In considerazione del quadro normativo emerso a seguito dell’entrata in vigore della legge n.
190/2012 e dei decreti legislativi n. 33/2013 e n. 39/2013, nonché le successive indicazioni da parte di Anac, il Piano è concepito anche come momento di sintesi degli strumenti di
performance, agli standard di qualità dei servizi, alla trasparenza e integrità ed alle misure in tema di prevenzione e contrasto della corruzione.
Il Piano Nazionale Anticorruzione, approvato con Delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, che è atto di indirizzo per le Pubbliche Amministrazioni ha infatti ribadito che la gestione del rischio è parte integrante di tutti i processi decisionali, in particolare dei processi di programmazione, controllo e valutazione ed in tal senso occorre garantire una sostanziale integrazione tra il processo di gestione del rischio ed il ciclo di gestione della performance.
E’ naturale che alle misure previste nel Piano debbano corrispondere obiettivi specifici ed integrati nel presente Piano della Performance e nella misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale e conseguentemente tenere conto:
dell’attuazione delle misure programmate nel Piano aziendale per la prevenzione della corruzione e per la Trasparenza
della effettiva partecipazione delle strutture e dei singoli dipendenti alle varie fasi del processo di individuazione, analisi e gestione del rischio
del grado di collaborazione con il Responsabile per la prevenzione della corruzione e con la Responsabile Trasparenza, per l’effettiva realizzazione di azioni integrate in materia di anticorruzione e trasparenza.
La necessaria coerenza tra il Piano della Performance ed il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza sarà quindi assicurata con modalità tali che l’attuazione della trasparenza e dell’integrità costituisca una responsabilità organizzativa oggetto di valutazione collettiva e individuale. In particolare, mediante:
l’inserimento sistematico e diretto nel sistema di valutazione previsto dal Piano della Performance di obiettivi direttamente correlati alle misure contenute nel Piano aziendale per la prevenzione della corruzione e per la Trasparenza, che contiene le misure da adottare e gli adempimenti previsti in materia;
In tal senso si intendono integralmente recepiti gli obiettivi relativi all’anticorruzione e trasparenza organizzativi volti a prevenire il rischio e porre in essere tutte le azioni necessarie a livello aziendale per la prevenzione e repressione della illegalità, descritte all’art. 5 del Piano come condizionamento improprio di interessi particolari: occorre cioè avere riguardo ad atti e comportamenti che, anche se non consistenti in specifici reati, contrastano con la necessaria cura dell’interesse pubblico e pregiudicano l’affidamento dei cittadini nell’imparzialità delle amministrazioni e dei soggetti che svolgono attività di interesse pubblico.
Per quanto riguarda la mappatura delle attività a rischio corruzione, con nota del Responsabile aziendale per la prevenzione della corruzione, tutti i Direttori di Dipartimento e/o Area sono stati invitati ad individuare le attività a rischio corruzione e illegalità mediante apposita tabella, poi rielaborata e completata con il Responsabile aziendale per la prevenzione della corruzione la Responsabile aziendale per la Trasparenza e con la Posizione Organizzativa Ufficio Consulenza Giuridica e supporto in materia di trasparenza e anticorruzione in incontri dedicati, fissando specifici obiettivi alle strutture per gli anni 20202022 con Mappatura dei processi a rischio corruzione con le misure e gli obiettivi definiti per singolo Dipartimento, allegata al Piano.
Come sottolineato, occorre peraltro oltre alla completa Mappatura dei rischi porre in essere
attenzione a tutte le misure di prevenzione della corruzione che negli intenti della legge 190/2012 rivestono un ruolo importante per regolare le condotte dei dipendenti ed indirizzarli ad una migliore cura dell’interesse collettivo fornendo gli strumenti per evitare il compimento di illeciti e provvedere alla corretta gestione e tutela dei beni pubblici e delle risorse affidate ai pubblici funzionari, ovvero in particolare:
Codice di Comportamento – Il Codice di Comportamento dell’Azienda USL Toscana nord ovest è stato approvato con Deliberazione n. 65 del 2018, unitamente al Piano aziendale per la prevenzione della corruzione e per la Trasparenza, in modo da sottolineare la stretta connessione delle previsioni dello stesso Codice e quelle del Piano: il Codice integra e disciplina il comportamento dei dipendenti in servizio, nei rapporti tra privati e nei confronti del pubblico; l’ambito di competenza del Codice si estende non soltanto ai dipendenti dell’Azienda, ma anche a tutti i collaboratori e consulenti nonché ai collaboratori di imprese fornitrici di beni e servizi; viene codificato tra le regole di comportamento il rispetto delle misure di prevenzione della corruzione e l’attuazione degli obblighi di trasparenza. L’Azienda sta procedendo all’aggiornamento del Codice per le materie per le quali la regione Toscana ha previsto l’adeguamento di modelli attualmente esistenti in tema di comportamenti ecosostenibili e utilizzo dei social network, per la quale sarà richiesta la partecipazione di tutte le strutture.
Formazione – la formazione riveste un ruolo centrale sia nella costruzione del Piano per la Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza sia, in maniera più ampia, nella diffusione della conoscenza dei temi dell’etica e della legalità ed in tal senso è stata prevista la formazione per tutti i soggetti che a vario titolo partecipano alla creazione e alla attuazione delle misure, prevedendo obiettivi a livello di Dipartimento e individuale, al fine di sensibilizzare tutto il personale alle problematiche afferenti alla prevenzione della corruzione ed alla trasparenza, intesa come misura e strumento ad adiuvandum di maggiore efficacia nella prevenzione della corruzione.
Trasparenza – Il piano aziendale per la prevenzione della corruzione e per la Trasparenza ha declinato gli obblighi di pubblicazione per tutte le strutture, indicando anche i nominativi dei Dirigenti responsabili della pubblicazione per il settore di competenza, che si intendono interamente richiamati e l’individuazione degli obblighi di trasparenza anche ulteriori rispetto a quelli previsti dalla legge, come obiettivi di prevenzione dei rischi.