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DEL LIQUORE FOLLIERO

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ESPERIMENTI

INTORNO ALL’ AZIONE EMOSTATICA

DEL

LIOllORE FOLLIERO

REL.AZIO:VEBIVIVACOHUISSIOIVE

DELLA

FACOLTÌ UBDICA

DEL SUPREMO

MAÓISTRATODI SALUTE

V'*-

NAPOLI

STABILHIENTO TIPOGUAFICODIGIUSEPPECATANEO VicoS.GiovanniMaggioreN.6 e 9p.p.

1858

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AVVERTENZA

ConMiDÌsterialedellaReai SegreteriadiStatodell’Interno diretta alSignor Soprintendente generalediSalute,neldi 2febbraio18S6,vennetrascrittounfogliodel Sig. Incari- catodelPortafogliodegliÀlTariEsteri,ilquale facevaco-

noscerecheilSig.Giuseppe Folliero deLunaalloraRegio Console generaleinAtene,avevariferitoesseregliriuscito -a comporre unliquore, ilqualepossedeva eminentivirtù emostatiche,frenandoinhrevissìmotempolepiùviolenti e- morragiecolprodurreilcoagulamentodelsangue;e però desideravacheilfarmacofossesperimentatoed esaminatodal Reai Governo.IlSig.Direttoredell’Internodisponeva che ilMagistratoSupremodiSaluteloavesse fattodisaminare >

dallasua Facoltà medica.

LaFacoltàfudiavvisocheilReaiGovernopotevaac- cettarelaricettadelSig.FollierodeLuna,farlapreparare conlecondizionidall’Autoreindicate,efarneeseguiregli esperimenti,inseguilode’qualisoltantoesecondolaloro

riuscita,sipotevadareundefinitivoparere.

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Dal Reai Ministerodell’Interno, cuiquesto avvisofu

rassegnato,vennerofattelepraticheconvenienti,inseguito

dellequaliconaltraMinisterialedel9aprile1836 venne trasmessounfogliosuggellato,direttoallaFacoltàmedica

,

con entrolaricdladelliquore,ilmododa prepararlo eduna istruzionepergliesperimenti.LaFacoltànel di24aprilefa di avvisopotersifarpreparareilliquoredalChimicodella Facoltàper eseguirnegliesperimentiessastessa.

IlSoprintendente generale accogliendo1’avvisodellaFa- coltà,nechieselasuperioreapprovazione,laqualevenne impartitaconMinisterialedellaRcalSegreteria diStatodel-

r Internodel22diottobre1836.LaFacoltàvenneauto- rizzataafarprepararedalsuoChimicoilliquoresecondola ricettadelSignorFolliero,edanominareuna Commissione esperimentatrice, alla qualevennero somministrali ifondi necessarii.IlSoprintendente generalediSaluteprestòtutt’i

mezziperchègliesperimentisieseguisserocontuttaladi- ligenzaelasolennitàconveuienle.

Datoiltempo necessarioper laesattaprcpara'zionedel liquore, aspettando lastagione chesiprestasse atuttele

prescrizionidellaformoladatadalSignor Folliero,tuttosi

trovò preparato alcadere diluglio1837, Sidiede opera sollecitamenteallaesecuzionedegliesperimenti,percompie- reìqualifumestieridifarprepararealtraquantità dili-

quore,onde occorserocircanove mesi per dar terminoal ' lavoro.LaCommissione, per l'organodelsuo Relatore,lesse ilRapportofinaleallaFacoltà neldi14maggio1838, e laFacoltàinterachiamandosisoddisfattadellavorolorasse- gnòalSoprintendente generalecon suo rapporto,nelquale ricordòinomiditutticoloroche erano concorsiall’espe- rimento.

IISoprintendente generaleneldi 15giugno 1838fece al

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Reai Ministerodell’Internodistintaesposizione diciòchee-

rasieseguito,lodòladiligenzadellaCommissione, e pro- posealcuniprcmiia’ComponentidellastessaedailoroCol- laboratori,edimploròuncontrassegnodellaSovranaMu- nìGcenzapelSig.FollierodeLuna,manifestandoildeside- riochevenissepermessalastampadelrapportodellaCom- missione,dicuirassegnava copiaallodatoReaiMinistero,

e cheinoltreungiornoapubblico vantaggiosipubblicasse anchelaricettadelfarmacocon analogasuccessivamemoria quandol’autoreviavràconsentilo.

Nel seguente16giugnovennepartecipato alSoprinten- dentegeneraleunReaiRescrittocolqualeScaMaestàil NOSTROAccostoSignore b Sovr,vno dilavasi approvarei compensamentipropostipe’ComponentidellaCommissione,

e pei loro Collaboratori;econMinisterialedelmedesimo giornoilSignor DirettoredelReaiMinistero eSegreteria di

StatodeirinternoComhendatorbBiancbinjapprovòlastampa dellaRelazione avuto riguardoalvantaggiononlieve chepuò trarnel’universale.

Napoli30luglio1858.

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ESPERIMENTI

INTOBXOALL'AZIOXEEMOSTATICA DELLIQUORE FOLLIERO

RELAZrONEDI

UNA

COMMISSIONE

della

FacoltàmedicadelSupretnoMagistratodi Salute.

D

signorFolliero

De Luna

,mentretrovavasi RegioConsoleinAtene,sirivolse alnostroReai Governo, ed espose avereglitrovatounfarmaco, pel cuimezzosiarrestavanoleemorragiepiùvio- lenti

,proccuranclo ilcoagulamentodelsangue.

Egli assicurava averlosperimentato sopra conigli emontoni, ed averneconfermata in

modo

posi- tivorefficacia;anzidichiaravaaverragionida crederecheilliquore potesseriuscire utilea fa- vorire

r

estrazionedelle pallediarme dafuoco, producendoilrimarginamentodelle ferite dall' in- terno air esterno. Conchiudevail cav. Folliero

De Luna

averegliildesideriodi offrireaS.M.

ilNostroAugusto Sovrano (D.G.)ilsuo trovato, perchèsipotesse adoperare negli Ospedali cosi

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IMilitaricheCivili:

ma

priarichiederechesifosse fattopreparareilliquoredaun probo Chimico, esenefossesperimentatal’cfiicacia.

DalllcalMinistero dellln ternonel di2fehijraio 1856veniva trasmessaladimandaalsig.Soprin- tendente generaledi salate,ilquale chiesel’avviso dellaFacoltàmedica.

E

questa nel di7 febbraio manifestòilparerechesipoteva accettarelari- cettadel signorFolliero,farla preparareconle condizionidaluiindicate,farne eseguiregliespe- rimenti,in seguito de’qualisi potevadareuna definitivarisoluzione.

L’ egregio Soprintendente generaledisalute,

uniformandosi alparere dellaFacoltà,nescrisse analogamenteal llcal àlinisterodell’Interno; dal quale fattesileconvenienti pratichesiebbelari- cettadelcav.Folliero,evennerosuccessivamente datigli ordinipercheilChimicodellaFacoltàa- vesse preparatoilliquore, eposciauna

Commis-

sionedellaFacoltà stessaavesseeseguiti glie- sperimenti.

La

Commissione venne composta di quattro

membri

della Facoltà,cioèdaldot.Gen- naroFesteggiano col gradodipresidente, dal cav. Salvatorede Renzi colcaricodirelatore, daldot. GiacintoTrincherà, e dal chimicodella Facoltàprof. Francesco Scarpati.

La

Commissioneha compiutoilsuo mandato conla maggiorepossibilediligenza, haeseguito

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ungran“ miincro di esperi iiicnli per oltrenove mesi, nonèstata corrivaaconchiudere prima cheavesse potuto acquistare

un

compiutoconvin- cimento

,evienead esporre senza studio e senza preoccupazione, lastoriadellesue indaginiele deduzioniche ne ha potuto ricavare.

La Commissione, riunitasi laprima voltaildi 28luglio 1857, stimò opportuno innanzi tutto didelermiiiarelenorme perlaesecuzione degli esperimenti,ed i componentidiessa di

comune

accordostabilirono:

1.Di eseguire esperimenti comparativi congli altriemostatici conosciuti, specialmenteconl'ac*

quaBinelli,con quellaMegale, con latintura diconcino carica, colperclorurodiferro liquido, ecolsesquiossido diferro.

2.Considerandoclicgliemostaticipossono avere doppiaazione, cioè o quelladiformareil

grumo

otturatore,operandodirettamente sulsangue;o quelladicorrugareisolidi, specialmenteites- sutifibrosi, ondepongano ostacolo alla uscita del sangue,laCommissione determinòil

modo

daprocedere perrisolvere convenientementelo indicatoproblema.

3. Essendolatempcralui’a uno degli efficaci coadjuvantidell’azionedisiffatti mezzi,la

Com-

missione.stabilidi e.spguirei suoiesperimentia variigradi ditemperatura.

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4

4.

Da

ultimosiproposedicominciaregliespe- rimenti suglianimali ne' quali più facile riesce il coagulamento del sangue,

come

suiconigli,

per poi passare a’montoni, a'cani, a’volatili , a’cavalli edall'

uomo

.istesso.

Intantoinnanzi diprocederealleesperienze la Commissionevolleesaminareilliquorepreparato dalchimicoprof. Scarpatì esattamente secondo

il

metodo

indicatodal cav.Folliero,etrovò che

illiquoremedesimo presentavaiseguenticarat- teri fìsici: Era lìmpido tendenteall’opalino, e leggermentelattiginoso,di odorealcoolicomolto aromatico, disenso spiritoso, quasi similealla tintura erbacea, conosciutacol

nome

diCenterba.

Ilsecondoliquorepreparato presentavacaratteri fìsiciesattamente similiaquellidellaprimapre- parazione.

Esaminatodalnostrochimico hatrovatoche illiquore segna 15.® all'areometro di Cartier; eche ha

un aroma

moltoforteepersistente.Esso nonaltera letinturevegetabili; nonvieneintor- bidatodagliacidi solforicoedazoticonèdallaso- luzionedipotassapura.

Le

soluzioni di sesqui- clorurodiferro, di solfato,azotatoedacetatodi sesquiossidodiferronon vimanifestano alcuna reazione,nèaltera

menomamente

lasoluzionedi albumina: talchéildetto liquorenoncontieneaci- dotannico,nèaltriacidi,nècontienealcaloidi.

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w

Versatane porzione nell’acquadistillatanon ha datosensibiledealbamento.

Stabilitequeste

norme

siprocedeagli esperi- menti,il primodei qualivenneeseguitoildi11 agosto 1857,e rultimoil di

9

aprile1858.

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PARTE PRIMA J^^PERIMENTI SUGLI AMMAIA

§. I."

COMGU

1. Presounconigliovegeto,sano edellaor- dinaria grandezza;postosuldorso,e fattotenere pc’piedisopraunatavola, venne eseguita alla basedell’inguinesinistrounaferitalongitudinale dipoco

meno

diun pollice.Posciaisolata Par- teria crurale, s’incise per lungo per circatre linee,edappena cominciato aspicciareilsan- gue,visiapplicaronofilaccicheimbevutedelli- quoreFolliero:epoichéall’istantequeste s’in- zupparonodisangue,visisoprapposealtrogrup- pettodifdacciche egualmentebene imbevutodel liquore,ecos'isuccessivamentelinoadiciolto tu- racciolettidi filacciche, e ciòperlospaziodicirca treminuti primi, senza apparire maiil grumo, ecolsuccessivoindebolimento dell’animale.Fi- nalmentea questo termine cessòdispicciareil

sangue;eP ultimoturacciolcttodifilaccicheap- plicato si eslrassc portando seco piccoli gru- mcttipocosolidi.La Commissionesospettòchela

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cessazionedeirciaoiragia potevaattribuirsida una parteallapocaattività della circolazioneperl’in- debolimento deiranimale,e dall'altra parte al corrugamentodeitessuti fibrosicheaveanchiuso

illumedellapiccolaincisionefatta.

La

ferita vennechiusacontrepuntidicuci- turastaccati;si applicòun gruppetto difilac- cicheimbevuto dellostessoliquore,sifasciòlo animale,esilasciòlibero.

Dopo

dueoreil coniglioerainbuonostatoe sulficientemcute vivace.

Dopo

altreottooreera ancoravivace,inottimostato,senza alcunatrac- cia diforteinfiammazione nel luogodella ferita, laquale nonpresentava alcunsegno emorragico.

Dopo

24ore, e

38

ore,Tanimale proseguivaad esservivace,elaferitaparevaquasi aderitaper primaintensione. Nelterzogiornoimarginidella feritaparevanoquasi aderenti:

ma

presoTani- maleedisteso sopraunatavola,conpremerei contornidella ferita, lerecenti aderenzesidistac- carono in alcuni punti, e riapparveTemorragia;

perònonagetto. Sifrenò subito con lariap- plicazionedelliquoreFolliero per pochi minuti secondi all’esternodella ferita,prendendo illi-

quoreda unabottiglialaseiatadimezzataduegiorni prima, eche avevaiitgranparteperdutala for- zaaromatica.

La

Commissionesiconvinsechegli sforzimeccanicieseguiti sulla feritaancora recente

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abbianodato luogo airincldente, e cheseTanimale fosserimasto tranquillo peltempo conveniente, laferitasarebbecompiutamente aderita,elaci- catriceconsolidata.L’ animale guari senzaaltro incidente.

II.

Un

altroconiglioera vegeto,sano e della grandezza consueta. Siaprilacruralesinistra, e siapplicarono successivamentesei turaccioli difi- laccicheimbevutediperclorurodi ferroliquido.

Subitodopo rapplicazionesivedevaformarsiim- mediatamenteunsolidogrumo:

ma

1'emorragia noncessava, cosicchétoltele filaccichee sospesa lacomprensione,ilsangue continuava a spicciare dicoloritoarterioso.Siricorse alsesquiossidodi ferro esiebberoglistessieffetti.Laondeconti- nuatoresperimentoper dodiciminutiprimi,sen- zariuscirea fermareilsangue,siricorseall’ap- plicazionedituracciolettidifilacciche imbevute del liquoreFolliero,edopoquattro applicazioni intreminutiprimi,cessòimmediatamentel’e- morragiasenza riprodursi.

Siosservòalloracheappenaapplicatoilliquore Folliero,ilsangue, conservandosifluido,cambiava dicolore,facendosinerognoloe diapparenza ve- noso;ed anchequesta voltal'azionedelliquore ha sembrato apparentementespiegarsisu’tessuti mollicorrugandoli.

Si medicòlaferitaesifasciò,comenelprimo

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coniglio:

ma

l'animale perlagrandeperditadi sangue era senzaforzeed agonizzante.

Dopo

sette minuti mori.

La

sezionenon fecetrovare

grumo

nell’arteria,la quale erainteramentevuota,e lelabbra dellaferitaerano contratte epostea strettocontattofra loro,

ma

|iervie.

§. 2."AGNELLI

*

III.

Ad

unagnellodimesi quattroincinque, bennudrito,del pesodi oltrediecirotoli,siè isolatalacarotidedritta, allaquale conlancet- tinasiè eseguita un’ aperturalineare dellalun- ghezzadicircatre linee,dallaqualehaspicciato

ilsanguecolsolitoimpeto,edimmediatamente

siè applicatounturacciolodi filaccicheimbevuto delliquoreFolliero.Ilsanguehacessato discorrere dopoquattrominuti primi,rinnovandodiquando inquando i turaccioli di filacciche bagnatidi liquore;avendolaesperienzaprovato, cheove sulprimoapplicatosi aggiugnevano altri,riu- scivanoinutili

,poiché ilsangue aggrumitosul primonon permetteva1’azionediretta delliquore sull’arteria ferita.In tal

modo

siètenuta leg- germente compressa1’arteriacon1’ultimo vilup- pettodifilaccicheimbevutodiliquore,e poscia siè interamente scovertalaferita

, e cosìsi è

tenuta percircaquattrominuti primi.

Ma

poiché 2

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remorragiaminacciavadiriapparire,siripetèla applicazione del liquore,e vi si tenneper pre- cauzionepercircaventialtriminuti.

Dopo

iquali riesaininata la feritasitrovòperfettamente chiusa raperturadell’arteria,senza

grumo

esterno,e senza alcuntrasudamento;onde sicucila ferita esternacon suturaa pellicciajo,esilasciò libero r animale;ilquale tostamentesialzò inpiedi

,

sisostenne eretto, e

camminò

regolarmente.

La

sera,doposeiore,ìmarginidellaferita* aderivanopeipuntidisutura, nèvi eraalcun indizio ditrasudamentosanguigno:

ma

laparte appariva turgidaed elastica

,senza turgorein- fiammatorio.

La

Commissione ebberagionedacre- dere cheraderenzafosseavvenutaperelFusione, dilinfaplasticanellapareteinterna dellaferita medesima.

Dopo

24 orel’agnellositrovava presso apoco nellostessostato,esolo1’aderenzadeimargini dellaferitasembrava alquanto più solida.L'a- nimalc eravivace,mangiavaregolarmente, e pa- revanonaverealcunasolFcrenza.!Nelgiorno ap- pressolaconsolidazioneera perfetta,l’intume- scenzaera alquantoscemata,niunsegnodi flo- cosiinterna,diecchimosi ec.

Non

sentivasi la pulsazionedellacarotideferita. Nel terzogiorno egualestatodella località,ovelaturgescenza era minore;l’adesione perfetta;l’animalesanissimo.

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11

Nel quarto giorno, essendosivedutasolidamente aderitala feritadiprima intensione,vennetolta lacucitura per impedire chelapresenza delfilo avesse prodotto interna suppurazione;e nonap- penarimossalacucitura,sitrovòla feritaaderente intuttalalunghezza,e solopermezzodella pres- sionesifecespicciaredall’angolo superiore

un

ma- terialesieroso-sanguignoinpocaquantità.Nelse- stogiorno laferita erasolidamenteaderente

,il turgoretolto, esenzaindiziodi fluttuazione, e giàilbattitodellacarotideallaparte superiore della ferita,sicominciòadavvertire,sebbenemol- todebolmente.

IV.Inquestomedesimo agnello,giàperfetta- menteguarito, s'incise 1’arteria cruraledestra trasversalmente peroltre un terzo delsuocali- bro,esiapplicarono subito turaccioliimbevuti delliquoreFolliero.Allaterzarinnovazionedella applicazione,incinque minutil'emorragiaèces- sata.

V. Tenuto il medesimo agnello per qualche tempoinriposodopolasopradescritta operazione, si posealloscovertola carotide sinistra

,epo-

sciasi incisealetteraT.Il sanguecol consueto mezzosi ristagnòin sette minuti. Posciasi la- sciò libero1’agnello pervedere secol motori- tornavala emorragia:

ma

il sangue nonriap- parvene sullacrurale,nò sullacarotide.

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1-2

Dopo

cinquegiorni,essendole feriteperfetta- mente rimarginale, l’agnello sifeee morire,e si destinòad altriesperimenti.

5.3.°CANI

VI. Sipreseuna cagnainglese,dicircaanni quattro,vegeta e sana. Sifeceunaincisionelon- gitudinale nelmargineinterno dello sterno cleido mastoideosinistro, dellalunghezzadiunpollice emezzo, perisolareTarteriacarotide:

ma

ilcane spiegòtanta forzanellesue contrazioni,che tur- bòr operazione,inmaniera chesidovèripetere piùvolte,congrandemaltrattamentodell'anima- le.Finalmente venneisolata lacarotidesullaquale fu eseguitoconforbiceuntaglioobbliquodicirca quattrolìnee.

Appena

cominciato a spicciare il

sanguecon molto impetosiapplicaronoviluppelti di filaccicheimbevuti del liquoreFolliero,ripeten- doli a misura ches'inzuppavano disangue,e mantenendoli con una moderatapressione,eper maggiorecautela versavasi sullefilaccicheripe- tutamente illiquore.

Dopo

cinqueminutiTemor- ragia cessòinteramente,e per sempliceprecau- zionesicontinuòI'applicazione delliquore per altriquindiciminuti.

La

cagnadopotantimal- trattamenti,edanche perlaperditadisangue

si mostrava molto abbattuta; onde la

Com-

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13

missione ancheinviadi espcrintcnlovolle am- ministrarleinternamente illiquore Folliero.

Ma

appena selefeceingojarecircamezzaonciadi taleliquore.,la cagnafortementesiravvivò,e si agitò contanta vivacità,che riapparvel’e- morragia, perla quale fecealtra grandeper- dita di sangue. Anchequesta volta l’emorragia fufrenataconlariapplicazionedelliquorein cin- queminuti primi;e poichéT animaleeramollo abbattutocconvulsovennesoprappostaalla ferita unacompressadi filaccicheasciutteedapplicata lafasciatura contentiva.

La

cagnafu sdrajata sopraunastuoja,selefece ingojare altrapic- colaquantitàdiliquoreFolliero, esitennein osservazione.

Dopo

circaun altraorasirinnovò r emorragiaelacagna inbreviistantimorì.

Dopo

circaquattro oreseneeseguìla sezione, esitrovò

un

trasudamento sanguigno chein- zuppavala fasciatura,ebagnavala spallasulla qualedecumbevailcane;

Tolte lefasciature sitrovòil cavodellaferitaripienodigrumiso- lidi,ed apertalaferitaper ogni verso si vide chei grumi medesimi penetravano nel tessuto cellulareintermuscolare,ed ingombravanotutta laparte sinistradel collo

;

Apertoiltoracesi trovòilcuore anemico, esenzagocciaalcunadi sanguenelleanteriorie nelle posteriori cavità;

Isolata1’arteriacarotideedistaccatasitrovòcon

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Jaincisione aperta, lungaoltrequattrolineeedir- regolare.

Onde

chiaramente siriconobbe che il

cane era mortoperrinnovataemorragia;chela aderenza provocata dal liquore emostatico, perla estensionecperlaforma,nonpotevaessere solida.

§. 4.®POLLIGALLINACEI

VII. Presounpollogallinaceone fu tagliata per lungolacresta,cvisiapplicaronolelìlac- ciche bagnatecolliquoreFolliero. Insei-minuti primi siè ripetuta perscivolte1'applicazione,e malgradol’uscitadel sangueogni volta diminuisse, pure noncessava.Laondesipassòall’applicazione delperclorurodi ferroliquido:

ma

I'emorragia aumentavasi, cosicchéilsanguenonSolospicciava

' lateralmente,

ma

ancorafraglispaziidelle lllac- ciche;emalgradoripetutamenteseneaggiunges- seroaltrenuove imbevutedelliquido,malgrado

siformasseun

grumo

superficiale,purel’einor- ragiadisanguevivoed arterioso continuava. Ve- dutociò sipassò all’applicazionedell’acquadel Binelli ripetutamente, nèseneritrassealcun ef- fetto.SivennealPapplicazionedelleacquedelMe- galeegualmentesenzafruttoj ondesifeceritorno al liquoreFolliero, mercèdelqualesi vide sce- mata laquantitàdi sangue,mutarsidi colorito, csuccessivamenteridursi acosiscarsaquantità.

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dariguardarsicome domala1’emorragia,edil

pollosilasciòlibero. Esaminato dopo dueoresi trovò cessato ognitrasudamentosanguigno, el'a-

nimaleperfettamente sano.

Vni.

Ad

unaltro pollogallinaceovenneaperta lacarotidesinistra.Applicatitresuccessivi vilup- petti di fllaccichebagnatediliquoreFolliero,dopo un minuto primo ilsangueappenaappariva,ed al termine di due minuti primi la^emorragia erainteramentecessata. Silasciòallora laferita aperta senzal’applicazionedelliquoreodi fascia- tura,nèil sanguepiù ricomparve.Ilpollosvo- lazzava c siagitava liberamente,passavadiuna in altracamerapiùvolte,nèpiùsivedevasan- gue. Si afferròa sorpresa, e nel violentoagitarsi, ricomparveilsangue:

ma

riapplicati iviluppctti difìlacciclie bagnate dal liquore Follierononsi videpiù gocciadisangue dopoquattrominutipri- mi. Si CUCIlaferitacon

un

solpuntodisutura, esi lasciòliberol'animale.

Dopo

seioreilpolloerain buonostato,vi- vace,senza segno emorragico,esenzatracced’in- fiammazione.

Dopo

ventiquattro oreimarginiin- feriori della feritaeranoaderenti, ed erano di- staccatii margininella parte superiore,ccinti da unapiccola ecchimosi.Egualmentesitrovò nel terzogiorno, el’ecchimosi sieraestesa,aveva presola formaellitticaedoccupavala superficie

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— io-

diduepollici didiametro.Essosiera cibato del beveraggiodicrusca,edel granone sparse^sul suoloedanchedialquanta lattuga chesitrovava per usodelconiglio.

Guaritoperfettamente e rimarginata per intero la ferita,dopodiecigiorniquesto pollo fu ucciso, peraltriesperimenti.

IX. Inun altropollo gallinaceoisolata lacaro- tide destras’incise perduelinee epiù,evisi applicò subitolatinturadiconcino ripelutafnente, senza frutto;poichési fermava T impeto emor- ragicopiù perlapressioneche per1’azioneemo- staticadelrimedio.

Dopo

quattro minutiprimi

sifecericorsoalliquore Folliero,ilquale in

un

minuto primofececessarel’emorragiainteramen- te. Sicucì laferita,edil pollosilasciò lìbero.

Nel dì seguenteilpollo eraperfettamente rav- vivato,mangiava,camminava,svolazzava,senza presentareindizio disofferenza.Esaminatalafe- rita, sitrovò distaccato ilpunto dicucitura, e laferitainteramente aperta, senzacheviapparisse tracciadigemiziodisangue. L’arteria feritaera pulsantenèlaferitapresentava forte infiamma- zione.

Ilcavodellaferitaera impicciolito, lasuper- ficieinterna era secca, nè appariva ecchimosicir- costante.

Dopo

dodicigiorniilfondodella ferita era tutto incarnatoepocomancavaalla cicatriz-

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zazione perfetta,onde T animalefusottopostoad altrisperimentide’qualisiparlerà.

X. Inaltropollogallinaceoa’isolòlacarotide sinistra

,s’incise longitudinalmente, e sifrenò r emorragiain quattrominuti. Posciadi nuovo

s’isolòrarteria,esi troncòcompiutamente,e vi siapplicòilliquoreemostatico,permezzodel qualesifrenòimmediatamentel’emorragiainotto minuti;esicuci la ferita con sutura apellic- ciaio. L’animalerimase vivace,

come

alsolito, nèdavaalcunindizio diaccasciamento.

Dopo

dodicigiorni

,mentrela feritaeraper cicatrizzarsiinteramente,ilpollo fuucciso, per altre esperienze.

§.5.”CAVAIXI

Leesperienzesu’ cavallivenneroeseguite nella RealeScuoladellaVeterinaria, mercèlacortese edintelligenteoperadelCav.FerdinandodeNan- zioDirettore. Tre furonogliesperimentiiviese- guiti.

XI.Inun cavallodi 18 anni,chedava

36

pulsazioniperminuto primo, s’ isolò l’arteria carotidesinistra,e pois’incìselongitudinalmente peroltre tre linee, e visiapplicòilliquoreemo- statico imbevendonele filacciche,edesercitan- doviuna conveniente pressione.

Ma

1’impetodel

3

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18

sangueera cosifortechemalgradosifossecon- sumatotuttoilliquore iviportato(che nonera più diuna libbra), malgradovisi fosseroso- prapposti viluppidistoppa,continuandolapres- sione, purenonfu possibiledifrenare1’emor- ragia.Laondepernonfarmorireilcavallosilegò rarteria.

La

Commissionenonsolo,

ma

ilDiret-

toredellascuolacav.de Nanziochevi assisteva, nonchepurealtriprofessori veterinari!,el’Ag- giuntodiClinicasig. AntonioAmicucci,ilquale operavaconmoltadestrezza,tutticonvennero che losperimentonon poteva averriuscitaperlain- sufllcienzadel liquoreapprestato.

XII.

Ad un

cavallo di 14in 15 anni, suffi- cientemente nutrito evalido,che presentavauna circolazioneabbastanza rapida, dando 42pulsa- zionia minuto primo,venneinnanzitutto iso- latararteriasottomascellaresinistra,sullaquale sipraticò unaincisionelongitudinaledi oltredue linee.Applicatiituraccioli di filaccicheimbevute delliquoreFollierovennefrenatal’emorragiain ottominuti primi.

Quando

sivide assicurata la cessazionedell'emorragiailcavallofu lasciatoli- bero,soltantolasciando nellaferitaunviluppetlo difilaccichebagnate dal liquore. Intantosico- minciòsullo stessocavalloadoperareper mettere anudolafemoraledestra.

E

poiché perlapo- sizionefattaprendereal cavallo,l’arteriaeramollo

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19

profonda,e riusciva diflìciletenervia contatto lefilaccichebagnatediliquore;perilchedopo prolungatitentativisidesistèdataleoperazione.

Tuttaviainquestimoltìplicimaltrattamenti,mal- gradoilcavalloavessefattoenormisforzi,edilvi- luppcttodi filacciche fossecaduto dallaferitafatta incorrispondenzadellasottomascellarc,pureilsan- guenonpiùapparve.

Con

Tapplicazìonedello stesso liquoresifrenòl'uscitadelsangue dallaferita fatta all’inguineperlaincisionedellepiccole arterie.

XUl.Riuscitiinfruttuosiitentativifattisulla femorale,laCommissionesivolseadoperaresulla carotidesinistra.Isolatal’arteriavisipraticòuna incisione longitudinaledi oltretre linee.

La

emor- ragia spicciavacon impetospaventevole, esem- bravairrefrenabile:

ma

adoperaticoncostanzai

viluppelti oradi filaccicheedoradistoppa,bene inzuppatidiliquore Folliero,inquindici minuti primi l’emorragia fudomata,edopoventi mi- nutitoltoogni turacciolettononappariva più goc- ciadisangue. Siaggiungachenelmentresiope- ravasullacarotide, alcuniAlunniVeterinariipra- ticavanoper loro istruzione,esenzaancoragli opportuni istrumenti,lacastrazione del cavallo;

ilquale facevaenormisforzi, malgradoi quali laemorragianonricomparve.

Anche

leemorragie deivasi deicordonispermaticivennerorepresse colmezzodelliquore Folliero.

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(34)

20

OttenutoCOSIilprincipale intento,volle la

Com-

missione esaminareleferiteanudoevidelefe- ritedelle arterieridotteaduntrattolinearerosso coi labbri combacianti. Visi adattòun ultimo viluppeltodistoppaimbevutadiliquoreFolliero, per.altridue minuti,epoisitolsero lepastoje al cavalloesi fecealzare. In tutto siconsumò unalibbradi liquore per frenare la emorragia dellasottomascellare;ecirca quattro altrelib- bre perlacarotide,eperlealtredueoperazioni.

L’animalefu portatoallamangiatoia, cmalgrado lequattro largheferitec1’abbondantesangueper- duto,puresipose a mangiare paglia

come

se nulla avesse solferto.

La

carotide unamezz’ ora dopor operazione pulsava fortementealdisotto dellaferita, e superiormentesi avvertivaancora una deboleed oscura pulsazione.

Vedutoilcavallocircaquattro oredopo T o- perazione dal prof.Antonio deMartino, questi trovòleferite nellecondizioninormali^senza goccia disangue

, potòesaminare chiaramentelainci- sionedella carotideedassicurarsidellasuapul- sazione.

Leferitesimantennero aperte; quella sulla carotidepiùsecca,lealtresanioscesuppuranti.

La

carotideera pulsante,emalgradolaincisione sipotesseesaminareadocchionudo pure non dava alcun segnodisangue, nèmaivi fuminaccia di

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21

emorragia.Il cavallomalgradoleluolliplicileiilo pureavrebbe potuto viverealtro tempo:

ma

al quinto giorno, inseguitodi altreoperazionidii- rurgiche eseguite per istruzionedegliAlunnidi quellaScuola,ilcavallo fuucciso.Venneseziona- to,esitolseuna granpartedellasottomascellare edellacarotide operate,esiconservarono inalcool allungato. Nella sottomascellarenullapotèosser- varsiperchèlasuppurazionedella feritamantenuta daimovimentidellamasticazioneaveva scomposte leparti.

Ma

lacarotide presentava chiara laincisione ristretta,

ma

ancorapervia percircatre lince, fissafu sottopostaadesamesedicigiornidopoes- sersi tenutanell’ alcoolallungato; delchesifarà parolainappresso.

SonoquestigliesperimentidallaCommissione eseguiti. Essifurono pubblici,econ1’assistenza delDott.Argenzianoilpiù anticodinominadella Facoltà, e spessoinpresenzadipersone istruitee dimedici.

Fu

laCommissionecoadiuvata perFo- pcra materialeda’valorosigiovani medici Dott.

Francesco Tortora, GiustinoLaino,eFrancesco Vizioli; eper1’esamemicroscopicodall’istruito nostrocliirurgoDott. LuigiAmabilenoto pergli

.studi!specialifattinellaistologia patologica.

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(36)

2-2

Quali deduzionisi possono trarre da questie- sperimenti ?Qualeconcetto sièformatola

Com-

missionedellavirtùemostatica delLiquoreFol- liero ?

Come

operasullaeconomìa animale?

Può

essereadoperatointernamentene’flussiemorra- gici?

Da

qualiprincìpìirileva lesuefacoltàte- rapeutiche ?Eccolequistioni chelaCommissio- nesi èpropostodirisolvere.

APPENDICE

Aggiugoiamoinquestoluogouualtraosservazioneeseguita nelmomentoche ponevasi a stampa questo Rapporto. Essanon ha dato luogo ad alcunaillazione particolare,perchèlaCom- missionenonha potuto tenerneconto.Tuttavial'osservazione nonsoloaggiugneunanuova provaallaFacoltà emostaticadel liquore Folliero;maèrilevanteperchènonvièstataforma- zionedelgrumonell’internodell’arteria;e perchè aprelavia aglistudi!chelaCommissionesiproponedi fareintornoalla formazionedella cicatrice.

Nelgiorno I7 delmesedigiugno1858nella RegiaScuola VeterinariailDirettore cavalier

De

' Nanzio, edilProfessorediClinica eChirurgia Sig.Falconio,ripeteronoPesperimento dell’acqua stagnotica del signor Follierosopraun Cavallo deir età dianni18circa.

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(37)

23

L’ esperimentofu fattosullacarotidesinistra, la quale,messa alloscoverto,

ma

senza stac- carladai sottopostitessuti,fu apertaconferita trasversalecheneprendevalametàdeldiame- tro. 11 sangue spicciò tosto inzampilli econ molta forza.Subitamentesiapplicònelfondodel- la ferita un piumacciùolo bagnatonel liquido emostatico,e sudiluialtri che furono tenuti concompressione.Sifeceposciaarrivareildetto liquidonelfondo dellaferita,prima conintro- durrelacannelladiuna siringa, chen'erari- piena nell'angolo superioredi essa,e spingendoa ripreselostantuffo, fu tuttoilliquidonella fe- ritaversato; indisifececaderea gocce; trale margini dellaferitae1’apparecchio, senzamai toglierelapressione.

Dopo

20minutisifece ces- sareladocciatura,edopo

d

altriminutisitolse lapressione,essendosil’emorragiaperfettamente stagnata,cosiche nonuscìsanguedietroglisforzi cheranimalefece -perrizzarsiinpiediedallora caduto1'apparecchiolaferita fu.covertaconfal- delladistoppa asciuttaeconfasciacontentiva.

Nel giorno28 dettomeseilcavallo fu abbat- tutoquandolapiaga eraancorainsuppurazione.

Nelladissezione sitrovò1'arteria,nelpunto operato, eper1'estensionedicircaduepollici, covertadiun

grumo

fibrinoso, inviadiorga- nizzazione,ilqualetoltofaceva comparirelafe-

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1

24

l'itarimarginata; senoncheinunangolodiessa

iitessutodellacicatrice nonancoraavevarag- giuntounperfettogradodiorganizzazione.Aperta rarteria,si trovò pervia.

Inquestoesperimentosinotòquantosegue:

1.

°

Che

nonostanteglisforzifatti dall’ani- male peralzarsiimmediatamente dopol’opera- zione, remorragianonsi rinnovò.

2.

®Chenegli11 giornitral’esperimento-ela morte,1’animalemasticòcibiduri,cioèpaglia ebiada senza rinnovazionedell'emorragia.

3.

°Cbe dopoilterzogiornodall’operazione essendosi1’animale stropicciatocollaparteope- rata controlamangiatoia,ciònon valsearia- prire1’arteria.

4.

°Che per istagnare ladettaemorragiacol metodotestedetto fuadoperatounterzo dell’ac- quastagnoticacontenutanellabottiglia.

5.

®Infineche1’arteriaèrimasta pervia, es- sendo avvenutol’innesto dellemarginidella pic- colaferita,eperciòsiènotatochenonèmai cessatala pulsazionedellasottomascellaresinistra lecuibattutesonosemprestate innumeroegua- le a quelledelladestra,

ma

alquanto piùdeboli.

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(39)

PARTE SECONDA PROPRIETÀ’ DEL LIQUORE FOLLIERO

§.1 ILLIQUOREFOLLIERO POSSIEDE VIRTÙ EMOSTATICA?

De’trediciesperimentipraticatidodicisono uni- formi edecisivi; perchèin tutti Pemorragiaces- sò,ne’piùpiccolianimali inquattroadottomi- nuti primi,ne’piùgrandi fraquindicia venti minuti.Nel solo

pnmo

cavallo

mancò

1’intento;

ma

periscarsezzadel liquoreadoperato,eperchè

1’operazionedovèinterrompersi.Nelsecondoca- vallo,nel qualelaferitadell’arteriafudi oltre tre linee,puresidovè consumare'piùdi trelibbre delliquore,eforseve nesarebbero occorsealdi làdiquattro libbre pelprimocavallo,perchèl’a- perturasierafattapiùlarga.Laondediquesto esperimento non puòtenersialcunconto

;eri-

mangono

gli altri dodicine’quali 1'emorragia vennefrenata costantemente.

Iltempoincuiavvsnnelacessazione dell’emor- ragia fu variosecondo glianimali,secondoPar- teriaferita,elaestensione elaformadella in- cisione.Iltempovariò:

4

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(40)

26

Un

minutonel

IX

esperimento sudiunpollo;

ma

dopoaver adoperato senza frutto per altri quattrominutila tinturadi concino.

Due

minuti nella carotidediun altro pollo (Esp.

vin).

Tre minutiin

un

consiglio(IEsp.);inaltro consiglio(IIEsp.).

Quattro minutiin unagnello(111Esp.),nella ripetizionedell’emorragiainunpollo(ViliEsp.) ed inunaltropollo(

X

Esp.).

Cinqueminuti inun agnello(

IV

Esp.

);in un cagna (VIEsp.)nellastessanella ripetizione dellaemorragia.

Setteminutiinun agnello nellaincisionedel- lacarotide aT.

Otto minutiinunpollocuisitroncòlacaro- tide(

X

Esp.

);e nella sottomasceliare di

un

cavallo

(XIIEsp.).

Ventiminutinell’emorragiaperincisionedella carotidedi uncavallo(XIIIElsp.).

La

emorragiasiè ripetuta quattrovolte.

Una

voltainun pollo, che si afferròcon sorpresa dopolaprimaoperazione (Vili Esp.);altravolta inuna cagna allaqualesifèbevere del liquore;

edin questalaemorragiasiripetèperlasecon- davolta,eriuscìmortale(VIEsp.);altravolta inun coniglio,nelterzogiornoperessersi distac- cateconisforzimeccanicileaderenzedelle feri- te (IEsp.).

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(41)

L’operazionesiè eseguitanovevoltesullacaro- tide(Esp.I II III

V

VIViliIX

X

XIII);unavolta sullacruraleinunagnello(IVElsp.)

,edunavolta sullasottomascellareinun cavallo

(XllEsp.).

L’arterianelmaggior

numero

de’ casisièin- cisaper lungo; unavoltasifecel’incisionea

T

itiunagnello(

V

Esp.

);altra volta sitroncò lacarotide inunpollo(

X

Esp.), unavoltasi troncòlacrestaadun pollo(VIIEsp.

);altre voltesifeceroferitesempliciconincisioni di pic- colivasi(XIIe XIIIEsp.).

Insulleprimelaferita esternasi univa con punti di cucitura;

ma

poichéstaccatisialcune volteipunti assaipertempo,nonsivideriap- parire emorragia,si passòad unasemplicefa- sciatura contentiva del piumacciuolo di fìlacci- che inumidite delliquorechevisiapponeva, ed ultimamentesitolseancor questo,esi lasciò la feritaperviaed aperta senza danno.

La

quantitàdel liquoreconsumatoinogni ope- razione èstata varia;

ma

non maiquellaindi- cata dalsig. Folliero, chenevorrebbecirca tre libbre(unabottiglia)perun montone.

Quando

roperazionesiesegua con diligenza perle

me-

diocriarterie, anchediun grande

mammifero

(cavallo),neèstatasufficienteunalilibra sola;

perlacarotideoltre tre libbre.Inunpiccoloani- maletaloranesonosufficienti poche once.

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-28

§. 2COSIÈ OPERAILLIQUORE FOLLIERO sull'ECONOMIA ANIMALE?

ProponendosilaCommissionedirisolvereque- stoimportanteproblema, dovèinnanziluttofare unostudiopreliminaresulleerbeimpiegateper laconfezione delliquore

, esulliquoremedesi- mo, nonchesul

modo

comevien preparato; indi sperimentarelasua azionesulsangue;edaul- timotener contodebrisultatodegliesperimenti sugli animali.

I. Perveritàgli studii sulleerbeesul liquo- re nonglioffrivanounappoggioscientificoa spe- rare.

Un

gran

numero

di erbe, perla maggior partesprovvedutedi facoltàastringenti,edalcune interamente inertie senzaattività, davano l’i-

deadiunadiquelleantiche formole galeniche po- lifarmaclie adoperatenelmedio-evo, e cheipro- gressidella medicinascientificahanfattoriguar- dare

come

barbare.Illiquorestessosaggiato dal nostroChimico,(senza peraltro portarviunaper- fetta analisichimico-organica

,perchè iltempo

mancava

),nonsomministrò,

come

sièveduto, importantirisultamentipositivi,

ma

solosi potè conchiudere,cheilliquorenoncontiene acido tan- nico,nèaltriacidi,nè contiene alcaloidi. Inol-

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(43)

29

tre il metodosuggerito perpreparareilliquore essendo per distillazione,nonpotèvasicon que- sta ottenerecheprodottivolatili.Perleindicate ragionilaCommissionenon devedissimulareche incominciò con dilTidcnzaisuoiesperimenti, e che sulprincipio essastessasimostravaincredula,an- dava trovandosottiliragióniper ispiegarei fatti,la cui costanza, soltanto potè finalmente convincerla.

n. Riguardoall’azionedelliquoresulsangue, laCommissione aveva veduto cheilsanguea con- tattodelliquoresirendevadicolore piùoscuro edalquantopitidenso, sembrandocheilrapido addensamentodella linfaplasticaedella fibrina involgesse granulieglobulicolorati.Laonde aprendo lacarotidediun animale(pollo dell’Ksper. IX.) neraccolsecontemporaneamenteilsangueindue coppe separatecd ineguale quantità. Inunadi quelledue coppevisieranoversatecircadue once di liquore Folliero;nell’altranonvieranulla.

Ilsangueebe scorrevanellatazzacheconteneva

illiquore,appenasimettevaa contatto con questo, condensavasiin piccoligrumiquasitcrriformi.

Ma

fatto riposare si raccolse in placentadi colore oscuro, di superficiescabra,econunastratifi- cazionegiallastrachedaval’aspetto dellacotenna.

Ilsanguericevutonell’altracoppasidistinse in pocotemponel solito

grumo

di coloritorosso,

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(44)

— so-

di superfìcielevigala, senzaindiziodellasostanza grigia.

La

consistenzadel

grumo

era molle mag- giorediquella‘dell’altroformatonelliquore Fol- liero,escarsainproporzione eralaquantità dei siero.

A

compimentoditaliricerchesi è volutori- conoscerel’effettoimmediatodel liquore Folliero sulsangue. Sisono preparatialmicroscopioiglo- bulidelsangueconl’acqua zuccherata, etrat- tatieoiliquóresisono veduti perderelaforma biconcava,rotondarsi egonfiarsi,epocodopo presentare formairregolarmente sfranciata, con produzionidadare aspetto stelliformeirregolare.

Questa apparenzasimostròinbrevissimotempo inuna primaesperienzacolliquoredi frescopre- parato.

Ma

ripetutoTesperimento con liquore con- servatoin bottiglianon benchiusaperoltrenove mesiqueir aspettodeiglobulisanguignicomparve tardi,edopocircaquindici minuti primi.

III. Leosservazionifattesuglianimali sottopo- stiad esperimentohanfattoconoscere:

1.Pronte aderenze, sebbenenon sempresobde.

2. Corrugazionedeitessutimolli.

3.Mancanzainogni casodi fortisintomi infìam- matorii;

'1.Più lentalacessazionedciremorragiaquando

ivasi sono troncati

(Esp. VII

X

).

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(45)

31

5.

Un

agnello(Esp.Ili

IV

e

V)

sifece mo- rireal tredicesimo giornodellaprimaoperazione sullacarotidedritta.Estratta questasitrovòal- largata e pervia, emezzanamenteelasticafino alla cicatrice:

ma

daquelpuntoperunpolliceemezzo insopra, ilcalibro dell’arteriaera tanto assot- tigliatodanonpermettereilpassaggioad unsot- tilespecillodiargento; bensì lasciava passareuna sottilissimasetola di porco, introdottadall’ estre- mitàcefalica.11tessutodell’arteriadalla cicatrice in sopra eraduroresistente equasilegamentoso.

Esaminata lacarotidestessacol microscopio

,si

trovò rarteriaristrettanelpuntodella cicatrice:

ma

pervia.

La

cicatricemedesimaeraapparente soltanto almicroscopio,eadunalente didieci diametricirca.Dal puntodella cicatriceinsopra l’arteriaera piùduranellesuepareti,e piùstretta nelsuo calibro,etaledapotersiassomigliaread unlegamento.

6. Ilperclorurodiferroliquido edilsesqui- ossidodi ferroaddensanopiùfacilmenteilsan- gue, quasi

ammasso

cadaverico;edilliquore Fol- lieroneformagrumettisolidiestratificati,che sembrano piùuna formazionecheun

ammasso

(Esp.VII).

7.

La

carotide diunpolloche erastata incisa diecigiorniprima,sidistaccò, esitrovòavere unasezione longitudinaledi trelince. L’arteria

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32

saggiataconlo specilloeconla injczionenon si trovò pervia; clospecillodalcapo superioreal capoinferiorepenetrava comeindueculidisac- co, distantiuna lineaT unodall’ altro.

Aperta Tarteriasitrovarono nel cui di sacco superiore duepiccoligrumettiinvoltida duepic- colecistidilinfaplastica organizzata.Pselcapo inferiore infondoal cuidisacco trovavansi tre grumettisimili aiprimi giàdescrittiquasiquanto unatestadi spilla.Trauncu/i//succo el'altro vieracome untessutolegamentoso.(Esp.Vili.) 8.Anchedodicigiornidopol’operazionesitolse lacarotidediunpollo, alqualel’arteriaera stata troncata.(Esp.

IX

).Sitrovòlacarotidedivisain due:la pai’tc inferioreera perviafinoadun

grumo

chelaobliterava.Questo

grumo

eraschiacciato,di formaolivare,conlaparte piùsottileversoilcuo- re,econl’altroestremo piùgrandeche corrispon- devaalla ferita,edavevalalunghezzadicircatre linee.11

grumo

eravestitodiunostratocistiforme di linfa plasticaorganizzata.

9. Nel cavallo ucciso cinque giornidopol’opera-, zione(Esp. XIII),conlaqualelacarotide era stata incisalongitudinalmente percircaquattrolinee, dopo cheTarleriaerastatatenuta persedicigiorni inunasoluzionealcoolica,sitrovòlaincisioneper- viapertre lincecirca. Nellumedell’arteria si trovaronodue trombicontigui1’uno all’altro,

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33

terminati a cononegliestremi,ed afaccettaal-

quanto sfrangiata nelluogodicontatto fra1’ti-

no craltro.Sullafacciainternadell’ arteriadap- pressoallaincisionesitrovarono piccolissime pro- duzioni papillariformi, dispostein lineatrasversale sudiun solpuntoperlalunghezzadicircala metàdellacirconferenzadell’ arteria,elevate circa mezzalinea,sfrangiate all’estremitàedappiattite.

Diviso perlungociascuntrombositrovòsolido formatodastraticoncentricidelicatissimi, disposti aconorunonell’altro, cosicché tuttoiltrombo

sivedevafattoda diaframmiacalotta^e tral’uno eraltrodi questi diaframmisivedevanospessi vuoti. Almicroscopioleproduzioni papillariformi sivedevano formatedasostanzaamorfa, ripiena digranuli,cconpochissimiaccennidi fibre(linfa plastica nelprimoperiododievoluzione organica).

Glistrati deitrombisivedevano purefattidagra- nuliefibrenon bene terminate;

ma

abbondan- tissime(linfaplastica piùavanzatanell’organiz- zazione).

Dalle quali osservazionilaCommissione hacre- duto potersi dedurre cheilliquoreFollierodispiega doppia azione,unasu’tessutimolli corrugandoli, el’altra sulsanguepromovendoilconcrementodel plasma, in

modo

-chesiorganizzaa

grumo

solido compattoastraticoncentrici.Laondesisono ve- duti fortemente contrattiitessuti fibrosi,illume

3

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(48)

34

delle arterie dimediocrevolumeristretto,equasi impervio nelpuntodellaincisione;ristrettissimo ed assolutamente impervio c passatoallo statoli-

gamcntosonelle arteriepiùpiccole.In ogni caso sièvedutalaformazionedigrumi o concrezioni dilinfaplastica, che anchenellegrandiarterie,

come

nellacarotide del cavallo(che è rimasta pervia), comincianoconeminenzepapillariformi adcreatialla

membrana

interna delvaso,epoi sidistendonodall’unoe dall’ altrocapodell’arteria ferita,organizzandosisolidamente ed in brevissimo tempo; essendo bastatisolicinque giorniallaloro consolidazione nelcavallo.

QuestaproprietàdelliquoreFollieroèsembrata allaCommissioneimportantissima,nonsoloperche dà ragionedella facoltàemostatica;

ma

ancora perchèbenestudiateleindicazionipotràforsevan- taggiosàmcntc applicarsiallacura degli aneurismi.

Lequali cose voglionoesseremeglio determinate, seguendo sperimentalmentesugli animali le di- verseepochedellaconsolidazionedellalinfapla- stica;esaminandose equandopossaessereil

grumo

riassorbito; se cquandopossa darluogoallatroìn- basiodembolia;edinqualicasiqueste proprietà possono essere rivollea vantaggio della pratica medicaedellachirurgica. Ilchesorpassandoil

mandatodellaCommissione formeràper proprio contoilsoggettodegli sludii ulterioridalla

Com-

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~

35

missionestessa, laquale ovemai oltenàrisulta- mentidegnidiesserepresentatiallaFacoltà,avrà r onore ungiornodicomunicarli.

§.

3

può ILLIQUORE FOLLIERO ESSEREADOPERATO IKTERNAMEKTEKe’FLUSSIEMORRAGICI?

La

Commissione, provatalafacoltàemostatica delliquoreFolliero, edinoltreavendoconosciuto chenonopera

come

irritantecdinfiammante,ha pensato,chepotrebbeesseresperimentatoinalcu- niflussiemorragici. Laondedistribuito alquanto liquore aciascunodei

membri

dellaCommissione,

silasciò allorocriterio diadoperarlo corneequando loro sembrasse conveniente. Simili esperimentinon

sipossonocompiere inbrevissimotempo;nòcon- viene divenire precipitosamentea concbiusioni:

eperòlaCommissione silimita per ora a nar- rarealcunifattioccorsi nellaloro clinica.

I. Ilprof.Festeggiano

, presidentedella

Com-

missione,aveva in curaunaSignoraaffettada esulcerazione carcinomatosa,chesoffrivadavaili anni, conmetrorragia,cheriapparivaditratto in tratto,volle sperimentare1’azionedel liquore.

Inunacsacerbazionedella suddetta malattianon fu possibileraffrenareTesitosanguigno, che con grave empitoscaturiva, nòcol concino,nò con

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— so-

laralania, nècon TacquadiBinelli, nècon la limoncaminerale preparatacon1'acido idroclo- rico:

ma

(Iatoilliquore.Folliero internamente alla tlosedimezz’ oncia quattro voltealgiorno

,per

ognidueore, lainetrorragiagradatamentecessò nellospazioditregiorni senzapostumoconside- revole,

meno

quello delsolitocorsodellalesione organicaprincipale.

Due

osservazioniharaccoltoilRelatoredella Commissione,edentrambenellaseconda Saladelle donnedell’Ospedaledegl’incurabili,confidata alui.

II.

La

primariguardauna donnadi

35

an- ni,napoletana,laquale in seguitodiunaborto da tre annisoffrivainetrorragia. Inogni mese costantemente percircaquindici giorniavevaab- bondante esitosanguigno,epelrestodelmese dava fuori perlevienaturali un sierosangui- nolento più o

meno

abbondante.

La

donnaera divenuta quasianemica,abbattutanelleforze,

e per dippiùsoffrivadispepsia, e laboriosadi- gestione.

Dopo

tregiorni dache erastata ac- colta nell’Ospedale lametrorragia ricomparve.

Le fuprescritto illiquoreFolliero, del quale prendeva una

dramma

per volta nel mattino,

nelmezzogiornoenella sera.

Dopo

duegiornila metrorragia era scemata,edal quarto giorno era cessata,rimanendolo scolosieroso sangui-

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(51)

nolcnto,

meno

abiiondantedel solilo.

La

donna proseguiva afaruso del rimedio, eTosservatore aspettavailritornodellaricorrenza mensile peras- sicurare reffettodelrimedio,quando latrovò partitain seguilodellavisitagenerale,senza che avessepotutoavernealtranotizia.

III.

Una

donna dicircaquaranta anni

,pochi giorni dopo venneaccolta aln. 18dellastessa sala. Soffriva aneli’essamclrorragia abitualee ricorrente, anche inseguito diripetuti aborti,

cheleavevanolasciatoun indurimentodel collo deU’utcroconesulcerazioneal musodilinea.

Le

ripetute emorragieavevanoresaladonnadeco- lorata,econ evidente malabito.

Venne

nell’0- spedalc nelforte dellametrorragia. Sele appre- stò illiquoreFollieroa quattro

dramme

algior- no,in quattro,dosi, cheprendevadilutoncl- r acquagommosa.Indue giornilametrorragia cessò; mentresecondoil solitoavrebbedovuto, prolungarsi almenoperdiecialtrigiorni. Siri- tenne ladonnaperaltredue settimane

, pren- dendoper otto giorni una

dramma

algiornodel liquore.Questa donna,al paridellaprima non fuirritatadalrimedio, la circolazionenonsiac- celerò,nè avvertìpena allostomaco.

Non

volle più trattenersiall’Ospedale;

ma

furivedutacirca tresettimanedopopressolapropria Casa, edas-

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(52)

3S

siculononesserepiùapparsa l’emorragia uterina.

L’altra osservazione appartiene al sig.Trin- cherà

membro

dellaCommissionesperimentatricc.

IV. EssariguardaunSignore,il qualeda

due

anni era sofferentediematuriaricorrente, de- terminata da congestione emorroidaria esoste- nuta davizioerpeticosenzaalcunadepravazione urinosa, daescludereilsospettodicronica mii- cositc, diulcerazione, o dialtralesionedi con- tinuo nella vcssica.Ilapatitotale ematuria a preferenza ne’mutamenti distagione, allorché si è prolungata per più settimane, ed alcune volteoltre

un

mese;equandovedevasi del tutto cper qualche giorno cessatasirinnovavafacil- mentecolsolo

moto

incarrozza.

Resi inculcaciilnitroelachina,solirimedii che ne'primi tempidellamalattiafermarono il flussosanguigno,nonmai rinfermosiè giovato deglislittici, degliemostatici,nède’piùlievia- sti'ingenti,essendoriusciti inefficaciedintollerate lelimoneeminerali, leacque

gommose

,ecose simili.

Da

più,mesisotto efficacetrattamento radicale versolametàdidicembreultimo ebbe nuova- menteil mittocruento,che stetteper piùset- timanecosiabbondante c continuo, daobbli- garlopoiaguardareillettopercirca tre mesi,

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