• Non ci sono risultati.

Tutti i componenti usati in questo progetto sono di facile re¬

peribilità. All’esclusivo scopo di agevolare i lettori interessati alla costruzione, informiamo che pos¬

sono rivolgersi alla Kit Shop (C.so Vitt. Emanuele, 15 - Mila¬

no) che offre, dietro versamento su vaglia postale, la scatola di montaggio completa di auricolare al prezzo di lire 4.800.

e amplificato. Il condensatore ce¬

ramico C3 da 4.700 pF elimina la componente residua di alta fre¬

quenza.

Tramite C4 il segnale viene quindi applicato alla base del tran¬

sistore TR2 il quale è un elemen¬

to al silicio di media potenza.

Come già TRI anche questo transistore eleva il livello del se¬

gnale tanto che quest’ultimo ri¬

sulta in grado di pilotare l’alto¬

parlante o l’auricolare da 8 Ohm che rappresenta il carico di collet¬

tore. La resistenza di base R3 uni¬

tamente alla resistenza di emetti¬

tore R4 garantisce una perfetta polarizzazione del transistore. 11 condensatore C5 ha il compito di limitare la banda passante per eli¬

minare componenti residue di alta frequenza ed evitare il pericolo, sempre presente in questo tipo di circuiti amplificatori, di autoscil- lazioni. Il condensatore elettroliti- co C4, collegato in parallelo alla resistenza di emettitore, annulla la controreazione in tensione in¬

A sinistra, struttura della bobina LI, la sua realizzazione deve essere eseguita con la massima cura. In basso, disposizione dei terminali

di TRI e TR2 visti da sotto e riproduzione in dimensioni naturali del circuito stampato. *>

C

trodotta dalla resistenza R4, con¬

troreazione che altrimenti pro¬

vocherebbe una notevole ridu¬

zione dell’amplificazione di que¬

sto stadio. Anche se durante il funzionamento la temperatura del transistore TR2 aumenta legger¬

mente, non è necessario munire questo componente di aletta di raffreddamento. La tensione di a- limentazione del ricevitore è di 9 volt; tuttavia, alimentando l’ap¬

parecchio con una tensione di 6 volt non si riscontra alcun incon-

35

veniente salvo un leggero abbas¬

samento della potenza di uscita.

Il montaggio

Tutti i componenti del radio- ricevitore trovano posto su una basetta stampata delle dimensioni di mm 100 x 30. La maggior par¬

te dello spazio è occupato dalla bobina di sintonia e dal condensa¬

tore variabile. Per consentire una facile e sicura installazione del ri¬

cevitore all’interno di un qualsia¬

si contenitore, in prossimità dei due lati minori della basetta sono stati realizzati due fori del diame¬

tro di 3,5 millimetri. Il cablaggio non dovrebbe presentare alcuna difficoltà; anche coloro che sono alle prime esperienze in questo campo dovrebbero riuscire a por¬

tare felicemente a termine la rea¬

lizzazione. Il circuito, infatti, oltre a non essere per nulla critico, im¬

piega un numero limitato di com¬

ponenti, cosa questa importantis¬

sima in quanto maggiore è il nu¬

mero dei componenti maggiore ri¬

sulta anche la probabilità di com¬

mettere errori.

Date le dimensioni ridotte la basetta stampata potrà essere rea¬

lizzata in breve tempo: tra le mol¬

teplici soluzioni per risolvere que¬

sto problema, particolarmente va¬

lido per coloro che sono alle pri¬

me armi si rivela l'impiego delle strisce e delle isole autoadesive prodotte dalla Mecanorma e repe¬

ribili in quasi tutti i negozi che trat¬

tano componenti elettronici. Con l’ausilio di questi prodotti la rea¬

lizzazione del circuito stampato diventa veramente un gioco da ra¬

gazzi. Un altro sistema particolar¬

mente adatto per i principianti consiste nel tracciare le piste con le apposite penne ad inchiostro protettivo. Recentemente sono sta¬

te poste in commercio anche in I- talia delle penne di facile impie¬

go e di lunghissima autonomia.

Qualunque sia il sistema adottato, prima di tracciare le piste si do¬

vrà pulire accuratamente la pia¬

strina con una delle apposite so¬

stanze sgrassanti o con un batuffo¬

lo di cotone imbevuto d’alcool;

questa operazione dovrà essere ri¬

petuta anche dopo la corrosione.

I fori dovranno essere realizzati con un trapano ad alta velocità munito di una punta del diametro di I millimetro. Ultimata la rea¬

lizzazione della basetta si potrà iniziare il cablaggio vero e pro¬

prio inserendo e saldando i com¬

ponenti sulla basetta. Durante que¬

sta fase, per evitare possibili erro¬

ri è indispensabile avere costan¬

temente sott'occhio sia lo schema elettrico del ricevitore che il pia¬

no di cablaggio.

Si inizierà, come al solito, con le resistenze e i condensatori; per evitare saldature difettose, dai ter¬

minali delle resistenze dovrà es¬

sere asportato lo strato di ossido che generalmente li ricopre. Tut¬

te le resistenze devono essere in grado di dissipare una potenza di 1/2 W; per quanto riguarda la tolleranza, questa potrà essere mol¬

to ampia al punto che potranno essere utilizzate resistenze al 20%.

?

Isolatori

,T

AP_

PILA

( 7 *

Presa a -Terra» del

ricevitore

36

Prototipo a realizzazione ultimata.

Per ottenere un elevato rendimento consigliamo di fornire i'appareccio di una buona antenna e di una valida presa di terra:

nel disegno della pagina precedente trovate un possibile esempio.

La saldatura delle resistenze e dei condensatori non deve preoccupa¬

re in quanto questi componenti difficilmente possono essere dan¬

neggiati dal calore del saldatore.

Nel saldare il condensatore elet¬

trolitico C6 occorre verificare che i terminali siano stati inseriti cor¬

rettamente che cioè siano state ri¬

spettate le polarità previste nel piano di cablaggio e nello schema elettrico.

Come già accennato, il conden¬

satore variabile CI dispone di due

sezioni di differenti capacità; que¬

sto componente dispone altresì di tre terminali uno dei quali rappre¬

senta l’elemento comune delle due sezioni. Questo terminale è facil¬

mente riconoscibile in quanto è collocato in posizione centrale ed inoltre è collegato elettricamente alla carcassa del condensatore; il secondo terminale è anch’esso fa¬

cilmente identificabile in quanto è collegato alla sezione di maggio¬

re capacità, alla sezione cioè con il maggior numero di lamine. Nel

condensatore variabile da noi im¬

piegato tale terminale si trova al¬

la sinistra osservando frontalmen¬

te il condensatore.

Successivamente dovranno es¬

sere saldati i due transistori i qua¬

li. essendo elementi al silicio, te¬

mono il calore del saldatore in mi¬

sura minore rispetto ai transistori al germanio.

Ciononostante la saldatura di questi elementi dovrà essere ef¬

fettuata nel più breve tempo pos¬

sibile; per consentire una efficace dispersione del calore è consiglia¬

bile lasciare trascorrere 20-30 se¬

condi tra la saldatura di un termi¬

nale e l’altro. La bobina di sinto¬

nia LI è l’unico componente che deve essere autocostruito. Questo elemento utilizza un bastoncino di ferrite della lunghezza di 70-80 millimetri e del diametro di 8 millimetri. Attorno a tale suppor¬

to dovranno essere avvolte 100 spire di filo smaltato di rame del diametro di 0,25 mm.

Alla 30’ spira dovrà essere rea- 37

lizzata una presa intermedia. In pratica si dovranno realizzare due avvolgimenti accostati (uno di 30 e l’altro di 70 spire) come si vede nelle illustrazioni.

La bobina dovrà essere fissata saldamente alla basetta con dell’a¬

desivo universale. Nel nostro pro¬

totipo (per consentire una facile sostituzione della bobina con al¬

tre con diverso numero di spire) la bobina di alta frequenza è sta¬

ta fissata alla basetta con della ce¬

ra. Dopo aver saldato anche i ter¬

minali della bobina (ricordarsi di asportare dalle estremità dei ter¬

minali lo strato di smalto!) si po¬

trà dare tensione al circuito.

L’apparecchio non necessita di alcuna messa a punto: se duran¬

te il montaggio non sono stati commessi errori, il ricevitore fun¬

zionerà di primo acchito. Natu¬

ralmente il ricevitore dovrà esse¬

re collegato ad un'adeguata an¬

tenna e ad una valida presa di terra.

FINE

Via L. Lotto, 1 - tei. (035) 222258

24100 BERGAMO

Documenti correlati