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Piattaforme digitali e cooperazione

esperienze cooperative per uno sviluppo del territorio di Francesca Martinelli, Francesca Tamascell

2. Piattaforme digitali e cooperazione

L’attuale dibattito sui modi alternativi di gestire le piattaforme digitali e garantire la protezione e l’inclusione sia dei lavoratori che dei consumatori è oggi guidato dal platform cooperativism, “cooperativismo di piattaforma”. Il termine coniato nel 2014 dallo studioso e attivista Trebor Scholz è stato lan- ciato con un semplice slogan: clonare il cuore tecnologico di Uber, Task Rab- bit, Airbnb o UpWork e rimodellare queste tecnologie facendole lavorare con diversi modelli di proprietà, come i sindacati, le città e, soprattutto, le coope- rative12.

La scelta della cooperazione è spiegata nel 2014 da Trebor Scholz nel suo primo articolo sul tema pubblicato su Medium: «Applichiamo il potere della nostra immaginazione tecnologica per mettere in pratica forme di cooperazio- ne e collaborazione. Le cooperative di proprietà dei lavoratori potrebbero pro- gettare le proprie piattaforme basate su app, promuovendo modi veramente

11 S.ZUBOFF, The Age of Surveillance Capitalism: The Fight for a Human Future

at the New Frontier of Power, New York, PublicAffairs, 2019

12T.SCHOLZ, Uberworked and Underpaid. How workers are disrupting the digital

economy, Cambridge-Malden, Polity Press, 2017; T.SCHOLZ,N.SCHNEIDER (a cura

di), Ours to Hack and to Own. The Rise of Platform Cooperativism, a New Vision for the Future of Work and a Fairer Internet, New York-London, OR Books, 2017; N. SCHNEIDER, Everything for Everyone: The Radical Tradition that Is Shaping the Next Economy, New York, Nation Books, 2018.

peer-to-peer di fornire servizi e beni […e] offrire un modello alternativo di organizzazione sociale per affrontare l’instabilità finanziaria»13.

La prima cooperativa fu creata a Rochdale nel 1844 da un gruppo di lavo- ratori del settore tessile che decisero di costituire una società con scopi e strut- tura diversi dalle forme di produzione classiche. Inventarono quindi una so- cietà che non avesse come obiettivo principale il profitto, ma quello di offrire ai membri l’opportunità di esercitare un certo controllo sul mercato. In un’impresa cooperativa, il profitto diventa uno strumento per raggiungere gli obiettivi specifici dei soci, che sono definiti in funzione delle esigenze condi- vise a cui tutti i membri della cooperativa cercano di rispondere. La prima cooperativa, quindi, nacque come modello organizzativo dal bottom up per rispondere alle esigenze specifiche di un gruppo di persone. Oggi una coope- rativa è definita come «una associazione autonoma di persone unite volonta- riamente per soddisfare le loro aspirazioni e bisogni economici, sociali e cul- turali comuni attraverso la creazione di un'impresa di proprietà comune e de- mocraticamente controllata»14.

Seguendo la definizione di cooperazione e i suoi principi e applicandoli al- le piattaforme digitali, la tecnologia diventa uno strumento al servizio dei la- voratori e dei consumatori e può essere utilizzata in una logica di inclusione, condivisione, partecipazione, mutualismo, sostenibilità e attenzione alla diver- sità.

Ma concretamente, quali sono le caratteristiche principali di una piattafor- ma cooperativa?

Secondo la definizione di Trebor Scholz, una piattaforma cooperativa è ca- ratterizzata soprattutto dalla proprietà condivisa, il che significa che la piatta- forma digitale è di proprietà di tutti i membri della cooperativa. In questo mo- do, la ricchezza viene equamente ridistribuita contrastando le disuguaglianze economiche e sociali invece presenti nelle piattaforme digitali classiche.

La seconda caratteristica indicata da Scholz è la governance democratica, il che significa che tutte le decisioni prese sono condivise da tutti, inclusi for-

13 T. SCHOLZ, Platform Cooperativism vs. the Sharing Economy, Medium.com, 5

dicembre 2014 (https://medium.com/@trebors/platform-cooperativism-vs-the- sharing-economy-2ea737f1b5ad).

14 INTERNATIONAL COOPERATIVE ALLIANCE, Cooperative identity, values & prin-

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nitori e consumatori. Infatti, quando una persona entra in cooperativa, acqui- stando una quota e diventando socio della stessa partecipa alla governance grazie al meccanismo cooperativo “Una testa, Un voto”.

Una terza caratteristica riguarda la scelta della tecnologia, che di solito do- vrebbe privilegiare tecnologie e software open source.

Parallelamente al dibattito guidato da Scholz, anche in Europa si è iniziato a riflettere sullo spazio per la cooperazione nell’economia di piattaforma. An- che se non mancano le ricerche territoriali e nazionali, a livello europeo il do- cumento più autorevole proveniente dal mondo del cooperativismo è stato rea- lizzato da Cooperatives Europe e intitolato A Cooperative Vision for the Col-

laborative Economy. Shaping a people-centered and democratic collaborative economy. Il documento del 2017 dedicato all’economia collaborativa15, la de-

finisce come «un ampio e variegato gruppo di pratiche e modelli innovativi che utilizzano le tecnologie digitali per facilitare la collaborazione e lo scam- bio tra una comunità di pari e per massimizzare l’uso di risorse sottoutilizzate. I modelli di economia collaborativa consentono l’aggregazione di scambi tra pari eseguiti tra i membri della comunità e li trasformano in processi sistemici di generazione di valore guidati dalla comunità e a beneficio della comuni- tà»16.

Sotto la guida di questo duplice sguardo, statunitense ed europeo, una nuo- va generazione di imprenditori del digitale si sta diffondendo in tutto il mondo con l’obiettivo di contrastare le grandi società a scopo di lucro che stanno sfruttando la collaborazione digitale tra pari attraverso l’introduzione del mo- dello cooperativo nelle attività imprenditoriali17. Allo stesso tempo, alcune

cooperative già operanti in diversi paesi del mondo si stanno riconoscendo e/o avvicinando al quadro teorico del movimento del cooperativismo di piatta- forma.

15 “Collaborative economy” è il termine con il quale è stato tradotto in termini eu-

ropei il concetto di “Sharing economy”.

16 COOPERATIVES EUROPE, A Cooperative Vision for the Collaborative Economy.

Shaping a people-centered and democratic collaborative economy, Bruxelles, Coop- eratives Europe, 2017, p. 17.

17 INTERNET HEALTH REPORT, What if Facebook were owned by its users?, 2019,

Si osservano quindi due fenomeni principali: da un lato, la nascita di spe- rimentazioni sulla proprietà e la governance condivisa nell’economia di piat- taforma; dall’altro, l’introduzione di tecnologia di piattaforma in cooperative che hanno già una lunga storia alle spalle.

I prossimi paragrafi si concentreranno su alcuni casi di studio che riguar- dano sia le nuove sperimentazioni sia le cooperative esistenti che in Italia pos- sono essere ricondotte al concetto di piattaforma cooperativa. In particolare, ci concentreremo su alcuni esempi di cooperative situate in Emilia-Romagna.

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