Il ricevitore radio ha il compi¬
to di separare i segnali di bassa frequenza (segnali audio) dalle onde radio; prima tuttavia il rice¬
vitore deve selezionare i numero¬
si segnali radio che colpiscono la antenna. Tale compito è affidato a! circuito di sintonia.
11 processo che subisce il segna¬
le radio nel ricevitore è l’opposto di quello che avviene nel trasmet¬
titore. In quest'ultimo apparec¬
chio il segnale di bassa frequenza, cioè il segnale prodotto dal micro¬
fono, modula — generalmente in ampiezza — il segnale di alta fre¬
quenza prodotto dallo stesso tra¬
smettitore. Il segnale che ne de¬
riva viene quindi amplificato e ir¬
radiato dall'antenna.
Nel ricevitore la componente di bassa frequenza viene separata dal¬
la componente di alta frequenza la quale, assolta la funzione di trasportare attraverso l'etere l’in¬
formazione, viene inviata a massa.
La separazione dei due segnali av¬
viene in modo molto semplice. In un primo momento, per mezzo di un diodo, viene eliminata la se¬
mionda negativa del segnale ra¬
dio modulato; successivamente una resistenza e un condensatore 31
di valori opportuni provvedono ad eliminare la componente residua di alta frequenza. Il segnale di bassa frequenza così ottenuto vie¬
ne quindi amplificato e inviato al trasduttore acustico (altoparlante, cuffia ecc.).
Analisi del circuito
Il ricevitore, pur impiegando due soli transistori, è in grado di pilotare un altoparlante da 8 Ohm o un auricolare di uguale impe¬
denza. La potenza di uscita, ov¬
viamente, non è elevata ma suffi¬
ciente per un corretto ascolto. Le onde elettromagnetiche quando colpiscono l'antenna generano in essa una debolissima tensione che non è altro che il segnale radio e- messo dal trasmettitore.
L’antenna riveste quindi una importanza^ fondamentale nel¬
la ricezione dei segnali radio. Se l’antenna è costituita unicamente da un conduttore, i segnali radio che essa capta con maggiore in¬
tensità sono quelli la cui lunghez¬
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za d'onda corrisponde alla lun¬
ghezza in metri del conduttore.
Tutti i ricevitori per funzionare debbono quindi avere un'anten¬
na. In alcuni casi, come nelle ra¬
dioline portatili a transistor, l'an¬
tenna non è visibile in quanto co¬
stituita da un bastoncino di ferrite che si trova all’interno dell'ap¬
parecchio.
All'antenna giungono numerosi segnali radio che debbono essere selezionati prima di essere ampli¬
ficati e rivelati. A ciò provvede il circuito di sintonia composto dalla bobina LI e dal condensa¬
tore Cl. Questo circuito invia a massa tutti i segnali radio ad ec¬
cezione di quelli la cui frequenza corrisponde alla frequenza carat¬
teristica del circuito stesso. La fre¬
quenza caratteristica dipende ov¬
viamente dalla induttanza di L1 e dalla capacità di Cl.
La formula che consente di ri¬
cavare il valore della frequenza, conoscendo i valori di questi due componenti, è la seguente:
1 Frequenza = -—
2iz y/Lì Cl Per variare la frequenza carat¬
teristica del circuito è sufficiente variare la capacità di Cl o l’in¬
duttanza di LI; in questo modo risulta possibile esplorare comple¬
tamente una o più gamme d'onda.
Nel nostro caso, come in qua¬
si tutti i ricevitori, per variare la frequenza de! circuito di sintonia si agisce sul condensatore Cl il quale deve quindi essere di tipo variabile. II condensatore variabi¬
le utilizzato nel nostro ricevitore dispone di due sezioni di cui una sola, quella di maggiore capacità, viene utilizzata. Il condensatore presenta una capacità massima di 365 pF. sufficiente per esplora¬
re l'intera gamma delle onde me¬
die che è compresa tra 600 e 200 metri (0.5 - 1,5 MHz).
Il segnale selezionato dal cir¬
cuito di sintonia viene prelevato dal condensatore ceramico C2 ad una presa intermedia della bobi-
Segnale rivelato e filtrato Segnale
rivelato
La rivelazione
Quando il segnale radio arriva allo stadio di ingresso del ri¬
cevitore il segnale RF, che è servito da mezzo di trasporto per l'informazione in BF, de¬
ve essere soppresso. Nella se-
a
uenza dei tre disegni vedete processo subito dal segnale radio perché si possa riprodur¬re in altoparlante l'informazio- nc modulante.
Segnale in antenna
na LI e inviato alla base del tran¬
sistore TRI. Il condensatore C2, mentre lascia passare i segnali al¬
ternati come quello radio che giunge dall’antenna, blocca la ten¬
sione continua evitando così che la base del transistore TRI venga cortocircuitata a massa tramite la bobina LI la cui resistenza am¬
monta a pochi ohm. Se si verifi¬
casse tale ipotesi il transistore non potrebbe funzionare in quanto non potrebbe essere polarizzato correttamente. Questo primo tran¬
sistore svolge una duplice funzio¬
ne,- esso, infatti, oltre ad ampli¬
ficare il segnale radio separa da esso la componente-di bassa fre¬
quenza cioè il segnale audio.
Quest’ultimo compito, nella qua¬
si totalità dei radioricevitori com¬
merciali, è affidato-ad un diodo separato; nel nostro apparecchio la rivelazione è sempre affidata ad un diodo ma questo diodo è rap¬
presentato dalla giunzione base-e¬
mettitore del transistore TRI. La corretta polarizzazione del primo transistore è garantita dalla resi¬
stenza RI la quale introduce an¬
che una limitata controreazione che contribuisce a rendere più li¬
neare il funzionamento del tran¬
sistore specie quando, per effetto di una variazione di temperatura (ambientale o intrinseca del tran¬
sistore), varia il valore del coeffi¬
ciente di amplificazione in cor¬
rente (beta) dello stesso transisto¬
re. La resistenza R2 rappresenta il carico di collettore di TRI; su questo terminale è presente il se¬
gnale di bassa frequenza rivelato 33
IL MONTAGGIO DEL RICEVITORE PER ONDE MEDIE
Componenti
RI = 680 KOhm 1/2 W R2 = 4,1 KOhm 1/2 W R3 = 18 KOhm 1/2 W R4 = 10 Ohm 1/2 W
CI = 365 pF variabile C6 = 50 F 12 VL C2 = 100.000 pF ceramico TRI = BC 108 B o eq.
C3 = 4.700 pF ceramico TR2 LI
2N 1711 o eq.
vedi testo C4 = 100.000 pF ceramico API — 8 Ohm C5 = 4.700 pF ceramico AL = 9 Volt
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