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Mediane e Medie CTDIvol (mGy)

6.2.2 PAZIENTI “X LARGE” E PAZIENTI “X SMALL”

Nel periodo in esame sono stati considerati alcuni pazienti “X large” e alcuni pazienti “X small”. Tra i pazienti “X large”, di particolare attenzione è risultata essere una paziente di sesso femminile di anni 46, di altezza 1,70 cm e di peso 136 kg. La paziente ha svolto un esame TC Torace con e senza mezzo di contrasto con protocollo 6.2 Trifasica fegato, in data 5/4/2017. Dall’esame è stato prodotto il seguente report (figura 6.27).

Figura 6.27: Contrast report prodotto in data 5/4/2017

Sulla base del report è chiaro che si è verificato un evento atipico (evento di limitazione di portata) a seguito di una somministrazione di 130 ml di mezzo di contrasto e 50 ml di soluzione fisiologica, con un valore di Peak preassure di 323 psi, quindi poco sotto il valore limite di 325 psi (questo rappresenta un caso limite).

Nel paziente con elevato peso è richiesta una maggiore somministrazione di mezzo di contrasto. In generale, i pazienti “large” hanno un maggior volume di sangue rispetto ai pazienti “small” e ciò comporta una maggiore diluizione di mezzo di contrasto nel sangue

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con conseguente diminuzione dell’enhancement: per avere il risultato, il paziente “large” richiede un carico maggiore di iodio. Lo schema più comunemente usato per aggiustare la massa di iodio per il peso del paziente è l’uso di una scala lineare 1:123. Questo rapporto non è però accurato con i pazienti obesi perché la massa grassa è meno vascolarizzata rispetto a visceri e muscoli e quindi, dà un contributo minore nella diluizione del mezzo di contrasto nel sangue. Per superare queste limitazioni sono stati proposti altri parametri da considerare per la valutazione della massa magra e della superficie corporea.

Per le acquisizioni a un paziente obeso si devono considerare anche lo spessore sottocutaneo e il grasso viscerale che possono causare un assorbimento dei raggi e dunque, un peggioramento della qualità delle immagini, specie nelle applicazioni addominali (figura 6.28 e figura 6.29); motivo per il quale la dose di iodo somministrata dovrebbe essere maggiore.

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Un caso totalmente opposto è stato il riscontro di un report di un paziente “X small”. Il paziente in questione è di sesso maschile, di anni 67, di altezza 1,66 cm e di peso 40 kg e ha svolto un esame TC Tenue con protocollo 6.2 Trifasica fegato in data 24/3/2017. Dall’esame è stato prodotto il seguente report (figura 6.30).

Figura 6.30: Contrast report prodotto in data 24/3/2017

La procedura d’iniezione non è stata completata a causa di una limitazione di portata con conseguente disarmo. La quantità di mezzo di contrasto prevista era di 90 ml, valore minore rispetto a quello del paziente visto sopra proprio perché i pazienti “small” hanno un volume di sangue minore e una minore quantità di tessuto da perfondere (figura 6.31 e figura 6.32).

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75 6.2.3 PAZIENTI PEDIATRICI

Al di fuori del periodo di studio abbiamo preso il caso relativo ad un paziente pediatrico di sesso femminile, di 16 mesi, di 60 cm di altezza e di peso 12 kg, che ha svolto un esame TC Addome completo con e senza mezzo di contrasto in data 30/6/2017. Dall’esame è stato ricavato il seguente Contrast report (figura 6.33).

Figura 6.33: Contrast report prodotto in data 30/6/2017

L’esame non ha comportato nessun tipo di errore a seguito della somministrazione di 21,8 ml di mezzo di contrasto e 9,9 ml di soluzione fisiologica. La quantità di mezzo di contrasto utilizzata è molto ridotta, se paragonata a quella degli esami di individui adulti già esaminati, proprio a causa dell’età del soggetto. Si noti anche come la velocità di erogazione sia di soli 2,08 ml/s e l’impiego di un catetere di diametro più piccolo (Gauge 20) rispetto a quelli usualmenti utilizzati in individui adulti (Gauge 18).

76 6.2.4 INVERSIONE DI SIRINGHE

Nel periodo di studio non sono stati trovati casi di inversione di siringhe. Nonostante ciò è bene esaminare le caratteristiche dei report anche in questa situazione. Il report, in caso di inversione di siringa, si presenta in questo modo (figura 6.34).

Figura 6.34: Report di un caso di inversione di siringhe, prodotto da Certegra®

Con il termine “inversione di siringhe” si indica l’errato caricamento delle due siringhe da parte dell’operatore. L’iniettore presenta due siringhe, la prima relativa al fluido A, ossia il mezzo di contrasto, la seconda relativa al fluido B, ossia la soluzione fisiologica. Se si inverte il caricamento dei due liquidi, riempiendo la siringa A di soluzione fisiologica e la siringa B di mezzo di contrasto, i grafici di flusso e di pressione assumono l’andamento mostrato in figura 6.34. Mentre il grafico di flusso non si discosta dalla normalità, quello di pressione mostra chiaramente un andamento invertito rispetto al normale.

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La prima curva che solitamente corrisponde al mezzo di contrasto, in questo caso descrive l’andamento pressorio della soluzione fisiologica; questa determina una minore resistenza, raggiungendo dei valori pressori più bassi rispetto al mezzo di contrasto, poiché è caratterizzata da una viscosità decisamente più bassa rispetto a quest’ultimo. Di conseguenza, data l’elevata viscosità del mezzo di contrasto, la seconda curva mostra un picco pressorio molto più alto rispetto a quello raggiunto da una normale iniezione di soluzione fisiologica. Da notare che in questo caso il sistema non genera nessun allarme, se non un grafico “invertito”, come appena descritto, non essendo in grado di distinguere la natura del liquido presente in siringa.

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