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Dal II al I millennio a.C Durante l’Età del Bronzo sul Monte Fallère persisterono

MF7 Plan de Modzon

144 SITO MF7 – raccolta materiali

ANNO DI PRELIEVO MODALITÀ DI RICERCA

INDUSTRIA LITICA PERC.

%

MANUFATTI RITOCCATI

DEBITAGE (generico) N.

Anno 2011 Prospezioni territoriali (Survey VdA 2011) 3 181 1 100.0

Totale 3 181 1 100.0

Tab. 2.18: Schema riassuntivo relativo alla raccolta del sito MF3

Fig. 2.61: Ripresa effettuata da NEE. Nell’immagine si notano i siti MF7, MF2 e MF1

Fig. 2.62: Ripresa da NNW. La linea tratteggiata indica la posizione dell’antico versante destro del ghiacciaio del V.ne Clusellaz (Unità C)

MF7 MF2

MF1

145

Rinvenuto durante le prospezioni territoriali del 2011, in un pianoro a circa 100 m verso S rispetto al sito MF1, il sito MF8 evidenzia due supporti in cristallo di rocca (débris) e alcuni frammenti di carbone di legna. Una datazione al radiocarbonio riferisce il ritrovamento al Bronzo Antico (LTL12269A-CeDaD – MF8 shovel test 2, 2150 – 1890 cal. BC).

Fig. 2.63: Ripresa da SEE. Settore occidentale del “comprensorio del Mont Fallère” con indicati i siti MF1, MF6 e MF8

SITO MF8 – raccolta materiali ANNO DI

PRELIEVO MODALITÀ DI RICERCA

INDUSTRIA LITICA PERC.

%

MANUFATTI RITOCCATI

DEBITAGE (generico) N.

Anno 2011 Prospezioni territoriali (Survey VdA 2011) --- 14 --- 100.0

Totale --- 14 --- 100.0

Tab. 2.19: Schema riassuntivo relativo alla raccolta del sito MF8

Il sito MF9, individuato nell’autunno del 2011, è localizzato a circa 70 m verso E rispetto al sito MF5 (fig.2.64), in corrispondenza di una piccola dorsale. La raccolta si riferisce ad un solo frammento in cristallo di rocca, verosimilmente riconducibile a un residuo di scheggiatura.

MF1

MF8 MF6

146

Fig. 2.64: Ripresa effettuata da NWW dal sito MF5 in direzione del sito MF9

SITO MF9 – raccolta materiali

ANNO DI

PRELIEVO MODALITÀ DI RICERCA

INDUSTRIA LITICA PERC.

%

MANUFATTI RITOCCATI

DEBITAGE (generico) N.

Anno 2011 Prospezioni territoriali (Survey VdA 2011) --- 1 --- 100.0

Totale --- 1 --- 100.0

Tab. 2.20: Schema riassuntivo relativo alla raccolta del sito MF9 MF9

147

Capitolo 3

Il sito MF1 (Mont Fallère)

______________________________________________________________________ 3.1

Introduzione

Il sito MF1, rinvenuto occasionalmente da un escursionista nell’estate del 1998, è localizzato su una dorsale caratterizzata da un’orientazione NS, che si affaccia verso E direttamente sull’incisione del T. Verrogne orientale (fig. 3.1); tale dorsale, osservata in profilo trasversale, appare molto stretta e sensibilmente sospesa rispetto all’incisione del corso d’acqua.

Fig. 3.1: Il sito MF1 ripreso da NE. L’immagine mostra la dorsale sulla quale è localizzato il sito MF1, la parte superiore dell’incisione del T. Verrogne orientale, la tenda utilizzata come base logistica e l’area capanna (sulla sinistra dell’immagine) durante le indagini archeologiche del 2009.

I materiali archeologici, provenienti dalle raccolte di superficie (1998-2005), risultano distribuiti sulla parte sommitale della dorsale, per circa 1000 mq (fig. 3.2). Per questo motivo e in seguito alle osservazioni effettuate in occasione delle indagini stratigrafiche – concentratesi nel settore meridionale della formazione rocciosa, denominato area capanna (scavi 2009-2012) – si può ipotizzare che il sito MF1 si estenda su gran parte dell’area e corrisponda da un lato a manufatti litici rinvenuti in superficie e negli strati immediatamente sottostanti, trasportati verosimilmente da una

148

serie di episodi colluviali, e dall’altro a una frequentazione riferibile al Rame II, concernente i resti di un’unità abitativa.

1

2

3

Fig. 3.2: Il sito MF1 – 1) quadro generale dell’area; 2) ingrandimento dell’ortofoto precedente che indica la posizione del

sito MF1 sulla dorsale; 3) quadrettatura del sito MF1 con evidenziate le aree indagate distinte per anno (in arancione sono indicati i sondaggi del 2008) (elaborazione: P. Allemani)

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Per quanto riguarda la formazione del deposito, lo scavo archeologico dell’area

capanna ha permesso di individuare come al di sopra di un substrato scompaginato, con

giacitura della foliazione di circa 20° verso W, si sviluppino depositi di riporto, costituiti da frammenti litici decimetrici e provenienti dal substrato di cui sopra, mescolati a una matrice sabbioso-siltosa di colore bruno-giallastro derivante da fenomeni glaciali; tali depositi di riporto, riferibili ipoteticamente alla sistemazione dell’area da parte dell’uomo a scopo abitativo (età del Rame), risultano coperti da una serie di episodi colluviali e dalla recente formazione di manto erboso. I prodotti colluviali, contenenti manufatti archeologici riferibili principalmente al Mesolitico e costituiti da una prevalente matrice fine di colore bruno-rossastro, sono caratterizzati da piccoli frammenti lapidei angolosi di provenienza locale.

3.2

Lo scavo archeologico

I sondaggi preliminari – realizzati nell’estate del 2008 e del 2009 e corrispondenti ai relativi quadranti di indagine: 1564CD, 963AB, 1231, 1033/1133/1233 e 733A – sono stati aperti nei settori del sito che avevano restituito il maggior numero di reperti in superficie. In particolare, il sondaggio denominato 733A (50 x 50), sin dalle prime fasi di approfondimento, aveva evidenziato un numero di reperti decisamente più consistente rispetto agli altri.

Fig. 3.3: Il sito MF1 – area capanna. Indagini archeologiche relative alla I campagna di scavo. Al centro

150

Per tale motivo si è deciso di estendere lo scavo nei quadrati immediatamente adiacenti al sondaggio suddetto. Le indagini, condotte durante le quattro campagne 2009-2012 hanno riguardato complessivamente i quadrati 532AC, 533-536, 632ACD, 633-636, 732-736 (fig. 3.4). La posizione del sito, i limiti imposti dall’alta quota (temperatura e condizioni climatiche variabili) oltre alla ridotta durata delle campagne di scavo (20 gg a luglio), hanno condizionato notevolmente le strategie di intervento adottate; così come evidenzia la figura 3.4, non è stato possibile procedere ad uno scavo in estensione sull’interna superficie di 12 mq ca. dell’area capanna, ma si è proceduto di anno in anno all’apertura di piccoli “saggi” con l’obiettivo di esaurirne l’indagine entro fine campagna, così da non compromettere l’integrità del giacimento archeologico. Tale scelta ha precluso in parte quella visione d’insieme che andrebbe sempre ricercata in uno scavo archeologico, rendendo più complessa l’identificazione degli strati e richiedendo una maggiore attività di post-scavo.

Fig. 3.4: Il sito MF1 – area capanna. Schema relativo alle diverse campagne di scavo (2009-blu; 2010-arancione;

2011-verde; 2012 giallo), alla quadrettatura di scavo e alla posizione delle sezioni (elaborazione: P. Allemani)

3.2.1 L

a sequenza stratigrafica e la messa in fase

Le successive operazioni legate alla correlazione stratigrafica, alla messa in fase e alla periodizzazione delle diverse Unità Stratigrafiche identificate hanno permesso di evidenziare la presenza di VII fasi, articolate in 4 periodi. L’immagine 3.5 mostra il diagramma stratigrafico e la periodizzazione, mentre la successiva figura 3.6 relativa

151

alla sezione cumulativa C-C’, presenta la successione stratigrafica con una serie di indicazioni riferite alle principali UUSS.

Fig. 3.5: Il diagramma stratigrafico e periodizzazione relativi al sito MF1 - area capanna (2009-2012) (autori: F. Martinet/ L. Raiteri; elaborazione grafica: P. Allemani)

Periodo 4: recente

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