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4) Unione Territoriale Intercomunale delle Valli e delle Dolomiti Friulane

4.2 Piano di intervento dell’Unione

Come abbiamo visto, le UTI non sono uno strumento di accorpamento, volto a minare l’identità delle singole unità che lo compongono, ma bensì racchiudono al loro interno la volontà di gestire insieme risorse e servizi.

L’UTI delle Valli e delle Dolomiti Friulane ha tra i suoi obiettivi fondamentali la crescita e il rilancio del territorio, non sono dal punto di vista economico, ma anche da quello sociale e culturale.

Affinché essa possa raggiungere tali obiettivi si avvale di uno strumento prezioso: il Piano dell’Unione85.

Il Piano, a scadenza triennale, definisce le politiche e gli interventi dell’Unione, volti alla razionalizzazione delle risorse.

Non si compone di solo un insieme di numeri e statistiche, ma bensì è frutto di un lavoro che coinvolge direttamente le realtà locali.

Come da testimonianza del Direttore Luciano Gallo, l’Unione ha senso nella misura in cui i Sindaci dei comuni appartenenti ad essa si pongono l’obiettivo di migliorare la vita dei cittadini del territorio.

Il modello di governance deve conformarsi al territorio circostante, al fine di intraprendere un futuro d’insieme in una logica di rete.

A tale proposito il Diretto Gallo, definisce le principali caratteristiche che connotano l’UTI delle Valli e delle Dolomiti Friulane:

- Distribuita; - Collegata; - Cooperativa;

85Piano dell’Unione, consultato in data 29 aprile 2019, disponibile online:

http://www.vallidolomitifriulane.utifvg.it/fileadmin/user_vallidolomitifriulane/Amministrazione_Trasparente /Atti_generali/PIANO_DELL_UNIONE_2018_2020.pdf

88 - Collaborativa.

In questa rete, pensata in maniera non centralizzata, non esistono dei punti collegati ad un insieme ma punti che si incontrano in un determinato ambiente, che a sua volta interagisce e si interfaccia con le realtà limitrofe; che collabora con il settore economico finanziario e che sia espressione della comunità.

Questa rete, pensata appunto come distribuita, comprende che le funzioni che sono state trasferite/delegate all’UTI nel caso in cui siano indirizzate al cittadino, debbano trovare risposta nel municipio: ne è testimonianza il progetto Sportello Cittadino.

La governance dell’Unione, predispone anche lo sviluppo del territorio e a tale proposito, da parte dei Sindaci essere i motori delle politiche di sviluppo ha significato dare vita ad un tavolo multi-attore e multilivello chiamato “Il Tavolo dell’Alleanza per lo Sviluppo”86.

Questo tavolo, non stabilito dalla legge, si compone di 30 attori che rappresentano il mondo delle istituzioni, delle camere di commercio, dell’economia, della società civile e delle associazioni.

Insieme, il tavolo, concorda alla pari le politiche ed è il soggetto che per primo approva il Piano dell’Unione.

Su questa idea è nato un incontro, la cui prima edizione risale ad aprile 2017, dal titolo: “La Carica dei 101 – l’Unione è la forza per lo sviluppo del territorio”.

L’avvenimento, promosso dal Direttore Luciano Gallo, è stato un momento fondamentale per la pianificazione dell’UTI e ha coinvolto circa 250 personalità di spicco dell’impresa, delle istituzioni, delle associazioni e altre realtà direttamente collegate all’Unione.

A tale proposito si riporta una citazione tratta dal Notiziario delle Valli e delle Dolomiti Friulane:

“Il Piano dell’Unione, con un programma di sviluppo così approfondito e dettagliato, non sarebbe stato possibile senza aver ascoltato le voci di chi il territorio lo vive, di chi ci lavora e di chi opera per la sua promozione e sviluppo”.87

86 L'Alleanza Territoriale per lo Sviluppo delle VDF è una realtà, consultato in Notiziario delle Valli e delle

Dolomiti Friulane , consultato in data 29 aprile 2019, disponibile online:

https://www.vallidolomitifriulane.it/Notizie/L-Alleanza-Territoriale-per-lo-Sviluppo-delle-VDF-e-una-realta

87 Citazione tratta da Le Basi del Piano dell’Unione, in Notiziario Valli e Dolomiti Friulane, 31 agosto 2017,

consultato in data 29 aprile, disponibile online: https://www.vallidolomitifriulane.it/Valli-e-Dolomiti- Friulane/Le-basi-del-Piano-dell-Unione

89 Come si legge dal Notiziario 88, i punti fondamentali dell’incontro erano:

- Impresa; - Paesaggio; - Coesione; - Istruzione.

All’interno di ognuno di questi, sono stati selezionati 20 argomenti di interesse per il rilancio del territorio.

Per ogni tematica è poi stato istituito un tavolo di discussione, nel quale i partecipanti erano chiamati ad esporre le proprie considerazioni in merito, mentre esperti del settore hanno guidato le conversazioni e gestito gli interventi fatti.

I relatori presenti, hanno sapientemente raccolto le informazioni e gli spunti emersi, traducendoli poi in relazioni minuziose, volte alla redazione di interventi mirati di sviluppo del territorio.

I report, sono poi stati inviati all’Ufficio Comunicazione dell’UTI offrendo una documentazione disponibile alla cittadinanza in ogni momento.

Ad un anno dall’approvazione del Piano dell’unione è stata riconvocata la Carica dei 101, questa volta ad ottobre 201889 ed è stata un ulteriore occasione per fare rete e interrogarsi

sulle opportunità del territorio.

Ad aprire la seduta, è stata l’analisi di circa 100 interviste svolte tra luglio e settembre 2018 nel territorio, con lo scopo di individuare le strategie future.

Come messo in evidenza dal Sindaco del Comune di Montereale Igor Alzetta90,

88 Le Basi del Piano dell’Unione, in Notiziario Valli e Dolomiti Friulane, 31 agosto 2017,consultato in data

30 aprile 2019, disponibile online: https://www.vallidolomitifriulane.it/Valli-e-Dolomiti-Friulane/Le-basi-del- Piano-dell-Unione

89 La carica dei 101 2018. L’Unione fa lo sviluppo in Notiziario delle Valli e delle Dolomiti Friulane, 23

ottobre 2018, consultato in data 29 aprile 2019,disponibile online: https://www.vallidolomitifriulane.it/Valli- e-Dolomiti-Friulane/La-carica-dei-101-2018.-L-Unione-fa-lo-sviluppo

90 Testimonianza del Vice Presidente dell’UTI delle Valli e delle Dolomiti Friulane, Igor Alzetta, 20 ottobre

90 Vicepresidente, dell’UTI delle Valli e Dolomiti Friulane, la possibilità di poter usufruire di uno strumento oggettivo permette di avere una visione chiara dell’insieme. Il nuovo paradigma per lo sviluppo del territorio, ruota intorno a tre grandi punti: stato, mercato e comunità.

Tra i punti di criticità, sicuramente la preoccupazione per lo spopolamento e il calo demografico, che offrono uno scenario angosciante.

Per superare queste problematiche è necessario che il territorio diventi attrattivo non solo per l’imprenditoria ma bensì anche per le famiglie, i giovani e gli anziani ai quali è necessario poter dare considerazione adeguata.

Per fare ciò è necessario offrire servizi qualificati anche nei comuni a ridotte dimensioni e geograficamente più lontani.

Trova spazio in questo contesto, come si apprende dal Notiziario e come da testimonianza del Direttore Gallo, la visione delle “Valli Generative” 91.

In riferimento a quanto appreso dai due incontri e al fine di arrivare ad una visione unitaria ed identitaria, è stato proposto agli attori delle Carica dei 101 di proporsi come motori di “Generatività Sociale”92.

Lo scopo è quello di realizzare un progetto ambizioso, migliorando l’attrattività, la coesione, la conservazione e la qualità della vita in questo territorio, in un’ottica che comprenda anche il recupero dell’identità storica, artistica ed enogastronomica.

Il Notiziario dell’Aprile 2018, esplica inoltre i quattro temi fondamentali, attraverso i quali si è articolato il dibattito sono stati93:

• Impresa Sostenibile del Bello, Buono e Ben Fatto; • Il Paesaggio delle Valli e Dolomiti Friulane; • La Terra delle opportunità per tutti;

91 La carica dei 101 2018. L’Unione fa lo sviluppo in Notiziario delle Valli e delle Dolomiti Friulane, 23

ottobre 2018, consultato in data 1 maggio 2019, disponibile online: https://www.vallidolomitifriulane.it/Valli- e-Dolomiti-Friulane/La-carica-dei-101-2018.-L-Unione-fa-lo-sviluppo

92 Ibidem 93 Ibidem

91 • Unione distribuita, collegata, collaborativa e cooperativa.

Analizzando questi punti, sono poi stati individuati delle progettualità per lo sviluppo del territorio, come ad esempio la riqualificazione del bosco, il cicloturismo e il welfare per gli anziani.

Secondo il Direttore Gallo, tante sono le sfide che deve affrontare l’Unione, al fine di concretizzare quanto teorizzato, non solo dal punto di vista organizzativo ma anche da quello economico – finanziario e della comunicazione.

Da queste progettualità emerge una visione condivisa che necessita di argomentazioni che mettano d’accordo tutte le realtà coinvolte, al fine di misurare l’impatto che esse hanno sul territorio.

Dal punto di vista organizzativo, un’altra sfida concerne il cambio generazionale. La realizzazione di concorsi per l’assunzione di personale è un tema molto delicato in quanto gli ultimi risalgono al dopo terremoto del 1976 e necessitano di documentazione e materiale aggiornato di nuova edizione.

Ciò che risulta molto più importante però è creare una sensibilità condivisa, volta ad incentivare la popolazione residente al fine di avvicinarla al territorio, così da poter investire in modo efficiente ed efficace.

Creare le motivazioni giuste è alla base della crescita ed è il punto di arrivo del progetto dell’Unione delle Valli e delle Dolomiti Friulane, che fa dell’interazione partecipativa il suo cavallo di battaglia.