• Non ci sono risultati.

Comune di Ferrara

2.3. Percorso sanitario di agevolazione per l’iscrizione al SSN di richiedenti o titolari d

protezione internazionale

La Cooperativa Sociale Camelot, partner del progetto finanziato dal Fondo Europeo per i Rifugiati (FER ) “DiversaMente”, programma annuale 2010, volto alla creazione di una rete nazionale per l’accoglienza e la riabilitazione di richiedenti asilo e rifugiati portatori di disagio mentale, è stato partner di un ulteriore progetto FER sempre del 2010 : “Salut-are: formare, confrontare, cambiare per migliorare i servizi di tutela socio-sanitari rivolti ai richiedenti e titolari di protezione internazionale”. Dall’esperienza ottenuta, in particolar modo da questo secondo progetto, il quale ha previsto un corso di formazione per operatori socio-sanitari della durata di 20 ore, volto a garantire una formazione specifica rispetto alle problematiche di accesso, emersione e presa in carico delle vulnerabilità tipiche dei RTPI, sono emerse alcune considerazioni e necessità di azioni immediate. In seguito a questo e contemporaneamente alle analisi condotte dallo Sportello Richiedenti Asilo, all’interno del CSII, è emerso che buona parte degli utenti afferenti al servizio, e quindi richiedenti, presentano difficoltà per ciò che riguarda l’accesso alle procedure di iscrizione al SSN. Le particolare vulnerabilità riscontrate all’interno della categoria dei RTPI evidenziano la necessità di una presa in carico di natura sanitaria, in alcuni casi immediata, e quindi l’iscrizione all’anagrafe sanitaria spesso risulta un ostacolo alla realizzazione dei percorsi di diagnosi e riabilitazione.

Da queste osservazioni la Cooperativa Sociale Camelot ed il CSII hanno concordato e sottoscritto con lo Sportello Unico Distrettuale Azienda Usl Ferrara, un protocollo di intesa in merito all’agevolazione per l’iscrizione al SSN di richiedenti o titolari protezione internazionale.125

Il protocollo prevede, quindi, che per gli utenti che accedono allo Sportello Richiedenti Asilo e che non risultano iscritti al SSN, l’operatore di sportello, assieme all’utente, compila l’apposito modulo (Allegato 2) dove ai sensi dell’art.34 del

125 Protocollo di Intesa: “Percorso sanitario di agevolazione per l’iscrizione al SSN di richiedenti o titolari protezione internazionale”. Allegato

D.Lgs. 286/98126, si richiede l’iscrizione al SSN e si indicano tre nominativi di medici di medicina generale da intendersi come preferenza in base alla vicinanza dal domicilio dichiarato rispetto alla scelta del proprio medico di famiglia. Dopo la compilazione all’utente viene rilasciato l’apposito modulo ( Allegato 2) assieme alla mappa per l’orientamento ai servizi socio-sanitari per i richiedenti asilo della città di Ferrara affinché la persona possa recarsi presso lo Sportello Unico Distrettuale dell’Ausl.

L’operatore dello Sportello Unico Distrettuale dell’Ausl riceve l’utente, che consegnerà l’apposito modulo e, una volta verificati i requisiti, iscrive l’utente al SSN ed assegna il medico di medicina generale, dando precedenza alle preferenze indicate nel modulo stesso.

Questo protocollo, sottoscritto nel Giugno del 2012, viene utilizzato in particolar modo per gli utenti che si recano presso lo Sportello del CSII e non agli ospiti dei centri di accoglienza essendo questi ultimi sottoposti ad un differente percorso sanitario, “obbligatorio”, che prevede una presa in carico da parte degli operatori dei differenti centri e sottopone gli ospiti ad uno screening sanitario che prevede determinati controlli e vaccinazioni(vedi primo percorso presentato).

Questo percorso si inserisce all’interno delle azioni intraprese dalla Cooperativa per il superamento delle barriere culturali o meglio difficoltà linguistiche, in cui le problematicità maggiori si riscontrano nella relazione operatore, in questo caso sanitario, ed utente. Quest’ultimo, presentandosi presso lo Sportello dell’Ausl con un modulo pre-compilato e riconoscibile dall’operatore sanitario per l’intestazione presente e la firma dell’operatore dello Sportello Richiedenti Asilo, riuscirà ad ottenere l’iscrizione al SSN senza trovare le difficoltà che riscontrerebbe se dovesse avviare la procedura da solo. Agevolando in questo modo la relazione operatore– utente, per quanto riguarda l’iscrizione al SSN il modulo fornito risulta di estrema importanza, dal momento che l’operatore riesce fin da subito a capire di che cosa l’utente ha bisogno senza perdere tempo nel tentativo di capire le necessità dell’ utente.

126 L’art. 34 c.1 lett.b del D.Lgs. 286/98 ( cosiddetto Testo Unico) garantisce il diritto all’iscrizione al

Servizio Sanitario Nazionale agli stranieri regolarmente soggiornanti o che abbiano chiesto il rinnovo del titolo di soggiorno, per lavoro subordinato, per lavoro autonomo, per motivi familiari, per asilo politico, per asilo umanitario, per richiesta di asilo, per attesa adozione, per affidamento, per acquisto della cittadinanza.

Questo tipo di percorso ad oggi viene applicato a tutti gli utenti che si recano presso lo Sportello Richiedenti Asilo, anche nel caso in cui i motivi dell’utilizzo di questo servizio non riguardino richieste o informazioni relative all’iscrizione all’anagrafe sanitaria. Sicuramente l’operatore non potrà, per motivi di tempo, effettuare un orientamento sanitario per ogni utente che si reca presso lo Sportello ma nel momento in cui questo richiederà informazioni relative all’ambito sanitario o l’operatore noterà che l’utente si trova in uno stato di malessere, chiederà se utilizza i servizi sanitari e se è iscritto al SSN.

Questa procedura ha riscontrano nell’ultimo anno un miglioramento da un punto di vista numerico dei RTPI iscritti all’anagrafe sanitaria anche se, l’effettivo utilizzato del medico di medicina generale, si pensa sia ancora limitato se non scarso.127 Quest’ultimo aspetto è generalmente giustificato dalla diversa idea o concezione che lo straniero ha riguardo l’utilizzo del medico di base. Molti sono gli stranieri, in generale, che si recano presso il medico o utilizzano i servizi sanitari solo nel momento in cui le condizioni di salute risultano gravi.

Il rapporto con le strutture sanitarie e il personale medico per gli immigrati è assai problematico poiché nel paese d’origine spesso non esiste la medicina di base che agisce nel quotidiano, ma invece esiste solo medicina d’emergenza. L’immigrato sembra quindi fare i conti con la medicina solo nei casi di emergenza manifesta, andando al pronto soccorso.

Questo problema secondo gli operatori va affrontato sensibilizzando i migranti a rapportarsi quotidianamente con la medicina, attraverso il medico di base. Da qui nasce la seconda funzione del progetto ovvero fornire indicazioni sulla figura del medico di base e come utilizzare questo servizio.

All’interno di questo percorso ancora molte sono le difficoltà riscontrate ma un elemento centrale è rappresentato dalla disponibilità dell’Azienda Usl. La presenza continuativa degli stessi operatori presso gli stessi sportelli permette, da un lato una continuità lavorativa e un consolidamento delle conoscenze quindi dei progetti e percorsi attivati ma anche, un miglioramento nel rapporto tra operatori dei diversi enti che, conoscendosi, riescono più velocemente a superare le problematicità che si potrebbero creare.

2.4. Informazione ed offerta attiva del test HIV

Documenti correlati