,etaledapotersiassomigliaread unlegamento.6. Ilperclorurodiferroliquido edil sesqui-ossidodi ferroaddensanopiùfacilmenteil san-gue, quasi
ammasso
cadaverico;edilliquore Fol-lieroneformagrumettisolidiestratificati,che sembrano piùuna formazionecheunammasso
(Esp.VII).
7.
La
carotide diunpolloche erastata incisa diecigiorniprima,sidistaccò, esitrovòavere unasezione longitudinaledi trelince. L’arteriaDigitizedbyGoogle
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saggiataconlo specilloeconla injczionenon si trovò pervia; clospecillodalcapo superioreal capoinferiorepenetrava comeindueculidi sac-co, distantiuna lineaT unodall’ altro.
Aperta Tarteriasitrovarono nel cui di sacco superiore duepiccoligrumettiinvoltida due pic-colecistidilinfaplastica organizzata.Pselcapo inferiore infondoal cuidisacco trovavansi tre grumettisimili aiprimi giàdescrittiquasiquanto unatestadi spilla.Trauncu/i//succo el'altro vieracome untessutolegamentoso.(Esp.Vili.) 8.Anchedodicigiornidopol’operazionesitolse lacarotidediunpollo, alqualel’arteriaera stata troncata.(Esp.
IX
).Sitrovòlacarotidedivisain due:la pai’tc inferioreera perviafinoadungrumo
chelaobliterava.Questogrumo
eraschiacciato,di formaolivare,conlaparte piùsottileversoil cuo-re,econl’altroestremo piùgrandeche corrispon-devaalla ferita,edavevalalunghezzadicircatre linee.11grumo
eravestitodiunostratocistiforme di linfa plasticaorganizzata.9. Nel cavallo ucciso cinque giornidopol’opera-, zione(Esp. XIII),conlaqualelacarotide era stata incisalongitudinalmente percircaquattrolinee, dopo cheTarleriaerastatatenuta persedicigiorni inunasoluzionealcoolica,sitrovòlaincisione per-viapertre lincecirca. Nellumedell’arteria si trovaronodue trombicontigui1’uno all’altro,
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terminati a cononegliestremi,ed afaccetta
al-quanto sfrangiata nelluogodicontatto fra1’
ti-no craltro.Sullafacciainternadell’ arteria dap-pressoallaincisionesitrovarono piccolissime pro-duzioni papillariformi, dispostein lineatrasversale sudiun solpuntoperlalunghezzadicircala metàdellacirconferenzadell’ arteria,elevate circa mezzalinea,sfrangiate all’estremitàedappiattite.
Diviso perlungociascuntrombositrovòsolido formatodastraticoncentricidelicatissimi, disposti aconorunonell’altro, cosicché tuttoiltrombo
sivedevafattoda diaframmiacalotta^e tral’uno eraltrodi questi diaframmisivedevanospessi vuoti. Almicroscopioleproduzioni papillariformi sivedevano formatedasostanzaamorfa, ripiena digranuli,cconpochissimiaccennidi fibre(linfa plastica nelprimoperiododievoluzione organica).
Glistrati deitrombisivedevano purefattida gra-nuliefibrenon bene terminate;
ma
abbondan-tissime(linfaplastica piùavanzatanell’ organiz-zazione).Dalle quali osservazionilaCommissione ha cre-duto potersi dedurre cheilliquoreFollierodispiega doppia azione,unasu’tessutimolli corrugandoli, el’altra sulsanguepromovendoilconcrementodel plasma, in
modo
-chesiorganizzaagrumo
solido compattoastraticoncentrici.Laondesisono ve-duti fortemente contrattiitessuti fibrosi,illume3
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delle arterie dimediocrevolumeristretto,equasi impervio nelpuntodellaincisione;ristrettissimo ed assolutamente impervio c passatoallo stato
li-gamcntosonelle arteriepiùpiccole.In ogni caso sièvedutalaformazionedigrumi o concrezioni dilinfaplastica, che anchenellegrandiarterie,
come
nellacarotide del cavallo(che è rimasta pervia), comincianoconeminenzepapillariformi adcreatiallamembrana
interna delvaso,epoi sidistendonodall’unoe dall’ altrocapodell’arteria ferita,organizzandosisolidamente ed in brevissimo tempo; essendo bastatisolicinque giorniallaloro consolidazione nelcavallo.QuestaproprietàdelliquoreFollieroèsembrata allaCommissioneimportantissima,nonsoloperche dà ragionedella facoltàemostatica;
ma
ancora perchèbenestudiateleindicazionipotràforse van-taggiosàmcntc applicarsiallacura degli aneurismi.Lequali cose voglionoesseremeglio determinate, seguendo sperimentalmentesugli animali le di-verseepochedellaconsolidazionedellalinfa pla-stica;esaminandose equandopossaessereil
grumo
riassorbito; se cquandopossa darluogoalla troìn-basiodembolia;edinqualicasiqueste proprietà possono essere rivollea vantaggio della pratica medicaedellachirurgica. Ilchesorpassandoil
mandatodellaCommissione formeràper proprio contoilsoggettodegli sludii ulterioridalla
Com-DigitizadbyGoogle
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missionestessa, laquale ovemai oltenà risulta-mentidegnidiesserepresentatiallaFacoltà,avrà r onore ungiornodicomunicarli.
§.
3
.®può ILLIQUORE FOLLIERO ESSEREADOPERATO IKTERNAMEKTEKe’FLUSSIEMORRAGICI?La
Commissione, provatalafacoltàemostatica delliquoreFolliero, edinoltreavendoconosciuto chenonoperacome
irritantecdinfiammante,ha pensato,chepotrebbeesseresperimentatoin alcu-niflussiemorragici. Laondedistribuito alquanto liquore aciascunodeimembri
dellaCommissione,silasciò allorocriterio diadoperarlo corneequando loro sembrasse conveniente. Simili esperimentinon
sipossonocompiere inbrevissimotempo;nò con-viene divenire precipitosamentea concbiusioni:
eperòlaCommissione silimita per ora a nar-rarealcunifattioccorsi nellaloro clinica.
I. Ilprof.Festeggiano
, presidentedella
Com-missione,aveva in curaunaSignoraaffettada esulcerazione carcinomatosa,chesoffrivadavaili anni, conmetrorragia,cheriapparivaditratto in tratto,volle sperimentare1’azionedel liquore.Inunacsacerbazionedella suddetta malattianon fu possibileraffrenareTesitosanguigno, che con grave empitoscaturiva, nòcol concino,nò con
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so-laralania, nècon TacquadiBinelli, nècon la limoncaminerale preparatacon1'acido idroclo-rico:
ma
(Iatoilliquore.Folliero internamente alla tlosedimezz’ oncia quattro voltealgiorno,per
ognidueore, lainetrorragiagradatamentecessò nellospazioditregiorni senzapostumo conside-revole,
meno
quello delsolitocorsodellalesione organicaprincipale.Due
osservazioniharaccoltoilRelatoredella Commissione,edentrambenellaseconda Saladelle donnedell’Ospedaledegl’incurabili,confidata alui.II.
La
primariguardauna donnadi35
an-ni,napoletana,laquale in seguitodiunaborto da tre annisoffrivainetrorragia. Inogni mese costantemente percircaquindici giorniaveva ab-bondante esitosanguigno,epelrestodelmese dava fuori perlevienaturali un siero sangui-nolento più omeno
abbondante.La
donnaera divenuta quasianemica,abbattutanelleforze,e per dippiùsoffrivadispepsia, e laboriosa di-gestione.
Dopo
tregiorni dache erastata ac-colta nell’Ospedale lametrorragia ricomparve.Le fuprescritto illiquoreFolliero, del quale prendeva una
dramma
per volta nel mattino,nelmezzogiornoenella sera.
Dopo
duegiornila metrorragia era scemata,edal quarto giorno era cessata,rimanendolo scolosierososangui-DigitizedbyGoogle
nolcnto,
meno
abiiondantedel solilo.La
donna proseguiva afaruso del rimedio, eTosservatore aspettavailritornodellaricorrenza mensile per as-sicurare reffettodelrimedio,quando latrovò partitain seguilodellavisitagenerale,senza che avessepotutoavernealtranotizia.III.
Una
donna dicircaquaranta anni,pochi giorni dopo venneaccolta aln. 18dellastessa sala. Soffriva aneli’essamclrorragia abitualee ricorrente, anche inseguito diripetuti aborti,
cheleavevanolasciatoun indurimentodel collo deU’utcroconesulcerazioneal musodilinea.
Le
ripetute emorragieavevanoresaladonna deco-lorata,econ evidente malabito.Venne
nell’ 0-spedalc nelforte dellametrorragia. Sele appre-stò illiquoreFollieroa quattrodramme
al gior-no,in quattro,dosi, cheprendevadiluto ncl-r acquagommosa.Indue giornilametrorragia cessò; mentresecondoil solitoavrebbedovuto, prolungarsi almenoperdiecialtrigiorni. Si ri-tenne ladonnaperaltredue settimane, pren-dendoper otto giorni una
dramma
algiornodel liquore.Questa donna,al paridellaprima non fuirritatadalrimedio, la circolazionenonsi ac-celerò,nè avvertìpena allostomaco.Non
volle più trattenersiall’Ospedale;ma
furivedutacirca tresettimanedopopressolapropria Casa, edas-DigitizedbyGoogle
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3S—
siculononesserepiùapparsa l’emorragia uterina.
L’altra osservazione appartiene al sig. Trin-cherà
membro
dellaCommissionesperimentatricc.IV. EssariguardaunSignore,il qualeda
due
anni era sofferentediematuriaricorrente, de-terminata da congestione emorroidaria e soste-nuta davizioerpeticosenzaalcunadepravazione urinosa, daescludereilsospettodicronica mii-cositc, diulcerazione, o dialtralesionedi con-tinuo nella vcssica.Ilapatitotale ematuria a preferenza ne’mutamenti distagione, allorché si è prolungata per più settimane, ed alcune volteoltreun
mese;equandovedevasi del tutto cper qualche giorno cessatasirinnovava facil-mentecolsolomoto
incarrozza.Resi inculcaciilnitroelachina,solirimedii che ne'primi tempidellamalattiafermarono il flussosanguigno,nonmai rinfermosiè giovato deglislittici, degliemostatici,nède’piùlievi a-sti'ingenti,essendoriusciti inefficaciedintollerate lelimoneeminerali, leacque
gommose
,ecose simili.Da
più,mesisotto efficacetrattamento radicale versolametàdidicembreultimo ebbe nuova-menteil mittocruento,che stetteper più set-timanecosiabbondante c continuo, da obbli-garlopoiaguardareillettopercirca tre mesi,DigitizadbyGoogle
— 3i)~
enutrirsidilattediasina, senzatralasciarela cura radicale,che sospesa ne’primitempidi taleematuria, éripresain seguitovalsea fre-narneilcorso.
Cessata ingennaio-, ricomparve 1’ematuria nellanotte deldì
3
aprileultimo,continuò, si accrebbe, diede spesso grumivoluminosied ab-bondanti fino allasera delsette,quandoalle dieciemezzo pomeridianesidecisel’infermo a bere una mezzadramma
del liquore Folliero,nonostante unafebbre calda, cheperla
pri-ma
voltasiaccompagnavaall'ematuria,cclic rimise nella notte.La
mattinadel dì8
aprileleurineeranomeno
sanguigne; illiquore Follieroera stato perfetta-mente tollerato, bevuto conpiacere e ripetuto allastessadose pertrevolte nelcorsodiquel gior-no,fecevedere leurineappenatintedisangue.Si proseguìnelgiorno
9
lo stessotrattamento, eleurine, senzasangue, furono alcune volte pallide. Versolamezzanotte peròsiebbero dal-furetramolli egrossi grumidisangue, a’quali successeuna smaniastraordinai'iaincitata dalle cutanee sofferenze erpetiche, che esaltaronool-Iremodoilsistema nervoso,eeh’ebbetermine conlungoe placidissimosonno,dopo un secon-doesitodi sanguegrumosodallavescica.
Versolesettecmezzodel mattinoifcldì 10
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AO—
si ebljcro urineancorasanguigne con qualche grumo, ciònon ostantesi diedea berela solita mezza
dramma
del liquore Folliero,ma
vifu iscuria vescicalelino alleduepomeridiane, quan-do*si cacciarono urinecommiste a pocosangue fuso. Divenneroin seguitopiù chiareedopòli-naseconda cgual presadellostessoliquore, alle dieci dellasera leurine eranoappena tinte di sangue;
ma
siaveva novellosviluppo difebbre.Uopolamezzanotte,ripetutaun’altramezza
dramma
delliquoreFolliero,alledue del mat-tinodegli undici leurine erano perfettamenteUopolamezzanotte,ripetutaun’altramezza