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111111 Il   Piano   Triennale   di   Prevenzione   della   Corruzione   e  Trasparenza

Nel documento Azienda USL Toscana nord ovest (pagine 26-30)

In considerazione del quadro normativo emerso a seguito dell’entrata in vigore della legge n. 

190/2012 e dei decreti legislativi n. 33/2013 e n. 39/2013, nonché le successive indicazioni da  parte   di   Anac,   il   Piano   è   concepito   anche   come   momento   di   sintesi   degli   strumenti   di 

performance, agli standard di qualità dei servizi, alla trasparenza e integrità ed alle misure in  tema di prevenzione e contrasto della corruzione.

Il Piano Nazionale Anticorruzione, approvato con Delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione,  che è atto di indirizzo per le Pubbliche Amministrazioni ha infatti ribadito che la gestione del  rischio   è   parte   integrante   di   tutti   i   processi   decisionali,   in   particolare   dei   processi   di  programmazione,   controllo   e   valutazione   ed   in   tal   senso   occorre   garantire   una   sostanziale  integrazione tra il processo di gestione del rischio ed il ciclo di gestione della performance.

E’   naturale   che   alle   misure   previste   nel   Piano   debbano   corrispondere   obiettivi   specifici   ed  integrati   nel   presente   Piano   della   Performance   e   nella   misurazione   e   valutazione   della  performance organizzativa e individuale e conseguentemente tenere conto:

­ dell’attuazione   delle   misure   programmate   nel   Piano   aziendale   per   la   prevenzione   della  corruzione e per la Trasparenza

­ della effettiva partecipazione delle strutture e dei singoli dipendenti alle varie fasi del processo  di individuazione, analisi e gestione del rischio

­ del grado di collaborazione con il Responsabile per la prevenzione della corruzione e con la  Responsabile   Trasparenza,   per   l’effettiva   realizzazione   di   azioni   integrate   in   materia   di  anticorruzione e trasparenza.

La necessaria coerenza tra il Piano della Performance ed il Piano Triennale per la Prevenzione  della Corruzione e per la Trasparenza sarà quindi assicurata con modalità tali che l’attuazione  della   trasparenza   e   dell’integrità   costituisca   una   responsabilità   organizzativa   oggetto   di  valutazione collettiva e individuale. In particolare, mediante:

­ l’inserimento   sistematico   e   diretto   nel   sistema   di   valutazione   previsto   dal   Piano   della  Performance di obiettivi direttamente correlati alle misure contenute nel Piano aziendale per  la prevenzione della corruzione e per la Trasparenza, che contiene le misure da adottare e gli  adempimenti previsti in materia;

In tal senso si intendono integralmente recepiti gli obiettivi relativi all’anticorruzione e trasparenza  organizzativi  volti a  prevenire  il  rischio  e  porre in  essere  tutte  le  azioni  necessarie  a  livello  aziendale per la prevenzione e repressione della illegalità, descritte all’art. 5 del Piano come  condizionamento   improprio   di   interessi   particolari:   occorre   cioè   avere   riguardo   ad   atti   e  comportamenti che, anche se non consistenti in specifici reati, contrastano con la necessaria  cura   dell’interesse   pubblico   e   pregiudicano   l’affidamento   dei   cittadini   nell’imparzialità   delle  amministrazioni e dei soggetti che svolgono attività di interesse pubblico.

Per quanto riguarda la mappatura delle attività a rischio corruzione, con nota del Responsabile  aziendale per la prevenzione della corruzione,  tutti i Direttori di Dipartimento e/o Area sono stati  invitati ad individuare le attività a rischio corruzione e illegalità mediante apposita tabella, poi  rielaborata e completata con il Responsabile aziendale per la prevenzione della corruzione la  Responsabile   aziendale   per   la   Trasparenza     e   con   la   Posizione   Organizzativa     Ufficio  Consulenza Giuridica e supporto in materia di trasparenza e anticorruzione in incontri dedicati,  fissando specifici obiettivi alle strutture per gli anni 2020­2022 con Mappatura   dei processi a  rischio corruzione con le misure e gli obiettivi definiti per singolo Dipartimento,  allegata al Piano. 

Come  sottolineato,  occorre peraltro oltre alla  completa  Mappatura dei rischi porre in  essere 

attenzione a tutte le misure di prevenzione della corruzione che negli intenti della legge 190/2012  rivestono   un   ruolo   importante   per   regolare   le   condotte   dei   dipendenti   ed   indirizzarli   ad   una  migliore cura dell’interesse collettivo fornendo gli strumenti per evitare il compimento di illeciti e  provvedere alla corretta gestione e tutela dei beni pubblici e delle risorse affidate ai pubblici  funzionari, ovvero in particolare:

­ Codice di Comportamento – Il Codice di Comportamento dell’Azienda USL Toscana nord  ovest è stato approvato con Deliberazione n. 65 del 2018, unitamente al Piano aziendale per  la  prevenzione  della  corruzione  e  per la Trasparenza, in modo da sottolineare  la stretta  connessione   delle  previsioni   dello  stesso  Codice   e  quelle   del  Piano:  il  Codice   integra  e  disciplina il comportamento dei dipendenti in servizio, nei rapporti tra privati e nei confronti del  pubblico;   l’ambito   di   competenza   del   Codice   si   estende   non   soltanto   ai   dipendenti  dell’Azienda, ma anche a tutti i collaboratori e consulenti nonché ai collaboratori di imprese  fornitrici di beni e servizi; viene codificato tra le regole di comportamento il rispetto delle  misure di prevenzione della corruzione e l’attuazione degli obblighi di trasparenza. L’Azienda  sta procedendo all’aggiornamento del Codice per le materie per le quali la regione Toscana  ha   previsto   l’adeguamento   di   modelli   attualmente   esistenti   in   tema   di   comportamenti  ecosostenibili e utilizzo dei social network, per la quale sarà richiesta la partecipazione di tutte  le strutture.

­ Formazione – la formazione riveste un ruolo centrale sia nella costruzione del Piano per la  Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza sia, in maniera più ampia, nella diffusione  della   conoscenza   dei   temi   dell’etica   e   della   legalità   ed   in   tal   senso   è   stata   prevista   la  formazione per tutti i soggetti che a vario titolo partecipano alla creazione e alla attuazione  delle   misure,   prevedendo   obiettivi   a   livello   di   Dipartimento   e   individuale,   al   fine   di  sensibilizzare tutto il personale alle problematiche afferenti alla prevenzione della corruzione  ed alla trasparenza, intesa come misura e strumento  ad adiuvandum  di maggiore efficacia  nella prevenzione della corruzione.

­ Trasparenza – Il piano aziendale per la prevenzione della corruzione e per la Trasparenza ha  declinato gli obblighi di pubblicazione per tutte le strutture, indicando anche i nominativi dei  Dirigenti   responsabili   della   pubblicazione   per   il   settore   di   competenza,   che   si   intendono  interamente richiamati e l’individuazione degli obblighi di trasparenza anche ulteriori rispetto a  quelli previsti dalla legge, come obiettivi di prevenzione dei rischi.

Nel documento Azienda USL Toscana nord ovest (pagine 26-30)

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