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II. Tradizioni e paesaggi del vino in Brasile

II.2 I paesaggi del vino in Brasile

II.2.2 Il Planalto Catarinense

La regione del Planalto Catarinense si trova nello Stato di Santa Catarina ed è la regione più fredda del Brasile. Il punto più alto della regione arriva a 1800 m e durante l’inverno accade spesso che i verdi paesaggi si tingano di bianco. La regione, che si trova tra le città di Lages, Bom Retiro e São Joaquim, è caratterizzata da grandi canyon, foreste e campi, possiede una temperatura media di 13°C annuale, che durante l’inverno può scendere fino a -14°C. Le temperature medie più basse creano delle condizioni speciali per la viticoltura: i vigneti sono impiantati tra i 900 e i 1400

20 Testo orginale: “um prédio que parecesse que tinha pousado de paraquedas na paisagem” Fonte: http://revistaadega.uol.com.br/artigo/ate-onde-a-vista-alcanca_9317.html

Figura II.7 La vinicola Guatambu dall'esterno (http://www.vivendoavida.net/wp-

m d’altitudine21 e alcune varietà tipiche dei clima freddi come Chardonnay, Sauvignon Blac e Riesling mostrano un grande potenziale. Il suolo, senza pietre e ricco di materia organica, agevola la viticoltura22 e descrive piccoli rilievi che si alternano con zone pianeggianti. Il sistema di conduzione utilizzato è quello a spalliera, per permettere la raccolta meccanica e il paesaggio rientra nella tipologia “Onde di vigneti”.

Già a fine anni Novanta si era notato il facile adattamento della vitis vinifera nella regione ma la viticoltura si è consolidata solo dopo la creazione dell’Associação

Catarinense dos Produtores de Vinhos Finos de Altitude ACAVITIS fondata nel

novembre 2015 (Camargo, Protas, 2010, p.41). Il primo progetto vinicolo fu nella città di São Joaquim, dove venne impiantato un vigneto di 50 ha e costruita una cantina di dimensioni enormi, che cominciò ad attrarre l’attenzione sulla regione, Villa Francioni. In seguito, anche altri imprenditori cominciarono a considerare le potenzialità vinicole locali. La maggior parte di questi ha deciso di investire nella viticoltura per interesse personale.

La produzione della regione si caratterizza per i suoi vini di alta qualità, venduti a

21 Fonte: http://www.acavitis.com.br/localizacao.html

22 Fonte: http://revistaadega.uol.com.br/artigo/a-nova-geografia-do-vinho-no-brasil_6120.html Figura II.8 I vigneti nel Planalto Catarinense

(https://destemperados.s3.amazonaws.com/arquivos/ckeditor/552fe 771d985e3.56746162.jpg)

prezzi decisamente superiori a quelli dei concorrenti nazionali e alcune volte anche del mercato straniero. I prodotti sono venduti a un prezzo che varia tra i R$ 40,00 e R$ 100,00 (Camargo, Protas, 2010, p.45), troppo elevati per il consumatore medio. Il prezzo è giustificato dalle difficoltà che incontra la viticoltura nella regione d’altitudine. Alcune volte, quando le basse temperature vengono registrate con molto anticipo, per esempio verso la fine di aprile, la varietà del Cabernet Sauvignon ha difficoltà a maturare, a causa del suo lungo ciclo vegetativo e spesso accade che la produttività si riveli molto bassa e i costi di produzione troppo alti. Alcuni produttori stanno integrando la produzione di vini bianchi e rossi con quella di spumanti, più facilmente commerciabili sul territorio nazionale e accessibili anche al consumatore medio. Come accennato nel Capitolo I, molti discendenti italiani hanno deciso di dedicarsi alla viticoltura in altre regioni, anche a causa della grande concorrenza che si è creata nel corso degli anni nella Serra Gaúcha. Nello Stato di Santa Catarina, molti produttori si sono stabiliti nella Vale do Rio Peixe, in cui hanno costruito dei paesaggi molto simili a quelli della Serra Gaúcha. Altri invece, hanno voluto sperimentatare la viticoltura in territori completamente diversi da quelli della Serra Gaúcha, come nel Planalto Catarinense. La vinicola Leone di Venezia è una vinicola- boutique che lavora esclusivamente con uve italiane. L’idea nasce da un agronomo ed enologo di discendenze italiane, Saul Bianco che ha studiato enologia in Italia, a Conegliano. La sua famiglia, originaria di Caxias do Sul, nella Serra Gaúcha, aveva già una vinicola a Rio Grande do Sul. Dopo aver studiato enologia in Italia, Bianco decide di costruire una vinicola nella città di São Joaquim. Il progetto della vinicola è ispirato a Villa Barbaro, dell’architetto veneziano Andrea Palladio, a Maser (Treviso).

Nella costruzione, che rispecchia lo stile italiano, c’è anche una piccola osteria che propone piatti tipici italiani. L’imprenditore esalta la sua discendenza italiana, non solo dando alla vinicola un nome italiano ma anche stampando sull’imballaggio delle sue bottiglie la scritta “O estilo italiano em territori de Altitude”, per accattivarsi i compratori (Cristaldi, 2015, p.119) )

Figura II.11 L’imballaggio utilizzato dalla vinícola Leone di Venezia. (Cristaldi F., E andarono

per mar a piantar vigneti, Todi, Tau Editrice, 2015, p 119. )

Figura II.10 Saul Bianco con una statua del simbolo della vinicola: il leone alato di Venezia

Villa Francioni, la vinicola pionera della regione è invece nata da un’idea dell’imprenditore Dilor Freitas, che acquistò nel 2002 una grande areea a 1200 m di altitudine, dove ai vigneti affiancò fin da subito la vinicola (França, Silva, 2014, p.456). La struttura di 4500 m2 è distribuita su sei piani: riceve l’uva al piano più alto, che viene elaborata ai piani inferiori. Al quarto piano è fermentato il vino, che è condotto da tubi d’acciaio inossidabile ai piani inferiori. L’edificio, che s’impone sul paesaggio, è stato costruito secondo Losso (2010, p.102) come “modello attrattivo per l’enoturismo” e secondo alcuni è stata proprio la maestosa costruzione ad attrarre altri imprenditori. La costruzione si caratterizza per i suoi mattoni e travi a vista e per le sue vetrate, dalle quali è possibile ammirare il paesaggio esterno. Per l’arredamento interno sono stati utilizzati degli oggetti di antiquariato, mobili antichi che ricordano le tradizioni dei coloni europei di São Joaquim che si uniscono all’architettura contemporanea. I vigneti sono impiantati in modo tale da approfittare del drenaggio naturale del terreno e in modo tale da preservare il paesaggio originale e la morfologia del Planalto Catarinense.

Figura II.12 La vinicola Villa Francioni

(http://www.villafrancioni.com.br/wp-content/uploads/2016/06/villa- francioni-49-1.jpg)